N° 5
Maggio 2022 —
TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
|
|
|
|
|
L'intervista di Morena Pivetti
|
|
|
Gare d’appalto innovative per la Smart Mobility, bando per i primi 8,5 milioni
Intervista a Guglielmo de Gennaro, Public procurement and innovation purchases Manager, Direzione tecnologie e sicurezza di AGID, Agenzia per l’Italia digitale
Attorno alla metà di maggio sia sulla Gazzetta Ufficiale Europea che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è uscito il primo bando - del valore di 8,5 milioni – della tematica Smart Mobility del programma Smart Italy, che si pone l’obiettivo di migliorare la mobilità sostenibile nei Comuni italiani attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie: la data ultima per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata al 30 giugno. In quest’intervista TTS Italia ne parla con Guglielmo de Gennaro, Responsabile unico del Procedimento, Public procurement and innovation purchases Manager della Direzione tecnologie e Sicurezza dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Smart Mobility è la prima delle quattro sfide tematiche definite dal programma Smarter Italy. Iniziamo proprio da qui, che cos’è Smarter Italy?
Si tratta di un programma teso a favorire l’innovazione attraverso la realizzazione di appalti di tipo nuovo, promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed attuato da AgID che hanno unito le competenze e messo a disposizione un budget di 90 milioni di euro. L’obiettivo è, al contempo innovare i servizi e gli asset della Pubblica Amministrazione, permettere alle potenzialità del mercato di esprimersi permettendo dialogo, networking e sinergie, infine fare innovazione degli appalti proponendo un nuovo paradigma relazione, aperto, tra attori dell’offerta e della domanda, denominabile Open Innovation Procurement che, a valle di questa sperimentazione, potrà essere esteso agli appalti ordinari. L’uso degli appalti innovativi è stato fortemente sollecitato dalla Commissione Europea a partire dal 2007, proprio perché offrono la possibilità di dialogo e di partnership non solo con la PA ma tra gli stessi operatori del mercato, siano essi prandi imprese, PMI e start up innovative, Università, centri di ricerca e terzo settore per la messa a punto di nuovi prodotti e nuovi servizi, ma soprattutto per la creazione di reti di valore che vanno oltre gli esiti della singola procedura di gara. Il mercato degli appalti ordinari è caratterizzato da dinamiche di estrema competizione tra gli operatori e mancano gli strumenti e i momenti per facilitare le sinergie necessarie per un efficientamento del Sistema: noi, per raggiungere tali risultati e superare la frammentazione del mondo dell’offerta, rendiamo disponibili eventi, luoghi virtuali, community ed altri strumenti per il networking, come anche semplici pagine web in cui si manifesta la propria disponibilità per lavorare insieme a fare squadra.
Cosa prevede il programma e quali sono le quattro tematiche prescelte?
Le prime aree di intervento saranno la Smart Mobility per il miglioramento sostanziale dei servizi per la mobilità di persone e merci nelle aree urbane, la valorizzazione dei beni culturali, il benessere sociale delle persone e la protezione dell’ambiente. Smart Mobility, che è il tema con cui partiamo, intende migliorare la mobilità sostenibile nei Comuni italiani attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie. Prevede la pubblicazione di quattro gare d’appalto per lo sviluppo di soluzioni che innovative secondo il paradigma del Smart Landscape e per contribuire al raggiungimento degli SDGs dell’Agenza 2030, contando su risorse pari ad oltre 20 milioni di euro.
Come vi state muovendo?
Abbiamo condotto una consultazione di mercato, ancora aperta per i fabbisogni per i quali non è stato ancora pubblicato il bando, che ha dimostrato un enorme interesse degli operatori, presenti oltre 900 iscritti in rappresentanza do grandi imprese, terzo settore, università e centri di ricerca, pubbliche amministrazioni, start up e PMI innovative, risultando, al momento, la più partecipata in Europa, anche più di quella implementata dalla Commissione europea sulla blockchain, che segnato circa 600 iscritti. Indicativa del diverso approccio utilizzato e delle dinamiche stimolate è la percentuale relativa alla partecipazione di PMI e start up innovative, oltre il 40%, nonché quella del mondo della ricerca, oltre il 10%, in quanto i soggetti appartenenti a questi settori sono generalmente estranei alle ordinarie procedure di appalto, così come lo è pure il terzo settore, ugualmente presente nei nostri percorsi.
Ora avete lanciato il primo bando, che potrà contare su risorse interessanti, 8,5 milioni di euro. Cosa richiede?
La gara di appalto ha per oggetto “Soluzioni innovative per il supporto alle decisioni con funzioni predittivo/adattative per la Smart Mobility” implementata secondo la disciplina del Partenariato per l’innovazione, regolato dall’articolo 65 del Codice dei contratti pubblici. I partecipanti a questo primo bando di gara dovranno ideare una piattaforma innovativa a supporto della mobilità urbana dei territori coinvolti, i quali hanno espresso i propri fabbisogni in tema di traffico, inquinamento, vivibilità dei centri storici e fruibilità dei distretti industriali. Questo progetto ad ‘ombrello’ rispetto a quanto verrà pubblicato successivamente, ha l’ambizione di realizzare una piattaforma nazionale per la Smart Mobility, senza fare distinzioni in base all’oggetto del trasporto, siano persone o merci ma considerando solo i flussi da esso generato, per realizzarne la gestione. Quindi MaaS, Mobility as a Service, argomento oggi molto attenzionato nel settore, ma non solo, ossia uno strumento più complesso e completo che permetta alla Pubblica amministrazione di programmare la mobilità e reagire alle emergenze come quelle causate da un incidente, oppure redigere i Pums, i Piani urbani della Mobilità Sostenibile, nonché governare il PTL, ma anche a disposizione degli operatori della mobilità integrata per valutare i propri investimenti condividendo i dati con e della Pubblica Amministrazione..
Cosa dovrà essere questa piattaforma?
La piattaforma costituirà un’infrastruttura nazionale, composta da strumenti di monitoraggio, gestione e simulazione che consentirà di supportare, verificare e validare le decisioni nel settore delle politiche, delle strategie e degli interventi per la mobilità, anche nell’ottica del perseguimento degli obiettivi posti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Avrà, quindi, un nodo nazionale e tante istanze locali quanti saranno gli Enti territoriali che l’adotteranno in quanto, al termine dei 48 mesi di esecuzione dell’appalto, se gli esiti della sperimentazione saranno quelli sperati, la sua gestione proseguirà attraverso appalto condotti dagli ordinari canali della domanda pubblica aggregata affinché tutti gli Enti locali la possano adottare.
Da quali città prenderà le mosse questa prima sperimentazione?
Sono in tutto 23: le 11 città che hanno aderito alla sperimentazione della rete 5G, Bari, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Matera, Milano, Modena, Prato, Roma e Torino, indispensabile per le connessioni, e i 12 “Borghi del Futuro”, ovvero Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietralcina, e Sestri Levante. Insieme costituiscono un campione rappresentativo del territorio italiano. Quindi la soluzione che verrà proposta dovrà essere in grado di funzionare sia nelle grandi città che nelle piccole e medie, per le quali oggi il mercato non offre nessun tipo di soluzioni E’ chiaro che non tutte le funzionalità e gli strumenti sviluppati potranno essere adeguati a tutte le realtà a prescindere da dimensioni e infrastrutture disponibili, ma le funzionalità e gli strumenti essenziali dovranno garantire l’utilità della soluzione per tutti i contesti, ipotizzando, ad esempio, per semplificare e banalizzare, più livelli di prestazioni, un pacchetto base, uno gold e uno premium.
A quali utilizzatori si rivolge?
All’intero universo interessato dalla mobilità: dalla pubblica amministrazione centrale agli enti locali, dagli operatori della mobilità ai cittadini per i loro spostamenti.
Quale cronoprogramma vi siete dati?
Il 30 giugno scadranno i termini per la presentazione delle domande, che vanno inviate tramite il portale www.acquistinretepa.it. Se avremo centrato bene i requisiti per la partecipazione i candidati dovrebbero essere almeno una ventina, ovviamente comprendendo i raggruppamenti di impresa, con una composizione eterogena e bilanciata tra Start up e PMI innovative, grandi players ed enti della ricerca. Abbiamo modulato i requisiti in modo da eliminare gli ostacoli alla partecipazione dei soggetti più piccoli, così che possano vedere realmente quella del raggruppamento come un’opzione e non come una scelta inevitabile, trovandosi in posizione di pari forza negoziale rispetto alla grande impresa; allo stesso tempo riteniamo di aver evitato che tale intento portasse a una richiesta che gli ostacoli li ponesse agli operatori di dimensioni maggiori, in particolare per quanto riguarda i costi sostenuti in materia di ricerca e sviluppo che, qualora avesse fatto riferimento alla percentuale fissa avrebbe condotto a valori sovradimensionati, al crescere del fatturato, rispetto all’esigenza di selezione relativa alla gara. A partire dalla seconda metà di agosto e al più tardi a settembre invieremo le lettere d’invito per la presentazione dell’offerta definitiva e abbiamo come obiettivo di completare la procedura di affidamento all’inizio del 2023.
Con quali modalità affiderete la gara?
All’inizio sceglieremo tre soggetti che avranno 12 mesi di tempo per fare ricerca, raccogliere i dati e realizzare il prototipo. A questo punto ridurremo a due i soggetti, che potranno disporre di ulteriori 12 mesi per il primo test su un cluster campione. Infine procederemo con la fase finale dell’esecuzione con un unico soggetto che avrà 24 mesi di messa regime della soluzione proposta sul cluster completo.
I bandi sugli altri tre temi?
Il prossimo interesserà le merci, la loro mobilità e anche gli hub logistici e il primo e ultimo miglio e contiamo di pubblicarlo a luglio. Analogo obiettivo ci siamo prefissi per gli ulteriori bandi per le esigenze delle zone a domanda debole e per quelle dei borghi/centri storici.
Per maggiori informazioni visitare il sito Appaltinnovativi.gov.it alla sfida: “Soluzioni innovative per il supporto alle decisioni con funzioni predittivo/adattative per la Smart Mobility".
Tutte le informazioni e il materiale sul Programma Smarter Italy sono consultabili qui.
Chi è Gugliemo de Gennaro. Esperto nel settore degli appalti per l'innovazione e la sostenibilità, coltiva l'ibridazione tra Open Innovation e appalti pubblici nel perseguimento di un nuovo paradigma relazionale tra gli attori del mercato della domanda e dell'offerta che porti al superamento degli attuali conflitti che causano inefficienza e inefficacia nelle procedure di acquisto. Nasce come giurista ma vive in ragione del cambiamento e della contaminazione dei saperi attraverso un percorso lavorativo trasversale che, passando per vari ruoli nella Pubblica Amministrazione, prima in ambito militare e poi in quello civile, è stato completato da esperienze nel settore forense, imprenditoriale, didattico, portandolo ad affrontare i temi dell'innovazione e della sostenibilità con una visione adeguata alla ricerca di soluzioni strutturali e di sistema. |
|
|
|
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nota metodologica relativa all’aggiornamento della metodologia per far fronte ai fabbisogni dei comuni per l’anno 2022, in relazione ai coefficienti di riparto per le funzioni, tra cui Viabilità e Territorio e Tpl. Mentre Camera e Senato hanno proseguito i lavori rispettivamente su Fit for 55%, e cyberiscurezza.
