N° 9
Ottobre 2024
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TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia. |
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L'intervista di Morena Pivetti |
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Dalle gare di velocità al car sharing: l’auto a guida autonoma del Politecnico di Milano batte i primati e prefigura un nuovo modello di mobilità.
Intervista al professor Savaresi, fondatore di MOVE
Da campione di velocità a Indianapolis, con una racing car a guida autonoma, un bolide da oltre 300 chilometri l’ora, a pioniere di un car sharing, sempre a guida autonoma, che camminerà ai 30 orari in città. Come Giano bifronte, sono le due facce del lavoro di studio e ricerca e di sperimentazione sul campo di Sergio Matteo Savaresi. Cominciamo, come si conviene, con le presentazioni. Savaresi è professore ordinario di Automatica al Politecnico di Milano dal 2006 e dal gennaio 2023 riveste la carica di Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione Bioingegneria, il più grande dipartimento universitario in Italia. Nel 2001 ha fondato MOVE, gruppo di ricerca tra i più importanti al mondo nel campo dei sistemi di controllo dei veicoli ed è leader del racing team PoliMOVE e del progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous), due importanti progetti di applicazione di AI ai sistemi fisici e in particolare alla guida autonoma.
Dagli oltre 300 chilometri orari a meno dei 30. Professore racconti…
Le due velocità non sono che l’emblema dei progetti su cui ho lavorato con il mio gruppo di ricerca. Cominciamo con le gare. In questo campo sono due le iniziative che abbiamo preso. Con il racing team PoliMOVE dal 2022 partecipiamo all’Indy Autonomous Challenge, il campionato per le sportcars a guida autonoma nato a Indianapolis e che si è corso, oltre che sull’ovale di casa, anche su quelli di Las Vegas e Dallas e da ultimo, nel giugno scorso, a Monza. Una sorta di Formula Uno per questo tipologia di vetture. Con la nostra auto abbiamo vinto tutte le gare e a settembre anche la finalissima contro il team dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Questo negli Stati Uniti. E in Italia?
Dopo aver vinto le prime gare abbiamo deciso di portare questa sperimentazione anche nel nostro Paese e in particolare su strada aperta al pubblico, lanciando il progetto AIDA. Grazie alle autorizzazioni rilasciateci dall’allora responsabile delle Smart Roads del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Mario Nobile, che ha capito le potenzialità e la serietà della nostra proposta, abbiamo partecipato alle edizioni del 2023 e del 2024 della Mille Miglia. In questo caso con una Maserati equipaggiata con un “robo-driver” per consentire la guida autonoma.
E nel campo delle alte velocità e delle gare non è tutto.
Aggiungo che deteniamo il record di velocità assoluta massima sulla pista di atterraggio dello shuttle a Cape Canaveral della Nasa, dove abbiamo toccato i 309 chilometri orari. E che nel luglio di quest’anno a Goodwood, una tenuta a Sud Ovest di Londra, al ‘Festival of Speed’, abbiamo stabilito il record per un’auto a guida autonoma sulla salitella del circuito.
Ma oltre alla velocità, oggi coltiva un altro sogno.
La velocità e la partecipazione alle gare è stato ed è un modo interessante per accelerare il nostro know how e attrarre gli studenti più brillanti. Ma il fine ultimo è trasferire questa sperimentazione su strada, nella mobilità urbana, negli spostamenti di noi comuni cittadini. Questo è l’obiettivo finale che mi pongo con l’attività del mio team. In Italia abbiamo tantissime automobili private, oltre 45 milioni, pochissimo usate, ferme in parcheggio per la maggior parte del tempo. Anche se le trasformassimo tutte in elettrico – al momento a esclusivo vantaggio dei costruttori cinesi e poco gestibile dal punto di vista della ricarica in aree metropolitane come Roma – non risolveremmo il problema della congestione e del traffico. Del rotolamento e del Pm5.
Quale la possibile evoluzione? Lo scenario che immagina?
Il futuro più realistico risiede nell’intermodalità: un uso più intenso dei treni, Alta Velocità e locali, e del trasporto pubblico. Ma il vero punto di svolta potrebbe essere l’evoluzione del car sharing, dell’auto condivisa, grazie all’introduzione della guida autonoma. Oggi le famiglie possiedono quasi sempre più di una vettura, anche tre o quattro. Bisognerebbe tornare all’auto di famiglia, una sola. Per le altre necessità interverrebbero le auto condivise di nuova generazione, ovvero a guida autonoma. Con un concept nuovo: una sorta di valet service. Nel momento in cui mi devo spostare localizzo la vettura in car sharing più vicina a me, non oltre i 700-800 metri, e la chiamo. Questa viaggia in autonomo ai 30 l’ora fino a me: salgo e la guido fino a destinazione. Quindi la lascio a disposizione del cliente successivo che la prenoterà, oppure pronta per andare a fare rifornimento. In questo modo l’uso di flotte di auto autonome condivise saturerebbe la domanda. Dallo studio approfondito che abbiamo condotto analizzando i dati di milioni di box telematiche analizzati in collaborazione con Unipol, naturalmente anonimizzati, si può concludere che questa modalità di sharing porterebbe all’eliminazione di nove auto su dieci. Ne basterebbe una su dieci per soddisfare il fabbisogno di mobilità attuale.
Il car sharing attuale fatica a trovare un equilibrio economico.
È vero. Questo car sharing di nuova generazione funzionerebbe anche come modello di business e soprattutto si adatterebbe sia alle aree ad alta densità urbana che alle città piccole e medie e alle aree interne.
Lo sperimenterete? Quando e dove?
Partiremo quest’autunno con tre 500 elettriche attrezzate per la guida autonoma: la sperimentazione durerà 12 mesi. Stiamo richiedendo l’autorizzazione al Ministero per Milano, Brescia e Darfo Boario Terme, quindi un’area metropolitana, una media città, un comune di 15mila abitanti nella bassa Val Camonica, lontano dalle città e senza trasporto pubblico. Qui il car sharing a guida autonoma è pensato per gli anziani senza patente, che potranno servirsene per raggiungere gli hub sanitari, ovvero ospedali, farmacie, poliambulatori.
Come definirebbe questo suo sogno di condivisione dell’auto?
Come il vero anello mancante per un diverso modello di mobilità motorizzata.
Chi è Sergio M. Savaresi. Sergio M. Savaresi ha una laurea in Ing. Elettronica, una laurea in Matematica, ed un PhD in Ing. dell’Automazione. Dopo il PhD ha lavorato per l’ufficio di Milano di McKinsey&Co. Dal 2006 è professore Ordinario di Automatica presso il Politecnico di Milano, dove, dal Gennaio 2023, riveste la carica di Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria. Nel 2001 ha fondato il gruppo di ricerca MOVE, uno dei principali gruppi di ricerca al mondo nel campo dei sistemi di controllo per veicoli. E’ autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche internazionali. E’ co-fondatore di dieci aziende “startup innovative”. E’ Team Leader del racing team PoliMOVE (Indy Autonomous Challenge e A2RL) e del progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous), due importanti progetti di applicazione di AI applicati ei sistemi fisici ed in particolare alla guida autonoma. |
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Anche a settembre, Camera e Senato proseguono i lavori sul tema della cibersicurezza. In più, al Senato procede la discussione su codice della strada e intelligenza artificiale
Il MIT pubblica il Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti - Anni 2022-2023, strumento essenziale nel monitoraggio e nella valutazione del sistema nazionale di trasporti e infrastrutture.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale pubblica il documento completo della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, che vuole supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e delle strategie relative a questa tecnologia.
E proprio sullo stesso tema, il 1º agosto 2024 è entrato in vigore il Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale, per promuovere lo sviluppo e la diffusione responsabili IA nell'UE. Proposta dalla Commissione nell'aprile 2021 e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel dicembre 2023, la Legge sull'IA affronta i potenziali rischi per la salute, la sicurezza e i diritti fondamentali dei cittadini.
Per tutto il mese di ottobre, alla Camera prosegue la discussione sul tema della ciberiscurezza, mentre il Senato porta avanti i lavori su Codice della Strada e intelligenza artificiale.
Anche il Consiglio dei Ministri si occupa di governance e sicurezza dei dati, approvando in esame definitivo un Decreto Legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/868 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2022 che proprio di questo tratta.
Da metà ottobre, è possibile inviare al MIT proposte per partecipare al bando CEF, pubblicato dalla Commissione europea nell'ambito della Connecting Europe Facility (CEF), uno strumento di finanziamento che sostiene progetti per il potenziamento e miglioramento delle infrastrutture di trasporto europee.
Sempre dal MIT arriva il Report trimestrale sulle tendenze della mobilità predisposto dalla Struttura Tecnica di Missione, sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio sulla mobilità di passeggeri e merci: cresce la domanda di mobilità nel Paese.
Dall’Europa, il Consiglio europeo ha adottato formalmente una direttiva che stabilisce norme aggiornate sulla qualità dell’aria in tutta l’UE. Le nuove norme contribuiranno all’obiettivo dell’UE di azzerare l’inquinamento entro il 2050 e aiuteranno a prevenire i decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico. |
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Intecs Spa, fondata nel 1974, è un'azienda ingegneristica italiana che fornisce soluzioni innovative in ambito software e hardware. Specializzata in sistemi elettronici safety-critical e mission-critical, offre servizi nei settori Fintech, Aerospazio, Difesa, Trasporti (Automotive e Ferroviario), Telecomunicazioni e Smart Systems, collaborando con industrie, università e centri di ricerca europei L'industria automobilistica ed elettronica sta ridefinendo i veicoli, trasformandoli in dispositivi intelligenti capaci di offrire nuovi servizi grazie all'integrazione di avanzati sistemi elettronici e software, rivoluzionando il concetto di mobilità italiani.
Con oltre 40 anni di esperienza nell'ingegneria del software, Intecs supporta i clienti Automotive in tutte le fasi del ciclo di vita del software, dalle ECU real-time safety-critical agli strumenti di ingegneria, come i sistemi automatici di test. Intecs accompagna i clienti dall'idea alla realizzazione operativa.
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TRE DOMANDE A...
Francesco Teti – Head of Automotive & Smart Systems Division
In che modo il sistema AIVisionPark, attualmente in fase di sperimentazione, può migliorare l'efficienza nella gestione dei parcheggi tramite l'integrazione di telecamere e algoritmi di intelligenza artificiale, e quali sono i principali vantaggi per gestori pubblici e privati, soprattutto in aree prive di segnaletica orizzontale?
I primi a beneficiare di questo sistema sono gli stessi automobilisti che vedono una riduzione notevole nella ricerca di un parcheggio. Questo non si traduce solo in una riduzione di tempo ma anche di un risparmio carburante e quindi con un impatto positivo ambientale. Per i gestori di parcheggi e le pubbliche amministrazioni questo sistema grazie al monitoraggio costante consente di ottimizzare l'intervento di verificatori focalizzandosi su controlli mirati. Inoltre, consente di offrire servizi premium e personalizzati come per esempio la combinazione di parcheggio riservato con eventi sportivi o di intrattenimento. Infine, dal punto di vista tecnologico la soluzione proposta risulta essere molto più efficiente ed efficace rispetto a quelle tradizionalmente basate sui i sensori di rilevamento occupazione.
Quali strategie di crescita sta adottando Intecs per espandere la propria presenza nel mercato dei sistemi di trasporto intelligenti, e come intende affrontare le sfide emergenti nell'integrazione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e l'IoT?
1. Integrando ulteriormente la nostra piattaforma IoT con ML and AI
2. Ampliando il nostro offering nell'area dello SMART Traffic e Transportation con lo sviluppo di specifici use cases
3. Stringendo partnership con specifici players del settore per completare la nostra offerta e velocizzare il nostro time-to-market
Perché Intecs?
Perché siamo un'azienda privata italiana che da 50 anni è all'avanguardia nella progettazione e realizzazione di sistemi elettronici ad alta tecnologia e soluzioni applicative per i mercati dell'Aerospazio, della Difesa, dei Trasporti e delle Telecomunicazioni. Passione per l'innovazione, impegno per la qualità, e un forte spirito imprenditoriale ci hanno permesso di essere sempre riconosciuti dai nostri clienti come un partner strategico. |
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Piattaforma Incentivi: il MaaS delle persone
Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo e presenta profonde implicazioni per l’ambiente, l’economia e la società.
Più nello specifico, uno dei settori che ha il maggior impatto sul clima è quello della mobilità, che in Europa genera circa un quarto del totale delle emissioni di gas serra (GHG), senza considerare l’inquinamento dell’aria e quello acustico dovuti alle emissioni di ossidi di azoto (NOx), particolato (PM10, PM2.5) e diossido di zolfo (SO2).
Per contrastare il cambiamento climatico, sono state implementate nel tempo diverse misure tra cui il Green Deal, l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 che, fra le altre cose, hanno l’obiettivo di promuovere la mobilità urbana, abilitare la mobilità intermodale (MaaS), e sostenere le innovazioni delle tecnologie dei trasporti per migliorare la qualità della vita all’interno dei contesti urbani.
In questo contesto, risulta quindi fondamentale trovare gli strumenti adatti che permettano di raggiungere gli obiettivi sopraelencati. Una delle strategie adottate è quella di promuovere il cambiamento tramite l’utilizzo di stimoli di varia natura; questi stimoli possono essere nudges, ovvero piccoli interventi volti a far leva su bias ed abitudini dei consumatori (ad esempio mostrando il carbon footprint delle diverse opzioni di trasporto), o incentivi monetari, capaci di offrire vantaggi economici tangibili.
CHALLENGE
Il contesto attuale del paradigma MaaS (Mobility-as-a-Service) si presenta come complesso e caratterizzato da numerose sfaccettature, contraddistinto da tecnologie e soluzioni che nascono in prima battuta dal mondo dell’offerta di mobilità più che dalle esigenze degli utenti, a prescindere da come è possibile oggi muoversi in uno specifico territorio in modo sempre più sostenibile.
Diventa dunque necessario riuscire a comprendere a fondo la domanda di mobilità in modo da utilizzare gli strumenti più adeguati a incentivare un cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori verso l’adozione di forme di mobilità sostenibile, condivisa e intermodale, riducendo così l’uso dell’auto privata, principale ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Proprio per far fronte a questa necessità, grazie alla traiettoria tracciata dal progetto MaaS4Italy del PNRR, le Città di Torino, Milano, Firenze e Bari, così come la Regione Abruzzo hanno voluto implementare una soluzione capace di garantire una gestione efficace e attiva dei flussi di mobilità attraverso lo sviluppo di una piattaforma che consente sia la sensibilizzazione su tematiche ambientali che la gestione di incentivi economici.
SOLUZIONE
Per rispondere alle sfide delle realtà territoriali coinvolte è stato adottata la strategia “Sticks & Carrots” – ovvero del bastone e della carota – proponendo come soluzione la cosiddetta Piattaforma Incentivi. Consapevoli che un equilibrio tra ricompense e penalità può essere un forte stimolo per raggiungere il cambiamento desiderato, in questo specifico caso la “carota” è rappresentata dagli incentivi monetari che premiano gli utenti che utilizzano forme di mobilità sostenibile. Il “bastone”, al contrario, può consistere in disincentivi di varia natura per regolamentare il comportamento dell’utenza viaggiante. Esempi in tal senso che abbiamo contribuito ad implementare sono:
• L’introduzione del contributo di accesso alla Città di Venezia come deterrente contro il fenomeno di over-tourism (maggiori informazioni qui);
• La regolamentazione dell’accesso ad aree di pregio naturalistico quali il Passo Sella, descritto in questo case study;
• La gestione e la contingentazione dei flussi verso punti di grande interesse turistico (come il Lago di Braies o il Parco Naturale Adamello Brenta) grazie all’attivazione di un sistema per la prenotazione dei parcheggi e dei servizi di bus navetta.
Torniamo ora a descrivere la piattaforma che abbiamo progettato e realizzato per la gestione e l’erogazione degli incentivi monetari. Per massimizzarne l’efficacia e la qualità, si è deciso di adottare un approccio user-centric che si fonda sui bisogni espressi e inespressi dell’utenza viaggiante al fine di creare un prodotto che, digitalizzando l’intera esperienza di viaggio, svolge anche e soprattutto un ruolo di Traveler Relationship Management (TRM). È stato coniato questo termine per catturare l’evoluzione di un CRM verso il mondo della mobilità intermodale, al fine di accogliere anagrafiche, dati di utilizzo e viaggio nonché le funzionalità necessarie per modellare gli utenti e i loro spostamenti nei più disparati scenari di mobilità.
Solo con uno strumento di nuova concezione è possibile infatti realizzare il “MaaS delle persone”, che consenta di analizzare le esigenze quotidiane dei viaggiatori al fine di segmentare la domanda e adattare gli strumenti di incentivazione in base alle specificità delle rider category, del territorio e delle politiche di mobilità che si vogliono promuovere.
La Piattaforma Incentivi è composta da 3 moduli:
1. Backend per la gestione delle logiche di incentivazione, archiviazione dei dati, registrazione, identità e orchestrazione dei servizi. Si articola in particolare in:
• TRM (Traveler Relationship Manager): per la gestione degli utenti, il monitoraggio delle attività e dei comportamenti dell’utenza;
• Tool di Incentivazione: per la modellazione e rilascio degli incentivi, e la gestione delle logiche di gamification;
• IAM (Identity Access Manager): per la gestione delle identità e degli accessi, autenticazione e autorizzazione degli utenti, e sicurezza dei dati;
• API Hub (REST): per la comunicazione con gli operatori MaaS e servizi di terze parti.
2. Portale web per l’utenza viaggiante:
• Registrazione e gestione del profilo utente;
• Storico dei viaggi e degli incentivi utilizzati;
• Visualizzazione del portafoglio incentivi.
3. Centrale di gestione e controllo per le Agenzie per la mobilità al fine di supervisionare e gestire il sistema di mobilità:
• TRM: per il monitoraggio e gestione delle attività degli utenti, gestione dei profili ed assistenza clienti;
• Gestione degli incentivi: per la configurazione delle logiche degli incentivi e il monitoraggio dell’efficacia degli incentivi;
• Business Intelligence: per l’analisi demografica degli utenti (segmentazione e profilazione), della distribuzione e della fruizione degli incentivi.
Essendo l’utenza viaggiante molto diversificata, caratterizzata da comportamenti e necessità diverse per ogni contesto urbano, non esiste una soluzione “one size fits all” bensì sono necessari approcci distintivi e personalizzati. Proprio per poter far fronte a questo aspetto, i capoluoghi e le regioni coinvolte hanno provveduto a tracciare e comparare le abitudini dei viaggiatori prima e dopo l’introduzione degli incentivi. In particolare, tramite la compilazione di un questionario “ex ante”, sono stati raccolti dati per comprendere le abitudini dell’utenza viaggiante in un determinato territorio adattando le logiche di incentivazione in funzione di rider category definite. A sperimentazione conclusa, verrà somministrato un questionario “ex post” per comprendere l’impatto e l’efficacia dell’erogazione degli incentivi nei confronti dell’utenza viaggiante coinvolta ed adottare eventualmente misure correttive per gestire la domanda di mobilità.
A seconda dell’utenza di riferimento, sono state scelte logiche diverse per la gestione stessa degli incentivi:
• Logiche di incentivazione monetaria ad hoc per gruppi specifici di utenza viaggiante (ad esempio, residenti, persone con disabilità, pendolari, etc.);
• Logiche di gamification per stimolare lo shift modale come, ad esempio, dare la possibilità agli utenti più virtuosi – ossia coloro che utilizzano più frequentemente i mezzi pubblici – di accedere a forme di incentivi più sostanziose;
• Logiche ad hoc per eventi specifici: anche gli stakeholder non necessariamente tra gli operatori di trasporto possono promuovere spostamenti sostenibili all’interno di un contesto più esteso della sola mobilità.
Guardando alle singole progettualità, pur condividendo gli elementi di base, ognuna presenta delle peculiarità per i motivi di cui sopra.
Per alcune città e regioni, la sperimentazione si è concentrata sull’erogazione di incentivi “flat” che potessero essere disponibili per tutti i cittadini, distinguendo, in alcuni casi, specifiche rider category in ambito universitario e aziendale. Questo ha permesso di incentivare, per alcune realtà locali, l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei lavoratori e degli studenti.
I progetti hanno visto inoltre il coinvolgimento di diversi MaaS Operator con l’offerta di diverse modalità di trasporto, al fine di garantire viaggi intermodali agli utenti sperimentatori.
Un’ultima caratteristica propria di questi progetti risiede nell’erogazione di incentivi sotto forma di cashback mensili sulla base del viaggiato del mese precedente: questo ha dato un’ulteriore spinta verso l’utilizzo di servizi di mobilità sostenibile da parte dell’utenza, stabilizzando il comportamento dei cittadini sul medio termine.
Sempre in ottica di rafforzamento della consapevolezza dell’utente sui benefici legati all’utilizzo di mezzi di trasporto condivisi e sostenibili, per alcune territorialità sono state introdotte importanti logiche di gamification premianti nei confronti dell’utenza che maggiormente utilizza tali servizi. Inoltre, per gestire gli importanti flussi di traffico che caratterizzano la città nei weekend, sono state introdotte logiche di premialità per incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici durante il fine settimana, con l’obiettivo di attenuare la M-shaped curve e ottimizzare la viabilità cittadina.
Un altro tratto distintivo che ha caratterizzato alcune progettualità è la forte clusterizzazione degli utenti sperimentatori: sono stati definiti ben 5 profili (Turista, Studente, Categorie Deboli, Pendolari e Shopping) per venire incontro alle diverse necessità di trasporto locale.
INNOVAZIONE
All’interno del panorama MaaS, la Piattaforma Incentivi rappresenta la prima soluzione che pone la giusta attenzione sui bisogni ambientali e sociali dell’utenza viaggiante, consentendo di strutturare logiche di incentivazione tailor-made che meglio si adattano ai contesti di applicazione.