Il MIMS ha pubblicato l’Allegato al DEF 2002 che prevede oltre 300 miliardi di euro per gli interventi selezionati nei prossimi dieci anni. Nel documento vengono dettagliate le opere considerate prioritarie per il settore delle infrastrutture per la mobilità e la logistica, per un valore complessivo pari a 279,4 miliardi di euro.
Definito anche l’Atto di Indirizzo agli uffici per la programmazione delle attività del 2023, con l'individuazione di 4 priorità politiche, tra cui l’aumento dell’efficienza e della sostenibilità del sistema dei trasporti.
Sono stati inoltre pubblicati i dati sull’aumento dei flussi di trasporto nel primo trimestre del 2022: registrata una forte crescita dei flussi per tutte le modalità di trasporto rispetto all’analogo periodo del 2021. Per il tpl, la domanda di mobilità dei passeggeri nel primo trimestre 2022 è risultata ancora inferiore di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2019. Istituito anche il ‘Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità’ (Cismi) che promuove e realizza attività di studio, ricerca e sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali e avvia anche specifiche attività formative.
Infine, in Conferenza Unificata sono stati emanati due schemi di Decreto sul Trasporto Pubblico Locale: il primo riguarda la ripartizione di 80 milioni di euro per i servizi aggiuntivi previsti nel primo trimestre del 2022 necessari per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, il secondo contiene misure di semplificazione per la compensazione dei minori ricavi registrati dalle aziende del settore negli anni 2022 e 2021 conseguenti alla crisi pandemica.
Importanti novità sul fronte MaaS. Il MITD ha pubblicato il documento “Indirizzi per l’attuazione del progetto “MaaS for Italy”, ovvero le linee guida per l’attuazione dei progetti pilota. Aperto inoltre aperto il nuovo Avviso Pubblico del progetto “MaaS for Italy”, grazie al quale verranno individuati e finanziati altri tre progetti pilota, di cui uno nel mezzogiorno, tra le città metropolitane e, tra esse, ne verrà selezionata una come “living lab” per la sperimentazione. Sempre in ottica sperimentazione, è stato aperto il primo bando del programma Smarter Italy, interamente dedicato alla mobilità sostenibile. Scopo del bando è l’ideazione di una piattaforma a supporto della mobilità.
Il MiTE ha aperto una consultazione pubblica, con scadenza al 6 giugno, per la concessione di benefici al fine di realizzare infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici veloci e ultra-veloci.
Dal Ministero dell’Interno pubblicato il Decreto con l’elenco dei 31 Piani Urbani Integrati da finanziare e selezionati all’interno delle città metropolitane. Scopo del Decreto sarà quello di sostenere i progetti relativi alle smart cities, con focus sul trasporto.
La Commissione europea ha invece adottato un piano di emergenza per rafforzare la resilienza dei trasporti dell’UE in tempi di crisi. In 10 azioni, il piano evidenzia l’importanza di garantire una connettività minima e la protezione dei passeggeri, sviluppare la resilienza agli attacchi informatici e testare regolarmente la resilienza in generale.
In tema ambientale, è stata aperta una consultazione pubblica per valutare la Direttiva sulla responsabilità ambientale che istituisce un quadro giuridico basato sul principio “chi inquina paga” per prevenire e riparare i danni all’ambiente. Annunciate anche le 100 città per la missione "100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030". Le città selezionate, di cui 9 italiane, avranno il compito di redigere i “contratti cittadini per il clima” che comprenderanno un piano globale per la neutralità climatica in tutti i settori.
In ambito digitalizzazione, è stato concordato dagli Stati Membri un mandato negoziale, relativo al “Percorso per il decennio digitale” che vuole rafforzare la leadership digitale dell’UE. Inoltre, il Parlamento ha presentato la bozza di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Infine, in accordo con il Consiglio europeo, il Parlamento ha emanato una Direttiva sulla cybersicurezza, denominata “NIS 2”, la quale stabilità una base di riferimento per le misure di gestione dei rischi di cybersicurezza e gli obblighi di segnalazione in tutti i settori contemplati dalla direttiva, in particolare i trasporti e le infrastrutture digitali. |
|
|
|
|
M.A.I.O.R. (Management Artificial Intelligence and Operations Research) è un’azienda italiana fondata nel 1989 che progetta e sviluppa soluzioni software basate sui più recenti risultati della ricerca operativa per aiutare le agenzie della mobilità, le aziende di trasporto pubblico locale, le compagnie aree, ed i gestori del traffico aereo, ad ottimizzare la pianificazione, la programmazione e la gestione dei servizi offerti e delle risorse aziendali.
Con oltre 30 anni di esperienza nel settore della Ricerca Operativa, MAIOR è il partner ideale per risolvere i più complessi problemi di allocazione delle risorse grazie agli evoluti e flessibili algoritmi matematici, interamente sviluppati internamente, che consentono di trovare sempre la miglior soluzione risparmiando tempo e riducendo i costi.
MAIOR (www.maior.it) è ad oggi uno dei maggiori player nel campo dello scheduling a livello mondiale con oltre 100 installazioni attive in Europa, Nord America, Sudamerica, Medio Oriente, Oceania e Asia.
—
IL PRODOTTO DEL MOMENTO
La soluzione Maior per l’ottimizzazione del servizio con autobus elettrici
La suite MAIOR per il trasporto pubblico è la soluzione software per l’ottimizzazione delle risorse e la gestione dei servizi urbani, extraurbani e misti, che consente di pianificare orari, turni macchina e turni guida rapidamente e con il minor costo possibile per l’agenzia, ente o azienda TPL. Inoltre, la soluzione facilita la gestione delle operazioni ed il monitoraggio delle performance del servizio.
In continua evoluzione, la soluzione made in Italy di MAIOR viene interamente sviluppata in-house, compresi gli algoritmi di ottimizzazione, in modo da avere il pieno controllo della soluzione installata e di poterla adattare alle varie esigenze e richieste del mercato. Gli algoritmi presenti all’interno della suite coprono differenti esigenze di un’azienda di TPL, fra le quali ad esempio: creazione ottimizzata di corse che soddisfino gli obiettivi aziendali, come veicoli disponibili, frequenze, o passeggeri da trasportare; calcolo dei tempi di percorrenza ottimizzati, utilizzando i dati storici rilavati dai sistemi ITS (AVM); ottimizzazione di turni macchina e turni guida, nel pieno rispetto delle normative, nazionali e di secondo livello, e delle consuetudini aziendali; ottimizzazione della programmazione della vestizione turni per gli autisti; gestione del servizio (dispatching).
La suite MAIOR per il trasporto pubblico consente di configurare facilmente tutti i vincoli strutturali e i parametri operativi per l’ottimizzazione degli orari e dei turni di un servizio svolto con gli autobus elettrici. Gli elementi gestibili e configurabili dall’utente includono, fra gli altri, autonomia del veicolo, profili di consumo della batteria e tipi di ricarica, come ‘overnight’ o ‘opportunity’, coefficienti di sicurezza sui valori minimi di carica, etc. Inoltre, lo strumento integrato di modellazione degli scenari (che include valutazioni di tipologia ‘what-if scenario’) semplifica la transizione ad una flotta completamente elettrica, facilitando ad esempio la pianificazione e la gestione di flotte miste, valutando la miglior distribuzione delle ricariche sulla rete, la scelta delle tipologie di ricarica ed il dimensionamento del numero di colonnine all’interno di un deposito.
Scopri di più sulla Suite MAIOR per il Trasporto Pubblico:
• https://www.maior.it/it/veicolielettrici
• https://www.youtube.com/watch?v=4FTS4F2BQ8k&t=1s.
—
DUE DOMANDE A
Leopoldo Girardi, CEO di M.A.I.O.R.
Leopoldo Girardi è l’Amministratore Delegato di MAIOR; in azienda fin dalle sue origini, ha seguito da vicino le vicissitudini che hanno portato MAIOR a diventare una realtà leader a livello nazionale e in seguito a ritagliarsi uno spazio anche a livello internazionale.
Cosa differenzia MAIOR dai suoi competitor?
Il nostro principale obiettivo, quando iniziamo a collaborare con un’azienda, è quello di portare quell’azienda a generare una soluzione turni ottima, schiacciando un solo tasto. In quel momento riteniamo di aver raggiunto il goal per cui era stato richiesto il nostro intervento. Un approccio che molto probabilmente abbiamo noi e poche altre aziende.
Ciò che però ci differenzia maggiormente dagli altri player del mercato è secondo me un altro aspetto, un qualcosa che abbiamo innato fin dai tempi della fondazione: l’anima e lo spirito italiano. Sono infatti convinto che MAIOR porti un po’ di Italia all’estero: la fantasia, la creatività, la capacità di affrontare i problemi in maniera diversa, insomma quell’italianità che è nel nostro DNA da oltre 30 anni.
Abbiamo ormai la consapevolezza di aver sviluppato un software molto importante e ben strutturato, frutto di oltre 30 anni di lavoro e di ricerca, ma siamo anche convinti che quel software, senza la componente umana, in termini di personale MAIOR, partner e clienti, non funziona e non funzionerà mai. Voglio portare un paragone sportivo che sarebbe piaciuto molto a uno dei nostri soci fondatori, Angelo Davini: avere un’ottima macchina in un gran premio di formula 1 è sicuramente importante, ma senza un team di bravi meccanici e un buon pilota, i campionati non si vincono.
È fondamentale secondo noi poter mettere in campo persone abili a interpretare le esigenze dei clienti, con l’esperienza necessaria a mappare quelle esigenze sugli strumenti offerti dalla suite; questo perché ogni realtà (agenzia, ente o azienda) ha peculiarità uniche che devono essere capite e interpretate. Il nostro è un mercato con pochi player e giochiamo tutti a livello internazionale; MAIOR ha un numero relativamente ridotto di clienti ma con grossi volumi. In questo senso l’attenzione deve essere costante, ognuno di essi ha le sue specificità e le vuole mantenere; la nostra capacità di fornire soluzioni altamente personalizzate è l’elemento che ci distingue maggiormente rispetto ai nostri concorrenti. Credo che l’alto tasso di fidelizzazione dei nostri clienti sia dovuto proprio a questo, al fatto di fornire sempre soluzioni flessibili e modulate in base ai bisogni specifici, che crescono e si modificano nel tempo insieme ai nostri clienti.
Quale sarà il futuro del mondo del trasporto pubblico?
Ritengo che la nuova normalità e il distanziamento sociale legati alle conseguenze della pandemia, la tendenza ad usare sempre più metodi alternativi di mobilità, come car sharing, bike sharing, monopattino sharing, così come lo sviluppo di nuove tecnologie, quali veicoli elettrici e a guida autonoma, sono tutti elementi che nei prossimi anni ricopriranno un ruolo importante.
Mi ha sempre colpito molto il fatto che nonostante l’Italia sia un paese formato da tantissime città che hanno una storia molto antica, con centri storici fatti per andare a piedi o al massimo in carrozza, oggi la mobilità dolce non è ancora riuscita ad affermarsi. Le persone che si muovono a piedi, in bicicletta o con veicoli elettrici non sono molte.
Il caos urbanistico si accompagna per forza di cose al caos dei trasporti. Viceversa, se l’urbanistica funziona in maniera corretta anche il trasporto può funzionare. Il futuro dipenderà molto dalle mani in cui lo metteremo. Se le scelte che verranno fatte saranno adeguate, le nuove forme di mobilità, legate anche alle nuove tecnologie, avranno grande successo.
Leggi l’intervista con Leopoldo Girardi: https://www.maior.it/it/blog/intervista-ad.
|
|
|
|
|
È possibile prevenire gli incidenti causati dal contromano?
È ormai evidente che la segnaletica stradale non è più sufficiente per evitare il contromano. Lo dimostrano gli innumerevoli incidenti stradali. È quindi giunto il momento di usare la tecnologia per evitare che questo accada ancora.
Non solo, i conducenti che entrano in contromano su strade e autostrade mettono non solo in pericolo la propria vita ma anche quella degli altri. Se questa eventualità non viene rilevata e segnalata IN TEMPO REALE le conseguenze possono essere catastrofiche.
Comark ha già da diversi anni nel suo portfolio un sistema di rilevamento del contromano che è già stato installato e testato che permette di prevenire tali incidenti. Dopotutto, anche i conducenti che entrano in contromano devono avere l'opportunità di correggere la propria azione.
Il sistema di rilevamento contromano è composto da:
• Radar doppler MD01
• Semaforo regolamentare di colore rosso per allertare l’utente a non proseguire
• Segnaletica fissa o luminosa di ulteriore avviso all’utente
• Telecamera di contesto per rilevare l’evento
Il sistema si completa con l’invio dell’allarme al centro di controllo via protocollo.
Alcune caratteristiche tecniche: il RADAR DOPPLER MD01 viene installato a lato strada e si collega ad una centralina basata su tecnologia IP. I dispositivi MD-01 sono progettati per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e consumano una quantità molto limitata di energia.
Il radar è un prodotto robusto (non ha parti in movimento), non ha necessità di manutenzione (non ha parti ottiche da pulire né elementi con vita utile breve), è insensibile alle condizioni atmosferiche (non teme la polvere, il sole, ecc.) ed è quindi molto affidabile.
Se volete avere maggiori informazioni sui benefici del sistema di rilevamento e volete prevenire questi incidenti, contattateci al seguente indirizzo mail: info@comarkud.it |
S*GATE, la soluzione di esazione pedaggio free-flow di SINELEC
Per gli operatori stradali è di fondamentale importanza utilizzare sistemi di pedaggio che consentono rilevazioni puntuali e classificazioni accurate dei veicoli.
S*GATE è una soluzione di esazione pedaggio free-flow all’avanguardia, che garantisce precisione di rilevamento e di classificazione dei veicoli in ogni condizione ambientale. E’ noto che uno degli aspetti critici dei sistemi tradizionali di free-flow è l’abbassamento prestazionale in caso di maltempo, scarsa illuminazione e traffico congestionato, condizioni che richiedono un elevato impegno di back-office per completare correttamente il processo di elaborazione del singolo pedaggio. S* GATE, invece, grazie all’analisi video, all’intelligenza artificiale e all’assenza di sensori in-road garantisce il massimo livello in termini di precisione e rilevamento indipendentemente dai fattori ambientali. Inoltre, la piattaforma è aperta all’integrazione con altri dispositivi, rispondendo così alle diverse richieste di mercato.
Sinelec, Ecorodovias ed Ecopistas hanno deciso di collaborare per la realizzazione del primo sistema multilane free-flow in Brasile, sfruttando la flessibilità e la modularità della soluzione S*Gate per adattarla alle necessità specifiche del sistema autostradale del Paese. Le tre realtà appartengono al perimetro del Gruppo ASTM, 2° gestore al mondo di reti autostradali in concessione e player globale nella progettazione e nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali.
Sinelec ne è il braccio tecnologico, Ecorodovias ne rappresenta la piattaforma di concessioni sul territorio brasiliano ed Ecopistas è la concessione all’interno della quale si sviluppa il progetto.
La specificità dell’iniziativa è riconducibile al sistema di classificazione locale che si basa sostanzialmente sul numero di assi che caratterizzano un veicolo. A differenza di quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei, ad esempio la sagoma del mezzo viene identificata solo per differenziare alcune tipologie di mezzi pesanti dai bus.
Per rispettare i principi progettuali di S* GATE di riduzione del Total Cost of Ownership, è stato scelto di non installare nessun sensore sull’asfalto e di integrare i sensori laser di Comark per la determinazione delle dimensioni e del volume dei veicoli. Sono state integrate inoltre le nuove telecamere conta assi di Tattile, le telecamere di lettura targa ottimizzate per il Brasile e le antenne ETC in grado di gestire Artefacto, il protocollo brasiliano di comunicazione con i tag RFID.
S* GATE è in grado di associare tutte le informazioni raccolte dai dispositivi, racchiudendole in un’impronta digitale attribuita al veicolo:
• forma, dimensioni e volume,
• targa anteriore e posteriore,
• numero di assi letti dal lato destro e sinistro, con identificazione di eventuali assi alzati,
• produttore modello e colore,
• tag
L'impronta digitale, correlata alla precisa collocazione temporale (data e ora) e riferita ai dati di posizione GNSS, viene quindi trasferita con protocollo crittografato ad un “data lake” personalizzato per le successive fasi di elaborazione. L’algoritmo di correlazione dei dati che costituisce la transazione di pedaggio deriva anch’esso da un mix di logiche applicative, modelli di machine learning e intelligenza artificiale mirati a ridurre al minimo le necessità di interventi di correzione a posteriori in backoffice.
Tramite un’applicazione web con architettura responsiva, gli utenti abilitati potranno accedere da ovunque, e con qualsiasi tipo di dispositivo, all’interfaccia del Toll Collection System Host che consente di visualizzare tutti i dati prodotti da S*GATE, oltre che una serie di dashboard e report per la verifica dei KPI.
La sperimentazione ha previsto l’installazione di un nuovo portale nelle vicinanze della stazione di pedaggio di Itaquaquecetuba e la raccolta di dati che consentissero la comparazione delle performance del sistema free-flow con quelle di un sistema tradizionale, definendo una serie di KPI condivisi anche con ARTESP, il ministero dei trasporti dello stato di Sao Paulo.
La fase di test non è ancora conclusa ma i risultati ottenuti mostrano che il sistema ha performance paragonabili al sistema tradizionale, fornendo elementi importanti sia per le autorità pubbliche che per le aziende coinvolte.
Per ulteriori informazioni: info@sinelec.it
|
|
|
|
MaaS: parte la sperimentazione piemontese con la Regione e 5T
La Regione Piemonte, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, e 5T, socio ordinario di TTS Italia, stanno per lanciare una sperimentazione sul MaaS (Mobility as a Service) unica nel suo genere. Durante l’estate 2022, i nostri cittadini potranno sperimentare un’app MaaS creata appositamente per loro ed accedere a molti dei servizi di mobilità presenti in città.
Ma c’è di più, perché alla sperimentazione è stata aggiunta una grande novità! Per la prima volta in Italia, gli utenti che parteciperanno alla sperimentazione potranno usufruire di un cash back del 50% dell’importo speso mensilmente per i diversi servizi di mobilità (fino a un massimo di 15 euro al mese), che potrà essere utilizzato sull’app BIPforMaaS per i viaggi successivi. Il cash back ha l’obiettivo di incentivare la multimodalità ed analizzare il comportamento e le scelte degli utenti, ai quali verrà messa quindi a disposizione non solo la app MaaS, ma anche la possibilità di ottenere un vantaggio economico dai propri spostamenti.
https://www.bipformaas.it/pilot/
La sperimentazione si svolgerà da giugno a settembre, coinvolgerà 250 tester e attraverso la nuova app BIPforMaaS gli user avranno a disposizione diverse opzioni di mobilità. che permetteranno loro di muoversi liberamente per Torino. I servizi di mobilità inclusi nell’applicazione BIPforMaaS saranno:
• servizi monopattini di Bird ed Helbiz
• servizio taxi (tramite Wetaxi)
• treni di Trenitalia
• pagamento per la sosta sulle strisce blu di GTT
• voucher per accedere a car sharing di LeasysGO! e ShareNow, al car rental di Leasys Rent
• scooter sharing di MiMoto attraverso le app del fornitore del servizio.
La sperimentazione è il frutto di lavoro dei passati tre anni, durante i quali abbiamo studiato il fenomeno MaaS, sia a livello teorico che pratico, e abbiamo messo insieme le nostre conoscenze per progettare il MaaS che vorremmo in Piemonte! In questi anni abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con tutti i player dell’ecosistema del MaaS e della mobilità digitale, sia in Italia che nel panorama internazionale, creando un network ricco di preziosi contributi che ci hanno aiutato ad arrivare più preparati per cogliere le nuove sfide della mobilità del nostro territorio.
BIPforMaaS è infatti il progetto strategico di Regione Piemonte, coordinato da 5T, avviato nel 2019 con l’obiettivo di creare le condizioni per la diffusione di servizi MaaS nell’area urbana e metropolitana di Torino e in tutto il territorio piemontese, a partire dal sistema di bigliettazione elettronica BIP.
BIPforMaaS ha stimolato e avviato la trasformazione digitale del nostro sistema di mobilità, ha avviato la definizione dell’insieme di regole per il futuro mercato dei servizi MaaS, abilitato da una Piattaforma Regionale MaaS, abbracciando tutti gli aspetti legati allo sviluppo dei servizi MaaS: le esigenze degli utenti in una mobilità sempre più digitale; il sistema di regole, le policy e il ruolo della governance pubblica; i modelli di business e gli accordi commerciali tra i diversi operatori di trasporto e i nuovi provider di servizi digitali di mobilità; le piattaforme tecnologiche, i dati e gli standard.
BIPforMaaS ha inoltre promosso la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra gli Enti del territorio piemontese – Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Agenzia della Mobilità Piemontese – che sigla l’impegno dell’intero territorio piemontese verso l’obiettivo comune di sviluppare un ecosistema MaaS locale e regionale realmente funzionante e in grado di produrre benefici per la collettività.
Vogliamo dimostrare che il MaaS è possibile, intuitivo ed è il futuro della mobilità, molto più vicino di quanto pensiamo e non vediamo l’ora di iniziare!
Maggiori informazioni saranno presto disponibili sul sito di progetto:
shttps://www.bipformaas.it |
|
|
|
ACI: arriva “CityTrips”, l’app che integra trasporto pubblico e condiviso
“Integrare trasporti pubblici e servizi di sharing – ricorrendo all’auto privata solo quando strettamente necessario e riscoprendo, così, anche il piacere di guidare – è l’unica vera strada verso una mobilità urbana più efficiente, più economica, più sicura e più pulita”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’ACI, socio fondatore di TTS Italia – Angelo Sticchi Damiani – commentando la firma dell’accordo di collaborazione tra Automobile Club d’Italia e RACC (Reial Automòbil Club de Catalunya), che permetterà di utilizzare l’app “CityTrips”, in diverse città italiane.