La piattaforma si configura quindi come enabler per il MaaS di livello 4, che nella topologia del MaaS prevede l’integrazione degli obiettivi sociali. Al livello 4, il servizio MaaS va oltre il mero collegamento tra domanda e offerta di mobilità e si coniuga con le regole definite dalla governance pubblica. Il valore aggiunto di questo livello è che il MaaS si caratterizza come uno strumento digitale che consente di perseguire obiettivi politici, sociali ed ambientali. Nel caso della piattaforma incentivi, i benefici sono molteplici:
• A livello ambientale, si assiste ad una riduzione delle emissioni ed un più basso livello di inquinamento – sia dell’aria che acustico – grazie ad un minore utilizzo dei mezzi di trasporto privati.
• I benefici sociali derivano dall’aumento della vivibilità delle città sotto ogni punto di vista, riducendo il traffico stradale e creando spazi urbani sempre più inclusivi, resilienti e sostenibili, come da obiettivo SDG 11 dell’Agenda 2030. I benefici dunque non ricadono solo sui cittadini utilizzatori dell’auto privata ma anche su coloro che preferiscono vivere la città in bicicletta o a piedi.
• I benefici economici sono rappresentati non soltanto da una riduzione delle spese di mobilità per i cittadini, ma anche dalla possibilità di ottimizzare l’offerta di mobilità all’interno di un territorio. Tali benefici economici, con risvolti anche politici, sono raggiungibili attraverso la proposta di diverse forme di mobilità, incrementando da un lato l’efficacia del servizio pubblico e dall’altro promuovendo le soluzioni intermodali, che contemplino in giusta misura anche l’auto privata (come le soluzioni park & ride).
Poiché obiettivi così ambiziosi e diversificati variano nel tempo e in base al contesto, è fondamentale che la piattaforma sia flessibile e adattabile.
Da un punto di vista tecnico, la piattaforma è stata progettata con un’architettura headless, che le consente di interfacciarsi con front-end esistenti e di essere integrata in progetti già in corso tramite API, una best practice, descritto in questo articolo.
Le fondamenta poggiano inoltre sulla gestione real-time dei dati, che rappresenta un requisito imprescindibile in un moderno scenario di mobilità. Ciò permette di mappare le abitudini di viaggio dei cittadini in modo continuo e dinamico, fornendo supporto cruciale alla pianificazione urbanistica e dei trasporti, oltre a ottimizzare la gestione operativa. L’aggiornamento continuo ed in tempo reale dei dati arricchisce la piattaforma di una capacità di risposta immediata alle esigenze in cambiamento dell’utenza e delle infrastrutture cittadine.
Tra gli elementi di flessibilità, come accennato nell’introduzione, vi è la possibilità di introdurre i nudges, definiti tali quando non vengono forniti incentivi economici che influenzano le scelte dei soggetti. Nonostante gli incentivi attuali siano prevalentemente monetari, nulla impedisce che possano trasformarsi in veri e propri nudges. Ad esempio, l’integrazione di ulteriori logiche di gamification, l’aggiunta di funzionalità volte ad aumentare la consapevolezza ambientale degli utenti e il rafforzamento delle norme sociali per la sostenibilità sono tutti elementi che potrebbero gradualmente complementare o sostituire le ricompense monetarie. Inoltre, grazie alla grande quantità di dati raccolti, sarà possibile sviluppare logiche di dynamic nudges, funzionali all’implementazione di interventi comportamentali efficaci e personalizzati in tempo reale.
Da un lato, la soluzione va oltre i confini del trasporto pubblico e fornisce agli utenti gli stimoli necessari per modificare le proprie scelte quotidiane legate alla mobilità mettendo a disposizione un cosiddetto “Account di mobilità”. Attraverso l’adozione di logiche di gamification, si assiste ad una vera e propria fidelizzazione dell’utenza, mentre l’introduzione di nuove metriche – come il consumo e risparmio effettivo di CO2 – permette di sensibilizzare il cittadino aumentando la consapevolezza degli impatti ambientali e sociali dei comportamenti posti in essere. In particolare, i carbon credit così come i certificati bianchi saranno sempre più strumenti essenziali per quantificare, monitorare e incentivare rispettivamente azioni volte alla riduzione delle emissioni e al miglioramento dei consumi, diventando così metriche sempre più importanti nel panorama globale delle politiche ambientali.
Le città, d’altro canto, possiedono uno strumento di governance attiva della mobilità potendo plasmare i pattern di mobilità grazie ad innovative logiche di CO2 validation e gamification.
In generale, dato il cambiamento sostanziale nelle abitudini dei viaggiatori e la gestione efficace dei flussi di mobilità, si assiste ad un miglioramento progressivo della qualità di vita nelle città.
Come garantire infine un cambiamento concreto e duraturo, anche al termine del budget iniziale, rendendo sostenibile nel lungo termine la distribuzione di incentivi per la mobilità sostenibile? Grazie alla capacità della piattaforma OpenMove di gestire sia l’incentivazione che la disincentivazione, è possibile creare un modello di business sostenibile che intercetta i flussi di entrate – come la congestion charge, il contributo d’accesso e l’ingresso in aree di pregio – per distribuirli come premi e sconti agli utenti virtuosi che utilizzano il trasporto condiviso o si spostano nelle ore non di punta.
In definitiva, grazie alla strategia “Sticks & Carrots” è possibile plasmare i flussi di mobilità riducendo i picchi della curva a M, grazie ad un modello che risulta sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico.
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SWARCO Italia sigla un importante contratto con ATM Milano per la gestione del traffico urbano
SWARCO Italia ha recentemente firmato un contratto significativo con ATM Milano, del valore di 4 milioni di euro, per ottimizzare la gestione del traffico urbano nel capoluogo lombardo. Questo accordo segna un passo importante nella collaborazione tra le due realtà e riflette l'impegno di SWARCO Italia nel migliorare la mobilità attraverso soluzioni tecnologiche avanzate.
La piattaforma OMNIA di SWARCO gestisce da anni circa 600 impianti semaforici e, con questo contratto, implementerà ulteriori funzionalità atte al miglioramento della gestione del traffico. Verranno quindi implementati i moduli per l’importazione dei dati di traffico real time da un importante provider di dati e l’estensione della funzionalità SWARCO Traffic Light Assistant su un numero di 50 intersezioni semaforiche, in aggiunta alle 23 già in esercizio.
Il modulo SWARCO STRATEGY MANAGER permetterà agli operatori di Centrale di gestire in modo efficiente e tempestivo le situazioni di criticità che si presenteranno, garantendo una viabilità ottimale e sicura per tutti.
Il progetto prevede inoltre l'installazione di 35 pannelli a messaggio variabile di ultima generazione, prodotti da SWARCO FUTURIT. Questi pannelli, posizionati in aree strategiche della città, forniranno informazioni in tempo reale agli automobilisti, facilitando una gestione più dinamica del traffico. L'obiettivo è migliorare la fluidità della circolazione e aumentare la sicurezza stradale, fornendo indicazioni tempestive e rilevanti.
La lunga e proficua collaborazione tra SWARCO Italia e ATM Milano, che dura da decenni, si rafforza ulteriormente con questo nuovo contratto, sottolineando la fiducia che ATM ed il Comune di Milano ripongono nelle soluzioni tecnologiche avanzate di SWARCO per la mobilità.
Questo progetto rappresenta un contributo essenziale alla modernizzazione della gestione del traffico nella città, a supporto di una mobilità sempre più efficiente e sostenibile, anche in previsione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. |
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La rivoluzione tecnologica di Selea
Dietro la nascente era delle Smart City, IOT e Intelligenza Artificiale, che distingue i sinceri innovatori, sta emergendo una rivoluzione tecnologica, al cui appuntamento Selea non poteva certo mancare.
Analisi del traffico, lettura automatica delle targhe, segnalazioni violazioni stradali, riconoscimento veicoli: marca, modello, colore, tipologia, velocità istantanea, veicolo fermo, formazione code, fumo/incendio, veicolo in contromano, nazionalità, direzione, posizione GPS.
Nessuna telecamera oggi, offre così tante prestazioni come le telecamere Selea. E non si tratta solo di guardare al numero degli algoritmi incorporati nella telecamera, per quanto essenziali nell’era delle Smart City e IOT, ma anche invitarvi ad osservare che:
• per ogni singolo algoritmo di riconoscimento viene sempre indicata la sua precisione. Sappiamo tutti che un dato impreciso è solo “spazzatura”. Selea, della precisione, ne ha fatto la sua principale mission,
• Selea dichiara sempre quante marche, modelli, colori, tipologie di veicoli è in grado di riconoscere. Elementi che vengono costantemente aggiornati con l’introduzione dei nuovi modelli di veicoli a differenza di chi non dichiara né quanti modelli riconosce, né con quale precisione, né se l’algoritmo è mai stato aggiornato.
Lo chiamiamo EFFETTO ZERO: zero sorprese, zero lamentele, zero problemi e perdite di tempo.
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Geotab integra i dati delle flotte del Gruppo Volkswagen
Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, annuncia la sua collaborazione con Volkswagen Group Info Services AG (VW GIS), un partner strategico, per i dati dei veicoli multimarca del Gruppo Volkswagen. Questo traguardo segna per Geotab un nuovo significativo avanzamento nello sviluppo della sua vasta rete di partner tra le case produttrici. Coniugando i dati di alta qualità dei veicoli delle flotte multimarca del Gruppo Volkswagen e le potenzialità della piattaforma di Geotab, la partnership mette a disposizione degli operatori delle flotte le soluzioni di telematica e mobilità connessa migliori della categoria, installate direttamente in fabbrica, senza bisogno di ulteriori dispositivi telematici aftermarket.
Con il consenso dei clienti, i sensori integrati raccolgono infatti i dati generati dai veicoli delle flotte dei marchi del Gruppo Volkswagen. Su richiesta, questi dati vengono trasferiti tramite un’interfaccia di programmazione dell’applicazione (API) alla piattaforma di Geotab, che semplifica la raccolta e l’elaborazione dei dati, consentendo un’analisi avanzata e fornendo approfondimenti analitici pronti all’uso, garantendone al contempo la privacy e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione certifica che tutti i dati vengano trasmessi e archiviati all’interno di un database Geotab sicuro, così da restare sotto il controllo del proprietario della flotta. Questi dati intelligenti supportano le organizzazioni di livello enterprise, o che operano nel leasing e noleggio veicoli, nel settore delle consegne dell’ultimo miglio, nei servizi pubblici o nella mobilità, abilitando decisioni strategiche su temi quali produttività e conformità alle normative.