“App come “CityTrips” – ha aggiunto il Presidente ACI – permettono a ciascuno di noi di crearsi una mobilità su misura. Per la prima volta, possiamo scegliere e combinare mezzi, tariffe e percorsi ideali, velocizzando gli spostamenti, riducendo tempi, rischi, costi ed emissioni inquinanti: un’opportunità che non possiamo perdere – non solo in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo – e che deve diventare il nostro nuovo modo di muoverci in città”.
“Questo accordo – ha dichiarato Xavier Pérez, General Manager RACC – rafforza la presenza internazionale del RAAC come Mobility Services Club. È un importante passo avanti nella promozione di una mobilità multimodale in Europa, che renderà la vita più semplice a migliaia di cittadini fornendo loro uno strumento semplice e utile”.
Sviluppato dal RACC con il sostegno del FIA Innovation Fund, “CityTrips” è un aggregatore – completamente gratuito – di servizi di mobilità, che facilita il modo di muoversi in ambito urbano, rendendo la mobilità cittadina più sostenibile, efficiente, pulita e sana.
L’app permette di scegliere il percorso ideale, integrando trasporto pubblico e condiviso. In particolare, consente di conoscere – in tempo reale – gli orari dei mezzi pubblici, di prenotare auto, moto, scooter e bici dei servizi di sharing e mappare i percorsi più sicuri per le biciclette.
Obiettivo principale di “CityTrips”: sviluppare una soluzione MaaS (Mobility as a Service) globale completa: un’unica applicazione che – consentendo l’accesso a tutti i servizi di mobilità – rappresenti una valida alternativa all’uso dei veicoli privati.
Fonte: ACI
|
Anas presenta lo Smart Road Center, best practice internazionale
Il 26 aprile, l’Amministratore delegato e Direttore Generale Aldo Isi e il Presidente Edoardo Valente di Anas, socio ordinario di TTS Italia, hanno illustrato lo Smart Road Center Anas, la Sala di Controllo sull’autostrada A91 “Roma-Aeroporto di Fiumicino” al Chief Technology, Innovation & Digital Officer del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Roberto Tundo e hanno provato con un test in auto il funzionamento della nuova autostrada connessa.
La Smart Road Anas è una tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. Il progetto è orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico basandosi su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT (Internet of Things), AI (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga nazionale.
L’obiettivo dell’Azienda è dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro: dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre, come nel caso dei veicoli a guida autonoma, alla riduzione dell’incidentalità, al miglioramento del comfort di viaggio e delle condizioni di traffico.
Ad oggi, il progetto Smart Road rappresenta il più grande laboratorio Europeo di mobilità Smart. Un passaggio rivoluzionario, dalla strada vista come mera opera civile di asfalto e cemento alla strada intelligente, interconnessa e intermodale. L’investimento complessivo è di 1 miliardo di euro ed è in corso una prima fase con un investimento di circa 250 milioni di euro, anche grazie a contributi dell’Unione europea che ha riconosciuto l’alto valore dell’iniziativa.
Le prime sperimentazioni sono già in corso lungo la A91 “Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino”, la strada statale 51 “di Alemagna” (Veneto), dove lo scorso anno a Cortina d’Ampezzo si è tenuto il primo banco di prova per la mobilità Smart Road in Europa, e la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, mentre saranno a breve avviate anche sulla A90 “Autostrada del Grande Raccordo Anulare di Roma. Il progetto Smart Road verrà successivamente implementato anche lungo l’itinerario E45-E55 “Orte-Mestre”, in Sicilia lungo la Tangenziale di Catania e la A19 “Autostrada Palermo-Catania”, nel Lazio lungo la strada statale 4 “Salaria”.
Nel corso della mattinata presso lo Smart Road Center Anas sono intervenuti anche, Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete di Anas, Luigi Carrarini, Head of Technology Infrastructures, Plants and Energy / Energy Manager/ Smart Road Program Manager di Anas, il Responsabile del Centro Sperimentale Anas, Marcello De Marco, il Direttore ICT di Anas, Mauro Giancaspro e il Direttore Operation e Coordinamento Territoriale di Anas, Matteo Castiglioni, moderati dal Responsabile Affari Internazionali di Anas, Domenico Crocco.
Il Presidente Valente, l’Amministratore Delegato Isi e il Direttore del Gruppo Fs Tundo, infine, hanno provato il funzionamento della smart road a bordo di tre veicoli dotati di un’antenna gps, il collegamento a internet e l’app ‘smart road Anas’ sviluppata da Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, per ricevere le informazioni utili per una guida sicura, in tempo reale.
Fonte: PIARC
|
Circle premiata con il riconoscimento per l'”Innovazione”
È stato assegnato a Circle S.p.A. – PMI Innovativa quotata sul mercato Euronext Growth Milan a capo dell’omonimo Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale oltre che nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, e socio ordinario di TTS Italia- il premio all’”Innovazione” nell’ambito del Finance Gala & Summit organizzato da Integrae SIM.
Luca Abatello, CEO & Presidente della Società, nel ritirare il premio ha commentato: “L’innovazione è da sempre al centro del nostro business nonché uno dei pilastri della roadmap Connect 4 Agile Growth 2024. Sia attraverso i software proprietari e servizi federativi CIRCLE sia mediante l’apporto consulenziale che offriamo in materia di evoluzione organizzativa e di processo, infatti, introduciamo tecnologie e strumenti in grado di innovare il mercato del trasporto e della logistica. Inoltre, i nostri servizi hanno l’obiettivo di semplificare, integrare e ottimizzare le procedure, incrementando il livello di automazione ed efficienza delle attività operative, riducendo gli sprechi e l’impatto sull’ambiente ad esse correlato”.
L’evento ha favorito l’incontro e la conoscenza del mondo finanziario con quello enterprise – nello specifico delle piccole e medie imprese – creando connessioni, collaborazioni e condivisione di progetti e strategie, anche attraverso meeting one-to-one e one-to-many con investitori istituzionali.
La presentazione istituzionale è disponibile nella sezione Investor Relations/Presentazioni e ricerche del sito www.circletouch.eu
Fonte: Circle
|
FIA premia Luceverde e ACI Drive
“Luceverde” – il canale infomobilità dell’Automobile Club d’Italia, socio fondatore di TTS Italia – si è aggiudicato il “BECOMING A MOBILITY CLUB” AWARD, mentre “ACI DRIVE” – l’assistente vocale alla guida, basato su intelligenza artificiale – si è classificato al secondo posto nel “FIA INNOVATION” AWARD, due prestigiosi riconoscimenti che la Federazione Internazionale dell’Automobile assegna, ogni anno, per promuovere le migliori idee imprenditoriali in tema di innovazione e nuove tecnologie, realizzate dai 101 Automobile Club di Europa, Africa e Medio Oriente.
L’annuncio ufficiale, a Roma, nel corso dell’Assemblea Plenaria della Regione I FIA, tenutasi nell’ambito degli Spring Meeting 2022.
“Questo è il secondo riconoscimento internazionale per ACI Luceverde – ha sottolineato Geronimo La Russa, Presidente di ACI Infomobility e ACMilano – e ne siamo profondamente orgogliosi. Dopo aver ricevuto il premio UNPSA dalle Nazioni Unite, l’impegno del nostro servizio di Infomobilità viene premiato anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, uno stimolo fondamentale per continuare a muoverci sulla strada dell’innovazione costante al servizio dei cittadini. Un premio che voglio condividere con coloro che sono stati, fin dall’inizio, al nostro fianco nel progetto: le istituzioni locali e la polizia municipale”.
“ACI Drive – ha spiegato Vincenzo Pensa, Direttore della Direzione Sistemi Informativi e Innovazione ACI – sintetizza il nostro impegno attuale sul versante delle tecnologie innovative finalizzato ad aumentare la sicurezza stradale, ad una maggior tutela dell’ambiente e con un occhio al risparmio che, di questi tempi, non è male. Questi sono i tre obiettivi chiave di ACI Drive, l’assistente vocale alla guida, basato su intelligenza artificiale, che fornisce all’automobilista informazioni di sicurezza stradale in tempo reale, monitorando lo stile di guida”.
Fonte: ACI |
Frost & Sullivan premia Targa Telematics con lo European Technology Innovation Leadership Award 2022
Targa Telematics – tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della connected mobility, e socio fondatore di TTS Italia – ha ricevuto lo European Technology Innovation Leadership Award 2022 da parte di Frost & Sullivan, che ha analizzato il comparto del leasing e del noleggio in Europa in ambito telematico. Targa Telematics è stata premiata per la sua capacità di sviluppare tecnologia digitale all’avanguardia, come soluzioni Internet of Things complete e customizzate, soluzioni di smart-mobility, e piattaforme digitali avanzate per gli operatori della mobilità.
La telematica permette di tracciare i veicoli in tempo reale e monitorarne il chilometraggio, posizione, stato di manutenzione, comportamento del conducente e costi dei sinistri. Con tale premessa, secondo Frost&Sullivan, la tecnologia di Targa Telematics permette agli operatori delle società di leasing e di noleggio di ridurre in modo significativo i costi e massimizzare la soddisfazione del cliente.
L’analisi sottolinea come Targa Telematics sia in grado di comprendere al meglio le diverse e specifiche esigenze dei clienti, per poi implementare le tecnologie disponibili più aggiornate e all’avanguardia. Inoltre, lo sviluppo dei prodotti è sistematicamente vincolato a un’estesa e costante attività di Ricerca & Sviluppo condotta da professionisti del settore.
Ojaswi Rana, analista di Frost & Sullivan Best Practices, ha sottolineato che: “L’approccio open-innovation include il processo di co-creazione con clienti, partner e università, per l’individuazione di nuove tecnologie. La piattaforma aperta dell’azienda permette l’integrazione tra tecnologie sia di terze parti sia sviluppate internamente, supportando gli operatori della mobilità nella rapida realizzazione di nuovi prodotti per la mobility”.
“Come azienda che investe in tecnologia e innovazione, siamo orgogliosi di avere ricevuto questo premio speciale”, ha commentato Nicola De Mattia, CEO di Targa Telematics. “Il duro lavoro svolto da tutto il team negli ultimi anni è stato riconosciuto da un’azienda leader come Frost & Sullivan e per noi questo rappresenta un ulteriore stimolo per continuare a fare la differenza nella creazione di valore per i nostri partner, supportandoli nella trasformazione del loro business. Il nostro obiettivo è proseguire nello sviluppo di progetti di co-creazione con i nostri clienti, aiutandoli nel loro percorso verso la digitalizzazione e sviluppando le migliori soluzioni per le auto connesse in grado di incrementare la loro competitività sul mercato”.
“Targa combina le caratteristiche uniche della smart mobility e le soluzioni per la gestione delle flotte con IoT, intelligenza artificiale, e machine learning, per migliorare e semplificare l’esperienza di connettività nei veicoli per società di leasing e noleggiatori. La tecnologia trasformativa di Targa ridisegna i confini del mercato. Leadership sostenibile, clienti come testimonial, e successo commerciale, sono prove dell’impatto della società sul settore”, ha spiegato Rajesh Depores, analista del settore per Frost & Sullivan.
I Best Practices Awards di Frost & Sullivan premiano le aziende che ottengono – sia sui mercati locali che globali – importanti risultati e performance superiori dal punto di vista della leadership, innovazione tecnologica, customer service, e sviluppo strategico del prodotto.