“Grazie alla partnership con Volkswagen Group Info Services AG, siamo in grado di raggiungere e soddisfare una base di clienti più ampia, alla ricerca di soluzioni per la gestione delle flotte attraverso la telematica installata in fabbrica. L’integrazione con i noti marchi del portafoglio del Gruppo Volkswagen ci permette inoltre di consolidare ulteriormente la fiducia dei clienti. Ma Geotab non è l’unica a beneficiarne: l’integrazione tra Volkswagen Group Info Services AG e-Geotab offre molti vantaggi sia per le case produttrici che per gli utenti, che non devono costruire e mantenere la propria suite di tecnologie per l’elaborazione, l’analisi e la visualizzazione dei dati. Al contrario, gli utenti trasmettono agilmente i propri dati alla piattaforma telematica tramite il cloud-to-cloud grazie alle API. I clienti continuano a ricevere informazioni da tutti i dati specifici dell’OEM, oltre a quelli di altri produttori nel caso di una flotta mista, elaborati in modo ottimale e integrati con le altre informazioni dei veicoli per fornire una visione a 360 gradi sulle flotte”, ha dichiarato Christoph Ludewig, Vice President, Europe OEM and Leasing/Rental/Mobility di Geotab.
La piattaforma MyGeotab attualmente integra i dati generati dai veicoli di vari produttori, tra cui il Gruppo Volkswagen (VW, Audi, Škoda, CUPRA, Seat), il Gruppo BMW-Mini, Renault, Dacia, Ford, tutti i marchi Stellantis e Mercedes-Benz, oltre ai dati provenienti dai dispositivi telematici di Geotab. Le preziose analisi così ottenute contribuiscono agli sforzi di sostenibilità e ai report CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Ad esempio, gli operatori delle flotte possono ottimizzare i percorsi, aumentare l’efficienza del carburante, identificare il potenziale di elettrificazione, incoraggiare una maggiore sicurezza a bordo e ridurre i tempi di sosta a motore acceso. MyGeotab elabora i dati per ottenere approfondimenti analitici completi, fornendo ai gestori delle flotte una migliore comprensione delle prestazioni dei propri veicoli.
“Siamo entusiasti di collaborare con Geotab per offrire una telematica avanzata agli operatori delle flotte in tutta Europa. Integrando i dati generati dai veicoli dei marchi del Gruppo Volkswagen con le soluzioni di Geotab, consentiamo ai gestori delle flotte di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità, prendendo decisioni in tempo reale senza bisogno di hardware aggiuntivo”, ha dichiarato Patricia Stich, Presidente di VW Group Info Services AG.
*La soluzione integrata Geotab per VW Group Info Services AG sarà disponibile a partire da settembre 2024 in Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Fonte: Geotab |
Geotab presenta nuove soluzioni per la sostenibilità delle flotte
In risposta all’impatto che il settore dei trasporti, uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra a livello globale, ha sul cambiamento climatico, Geotab – leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso e socio ordinario di TTS Italia, ha presentato durante l’evento Mobility Connect di Milano una suite completa di soluzioni orientate alla sostenibilità delle flotte e guidate dai dati, che mirano a rispondere alle sfide sulla decarbonizzazione, la gestione dei costi e il miglioramento delle prestazioni – incluso il Report sulle emissioni di gas serra con metodo di calcolo certificato da TÜV Rheinland.
“Il cambiamento climatico è un problema urgente e in Geotab sappiamo che non si può gestire ciò che non viene misurato. Per questo le nostre soluzioni per la sostenibilità delle flotte offrono insight precisi per monitorare le emissioni e il consumo di carburante, e per gestire la ricarica dei veicoli elettrici, la reportistica e la conformità, oltre a facilitare la definizione degli obiettivi futuri,” ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President Europe di Geotab. “Per far fronte all’evoluzione del settore dei trasporti e delle sue esigenze, Geotab sta sviluppando gli strumenti e le soluzioni necessari per ottemperare alle normative e favorire la crescita aziendale.”
Le soluzioni integrate nella piattaforma MyGeotab® presentate includono:
Centro per la Sostenibilità di Geotab – Ottimizzazione del carburante, risparmio energetico e miglioramento delle prestazioni
Il Centro per la Sostenibilità di Geotab fornisce utili approfondimenti analitici e individua le opportunità per la riduzione delle emissioni, favorendo il risparmio energetico e di carburante, nonché l’ottimizzazione delle prestazioni. Disponibile all’interno della piattaforma MyGeotab, questo modulo specializzato sulla sostenibilità consente alle flotte di tracciare il proprio impatto ambientale e di identificare le opzioni per ridurlo, attraverso la diminuzione dei tempi di sosta a motore acceso e l’adozione dei veicoli elettrici. Inoltre, permette di monitorare sia le emissioni risparmiate sia quelle prodotte e il carburante risparmiato, identificando ulteriori opportunità di ottimizzazione e soluzioni per l’elettrificazione.
Metodo di calcolo delle emissioni di gas serra certificato da TÜV – Incrementare la trasparenza e l’accuratezza del reporting
Oltre 50.000 aziende europee e altre 10.000 a livello internazionale dovranno presentare report sulla sostenibilità in linea con quanto richiesto dalla direttiva CSRD. L’accesso a dati accurati e affidabili è fondamentale per il processo di divulgazione e di adeguamento alla normativa.
Il Report sulle emissioni di gas serra di Geotab offre un metodo affidabile per monitorare le emissioni di gas serra (GHG) dei veicoli di una flotta, automatizzando il calcolo degli equivalenti di anidride carbonica (CO2-eq). TÜV Rheinland ha certificato il metodo di calcolo della produzione di CO2 del Report sulle emissioni di gas serra di Geotab per la misurazione delle emissioni Scope 1 dei veicoli 1. Grazie alla telematica, le aziende possono quindi ottenere dati precisi e in near real-time sulle emissioni dei veicoli, evitando l’incertezza legata alla raccolta manuale dei dati e il rischio di errore umano.
Il report supporta la conformità al quadro normativo della CSRD (ESRS E1). Per semplificare la compliance, le analisi possono essere generate in linea con i principali quadri di rendicontazione ESG, come CDP e SBTi (Science Based Targets initiative).
Analisi di sostenibilità dei veicoli elettrici (EVSA) – Uno strumento aggiornato per facilitare la transizione all’elettrico
L’adozione di mezzi elettrici può rappresentare una decisione complessa per le flotte. L’ EVSA di Geotab aiuta le aziende a costruire un modello di business per l’elettrificazione, fornendo una chiara visione degli impatti ambientali ed economici, basata su dati reali. L’ultima versione include il rilevamento automatico della tipologia di veicolo per facilitare la selezione e il confronto tra i modelli.
L’EVSA di Geotab elabora un piano personalizzato per l’elettrificazione della flotta, considerando l’idoneità dei veicoli da sostituire in base alle esigenze in termini di prestazioni, alle preferenze relative ai modelli/alle marche e alla disponibilità di stazioni di ricarica. Questo strumento innovativo, premiato come “Sustainability Product of the Year” e con il SEAL Business Sustainability Award 2024, consente alle flotte di prendere decisioni consapevoli riguardo alla transizione verso l’elettrico.
Sistema di monitoraggio della ricarica – Veicoli elettrici pronti quando necessario
Per aumentare la diffusione dei mezzi a propulsione elettrica e amplificare gli impatti positivi della decarbonizzazione, è necessario disporre di strumenti efficaci per la gestione della ricarica, oltre che di dati di alta qualità. Grazie al Sistema di monitoraggio della ricarica dei veicoli elettrici di Geotab, le flotte possono ottenere una panoramica completa dello stato di carica dei propri mezzi, utilizzando funzionalità di avviso per accertarsi che siano pronti all’uso quando necessario. Ottimizzare la ricarica è essenziale per migliorare l’efficienza, ridurre i costi del carburante e massimizzare i benefici operativi dell’elettrificazione.
Una nuova indagine condotta da Geotab tra i fleet manager europei ha rivelato che la maggior parte è fiduciosa di riuscire a raggiungere degli obiettivi di contenimento delle emissioni nei tempi previsti (44,5%) o addirittura in anticipo sulla scadenza (31%). Tuttavia, i dati sulla produzione di CO2 risultano tra le metriche meno considerate (29%) dagli intervistati che hanno adottato soluzioni di telematica. Con queste nuove soluzioni, le flotte potranno concentrare al meglio i propri sforzi di sostenibilità, assicurando che tempo e risorse siano investiti nelle aree più impattanti per il raggiungimento degli obiettivi.
In Europa, le flotte dotate di telematica OEM integrata possono inoltre beneficiare di soluzioni avanzate per la sostenibilità, grazie alle solide partnership di Geotab con numerosi produttori automobilistici di rilievo, tra cui quelle recentemente annunciate con Volkswagen Group Info Services AG e Stellantis. I dati provenienti dai dispositivi telematici integrati dalle case produttrici sono accessibili attraverso MyGeotab.
Per maggiori informazioni sulle soluzioni per la sostenibilità delle flotte di Geotab, clicca qui.
Fonte: Geotab |
Indagine Geotab: l’81% dei fleet manager si fida del potere dei dati, ma la metà chiede strumenti basati sull’AI e un accesso più rapido agli insight
I dati sono fondamentali per consentire una migliore gestione dei costi, delle prestazioni e della sicurezza, ma devono ancora essere sfruttati appieno per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. È quanto emerge dall’indagine “Trusted data insights: what are your vehicles telling you?”, condotta a livello europeo da Geotab – leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso, e socio ordinario di TTS Italia.
Lo studio ha interrogato fleet manager basati in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito con l’obiettivo di valutare il livello di maturità delle aziende in termini di utilizzo dei dati, identificando al contempo le potenziali sfide e aree di miglioramento.
“In un mondo in cui la quantità dei dati raccolti aumenta quotidianamente, è fondamentale che la maggior parte delle aziende possa affidarvisi per ottenere un reale impatto nel business. Il potere dei dati può essere ulteriormente rafforzato grazie a strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale e le elaborazioni analitiche. Considerando che il settore della mobilità continuerà a dover affrontare importanti sfide associate a sicurezza, sostenibilità e prestazioni operative, saper sfruttare al meglio i dati si confermerà fondamentale”, ha dichiarato Edward Kulperger, Senior Vice President di Geotab EMEA.
Uno sguardo sull’Italia
Il campione coinvolto per lo studio riflette lo scenario del nostro Paese, che vede una netta prevalenza di flotte di piccole dimensioni: oltre la metà (57%) degli intervistati italiani gestisce infatti parchi mezzi da 5 a 49 veicoli.
Al netto della preponderanza delle piccole e medie imprese, il livello di maturità del mercato della telematica in Italia risulta elevato, con quasi 9 fleet manager su 10 (89%) che si affidano agli approfondimenti analitici per prendere decisioni strategiche. E, tra chi ancora non lo fa, ben il 57% è convinto che questo tipo di informazioni sia fondamentale, ma la mancanza di interoperabilità e di coordinamento dei sistemi aziendali impedisca di sfruttarle (a livello europeo, la percentuale scende al 34%).
Ottimizzare i processi risulta essere cruciale per i fleet manager italiani: oltre 7 su 10 (71%) guardano ai dati innanzitutto per migliorare l’efficienza, contro una media europea del 64%.
Focus sull’efficienza
Che si tratti di ottimizzare i costi (55%) o di migliorare la gestione della gestione operativa (45%), a livello europeo i dati vengono utilizzati principalmente per ottimizzare le prestazioni. Allo stesso modo, vengono attentamente monitorate le informazioni relative al consumo di carburante (71%), con picchi del 79% e del 74% in Paesi come il Regno Unito e l’Irlanda.
La crescente adozione di soluzioni basate sui dati per la gestione delle flotte è quindi strettamente correlata alla riduzione dei costi e al miglioramento delle prestazioni, che risulta di fatto in linea con l’attuale scenario di business.
Inoltre, nell’adottare strategie per la raccolta dei dati, i fleet manager guardano in particolare ad aspetti quali la gestione in tempo reale (55%), la semplificazione nel raggiungere la conformità normativa (47%), la coerenza tra set di dati e fonti differenti (45%) e la trasparenza dei processi (40%).
La sostenibilità resta inesplorata
Se l’efficienza è la priorità principale, in Europa il miglioramento della sostenibilità non sembra ancora essere in cima all’agenda. Per gli utilizzatori delle soluzioni di telematica, i dati relativi alle emissioni di CO2 sono infatti tra le metriche meno considerate e, parallelamente, gli aspetti legati alla sostenibilità sono i benefici meno osservati.
Del resto, l’impatto ambientale non sembra essere una preoccupazione pressante: la maggior parte dei fleet manager ritiene che gli obiettivi di contenimento delle emissioni della propria organizzazione possano essere raggiunti in tempo (44,5%) o addirittura prima della data prefissata (31%).
La ricerca evidenzia quindi come per le aziende sia ancora necessario dare la giusta importanza alla sostenibilità, integrando maggiormente il monitoraggio delle emissioni di CO2 nei sistemi di gestione delle flotte.
“Con l’inasprimento delle normative per la riduzione delle emissioni, in particolare in Europa, le aziende dovranno sfruttare i dati a loro disposizione in ottica di reporting e conformità. Il ruolo dei fornitori di telematica non è solo quello di offrire soluzioni all’avanguardia per la raccolta e la comprensione dei dati, ma anche di supportare i fleet manager nel loro percorso verso la sostenibilità, educandoli alle sfide del futuro”, ha aggiunto Kulperger.
La strada verso l’innovazione passa per l’Intelligenza Artificiale
Lo studio ha evidenziato che strumenti più avanzati (49%), un accesso più rapido ai dati (47%) e una reportistica semplificata (46%) consentirebbero ai gestori delle flotte di sfruttare meglio gli insight basati sui dati.
L’Intelligenza Artificiale è apprezzata ma non del tutto compresa. Il 51% degli intervistati ritiene che l’AI migliorerà la capacità di accedere ai dati in modo semplice e rapido per ottenere informazioni utili. Allo stesso tempo, però, il 40% del campione ritiene che aggiungerà anche livelli di complessità.
Le aziende più grandi sembrano però essere più ottimiste nei confronti dell’AI: la percentuale di chi ritiene che semplificherà l’accesso ai dati sale al 64% per le flotte con 500-4999 veicoli.
È inoltre interessante notare che i livelli di fiducia nei confronti dell’AI variano a seconda dell’area geografica. Maggiore fiducia è stata espressa in Francia (64%), Italia (60%) e Paesi Bassi (59%), mentre gli intervistati di Regno Unito (32%) e Irlanda (43%) sono più scettici. Spagna (52%) e Germania (51%) si collocano nel mezzo.
Il potenziale dell’Intelligenza Artificiale per fornire informazioni preziose basate sui dati può comunque essere significativo, poiché può migliorare la facilità d’uso delle soluzioni di telematica, consentendo di ottimizzare il processo decisionale e perfezionare i risultati.
La sicurezza si conferma una priorità fondamentale
Il 42% degli intervistati sfrutta i dati relativi alle flotte per valutare la sicurezza. Questo dato varia, tuttavia, a seconda delle dimensioni del parco mezzi: le flotte di medie (50-499 veicoli) e grandi dimensioni (500-4999 veicoli) impiegano maggiormente i dati per motivi di sicurezza, con una media rispettivamente del 51% e del 47%.
Inoltre, il 43% dei fleet manager utilizza i dati telematici anche per monitorare il comportamento dei conducenti, con alcune variazioni tra i Paesi: Germania (54%), Spagna (47%), Paesi Bassi (44%), Italia (42%), Regno Unito (40%), Irlanda (36%).
Se da un lato gli approfondimenti analitici si rivelano utili per affrontare le problematiche legate alla sicurezza, dall’altro è necessario considerare anche alcuni aspetti legati alla privacy e alla protezione dei dati, tanto che il 49% degli intervistati ritiene che, su questo fronte, il settore debba ancora risolvere alcune problematiche.
Nel complesso, la ricerca mostra che gli insight basati sui dati possono concretamente migliorare la gestione dei costi, le prestazioni e la sicurezza delle flotte. Sebbene l’adozione di soluzioni di telematica sia in aumento, permangono sfide relative all’accesso ai dati, nonché un approccio cauto all’AI e la necessità di sfruttare maggiormente questo tipo di informazioni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Fonte: Geotab |
Pedala, Firenze ti premia: in quattro mesi percorsi quasi 700mila km, grazie ai Kit Pin Bike
677mila chilometri pedalati, quasi 17 volte il giro del mondo per intendersi, o quasi un viaggio di andata e ritorno Terra-Luna, per un risparmio di Co2 pari a 103.417 chilogrammi, e più di 73 mila euro di incentivi maturati.
Sono alcuni dei numeri del progetto “Pedala, Firenze ti premia”, l’iniziativa della Città di Firenze che ha preso il via il 3 giugno con l’obiettivo di promuovere il mezzo a due ruote per gli spostamenti cittadini in cambio di un contributo mensile e anche bonus per i cittadini più virtuosi, attraverso il kit Pin Bike, socio ordinario di TTS Italia, e con una App dedicata.
E visto il successo del debutto, è già stato acquistato il secondo lotto di kit (1.000) che dal 21 ottobre saranno distribuiti agli utenti che ne avevano fatto richiesta ed erano stati inseriti in lista d’attesa dopo il boom di prenotazioni al lancio dell’iniziativa.
“I primi quattro mesi dimostrano il grande successo anche in termini ambientali di questa iniziativa pilota su cui siamo una delle città più all’avanguardia – ha detto l’assessore Andrea Giorgio – il successo nei numeri é al di l delle aspettative, con un grande risparmio di anidride carbonica e di inquinamento. Puntare sulla mobilità ciclabile nella nostra città è un obiettivo a cui stiamo lavorando su più fronti, dalle ciclabili che sono arrivate a quasi 120 km e aumenteranno ancora, fino agli incentivi a chi usa la bicicletta. Nelle prossime settimane presenteremo altre novità e siamo al lavoro per elaborare un biciplan all’altezza delle città europee. In un nuova idea di mobilità le biciclette sono una parte fondamentale, assieme alle tranvie e ai bus, per offrire un’alternativa sicura e efficiente all’utilizzo dell’auto privata, troppo diffuso in città”.
Il progetto, finanziato con un milione e 200 mila euro, è uno dei progetti pilota elaborati con i cittadini nell’ambito del progetto ‘Firenze per il clima’ e rientra dell’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria stipulato tra Regione e Ministero e approvato dal Comune di Firenze.
I kit disponibili erano 2.000 dei quali 1.900 circa ritirati nel giro di pochissimi giorni grazie alla collaborazione dei Quartieri che hanno gestito efficacemente le consegne. I kit prenotati e non ritirati sono stati utilizzati in questo primo periodo per le sostituzioni in caso di furto della bici. Soltanto 2 i kit sono stati restituiti per abbandono dell’iniziativa e altrettanti quelli sostituiti per malfunzionamento. Sono oltre 1.700 (per la precisione 1.727 gli utenti attivi.
Molto interessanti i dati sui chilometri percorsi: da giugno a oggi sono stati pedalai 677mila km con il risparmio di Co2 rilasciata nell’aria di quasi 103.417,2 chilogrammi. La distanza media percorsa nelle tratte è di 5,3 chilometri (in dettaglio casa-lavoro 5,5 e casa-non lavoro 4,7 chilometri). Si muovono con la bicicletta muscolare (97,04%) mentre il restante 2,96% si muove in bicicletta elettrica.
La maggior parte degli spostamenti sono sistematici casa lavoro/studio (65,33%). Per quanto riguarda l’età degli utilizzatori, il 40% rientrano nella fascia 30-44 e altrettanti in quella 45-59 anni. Il 14% hanno tra 21 e 29 anni e il 6% sono over 60.
I maschi sono il 45,45%, le femmine il 37,92 e i restanti utenti non ha dichiarato il genere.
Dall’inizio del progetto sono stati maturati premi per 73.670,10 euro, che vengono accreditati direttamente sugli IBAN dei beneficiari.
I rimborsi sono di due tipi diversi per chi abbandona un mezzo inquinante a favore della bicicletta per chi abitualmente già la utilizza.
In particolare, chi abitualmente utilizza mezzi a motore e passa alla bici per gli spostamenti sul percorso casa-lavoro e casa-scuola/Università ha 20 centesimi di euro a chilometro ai quali si possono aggiungere 5 centesimi di euro per ogni chilometro su percorsi generici, purché interni al Comune di Firenze. L’importo massimo maturabile è pari a 2 euro al giorno e 30 euro al mese.
Chi invece già utilizzava la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/Università ha invece diritto a 15 centesimi di euro a chilometro e 5 centesimi di euro per chilometro sui percorsi generici. L’importo massimo maturabile è pari a 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese.
Oltre a questo, ogni mese sono disponibili premi fino a 100 euro per i 200 utenti che hanno accumulato più punti in App con azioni virtuose (km pedalati, partecipazione ad eventi e questionari ecc). Ogni partecipante, nell’arco del progetto, potrà ricevere premi aggiuntivi mensili fino a un massimo di 200 euro.
Fonte: Ferpress |
Targa Telematics pubblica il secondo report di sostenibilità
Targa Telematics – uno dei principali player globali nel campo dell’IoT e dello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa, e socio fondatore di TTS Italia – ha pubblicato il secondo Report di Sostenibilità.
Redatto facendo riferimento agli Standard GRI, secondo quanto previsto dall’Universal Standard, e agli indici SASB, il Report 2023 mette in evidenza i risultati ottenuti dalla società in ambito ESG rispetto agli obiettivi precedentemente identificati e definiti lungo tre pilastri: Persone, Business e Ambiente, associati ai Sustainable Development Goals (SDGs), e definisce nuovi obiettivi a breve medio periodo.
Questi tre pilastri, strettamente dipendenti e interconnessi tra loro, rappresentano le fondamenta del Piano di Azione su cui Targa Telematics basa le sue decisioni di investimento e le sue azioni, garantendo che ogni iniziativa intrapresa sia mirata a conseguire impatti positivi ESG misurabili.
Per sostenere questo ambizioso programma e in un’ottica di continuo miglioramento della propria strategia di sostenibilità, nel 2023 Targa Telematics ha aumentato gli investimenti dell’80% rispetto all’anno precedente. Inoltre, ha istituito un Comitato ESG, un organismo interno nato spontaneamente e su base orizzontale, che vede il coinvolgimento attivo di tutti i principali responsabili delle funzioni Corporate.