Fonte: Targa Telematics |
Iveco ed Eni insieme per la mobilità sostenibile dei veicoli commerciali
Eni e Iveco, socio ordinario di TTS Italia, hanno firmato una Lettera d’Intenti tramite cui le due aziende uniscono le proprie competenze per esplorare una possibile cooperazione in iniziative di mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali in Europa e accelerare il processo di decarbonizzazione dei trasporti, nel quale entrambe sono attive da tempo.
Le due società puntano alla definizione di una piattaforma integrata di mobilità sostenibile per le flotte di veicoli commerciali, attraverso l’offerta di mezzi innovativi alimentati con biocarburanti e vettori energetici sostenibili, quali il biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, o Olio Vegetale Idrogenato), il biometano, l’idrogeno e l’elettrico, e delle relative infrastrutture.
Tra gli ambiti di collaborazione vi è l’offerta, da parte di Eni, di HVO puro al 100% rivolta ai veicoli pesanti Iveco dotati di motorizzazione compatibile. Il biocarburante di alta qualità HVO, infatti, può essere utilizzato in purezza in tutte le motorizzazioni diesel più recenti: si tratta di un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale e da scarti, prodotto attraverso la tecnologia proprietaria Ecofining nelle bioraffinerie Eni di Venezia e Gela. L’HVO puro al 100% consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento.
Inoltre, Eni e Iveco – che è leader in Europa nei veicoli commerciali a gas naturale – intendono accelerare la disponibilità sul mercato del biometano, combustibile rinnovabile ottenuto da scarti agroindustriali, sia compresso (CNG) sia liquefatto (LNG), anche attraverso possibili partnership in Italia e all’estero.
La collaborazione, non esclusiva, prevede inoltre iniziative a favore dei veicoli elettrici, a batteria e a celle a idrogeno, e delle relative infrastrutture. Iveco ha in programma un piano di lancio di nuovi modelli a trazione elettrica, a batterie e quindi a fuel cell, mentre Eni intende creare una rete di punti di ricarica: la Eni Live Station di Mestre (Venezia), in località San Giuliano, è la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di idrogeno in ambito urbano, cui seguirà una seconda stazione a San Donato Milanese.
“La collaborazione con Iveco si inquadra nel percorso di Eni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette al 2050. Per realizzare questa transizione – ha dichiarato Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni – è fondamentale utilizzare in modo complementare tutte tecnologie disponibili che possano concorrere a fornire prodotti utili a ridurre le emissioni”.
“Insieme a Iveco potremo segnare un’accelerazione verso un trasporto merci più sostenibile proprio perché comprende sia soluzioni tecnologicamente pronte e immediatamente utilizzabili, come il biocarburante HVO, di cui Eni è il secondo produttore europeo, e il biometano, sia lo studio congiunto di soluzioni che saranno pronte a medio e lungo termine, come la rete a idrogeno e l’elettrificazione dei veicoli commerciali, riconoscendo che la complessità della transizione energetica richiede il contributo sinergico e la lungimiranza di tutti gli attori della filiera”.
Fonte: Eni |
Mobilità elettrica: IVECO fornisce il bus E-WAY al trasporto di Siviglia
IVECO BUS consegnerà cinque autobus elettrici E-WAY che contribuiranno a rendere più sostenibile la flotta del trasporto urbano di Siviglia (TUSSAM) dopo aver vinto uno dei lotti della gara. Questi nuovi autobus miglioreranno i loro percorsi senza generare emissioni inquinanti, proteggendo l’ambiente e la qualità dell’aria urbana.
Per Fabrizio Toscano, Direttore Commerciale di IVECO BUS in Spagna e Portogallo, “la tecnologia elettrica IVECO BUS offre un servizio di qualità, confortevole, pulito e sostenibile, senza pregiudicare i vantaggi fondamentali di questo mezzo di trasporto, come la versatilità di utilizzo e il basso costi operativi”.
Gli IVECO BUS E-WAY sono una vera soluzione che risponde a tutte le sfide del trasporto. Si tratta di una tecnologia matura, che già opera con successo nelle reti di trasporto pubblico in Francia, Norvegia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Austria e Germania, dove operano quotidianamente e hanno già completato decine di milioni di chilometri.
IVECO BUS offre con l’E-WAY la gamma di autobus elettrici più completa sul mercato, offrendo una soluzione che si adatta alle esigenze specifiche di ogni cliente. È disponibile un’ampia scelta di lunghezze (9,5, 10,7, 12 e 18 metri) e modalità di ricarica (ricarica notturna lenta o ricarica rapida del pantografo). Questa gamma beneficia di oltre 20 anni di esperienza di sviluppo e produzione acquisita da IVECO BUS nelle energie alternative e, in particolare, nella mobilità elettrica.
L’IVECO BUS E-WAY incorpora un motore elettrico sincrono a trazione elettrica con una potenza nominale di 160 kW, in grado di guidare il veicolo in modo molto efficiente grazie alla sua coppia elevata, fino a 2.500 Nm. È dotato di batterie ZEN Lithium-Ion NMC con capacità fino a 460 kWh, integrate sia nel tetto che nella parte posteriore del veicolo, per abbassarne il baricentro. Il processo di ricarica è molto semplice e completamente sicuro attraverso la sua presa Combo2 (CCS2), che ammette circa 100 kW di potenza che gli consentono di completare la carica in meno di quattro ore.
Gli autobus IVECO BUS E-WAY offrono la migliore accessibilità per le persone a mobilità ridotta e per i passeggeri in carrozzina o in sedia a rotelle, grazie al pavimento piatto su tutto il veicolo, che ottimizza il flusso dei passeggeri. Inoltre, l’E-WAY offre la possibilità di individuare due spazi per sedie a rotelle.
Fonte: Ferpress |
OCTO FLEET ESSENTIALS aumenta l’efficienza e migliora la sicurezza delle flotte
OCTO Telematics – leader nei servizi telematici e di data analytics per il settore Assicurativo, il Fleet Management e la Mobilità Intelligente, e socio ordinario di TTS Italia – ha annunciato la disponibilità di OCTO Fleet Essentials, soluzione digitale innovativa e smart, pensata per migliorare in modo semplice e rapido l’efficienza, la sicurezza, i costi e la sostenibilità complessiva delle flotte.
Sia il settore dei trasporti pubblici sia quello privato si trovano a fronteggiare, sempre più spesso, i problemi di un panorama della mobilità urbana in rapida evoluzione. I gestori di flotte aziendali e dei veicoli a noleggio a breve e lungo termine, devono ottimizzare le loro flotte in termini di consumo di carburante, manutenzione, costi assicurativi e tempi di attività dei veicoli per rimanere competitivi e fare profitti.
Molto più di una semplice piattaforma digitale, OCTO Fleet Essentials offre un accesso rapido e semplice via web, smartphone e tablet a una panoramica dettagliata delle condizioni e delle prestazioni dei veicoli. OCTO Fleet Essentials comprende:
• Report pianificati consentono di accedere in maniera regolare a dati accurati e di gestire le ore di guida, il consumo di carburante, i tempi di utilizzo e le eccezioni rispetto agli standard aziendali
• Alert basati su eventi in corso, per reagire prontamente alle istanze critiche che possono potenzialmente incidere sul business, come il geofencing, gli avvisi relativi alla diagnostica dei veicoli e gli incidenti
• DriveAbility® Advanced Scoring per tenere monitorati lo stile e le abitudini di guida dei conducenti. Questo scoring di rischio altamente predittivo consente di ottenere tariffe assicurative più vantaggiose
• Manutenzione e diagnostica programmata consentono di gestire tempestivamente gli interventi di assistenza, ridurre i tempi di inattività imprevisti e ottimizzare lo stato di salute dei veicoli della flotta
• Segnalazione e ricostruzione incidenti, notifica tempestivamente gli eventi in modo da poter supportare in tempi rapidi i conducenti, raccogliere automaticamente tutti i dati pertinenti e, di conseguenza, accelerare la gestione dei sinistri e ridurre le frodi
OCTO Fleet Essentials è stato progettato per supportare tutti gli stakeholder del settore Fleet e per gestire le flotte in modo semplice, comodo e sicuro, indipendentemente dai produttori di veicoli o dalle dimensioni della flotta.
Fonte: OCTO Telematics |
Scania e Einride firmano un accordo per una flotta di 110 autocarri elettrici per accelerare l’elettrificazione del trasporto merci
L’azienda svedese di trasporto merci Einride, una realtà all’avanguardia come fornitore di soluzioni di trasporto digitali, elettriche ed autonome, potenzia la sua flotta con 110 autocarri elettrici Scania, socio ordinario di TTS Italia, in consegna a partire dalla seconda metà del 2022. Einride possiede la flotta di veicoli pesanti più grande d’Europa e la partnership con Scania rafforzerà ulteriormente la loro presenza sul mercato.
L’intera flotta di veicoli sarà costruita in base alle esigenze tecniche di Einride e verrà supportata da un sistema operativo unico nel suo genere, chiamato Saga. Sviluppato direttamente da Einride, il sistema assicurerà che il trasporto in elettrico sia efficiente e ottimizzato. I dati della flotta generati dalla piattaforma Saga verranno condivisi con Scania al fine di un continuo miglioramento e sviluppo tra le aziende. “Non vediamo l’ora di iniziare, questo progetto è vitale visti i nostri piani d’espansione in Europa. Infatti, questi 110 autocarri rappresentano un contributo fondamentale all’estensione della nostra flotta”, dichiara Ellen Kugelberg, Chief Product Officer di Einride. “Continueremo ad unire le forze con rinomati operatori del settore come Scania per guidare l’innovazione e lo sviluppo del prodotto nell’industria del trasporto a livello globale”, conclude Kugelberg.
L’accordo con Einride non solo rappresenta il più importante ordine di veicoli pesanti in Europa per Scania ma segna anche l’inizio di una partnership a lungo temine che contribuirà a concretizzare le ambizioni di entrambe le aziende riguardo il trasporto pesante elettrificato. “Condividiamo la stessa visione di decarbonizzazione del trasporto pesante. È stato gratificante lavorare con Einride per realizzare nuove soluzioni tecnologiche e servizi digitali che innoveranno all’insegna della sostenibilità la nostra industria”, dichiara Fredrik Allard, Head of E-Mobility, Scania CV AB.
La flotta di 110 Scania elettrici sarà operativa in tutta Europa a partire dalla seconda metà del 2022 e la prima del 2023.
Fonte: Scania |
Smart City: cresce l’interesse tra i Comuni italiani
L’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, socio ordinario di TTS Italia, ha presentato il Report “Smart City: il punto di vista dei Comuni italiani” con i risultati di una survey somministrata ai Comuni italiani per rilevare lo stato dell’arte dei Progetti Smart City al 2021, da cui emerge l’aumento di Progetti di Smart City, anche in relazione ai finanziamenti previsti nel PNRR, anche se sono soprattutto le città sopra i 15.000 abitanti a dotarsi delle tecnologie e soluzioni smart, e non mancano le difficoltà legate alle competenze del personale.
Quasi un Comune italiano su tre (il 28%) ha avviato almeno un progetto nell’ultimo triennio, una percentuale che sale al 50% in quelli più grandi, con oltre 15 mila abitanti. Una percentuale destinata a crescere ancora nel prossimo triennio, con il 33% dei Comuni che vuole investire nelle città intelligenti entro il 2024, anche sulla spinta del PNRR che prevede oltre 10 miliardi di finanziamenti dedicati all’interno delle diverse missioni.
Metà dei progetti di Smart City in Italia si trova in fase esecutiva, nel 2020 erano solo 1 su 4, segnale di un consolidamento delle soluzioni, che non sono più semplici sperimentazioni. I progetti attivi riguardano in maggioranza la sicurezza e il controllo del territorio (58% di quelli censiti), la smart mobility (57%) e l’illuminazione pubblica (56%). A fronte di questo aumento di interesse, restano però delle barriere che fanno sì che il potenziale di questa rivoluzione sia colto solo in parte. I principali ostacoli riscontrati nella realizzazione di progetti smart per la città sono la mancanza di competenze, che interessa ben il 47% dei Comuni italiani, e la mancanza di risorse economiche (43%), mentre hanno un peso inferiore le complessità burocratiche (24%), le difficoltà di coordinamento con altri attori (14%) e le resistenze interne al Comune (9%).
La maggioranza delle amministrazioni comunali (il 69%) è pronta a ricorrere ai fondi del PNRR per la Smart City, investendo soprattutto in interventi di digitalizzazione e innovazione (76%), infrastrutture sostenibili (61%) e transizione ecologica (56%). Secondo le stime dell’Osservatorio, i finanziamenti dedicati alle città intelligenti superano i 10 miliardi di euro.
Nella Missione 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica, ad esempio, sono previsti interventi per lo sviluppo di un trasporto pubblico locale più sostenibile, col rafforzamento della mobilità ciclistica, del trasporto rapido di massa e delle infrastrutture di ricarica elettrica. Progetti di Smart City, in particolare di smart building, rientrano anche nei fondi stanziati per l’efficienza energetica e la riqualificazione di edifici pubblici come scuole, sedi giudiziarie e unità abitative pubbliche, in cui tecnologie IoT e di Smart Metering saranno impiegate per ridurre i relativi consumi energetici.
Anche i Fondi del Programma Orizzonte Europa 2022-23 sono disponibili per avviare i percorsi per città intelligenti e innovative. La Commissione UE ha appena annunciato le 100 città dell’UE che parteciperanno alla Missione “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”, tra le quali ci sono anche 9 città italiane.
Le applicazioni di Smart City consentono di raccogliere moltissimi dati. Dalle abitudini dei cittadini, alla rilevazione dei consumi energetici fino al monitoraggio del territorio. Una vera e propria miniera d’oro che, se attentamente studiata e analizzata, può generare valore ed essere utilizzata per migliorare la vita dei cittadini. Tuttavia, il 40% dei Comuni non utilizza ancora adeguatamente i dati raccolti, anche se il 33% ha intenzione di farlo in futuro, riconoscendone l’importanza strategica e dando segnali positivi per i prossimi anni.
Nell’ambito della ricerca, sono state formalizzate sei modalità di valorizzazione dei dati derivanti da progetti di smart city, che sia gli enti pubblici che gli attori privati possono implementare. Tra di esse, alcune sono: l’ottimizzazione dei processi, il supporto alla definizione di politiche pubbliche e la monetizzazione di prodotti e servizi.
Fonte: Regioni & Ambiente |
Torino: si testa un nuovo monopattino, più sicuro e flessibile. 5T tra i soggetti coinvolti.
A Torino è partito il pilot test del progetto europeo DREEM per la sperimentazione di un nuovo monopattino elettrico volto a rendere più sicuri e flessibili gli spostamenti in città.
Il progetto, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, vede coinvolte tre importanti realtà torinesi del settore come partner: PUNCH Torino Spa, che nel Gruppo PUNCH ha il ruolo di guidare lo sviluppo e l’ingegnerizzazione di sistemi di propulsione innovativi, TO.TEM S.r.l., start-up innovativa parte del gruppo PUNCH che sviluppa mezzi di micromobilità innovativi, e 5T Srl, società in-house providing del Comune di Torino, Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino, e socio ordinario di TTS Italia, che si occupa di servizi di smart mobility.
Il monopattino elettrico DREEM nasce dall’attuale LYNX di TO.TEM ed è stato progettato per rendere più sicuri gli spostamenti in città: la stabilità del mezzo è garantita da tre grandi ruote e da un ampio pianale. È inoltre dotato di indicatori posteriori di direzione per una corretta visibilità da parte degli altri utenti della strada e di un sistema di Alert Collision grazie ad una telecamera di controllo. Anche il casco gonfiabile, realizzato nell’ambito del progetto, è fino a tre volte più protettivo di un casco tradizionale. Infine, il mezzo risulta di facile utilizzo da parte degli utenti: è pieghevole e può essere trasportato come un trolley grazie ad una comoda maniglia mentre il casco può essere facilmente sgonfiato riducendosi ad un formato tascabile.
I 50 tester, selezionati su base volontaria, avranno a disposizione il nuovo mezzo per gli spostamenti casa-lavoro e quelli personali per un periodo di 7 giorni ciascuno: ad ogni tester verrà chiesto di compilare un diario quotidiano sulle esperienze di utilizzo e di partecipare a un focus group finale per raccogliere ulteriori feedback.
Grazie ai risultati che saranno raccolti durante la sperimentazione, il progetto DREEM sarà in grado di fornire indicazioni importanti per lo sviluppo di una nuova micromobilità urbana, più attenta alla sicurezza personale e più integrata con il sistema dei trasporti di una città: uno degli obiettivi del progetto è quello di analizzare e definire nuovi modelli di business per offrire un servizio personalizzato sulle esigenze di spostamento degli utenti, e multimodale in sinergia con altri servizi di mobilità presenti.
Torino non è l’unica città a partecipare alla sperimentazione DREEM: nel progetto sono coinvolte anche le città di Gothenburg e di Bruxelles.
Massimiliano Melis, Chief Technology Officer TO.TEM/AITEM afferma: “Sicurezza e sostenibilità sono due pilastri della nostra azienda e l’implementazione di logiche di economia circolare, nello sviluppo di prodotti di micromobilità, è parte integrante del nostro DNA. L’applicazione dell’intelligenza artificiale per rendere questi stessi prodotti sempre più sicuri completa il quadro. DREEM ci dà la grande occasione di testare su strada il nostro prodotto e di questo non possiamo che esserne fieri.”
Per Enzo Amich, Presidente di 5T: “Dopo l’esperienza pandemica, nelle città la micromobilità è cresciuta e sta diventando uno degli elementi principali dei sistemi urbani di trasporto. Essere partner del progetto DREEM ci dà l’opportunità di acquisire conoscenza e competenze su questo tema per fornire ai nostri Soci l’adeguato supporto per una maggiore integrazione dell’ampia offerta di mobilità di Torino”.
Fonte: 5T/PUNCH |
|
|
|
|
Online il nuovo sito di TTS Italia!
È online il nuovo sito di TTS Italia!
Le migliorie apportate al nostro sito web riguardano fondamentalmente tre aspetti:
• design rinnovato e più moderno
• ottimizzazione per i dispositivi mobile
• funzione di ricerca, con una suddivisione della stessa tra parte riservata e pubblica del sito.
Sono stati inoltre aggiornati alcuni contenuti, in accordo con gli attuali sviluppi del settore. Infine, sono state potenziate velocità e sicurezza del sito web.
Ci auguriamo che tutto questo possa contribuire a una migliore esperienza online per Voi! |
MaaS: un passo concreto verso la mobilità sostenibile. Leggi l’editoriale della Presidente di TTS Italia.
L’UE si è impegnata a diventare a impatto climatico zero entro il 2050.
A tal fine, il settore dei trasporti deve subire una trasformazione che richiederà una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra, garantendo nel contempo soluzioni a prezzi accessibili ai cittadini.
In questo contesto, e in quello delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si inserisce il Mobility as a Service (MaaS) che già da tempo accende i dibattiti nazionali e internazionali, avendo di fatto a che fare con il futuro della nostra mobilità.
Leggi l’editoriale della Presidente di TTS Italia, Rossella Panero, su Strade &Autostrade, clicca qui.
Fonte: EDI-CEM Srl – Rivista “Strade & Autostrade” |
MaaS: TTS Italia allo stakeholder meeting PriMaaS per il design di un'offerta MaaS integrata
Nell’ambito dello stakeholder meeting scozzese del progetto Interreg PriMaaS, di cui TTS Italia è partner, il 26 maggio abbiamo presentato la metodologia per il design di un’offerta MaaS integrata (bundle di servizi e incentivi per scoraggiare l’utilizzo auto privata e promuovere forme di mobility più sostenibili, bundle accessibile tramite subscription plans).
L'evento, in forma riservata, ha voluto tracciare uno status del Mobility as a Service nell'area SEStran, anche in considerazione del Regional Transport Strategy che identifica sia i punti critici nel settore trasporti sia le politiche che possono supportare il MaaS al 2035.
Fonte: PriMaaS/TTS Italia |
TTS Italia patrocina il Campania Digital Summit
E’ in Campania che si svolge, il prossimo 20 giugno, presso il Centro Congressi della Fondazione Idis-Città della Scienza (Via Coroglio 57-104 – Napoli) la nona tappa del “Progetto Digital Regional Summit” con cui The Innovation Group persegue la mission di accompagnare e promuovere l’innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei Sistemi territoriali, in collaborazione con Governi Locali, Università, Centri di Ricerca, Imprese e Start-up, Digital Innovation Hub, Aziende Sanitarie Locali, Camere di Commercio, Enti e Consorzi pubblici, Fondazioni, Associazioni di Categoria.
La III Edizione del “Campania Digital Summit”, organizzata in collaborazione con la Regione Campania, la Fondazione Idis-Città della Scienza e il Gruppo Maggioli, nell’ambito del “Digital Italy Program 2022”, e che vede TTS Italia tra i patrocinatori, è articolata in una intera giornata di lavori (ore 9.00 – 16.30) e prevede la realizzazione di 5 Sessioni dedicate alle principali tematiche: Innovazione digitale; Digitalizzazione del Sistema Sanitario; Ecosistema digitale del Turismo e della Cultura; Trasporti, PNRR, Progettualità integrata e Infrastrutture strategiche; Connettività, Cloud, Sicurezza informatica e Tutela dei dati.
Il Summit si propone di delineare le principali iniziative in corso nella Regione Campania e nei sistemi territoriali per lo sviluppo delle infrastrutture digitali, per favorire la crescita digitale delle imprese e per il miglioramento della qualità della partecipazione e dei servizi ai cittadini, attraverso l’innovazione tecnologica e organizzativa.
La manifestazione, inoltre, ha l’obiettivo di individuare, valutare e valorizzare le migliori pratiche di sviluppo e di innovazione regionale, affinché siano conosciute a livello territoriale e nazionale ed operino in un contesto di collegamento e sinergia; realizzare un momento di confronto tra i soggetti attivi nell’innovazione istituzionale, organizzativa e tecnologica della Regione Campania per l’attivazione di progetti e idee in un’ottica di lavoro collaborativo.