Grazie a questo approccio integrato e strutturato nel tempo, Targa Telematics ha allineato il proprio piano industriale con quello di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, perseguendo la propria Mission di sviluppare soluzioni innovative di IoT e mobilità intelligente a vantaggio delle persone, delle imprese e dell’ambiente.
Andando più nel dettaglio, per ognuno dei tre pilastri, questi i principali obiettivi raggiunti:
Persone
Nel corso del 2023 sono stati erogati a livello di Gruppo più di 16.500 ore di formazione, con un incremento sostanziale rispetto al 2022. In particolare, è stato raggiunto l’obiettivo di estendere l’attività di formazione a quasi la totalità del perimetro aziendale di Viasat, raggiungendo oltre il 90% dei dipendenti.
Consapevole delle difficoltà e al fine di supportare l’ingresso del genere femminile nelle occupazioni legate a discipline STEM, l’azienda ha avuto un’attenzione particolare all’inclusione nel processo di selezione per l’attivazione di stage interni arrivando a ricoprire, con l’ingresso di ragazze, il 33% del totale. Inoltre, la società ha dimostrato il suo impegno nell’aumentare l’inclusione di genere in ruoli tecnici tipicamente maschili, arrivando ad avere il 18,4 % di nuove assunzioni al femminile.
Per favorire il dialogo e la trasparenza interna, nel 2023 la società ha lavorato anche sull’estensione della cultura del feedback – uno strumento che aiuta ciascun dipendente ad allinearsi con maggiore facilità agli obiettivi aziendali – anche alle risorse entrate nel perimetro del Gruppo dopo l’acquisizione di Viasat. L’obiettivo è di raggiungere il 50% di dipendenti coinvolti entro il 2024 e il 70% entro il 2025.
Business
La focalizzazione sulla sicurezza dei dati è sempre stato un pilastro fondamentale per Targa Telematics. L’azienda ha conseguito nel 2023 la certificazione ISO 27001, con le estensioni 27017 (controlli di sicurezza generali per gli utilizzatori e i fornitori di servizi cloud) e 27018 (trattamento dei dati personali in cloud). Per il 2024, a seguito dell’acquisizione di Viasat, l’obiettivo è di integrare la certificazione ISO 27001 e le sue estensioni anche all’intero gruppo, garantendo così la massima qualità per il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni.
Inoltre, nel corso del 2023 Targa Telematics ha definito il proprio Codice di Condotta Fornitori con il fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e valori come dignità, salute e uguaglianza dei lavoratori, guidando la selezione dei fornitori con criteri di qualità. Nel 2023, il 26% dei fornitori con contratti oltre 100.000 euro ha aderito al Codice, e l’azienda mira ad estenderlo alla maggior parte dei principali fornitori come parte della sua strategia per la Qualità.
Ambiente
Per ridurre l’impatto ambientale e contribuire a una mobilità sostenibile, Targa Telematics ha implementato diverse iniziative negli ultimi tre anni. Nel 2023 la società ha raggiunto l’obiettivo ESG di utilizzare almeno il 25% di energia elettrica da fonti rinnovabili (26%). L’azienda mira a incrementare questa percentuale, puntando almeno il 55% entro il 2026.
Le emissioni di gas serra equivalenti associate alle attività del 2023 sono aumentate in virtù dell’integrazione di Viasat; va notato però che, normalizzando le emissioni complessive di Gruppo sul numero di dipendenti, cresciuto del 312%, si registra una riduzione superiore al 50% dell’intensità emissiva per persona per anno, segno che l’ampliamento del business non ha impattato in maniera significativa sulle emissioni relative, ma anzi ha contribuito a efficientare l’erogazione di valore rispetto all’intensità di CO2.
Infine, con l’entrata in vigore a gennaio 2023 della Direttiva sul Reporting di Sostenibilità delle Imprese (CSRD) e la pubblicazione degli Atti Delegati della nuova Tassonomia europea, Targa Telematics si sta preparando per essere conforme al quadro europeo, fornendo ai propri stakeholder gli strumenti per valutare correttamente l’operato dell’azienda.
“L’impegno per la sostenibilità è radicato nella storia e da sempre negli obiettivi dell’azienda, quindi in tutte le attività, le aree funzionali e nelle strategie organizzative atte a portare avanti questo percorso. I risultati ottenuti finora, ed evidenziati nel nostro ultimo Report di Sostenibilità, sono il frutto di un lavoro di squadra determinato e focalizzato, maturato grazie ad un impegno costante e alla passione che tutti applicano al progetto, e alla volontà di restituire alle comunità di interesse il valore generato” ha commentato Nicola De Mattia, CEO di Targa Telematics.
A riprova dell’impegno della società sui temi ESG, vanno evidenziati infine due importanti riconoscimenti: Targa Telematics è Leader della Sostenibilità 2024 per Il Sole 24 Ore e Statista e, per il secondo anno consecutivo, “Medaglia d’Argento” per le performance ESG nel rating di Ecovadis.
Il report di sostenibilità 2023 di Targa Telematics è disponibile qui.
Fonte: Targa Telematics |
Verso un Ecosistema Digitale Integrato per le aziende della Mobilità. La Visione Strategica di ATM con Mia-Platform. L’evento a Milano il 21 novembre
La fornitura di servizi digitali di alta qualità per le aziende operanti nel settore della mobilità è ormai di cruciale importanza. In un contesto in cui i viaggiatori richiedono esperienze sempre più fluide, personalizzate e integrate, le imprese devono adottare soluzioni digitali all’avanguardia per rispondere efficacemente a tali aspettative.
Se ne parlerà il 21 novembre, a Milano, durante “Verso un Ecosistema Digitale Integrato per le aziende della Mobilità. La Visione Strategica di ATM con Mia-Platform”, organizzato da Mia-Platform, socio ordinario di TTS Italia, e dalla stessa ATM.
Attraverso gli interventi di esperti, l’evento illustrerà come ATM abbia investito sul digitale, evidenziando il legame tra qualità dei propri asset digitali e vantaggio competitivo, mostrando come l’efficientamento e l’innovazione di questi servizi non solo soddisfino i bisogni dei clienti, ma generino anche nuove opportunità di business.
Focus sulla standardizzazione dell’integrazione tra touchpoints di vendita ed ERP in ATM; gli Approcci Componibili, ovvero come ATM ha introdotto i Microservizi; l’innovazione digitale.
L’evento è aperto a professionisti del settore Mobility & Transportation e i posti sono limitati. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione e soggetta a conferma da parte della segreteria organizzativa per motivi logistici.
Per registrarsi e maggiori dettagli, clicca qui.
Fonte: MIA-Platform |
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Save the date! MIT, 5T e TTS Italia organizzano il webinar su “Regolamento delegato per la mobilità multimodale 2024/490”
Il 28 novembre dalle 10.00 alle 11.30 si terrà il webinar dedicato al “Regolamento delegato per la mobilità multimodale 2024/490″ del 29 novembre 2023, e pubblicato il 13 febbraio 2024. Questo Regolamento aggiorna il precedente Regolamento Delegato (UE) 2017/1926, e si condivideranno quindi i principali aggiornamenti come l’accessibilità obbligatoria delle serie di dati dinamici e le scadenze indicate dalla Commissione europea.
Come noto, questi Regolamenti si inseriscono nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente del dicembre 2020 che individua nella diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) un’azione chiave nel conseguimento di una mobilità multimodale connessa e automatizzata, che contribuisce alla trasformazione del sistema europeo dei trasporti per raggiungere l’obiettivo di una mobilità efficiente, sicura, sostenibile, intelligente e resiliente.
Il webinar è promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione Sicurezza Stradale, e tenuto da 5T in collaborazione con TTS Italia.
Seguiranno maggiori dettagli, ma nel frattempo è possibile registrarsi per partecipare gratuitamente qui. |
TTS Italia al Convegno Nazionale “MaaS for Italy, innovazione, sperimentazione e sostenibilità per la mobilità del futuro”
TTS Italia, rappresentata dalla Presidente Rossella Panero, è stata tra i protagonisti del Convegno Nazionale “MaaS for Italy, innovazione, sperimentazione e sostenibilità per la mobilità del futuro”, che si è svolto a Napoli il 29 e 30, organizzato dal Comune di Napoli.
Il progetto Mobility as a Service for Italy, nato nel contesto del PNRR e gestito dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, prevede la sperimentazione del paradigma della mobilità come servizio sul territorio nazionale, prima nelle città “pilota” di Napoli, Milano e Roma, quindi nelle città di Bari, Firenze e Torino e, infine, nei sette territori “follower” (Provincia Autonoma di Bolzano e le Regioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Veneto).
Il Convegno è stato l’occasione per scoprire i risultati e le sfide tecnologiche e sociali del programma legati alla sperimentazione del MaaS.
L’evento ha coinvolto rappresentanti del Governo, delle città e dei territori selezionati per le sperimentazioni del MaaS for Italy e dei loro partner, oltre che di opinion leader sul tema delle innovazioni tecnologiche applicate alla mobilità del futuro. Un’opportunità anche per confrontarsi sullo sviluppo di scenari alternativi di mobilità urbana cooperativa, connessa e autonoma applicati nei LivingLab.
In particolare, Rossella Panero ha preso parte alla Tavola Rotonda “Il punto di vista delle Associazioni di settore”, incentrata sulle Lessons Learnt ad oggi ricavate dalle prime fasi del progetto sperimentale MaaS4Italy, criticità incluse, e sulle possibili indicazioni per il futuro dei servizi MaaS in Italia. Moderata dal prof. Vito Mauro, Struttura Tecnica di Missione del MIT e Presidente del Comitato Tecnico MaaS for Italy, insieme a TTS Italia la Tavola Rotonda ha coinvolto anche ASSTRA, AGENS, ANAV, Club Italia e ASSOSHARING. |
MaaS: ripartite le attività del Gruppo di Lavoro di TTS Italia
Sono ripartite a settembre, in TTS Italia, le attività del Gruppo di Lavoro sul MaaS (Mobility as a Service), coordinate da Matteo Antoniola – 5T, socio ordinario dell’Associazione.
L’obiettivo del Gruppo di Lavoro, stavolta, è quello di riprendere da dove si era lasciato, ovvero l’elaborazione e pubblicazione di “Linee guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia“, ampliando la discussione a nuove tematiche e nuovi aspetti.
In particolare, ci si focalizzerà sull’analisi dello stato dell’arte del settore MaaS: criticità esistenti, buone pratiche, punti di attenzione, nuove raccomandazioni.
Risultato finale, la pubblicazione di un nuovo documento di raccomandazioni per le Istituzioni che verrà presentato con un evento pubblico, a Roma, a maggio 2025.
Le attività del Gruppo di Lavoro sono riservate ai soli soci di TTS Italia. |
La sostenibilità dell’ultimo miglio: SPOTLOG per la logistica urbana sostenibile. Il nuovo articolo di TTS Italia su WAVE Magazine
TTS Italia tra i partner di SPOTLOG (Green and Socially resPOnsible ciTy Logistics InnovaTions), progetto co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Interreg Europe e coordinato dall’Università di Aveiro, Portogallo.
SPOTLOG, lanciato a marzo 2023 e con fine prevista a maggio 2027, vuole coinvolgere le comunità locali nella creazione di sistemi logistici socialmente responsabili, basati laddove possibile su modalità a zero emissioni di carbonio, attraverso l’uso intelligente di tutte le risorse disponibili e sfruttando la digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e passeggeri.
Concentrandosi sulle comunità a bassa densità e sulle città di medie dimensioni, i partner di SPOTLOG puntano al miglioramento degli strumenti di politica regionale verso gli obiettivi europei di una mobilità inclusiva e a emissioni zero.
Ciò richiede la creazione di partenariati, la condivisione di dati e risorse, nonché l’allineamento degli incentivi per promuovere una cultura della cooperazione. A questo, si deve aggiungere una combinazione di misure normative, incentivi finanziari e campagne di sensibilizzazione del pubblico per accelerare l’adozione di tecnologie e pratiche verdi nella consegna dell’ultimo miglio.
Leggi il nuovo articolo di TTS Italia su WAVE Magazine o scarica il pdf. |
Vilnius sperimenta la guida autonoma grazie al progetto EMBRACER
Le regioni europee hanno bisogno di una transizione radicale verso una mobilità intermodale senza soluzione di continuità per motivare le persone a scegliere forme di spostamento sostenibili, soprattutto quando vivono nelle aree rurali.
Infatti, sono proprio le comunità poco servite delle aree periferiche e rurali a dover affrontare una serie di sfide legate alla mobilità. Le limitazioni nella connettività digitale, nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto possono avere conseguenze sociali ed economiche significative, in termini di riduzione degli orizzonti di viaggio e di ostacolo all’accesso a opportunità quali l’occupazione, l’istruzione e le attività sociali.
EMBRACER è un progetto finanziato nell’ambito del Programma Interreg Europe, con un budget di oltre 2 milioni di Euro, in cui sette regioni poco servite in termini di mobilità e trasporti si impegnano, nell’arco di cinque anni, a integrare il trasporto pubblico con modalità informali (bicicletta, ride-hailing, condivisione di auto/bici/scooter, trasporto su richiesta, navette autonome) per migliorare l’interconnessione con le aree urbane e realizzare una mobilità intermodale regionale e locale intelligente e resiliente al clima. Anche TTS Italia è tra i partner del progetto.
In particolare, nell’ambito di EMBRACER, Vilnius, Lituania, sta sperimentando un servizio di navetta elettrica autonoma per migliorare la connettività dei trasporti nelle aree poco servite della città. L’obiettivo è quello di facilitare l’accesso alle fermate del trasporto pubblico per consentire agli utenti di spostarsi più lontano.
La sperimentazione è stata ufficialmente avviata proprio nei giorni scorsi e durerà due mesi, durante i quali verrà valutata l’efficacia dell’autobus nel sistema di trasporto pubblico della città.
L’autobus autonomo è attivo nei giorni feriali dalle 7 alle 19. La durata del percorso è di circa 50 minuti. Trattandosi di un mezzo elettrico, ci sono intervalli durante il giorno in cui non potrà funzionare a causa della ricarica. La navetta prevede 13 fermate, due permanenti e 11 temporanee, e fino alla fine della sperimentazione, la si potrà usare gratuitamente.
Il percorso di 4 chilometri è stato scelto in base a diversi criteri: le condizioni delle infrastrutture di trasporto pubblico, il numero potenziale di passeggeri, l’idoneità delle infrastrutture stradali, l’intensità del traffico, l’accesso alle stazioni di ricarica e il coinvolgimento della comunità.
Durante il test verranno raccolti e analizzati i dati relativi ai flussi di passeggeri, alla qualità e all’idoneità dell’infrastruttura per il trasporto autonomo, nonché alla potenziale efficacia dell’autobus autonomo come forma di trasporto pubblico e alla sua potenziale integrazione nel sistema di trasporto della città in futuro.
Per maggiori dettagli, clicca qui. |
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Dalla Piattaforma degli Enti Locali
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A Firenze bici in sharing gratis per gli abbonati del trasporto pubblico
Se hai un abbonamento al Trasporto Pubblico Locale, dal 16 ottobre, a Firenze puoi usare le bici del bike sharing gratis. È la nuova iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Ridemovi, concessionario del servizio di bike sharing, e Autolinee Toscane, gestore del trasporto pubblico a livello regionale.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di ridurre sempre di più le auto in circolazione dando alternative concrete ai cittadini. Quello delle biciclette in sharing, è un servizio molto apprezzato dagli utenti fiorentini: nel 2024 sono stati registrati oltre 1.500.000 viaggi con una media di 6.000 spostamenti al giorno.
In concreto l’Amministrazione ha sottoscritto l’accordo con Autolinee Toscane e Ridemovi grazie al quale chi ha un abbonamento al trasporto pubblico locale (annuale, trimestrale o mensile) può avere il bonus per l’utilizzo dei mezzi del bike sharing sia le bici a pedalata assistita sia quelle tradizionali.
Sull’App Ridemovi è attivabile un coupon con il pass fornito da Autolinee Toscane agli abbonati. Questo buono consentirà di utilizzare gratuitamente le e-bike per 60 minuti (da usare entro 30 giorni dalla richiesta) e le bici muscolari senza limiti (per 30 giorni). Una volta scaduto, si potrà richiedere un secondo coupon e, successivamente, il servizio tornerà a pagamento. Tecnicamente sull’App di Ridemovi c’è un pop up che indica l’iniziativa, cliccando si viene rimandati alla landing page https://firenze-tpl.ridemoviapp.com/ da compilare con i propri dati. Dopo di che Ridemovi verifica con AT che si tratta di abbonato e viene inviato il codice promozione via email. Inserendo il codice si accede alla scontistica che è riservata al titolare dell’abbonamento (quindi nominale e non cedibile).
Questo progetto sperimentale andrà avanti fino a giugno 2025 ed è finanziato con fondi del Ministero delle Infrastrutture transitati dalla Regione Toscana. Si tratta di 900mila euro ottenuti tramite un bando finalizzato promozione dei servizi di sharing mobility complementare al trasporto pubblico.
Fonte: Ferpress |
A Milano parte la sperimentazione del percorso ‘Teleguidato’ per non vedenti e ipovedenti
Per la prima volta a Milano si sperimenterà il percorso teleguidato per l’autonomia di non vedenti e ipovedenti grazie all’installazione di sensori donati da l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS di Milano, Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e Lions club.
Questo sistema funziona con speciali dispositivi (radiofari), in questo caso 31 dispositivi che saranno installati alle intersezioni stradali con semafori e all’ingresso della stazione Palestro della M1. Comunicando con un microcomputer installato nel manico del bastone bianco oppure con un piccolo dispositivo tascabile, consentiranno alle persone di interagire con lo spazio, attivando il segnale sonoro direzionale per farsi guidare fino al punto desiderato. In questo modo, con una combinazione di sensori intelligenti e indicazioni vocali, per l’utente con disabilità visiva sarà possibile procedere in modo sicuro e preciso lungo il tragitto.
Il percorso pedonale su cui sarà avviata la sperimentazione sarà quello tra la stazione della metropolitana di via Palestro, via Mozart 16 e via Vivaio 7, un tragitto strategico per chi vuole raggiungere in autonomia la sede dell’Unione Italiana Ciechi di Milano e quella della Fondazione Istituto Ciechi dove quotidianamente si svolgono attività e corsi in supporto ai disabili visivi, siano essi studenti, adulti o pensionati, ad esempio quelli sull’accessibilità alle tecnologie digitali.
I dispositivi usati sono riconosciuti quale standard nazionale dalla Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS APS come un sistema di orientamento che si affianca e si integra con i più comuni strumenti utili, come le segnalazioni tattilo-plantari, cani guida e mappe tattili per il superamento delle barriere percettive.
Fonte: Ferpress |
A Torino il “Mobility Data days 2024” accende il dibattito su accessibilità e disponibilità dati
Sarà Torino a ospitare il “Mobility Data Days 2024, organizzato nell’ambito del progetto CEF NAPCORE (National Access Point Coordination Organisation for Europe)”, di cui per la parte italiana, tra gli altri, è partner il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’appuntamento è il 6 e 7 novembre.
Questo evento sarà l’occasione per partecipare al dibattito sul miglioramento dell’accessibilità e della disponibilità dei dati sulla mobilità in Europa, conoscere gli ultimi risultati nella definizione e implementazione di procedure e strategie comuni per lo scambio di dati sulla mobilità ed incontrare esperti internazionali in questo settore provenienti da tutti gli Stati membri dell’UE, Stati Uniti, Giappone e per scambiare esperienze, soluzioni e buone pratiche.
Dopo la chiusura dei lavori, i delegati avranno l’opportunità di partecipare alla visita tecnica presso la Centrale della Mobilità di Torino e del Piemonte, gestita da 5T per conto della Città di Torino e della Regione Piemonte. Si potrà esplorare l’hub tecnologico che monitora il traffico in tempo reale e offre strumenti di raccolta ed elaborazione dei dati di mbilità: dalla Zona a Traffico Limitato di Torino ai 35.000 chilometri di rete stradale regionale ed i due Regional Access Point (RAP) RTTI ed MMTIS.
Per registrarsi e per maggiori dettagli, clicca qui.
Fonte: NAPCORE. |
MaaS4Italy: a Bari al via la sperimentazione della prima infrastruttura tecnologica a supporto della mobilità integrata
Il Comune di Bari è stato selezionato per la sperimentazione di un sistema MaaS (Mobility as a Service), nell’ambito dell’iniziativa MaaS4Italy. La sperimentazione permetterà di erogare incentivi per un ammontare complessivo di 990.000 euro agli utenti maggiorenni dell’area metropolitana di Bari, selezionati per gruppi distinti, che avranno aderito all’iniziativa compilando un apposito form di iscrizione.
Il progetto MaaS for Italy – Bari intende contribuire ad abbattere gli ostacoli informativi, organizzativi, territoriali e culturali, in modo da accelerare lo sviluppo complessivo del sistema di mobilità locale, partendo dalla cooperazione e digitalizzazione dei principali operatori del trasporto per arrivare a una completa integrazione di tutte le attuali e fruibili modalità di trasporto presenti a livello territoriale. Il Comune di Bari, grazie alle risorse economiche rese disponibili dal Fondo Complementare al PNRR, intende stimolare l’adozione dei servizi MaaS attraverso meccanismi incentivanti. L’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini (o city user), differenziati su diversi cluster di popolazione, analizzandone i comportamenti di mobilità e i fabbisogni connessi.
Attraverso la leva dell’incentivazione tariffaria il progetto sperimentale mira a supportare la mobilità di categorie specifiche di utenti e favorire comportamenti virtuosi.