Consulta l'agenda: https://lnkd.in/dn6TrcQS
Registrati gratuitamente: https://lnkd.in/dEFJfbq8
Fonte: The Innovation Group |
TTS Italia al workshop ACI sull’ecosistema MaaS
L’Osservatorio “Muoversi con Intelligenza” continua i suoi lavori con un workshop, svoltosi l’11 maggio, dedicato ai servizi per l’automazione nei trasporti e in particolare al ruolo dell’automobile autonoma e connessa nel nuovo sistema di mobilità come servizio: “Ecosistema MaaS: un futuro possibile?”. Il workshop ha voluto fare il punto sulla situazione italiana e sull’impegno dei principali attori nello sviluppo di un sistema di mobilità urbana multimodale in sharing e on demand, che dovrà, sempre più, rispondere ai problemi connessi a traffico e inquinamento in molte realtà italiane, mettendo a confronto le diverse sensibilità in campo.
Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, ha preso parte all’evento illustrando il processo di revisione della Direttiva ITS 40/2010 sul quadro generale per la diffusione dei Sistemi di Trasporto Intelligenti (ITS) nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto. La revisione ha preso il via a dicembre 2021 e dovrebbe concludersi entro giugno 2022, con lo scadere della presidenza francese di turno del Consiglio dell’Unione europea. TTS Italia, come associazione ITS Nazionale, sta supportando il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) nella definizione della nuova direttiva ITS.
Nel corso del workshop, gli stakeholders coinvolti hanno approfondito e cercato di anticipare come si evolverà nei prossimi mesi e anni la mobilità nei grandi agglomerati urbani. Insieme a TTS Italia, ne hanno discusso: MIMS, Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, AMAT Milano, Comune di Napoli, Fondazione Links. |
Il Progetto FENIX agli Stati generali della logistica nel Nord Ovest
Il 21 aprile, presso l’università di Alessandria, si sono tenuti gli “Stati Generali della Logistica del Nord Ovest. Il rilancio della logistica tra PNRR e nuovi scenari economici: reti, mezzi, tecnologie, lavoro, formazione”, sottoscritti con un Protocollo di Intesa nel 2015 con lo scopo di adottare una strategia comune per superare le criticità della rete infrastrutturale e sviluppare effetti sinergici per l’intero territorio macro-regionale. L’evento ha avuto lo scopo di fornire una panoramica sui nuovi scenari della logistica nel Nord Ovest con la partecipazione dei principali stakeholder pubblici e privati del settore. Grazie all’azione congiunta delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte si è arrivati alla creazione di una cabina di regia, al fine di monitorare le tematiche del trasporto delle merci su strada, della Logistica “green”, dell’incentivazione del trasporto intermodale e l’avvio di un percorso per valutare la possibilità di promuovere forme di collaborazione territoriale per il Corridoio Mediterraneo.
Grazie a Links Foundation, all’evento si è parlato anche di FENIX (A European FEderated Network of Information eXchange in Logistics), un progetto cofinanziato nell’ambito del Programma CEF 14-20 iniziato ad Aprile del 2019 con una durata di 4 anni. FENIX è coordinato da ERTICO e, il Ministero delle Infrastrutture della Mobilità Sostenibili (MIMS) è beneficiario nazionale con 21 implementing body coordinati da TTS Italia. Links Foundation è l’implementing body coinvolto sulla parte italiana del pilot Reno Alpi (porti di Genova e Spezia e aeroporto di Malpensa). Obiettivo di FENIX è di promuovere la digitalizzazione dei corridoi doganali, la pre-compilazione automatica della documentazione, la pianificazione e ripianificazione trasporti di terra, il tracciamento e il riconoscimento automatico delle Unità di Trasporto Intermodale e il reimpiego senza passaggio dal deposito, la localizzazione/prenotazione parcheggi con mappa e invio informazioni all’autista e l’invio composizione treni/lettere di vettura. |
|
|
|
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
|
|
|
Bologna: oltre 3 mln per sicurezza stradale e ciclabilità
La Giunta di Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato quattro nuovi progetti sulla sicurezza stradale e la mobilità ciclopedonale, contenuti nel secondo adeguamento dell’elenco annuale 2022 del Programma triennale dei lavori pubblici 2022-24, per un investimento complessivo di 3.227.479 euro di cui 1.645.862 euro risorse comunali, attraverso l’applicazione dell’avanzo di bilancio, 1.481.617,38 euro di contributo regionale per l’attuazione del progetto Bike To Work 2021 e 100 mila euro di contributo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Di seguito gli interventi approvati.
Percorsi ciclabili Bike to work: il progetto ha l’obiettivo di incentivare l’uso della bicicletta nei percorsi casa-lavoro ed è realizzato nell’ambito di un protocollo siglato con la Regione Emilia-Romagna. I prossimi interventi, per oltre 2 milioni di euro, prevedono. Entro l’autunno sarà affidato l’incarico di progettazione, l’inizio dei lavori è previsto nel 2023.
Miglioramento della sicurezza stradale e delle connessioni ciclabili: si tratta di interventi per la riqualificazione, rifunzionalizzazione e sicurezza delle infrastrutture diffuse sul territorio tra cui la realizzazione di un nuovo attraversamento semaforizzato e la ricucitura dei percorsi ciclo-pedonali in via Corelli. L’importo dell’intervento è di circa 176 mila euro, l’inzio dei lavori è previsto entro l’anno.
Messa in sicurezza della passerella ciclopedonale tra via Cracovia e via Canova all’interno del Parco dei Cedri: il progetto prevede la rimozione e sostituzione di alcuni elementi strutturali portanti (tavolato, parapetto, torrino) che si trovano in uno stato di conservazione precario. Il costo dei lavori è di 250 mila euro e il loro inizio è previsto in autunno.
Adeguamento degli attraversamenti pedonali con semaforo alle esigenze dei non vedenti: 19 attraversamenti saranno dotati di dispositivi acustici per non vedenti composti da pulsante touch e avvisatore acustico, inoltre sarà installata una pavimentazione tattile con sensori passivi sottostanti che potranno emettere messaggi vocali informativi. Il costo dell’intervento è di 250 mila euro, i lavori inizieranno entro l’anno.
Con questa variazione, le risorse destinate nel 2022 ai progetti di ciclabilità raggiungono la cifra di circa 18 milioni di euro, mentre quelle per la sicurezza stradale ammontano a circa 2 milioni e mezzo di euro.
Fonte: Ferpress |
Bologna: partita la sperimentazione di Pollicino, l’app per migliorare la mobilità urbana
Ha preso il via per la prima volta a Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, il progetto Pollicino, un’iniziativa dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility i cui promotori sono il Ministero della Transizione Ecologica, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, con il patrocinio del Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna e la Commissione Europea e la collaborazione di Tper e Nordcom.
In particolare, l’11 maggio – per la durata di 4-6 settimane – è partita la prima fase del progetto Pollicino. E’ il momento della raccolta dei dati cui tutti i cittadini di Bologna maggiori di 16 anni possono partecipare per offrire il loro contributo ad un progetto di conoscenza e miglioramento della propria città.
Partecipare è molto semplice. Non bisognerà fare altro che scaricare l’app IoPollicino tramite Play Store o Apple Store (susdef.qrd.by/iopollicino) sul proprio telefono e acconsentire al trattamento dei propri dati personali e alla geolocalizzazione del proprio smartphone. Basterà a questo punto tenere operativa l’app per 7 giorni (affinché essa registri in maniera anonima tutti gli spostamenti quotidiani) e dedicare qualche minuto al giorno per controllare e validare i dati.
Al termine dei 7 giorni d’indagine, completati con successo tutti gli obiettivi proposti dall’app, il proprio contributo al progetto Pollicino potrà dirsi concluso e sarà possibile ricevere i premi offerti dai partner del progetto che ne sostengono le finalità. Tra le ricompense offerte figurano minuti gratuiti di carsharing e bikesharing, abbonamenti annuali al trasporto pubblico, esperienze sportive, abbonamenti mensili al parcheggio, nonché sconti per beni alimentari e culturali.
Questo nuovo tipo d’indagine, che prende il nome di Future Mobility Survey, a partire dalle informazioni raccolte sullo stato della mobilità nel presente, è in grado di arricchire la pianificazione della mobilità del futuro. La conoscenza delle abitudini e dei comportamenti di mobilità dei cittadini è una componente fondamentale, per intervenire e modificare la mobilità all’interno di un territorio, individuando soluzioni più efficienti e con minori impatti ambientali.
Attraverso questo metodo, non solo è possibile raccogliere grandi basi di dati, ma si favorisce anche il processo di co-costruzione della conoscenza, partendo proprio dall’esperienza diretta dei cittadini. Il Progetto Pollicino rappresenta infatti un’iniziativa di citizen science, vale a dire la raccolta di dati relativi a un fenomeno di rilevanza per la collettività da parte del pubblico stesso che partecipa a un progetto collaborativo.
Bologna è la prima città italiana dove verrà condotta la sperimentazione di una Future mobility survey, con l’obiettivo di perfezionare gli strumenti utilizzati, mettere a punto un metodo di indagine e un modello di collaborazione che possano essere replicati in futuro, anche in altre realtà territoriali. Terminata la prima fase dedicata alla raccolta dei dati, inizierà la fase di analisi che condurrà alla pubblicazione di un rapporto con i risultati del progetto Pollicino e all’organizzazione di un evento pubblico aperto a tutti i cittadini bolognesi, previsto per la fine del 2022.
Fonte: Eco dalle Città |
Città metropolitana di Roma: parte la seconda fase partecipativa alla redazione del PUMS
Il 27 aprile si è dato il via alla seconda fase del processo partecipativo per la redazione del PUMS della Città metropolitana di Roma Capitale, che sarà dedicata alla definizione delle strategie e delle azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi del PUMS metropolitano, formulati grazie al lavoro portato avanti negli ultimi mesi con i portatori di interesse.
La seconda fase è stata inaugurata con la serie di incontri “Facciamo il Quadro”, dedicati alla presentazione in anteprima dei quadri conoscitivi redatti dal team tecnico, ovvero i primi risultati delle analisi dello stato di fatto della mobilità e del territorio metropolitano. Le analisi hanno coinvolto attivamente anche gli stakeholder, che nel corso della prima fase hanno potuto esprimere le criticità del territorio e delle varie componenti del sistema di mobilità negli incontri di ascolto dedicati.
L’evento ha riscontrato un’accoglienza calorosa da parte degli enti e delle realtà del territorio, con oltre 90 partecipanti al primo incontro della serie “Facciamo il Quadro”. Gli altri incontri del ciclo “Facciamo il Quadro” sono dedicati ai Piani di Settore, con approfondimenti sulle analisi svolte su trasporto pubblico, mobilità ciclistica, mobilità per la disabilità e logistica urbana.
La cittadinanza potrà consultare liberamente i documenti relativi ai quadri conoscitivi del PUMS e dei Piani di Settore, che saranno pubblicati dopo l’adozione del piano.
Fonte: Ferpress |
Mobilità: Cagliari lancia “Svoltiamo”, l’app per monitorare le abitudini di viaggio dei cittadini
Avviato nel 2019 e bloccato all’inizio del 2020 a causa della pandemia, riprende vigore il programma “Svolta – Cagliari per una mobilità intelligente e sostenibile” che dopo una prima fase di raccolta dati, ha portato alla creazione di una apposita app, “Svoltiamo”.