“La sperimentazione MaaS for Italy ha un obiettivo molto ambizioso – spiega l’assessore alla Cura del Territorio Domenico Scaramuzzi -, ovvero gettare le basi per un profondo cambio nelle abitudini di mobilità dei cittadini, fornendo un servizio personalizzabile che favorisca il ricorso al trasporto pubblico e ai sistemi di mobilità condivisa attivi sul nostro territorio, singolarmente o in combinazione tra loro per i propri spostamenti, al posto del mezzo di proprietà. La misura è molto innovativa e coinvolge diversi attori: dai MaaS operator, che forniscono le app dove acquistare i servizi, agli operatori di mobilità fino agli utenti sperimentatori, nella loro doppia veste di city user e di, appunto, “sperimentatori” di applicativi e servizi. Attesa la natura innovativa e sperimentale del progetto, potrebbero essere necessarie delle modifiche in itinere, per la cui definizione sarà fondamentale il costante confronto con gli utenti sperimentatori, attorno a cui il sistema MaaS deve essere costruito.
La misura parte con un MaaS operator da cui sarà possibile acquistare i servizi di TPL Amtab e di sharing relativi all’uso di monopattini Bit, in attesa che gli altri operatori di mobilità e gli altri MaaS operator selezionati concludano le attività di integrazione tra i diversi sistemi. L’obiettivo finale è permettere agli utenti sperimentatori di poter acquistare e pagare, attraverso una delle app dei MaaS Operator, tutti i servizi legati alla mobilità attivi sul territorio cittadino”.
Per essere ammessi alla sperimentazione mediante l’erogazione di voucher previsti dall’avviso, consultabile qui , è necessario essere maggiorenni, soddisfare i requisiti di cui all’art. 4 dell’avviso pubblico citato e appartenere a una delle seguenti categorie:
• studenti (residenti e non residenti): il cluster comprende studenti maggiorenni, anche non residenti a Bari, iscritti a uno o più corsi di studio presso le università, sia pubbliche sia private, le cui sedi si trovino sul territorio comunale;
• lavoratori pendolari (non residenti a Bari ma la cui sede di lavoro si trovi sul territorio comunale): si specifica che: i) per lavoratori pendolari si intendono i lavoratori subordinati (con contratto di lavoro indeterminato o a tempo determinato) e gli autonomi con partita iva; ii) per sede lavorativa si intende la sede legale o operativa del soggetto datore di lavoro presso cui il lavoratore svolge le proprie mansioni o il luogo in cui il lavoratore autonomo ha la sede della propria attività lavorativa;
• categorie fragili: il cluster comprende persone con disabilità in possesso di certificato rilasciato dalla commissione medica della A.S.L., che attesti che la persona ha “effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” (ai sensi dell’art.381 del DPR n.495/92) oppure che appartiene alla categoria dei non vedenti (ai sensi dell’art. 12 c. 3 D.P.R.n.503/96), genitore con bambini di età inferire a 4 anni, richiedenti asilo e rifugiati, inoccupati, disoccupati, donne in stato di gravidanza;
• turisti: persone che si trovino a soggiornare (per viaggio d’affari o di piacere) nella città di Bari e che pernottano per un minimo di tre notti;
• shopping: trattasi di cluster “residuale” che comprende persone residenti sul territorio comunale e che non rientrano in nessuno delle precedenti categorie.
Per diventare sperimentatore è necessario compilare anche un questionario sulle abitudini di spostamento dell’utente, somministrato durante l’iter di registrazione.
I voucher che l’amministrazione destinerà agli sperimentatori sono di due tipi e sono tra loro cumulabili:
• welcome bonus
Con l’iscrizione e ammissione alla sperimentazione l’utente riceverà un welcome bonus di vario valore economico in funzione della categoria di appartenenza per la quale si è iscritto. Il numero massimo di welcome bonus da erogare a ciascun soggetto sperimentatore potrà essere al massimo pari al numero di MaaS operator aderenti alla sperimentazione.
Il suddetto bonus sarà spendibile come credito per l’acquisto di servizi di mobilità attivi sulle piattaforme dei MaaS operator nel termine di 60 giorni dalla sua attivazione.
• voucher mensile
Con l’iscrizione e ammissione ogni sperimentatore avrà, inoltre, diritto a un bonus mensile di vario importo, in funzione della categoria di appartenenza per la quale si è iscritto, per l’acquisto di pacchetti viaggio sulle app dei MaaS operator.
Il voucher si consumerà per un valore pari alla quota corrispondente allo sconto previsto per ciascun viaggio venduto dal MaaS operator e registrato sul DSRM.
Le quote di sconto stabilite per i voucher mensili sono:
30% sul singolo viaggio acquistato sull’app di uno dei MaaS Operator selezionati dal Comune di Bari;
50% sui viaggi multimodali che prevedono, tra le modalità di trasporto utilizzate, il ricorso al TPL o al trasporto su ferro.
I voucher mensili non sono cumulabili tra loro.
Per maggiori dettagli, clicca qui.
Fonte: Comune di Bari |
Regione Piemonte avvia la sperimentazione “MaaS for Piemonte”, per una mobilità integrata e sostenibile
La Regione Piemonte, in collaborazione con la società partecipata 5T, socio ordinario di TTS Italia, ha dato ufficialmente l’avvio alla sperimentazione “MaaS for Piemonte”, un progetto finanziato dal programma nazionale MaaSforItaly del PNRR, basato sul concetto del Mobility as a Service (MaaS). Il progetto intende promuovere un approccio innovativo alla mobilità, in grado di offrire ai cittadini piemontesi soluzioni più semplici, flessibili e sostenibili, grazie all’integrazione di diversi servizi di trasporto pubblico e privato in un’unica piattaforma digitale.
Con “MaaS for Piemonte” l’amministrazione regionale vuole dialogare con gli operatori di servizi di trasporto pubblico locale, gli operatori di servizi di mobilità in sharing, gli operatori digitali MaaS e i cittadini in un percorso partecipativo, con l’obiettivo di accompagnare il processo di trasformazione digitale della mobilità del territorio.
La collaborazione tra settore pubblico e privato rappresenta un fattore chiave per il successo di questa iniziativa. Nei primi mesi di attività, grazie al supporto specialistico di 5T, sono stati coinvolti con successo 6 aziende di trasporto pubblico e 5 operatori MaaS, creando una solida base per l’integrazione dei servizi di mobilità digitale. Questo impegno congiunto mira a garantire agli utenti maggiore libertà di movimento e soluzioni di trasporto sempre più interconnesse.
A partire da questo autunno, i cittadini piemontesi potranno sperimentare i nuovi servizi MaaS attraverso “super app” dedicate, che consentiranno di pianificare, prenotare e pagare viaggi multimodali, integrando diverse modalità di trasporto: treni, autobus, taxi, monopattini e biciclette in sharing.
“MaaS for Piemonte” è rivolto a tutti coloro che si spostano per lavoro, studio o svago, offrendo incentivi come welcome bonus e cashback per incoraggiare l’uso delle “super app” aderenti al progetto. Un approccio che mira a ridurre i costi e lo stress associati agli spostamenti, migliorando l’esperienza complessiva di mobilità.
“MaaS for Piemonte” lavorerà in stretta sinergia con il progetto “MaaS ToMove” della Città di Torino – avviato sempre nell’ambito del programma nazionale MaaSforItaly – distinguendosi per il suo approccio inclusivo, che mira a coprire l’intero territorio regionale, comprese le aree extraurbane e rurali, valorizzando le eccellenze locali, in particolare nei settori turistico e gastronomico.
Al centro di “MaaS for Piemonte” ci sono le persone: il progetto parte dall’analisi delle specifiche esigenze degli utenti per offrire soluzioni di mobilità più semplici ed efficienti, con particolare attenzione al trasporto pubblico e ferroviario per migliorare i collegamenti tra le città e i principali poli di attrazione della regione.
Con l’introduzione del modello MaaS, la Regione Piemonte punta a migliorare l’accessibilità ai trasporti, favorire l’adozione di soluzioni di mobilità sostenibili e ridurre l’uso dell’auto privata. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti e migliorare la qualità della vita dei cittadini, incentivando una mobilità più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Marco Gabusi, Assessore ai Trasporti e Mobilità della Regione Piemonte, dichiara: “Con il progetto ‘MaaS for Piemonte’, stiamo compiendo un passo fondamentale verso una mobilità più moderna, sostenibile e accessibile per tutti i cittadini. Vogliamo offrire soluzioni che semplifichino gli spostamenti quotidiani, riducano i costi e migliorino la qualità della vita. Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, possiamo garantire un sistema di trasporti più interconnesso, che incentiva l’uso di mezzi alternativi all’auto privata, contribuendo così a un ambiente più pulito e a una mobilità più efficiente in tutta la regione. Il nostro impegno è quello di rispondere alle reali esigenze delle persone, rendendo il Piemonte un modello d’esempio.”
Giuseppe Pezzetto, presidente di 5T, aggiunge: “Il progetto ‘MaaS for Piemonte’ ci permette di portare il concetto di Mobility as a Service su scala regionale, coinvolgendo utenti reali in un percorso che può cambiare il modo di spostarsi in Piemonte. Il nostro ruolo come 5T è quello di abilitare e accompagnare questa trasformazione, creando le condizioni per un ecosistema digitale che metta al centro l’esperienza degli utenti e favorisca una mobilità più integrata, accessibile e a minore impatto ambientale. È un progetto ambizioso, ma siamo convinti che porterà benefici concreti per la digitalizzazione e la sostenibilità della mobilità dei nostri cittadini.”
I cittadini interessati a partecipare alla sperimentazione e a esplorare le opportunità offerte da “MaaS for Piemonte” potranno iscriversi e rimanere aggiornati consultando la pagina web dedicata.
Fonte: 5T |
Tpl: a Firenze successo per la campagna che ne incentiva l’uso
Quasi 11mila abbonamenti già acquistati. “Ti porta Firenze!” è la campagna promossa dall’Amministrazione comunale per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico in città (bus, tramvia e anche treni nelle tratte urbane) e rivolta sempre a studenti delle scuole superiori, nuovi utenti e abbonati storici. Si conferma quindi l’accoglienza positiva da parte dei fiorentini di questa iniziativa che, grazie alla delibera approvata nei giorni scorsi in giunta su proposta dell’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, prosegue.
È stato infatti deciso di posticipare la scadenza per presentare la richiesta fino al 20 novembre. Intanto, ad oggi (ma il dato è in continuo aggiornamento) gli abbonamenti acquistati sono 10.908 di cui 6.479 studenti, 1.955 nuovi abbonati e 2.474 abbonati storici tra cui moltissime conferme da chi aveva preso per la prima volta l’abbonamento lo scorso anno.
“Il Bonus TPL è uno straordinario successo, con quasi 11.000 beneficiari in poche settimane. Ecco perché abbiamo deciso di ampliare i termini per poter chiedere il bonus e rilanciare così anche l’intermodalità alla luce della nuova iniziativa del bike sharing gratis per gli abbonati al TPL che sta andando molto bene – sottolinea l’assessore Giorgio -. Combinare queste due proposte di successo è importante perché potrà rafforzare sempre più l’offerta di mobilità sostenibile in città, in obiettivo fondamentale per meno inquinamento e meno traffico”.
Fonte: Ferpress |
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