I dettagli del progetto sono stati presentati il 25 maggio 2022, alla presenza dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Cagliari, Alessio Mereu che ha confermato l’adesione dell’Amministrazione all’iniziativa della quale la città è tra le capofila.
I dati raccolti tra gli oltre undicimila cagliaritani che avevano aderito a “Svolta” sono stati analizzati e sviluppati dai ricercatori del Crimm e hanno contribuito alla nascita dell’applicazione che consentirà, a partire dal mese di giugno 2022, di monitorare le abitudini di viaggio dei cittadini grazie all’uso dello smartphone.
Grazie all’applicazione “Svoltiamo” i cagliaritani potranno guadagnare punti per ogni chilometro effettuato con un mezzo di trasporto sostenibile e usufruire dei “Buoni mobilità” che potranno essere utilizzati nei servizi di mobilità alternativa al mezzo privato.
“Abbiamo ancora molte difficoltà – ha spiegato l’Assessore Alessio Mereu – nel convincere i cittadini che il futuro, se vogliamo far vivere i nostri figli e nipoti in una città più a misura d’uomo e meno inquinata, deve essere quello della mobilità alternativa. Soprattutto le biciclette che, in altre realtà d’Italia sono ormai di uso quotidiano. La ciclabilità è uno dei punti più importanti ma c’è ancora tanta strada da fare. Basti pensare che un Assessore di Bolzano, dove oggi l’80% dei cittadini, lavoratori o studenti, usa la bici come principale mezzo di trasporto, ha spiegato come ci siano voluti vent’anni per arrivare a questi risultati. Abbiamo, purtroppo a causa del lock-down, scoperto quanto sia bella Cagliari senza le macchina e ora dobbiamo fare in modo di farla diventare altrettanto bella spontaneamente”.
Fonte: Ferpress |
Roma selezionata dalla Commissione Europea fra le 100 città della Mission Cities per la neutralità climatica
Il nuovo programma di ricerca e sviluppo Horizon Europe della Commissione Europea prevede la Mission cities per le città a impatto climatico zero e intelligenti. Suo obiettivo è realizzare 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030 e garantire che queste città agiscano come centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l’esempio entro il 2050.
A gennaio 2022 la città di Roma aveva manifestato il proprio interesse ad aderire a tale opportunità, basandosi sugli obiettivi del PAESC che include quanto previsto nei prossimi 10 anni dal PUMS di Roma.
In totale, 377 città hanno presentato una manifestazione di interesse. Il successivo controllo di ammissibilità delle proposte aveva poi ridotto a 362 le città ammissibili su cui è stato compiuto un processo di valutazione da esperti indipendenti.
Le 100 città selezionate sono state annunciate il 28 aprile e tra le nove le città italiane selezionate dalla Commissione UE c’è anche Roma insieme a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Padova, Bergamo, Prato, Parma.
Benefici per le città selezionate saranno la Consulenza e assistenza su misura dalla Mission Platform (gestita dal consorzio NetZeroCities), lo sblocco di ulteriori finanziamenti e opportunità di finanziamento attraverso un’etichetta Mission Opportunità di finanziamento di ricerca e innovazione per consentire alle città di partecipare a grandi azioni di innovazione, progetti pilota e dimostrazioni (budget totale di Orizzonte Europa per il 2021-2023 è di 360 milioni di euro), il sostegno attraverso una rete di coordinamento nazionale, l’opportunità di networking, l’apprendimento e scambio di esperienze tra le città Sostegno con il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale nonché alta visibilità – maggiore profilo politico e attrattiva per investimenti e lavoratori qualificati.
Le città inizieranno ora a lavorare sui loro contratti di città per il clima che prevederanno impegni nel piano d’azione per il clima e la strategia di investimento, la governance innovativa della città e coinvolgimento dei cittadini nonché il coinvolgimento dell’UE e del livello nazionale e regionale.
I contratti delle città per il clima sono redatti dalle città, coinvolgono cittadini e partner, e ne definiscono le modalità per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
Per consultare il factsheet informativo con tutte le città selezionate clicca qui.
Fonte: Roma Servizi per la Mobilità |
Roma vince il Silver Award per la logistica urbana per la creazione del Living Lab Logistica
Roma, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, è stata selezionata dall’Associazione europea ALICE – che raggruppa gli operatori e gli stakeholder continentali della logistica, quale vincitrice del Silver Award per la logistica urbana per la creazione del Living Lab Logistica (LLL) co-creato da Roma Capitale, Roma Servizi per la Mobilità, socio ordinario di TTS Italia, l’Università Roma 3 e gli stakeholder della logistica della città, nato con il progetto europeo di ricerca e sviluppo CITYLAB che ha visto i tre attori citati quali partners e poi divenuto iniziativa strutturale di Roma. ALICE è la Piattaforma Tecnologica Europea riconosciuta dalla CE dal 2013 per sviluppare una strategia globale per la ricerca, l’innovazione e la diffusione sul mercato della logistica e dell’innovazione della catena di approvvigionamento in Europa. La piattaforma sostiene, assiste e consiglia la Commissione europea nell’attuazione del programma dell’UE per la ricerca Orizzonte Europa nell’area della logistica. Negli ultimi decenni, il settore della logistica ha subito cambiamenti rivoluzionari con i risultati dei progetti di ricerca e innovazione finanziati con fondi pubblici sia nelle tecnologie che nei modelli di business e nelle politiche e nella legislazione. Per riconoscere i risultati raggiunti e ispirare la comunità di ricerca e innovazione del settore logistico, ALICE ha lanciato il Premio per l’innovazione nell’aprile 2021. L’edizione 2022 si è incentrata su casi di implementazione di successo derivanti da progetti di ricerca e innovazione nella logistica urbana.
Al momento della consegna Roma – rappresentata da Roma Servizi per la Mobilità – ha evidenziato come la città abbia approvato a febbraio il PUMS (Piano Urbano della mobilità Sostenibile) che rappresenta lo strumento di programmazione per la mobilità ed in cui le linee guida della della logistica sono un buon esempio dell’Amministrazione Comunale di incoraggiare la cooperazione pubblica e privata nella mobilità con un approccio “logistic living lab” ed in cui l’impegno della città per la sostenibilità è stato premiato dall’inclusione tra le 100 città verso la neutralità climatica nel 2030 della Commissione Europea, di cui si è avuta notizia proprio in questi giorni.
Nel Logistics Living Lab (LLL) di Roma, gli stakeholder sono attivamente coinvolti e motivati nel testare e implementare soluzioni innovative e nuovi modelli di business, creando le migliori condizioni per un’implementazione di successo delle misure incluse nel PUMS. Con l’aumento dell’e-commerce e la conseguente frammentazione delle consegne, gli operatori ritengono fondamentale testare e implementare nuove modalità di consegna e modelli di business e operativi per rendere la distribuzione più sostenibile e ottimizzata, anche con l’utilizzo di veicoli a emissioni zero e cargo bike. Diversi stakeholder hanno quindi chiesto al LLL di supportare l’avvio e il roll-out di progetti sperimentali per l’ottimizzazione della distribuzione urbana dell’ultimo miglio. I progetti spaziano dai servizi di ricarica per veicoli commerciali elettrici, ai sistemi per il ritiro degli imballaggi con servizi di reverse logistics, dagli hub negli spazi dei mercati locali ai servizi a valore aggiunto per i motociclisti. Alcune delle proposte sono state incorporate in progetti in corso o in fase di preparazione.
Fonte: Roma Servizi per la Mobilità |
Roma: un nuovo regolamento per monopattini e bici in sharing
Il 95% dei veicoli in sharing (bici e monopattini) a Roma è fermo in strada e inutilizzato. Soltanto il 5% di monopattini, biciclette e motorini in sharing viene utilizzato quotidianamente da turisti e cittadini della Capitale: sono 1.200 sui 24 mila disponibili. È sulla base di questi dati, forniti dall’assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè nel corso dell’ultima commissione Mobilità, che il Campidoglio sta mettendo a punto un nuovo regolamento del servizio sharing. Le linee guida verranno portate in Giunta entro il 30 maggio per approdare a giugno all’esame dell’Aula Giulio Cesare e partire a luglio con il bando pubblico per l’individuazione degli operatori della durata di tre anni.
Il nuovo regolamento entrerà a regime l’1 gennaio 2023, con una proroga delle attuali condizioni del servizio fino al 31 dicembre. Tra le novità allo studio, la riduzione del numero degli operatori della sharing mobility presenti a Roma a tre per i monopattini e tre per le bici e anche il numero di veicoli, passando da 14.500 a 9mila monopattini e da 12.500 a 9mila bici, individuando stalli dedicati e no parking area e cercando di distribuire il più possibile il servizio sul territorio così da renderlo più facilmente fruibile per il primo e ultimo miglio.
L’abbandono dei veicoli su marciapiedi, ai bordi delle strade e nelle piazze, secondo l’assessore Patanè “è la deriva del fenomeno”, dove il fenomeno è una sovrabbondanza di mezzi ben superiore a quella registrata in città dall’estensione simile a Roma, come Londra, dove circolano 1.200 bici e 3.656 monopattini in sharing gestiti da soli tre operatori. L’obiettivo dell’amministrazione capitolina è quindi “rivedere la funzione trasportistica dei mezzi in sharing che vanno destinati alla percorrenza dell’ultimo miglio, mantenendo il trasporto pubblico come parte portante degli spostamenti”.
Fonte: Ferpress |
|
|
|
|
• Belgio-Mons
Attrezzature per il controllo dei parcheggi
• Finlandia-Espoo
Attrezzature di sicurezza, antincendio, per la polizia e di difesa
• Francia-Grenoble
Orodatori
• Francia-Nizza
Attrezzature per pedaggi
• Francia-Strasburgo
Servizi di raccolta pedaggi
• Germania-Nienburg
Attrezzature di monitoraggio del traffico
• Islanda-Hafnarfjörður
Servizi informatici: consulenza, sviluppo di software, Internet e supporto
• Italia-Campobasso
Sistema di videosorveglianza
• Italia-Ceccano
Servizi di gestione di parcheggi
|
• Italia-Napoli
Distributori automatici di biglietti – RETTIFICA
• Italia-Roma
Progettazione e realizzazione di ricerca e sviluppo
• Italia-Treviso
Obliteratrici
• Italia-Venezia
Distributori automatici di biglietti
• Lituania-Vilnius
Servizi di raccolta pedaggi
• Macedonia del Nord-Skopje
Macchine e apparecchi, attrezzature e articoli di consumo elettrici; illuminazione
• Polonia-Danzica
Riparazione, manutenzione e servizi affini connessi alle strade ed altre attrezzature
• Spagna-Las Palmas de Gran Canaria
Carte intelligenti
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CAMPANIA DIGITAL SUMMIT
20 Giugno 2022, Napoli
Per informazioni, clicca qui →
|
ITS European Congress
30 Maggio- 1 Giugno 2022, Tolosa, Francia
Per informazioni, clicca qui →
ERTS 2022
1-2 Giugno 2022, Tolosa, Francia
Per informazioni, clicca qui →
European Mobility Expo
07-09 Giugno 2022, Parigi, Francia
Per informazioni, clicca qui →
Connecting Europe Days
28-30 Giugno 2022, Lione, Francia
Per informazioni, clicca qui →
|
|
|
|
|