N° 6
Giugno 2023 —
TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
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L’intervista di Morena Pivetti
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“Subito il Decreto e il Piano di Azione ITS Nazionale per velocizzare la digitalizzazione delle infrastrutture”: parla l’onorevole Vincenzo Amich. Mercoledì 12 luglio al convegno di TTS Italia a Roma
Mercoledì 12 luglio, a Roma, TTS Italia promuove il convegno “Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali” in cui presenterà il position paper che ha elaborato l’omonimo gruppo di lavoro dell’associazione negli ultimi mesi. Dopo l’intervento di apertura del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Bignami, e l’inquadramento istituzionale-normativo, saranno presentate esperienze nazionali e proposte sul trasporto stradale e autostradale. Nel pomeriggio avrà luogo una tavola rotonda su “Criticità e prospettive per le Smart Roads in Italia”.
Dopo l’intervento della Coordinatrice della Struttura Tecnica di Missione, ingegner Elisabetta Pellegrini, per continuare la riflessione in preparazione del convegno, questo numero della newsletter apre con l’intervista all’Onorevole Vincenzo Amich, Deputato della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Onorevole, quanto considera strategica la digitalizzazione delle infrastrutture per la gestione dei manufatti e delle grandi opere del Paese, in particolare delle infrastrutture stradali?
Ai fini della gestione dei manufatti e delle grandi opere, soprattutto stradali, la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto assume un ruolo strategico nel favorire la crescita del nostro Paese. I vantaggi derivanti dalla digitalizzazione sono indubbi: penso, per esempio, al miglioramento della gestione dei nodi intermodali, alla sicurezza stradale, alla qualità dei viaggi sia per lo spostamento delle persone, sia per la movimentazione delle merci.
Quale contributo le Smart Roads potrebbero dare all'efficienza della mobilità degli italiani?
Le smart roads, cioè le strade intelligenti, grazie alla loro spiccata capacità di interagire con i veicoli e con tutte le strutture necessarie alla sicurezza, al comfort e alla sostenibilità ambientale, daranno un contributo importante all'efficienza della nostra mobilità. La mobilità intelligente consentirà di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale prodotto dalla circolazione dei veicoli, attraverso una gestione più dinamica dei flussi di traffico così da ridurre le emissioni di gas ad effetto serra prodotte dai veicoli. Le smart roads saranno più sicure delle strade convenzionali, perché saranno in grado di cooperare in tempo reale con i veicoli, i semafori, le centrali di controllo del traffico e delle Forze dell’Ordine, i servizi di assistenza e la segnaletica stradale. Ne scaturirà un ‘ecosistema tecnologico’ che aiuterà a ridurre il rischio di incidenti, a diminuire i tempi di percorrenza e ad abbattere le code.
Quale potrà essere il contributo al monitoraggio delle opere così da poter intervenire preventivamente con le manutenzioni, ed evitare disastri come il crollo del ponte di Genova?
Domanda interessante... premetto che non basta ‘digitalizzare’ un'infrastruttura per acquisire informazioni in tempo reale sulla sua situazione. È opportuno confrontare queste informazioni lungo l'asse del tempo e nelle differenti condizioni di uso e valutare anche il rischio sismico e quello idrogeologico. Penso, per esempio, all'estensione, sia in ambito urbano, sia in ambito extraurbano, del ‘Digital Twin’, cioè il modello digitale, una copia virtuale dell’area fisica che permette al gestore di monitorare le condizioni delle infrastrutture - strade, ponti, viadotti e gallerie - e le conseguenze di eventuali cambiamenti, prima che si verifichino concretamente.
Migliorerà anche la sicurezza stradale, avremo controlli più efficienti e tempestivi?
Il contributo che le smart roads possono portare alla sicurezza stradale è potenzialmente notevole. È necessario, però, un massiccio intervento sul quadro normativo al fine di consentire il rilevamento automatico delle infrazioni per il mancato rispetto dei limiti di velocità, per la mancata assicurazione e revisione del veicolo, per l’uso del cellulare alla guida, per il mancato rispetto degli attraversamenti pedonali e simili. Si tratta sostanzialmente di quei comportamenti scorretti che sono alla base di gran parte degli incidenti gravi e di quelli mortali.
I dati che si avranno a disposizione grazie alla digitalizzazione delle infrastrutture aiuteranno anche la pianificazione della mobilità da parte degli enti pubblici, sia a livello nazionale e locale.
La digitalizzazione rappresenterebbe un forte impulso verso la tanto auspicata trasformazione che consentirà di rendere l'intero sistema dei trasporti più efficiente, più sicuro e confortevole. Gli enti pubblici a vario titolo coinvolti devono recepire come strategico il progetto di diffondere gli ITS, necessari per attuare una mobilità davvero sostenibile: diffusione di veicoli a emissioni zero, promozione di servizi di mobilità personalizzati, ottimizzazione dei flussi di traffico stradale, eccetera.
Quali sono le criticità da superare per dare gambe alla digitalizzazione?
Purtroppo le criticità da superare sono ancora molte. Sono criticità di natura tecnologica, organizzativa e burocratica, che riguardano l’implementazione delle smart road, ritardandone la piena diffusione. Si tratta, innanzitutto, di limiti: limiti nella copertura della rete di telecomunicazione e nella disponibilità delle informazioni necessarie in tempo reale per sostenere i processi decisionali, nella diffusione dei ‘Digital Twin’ delle infrastrutture stradali urbane ed extraurbane e nella cybersecurity. A ciò si aggiungono il numero non sufficiente di punti e modalità di ricarica per la mobilità elettrica su tutta la rete urbana ed extraurbani, i costi ancora molto elevati dell’implementazione delle smart roads e i tempi troppo lunghi per il rilascio delle autorizzazioni/omologazioni/approvazioni dei dispositivi di smart mobility da parte della Pubblica Amministrazione, che in questo ambito non mostra ancora un livello apprezzabile di competenze.
Per concludere: quali politiche dovrebbe adottare il governo per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali?
Per compiere un passo deciso nella digitalizzazione delle infrastrutture occorre che il Governo recepisca da subito il testo della nuova Direttiva ITS, che sarà presto pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Il testo contiene le linee essenziali della nuova politica europea sugli ITS ‘per promuovere una mobilità multimodale, connessa e automatizzata’. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inoltre, dovrebbe promulgare un nuovo Decreto ITS e, soprattutto, un nuovo Piano di Azione ITS Nazionale, che individui e definisca le priorità, per i prossimi cinque anni, in materia di ITS e smart road. Oltre a questo, si dovrebbe procedere speditamente a risolvere le numerose criticità che ho segnalato prima.
Chi è Enzo Amich. Nato a Casale Monferrato (Alessandria), il 26 luglio 197. Diploma di istituto tecnico per periti aziendali; Portavoce, Capo di gabinetto della città di Casale Monferrato, Sindaco di Coniolo, Presidente società 5T, ex militare presso la Folgore.
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Focus su...
CONVEGNO
SOLUZIONI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI
12 LUGLIO 2023
ROMA EVENTI - PIAZZA DI SPAGNA
Sala Fellini
Via Alibert 5/a
ROMA
Con il patrocinio di
Manca meno di un mese al Convegno "Soluzioni per la digitalizzazione delle infrastrutture stradali", organizzato da TTS Italia, con il patrocinio di PIARC - Associazione Mondiale della Strada.
L'appuntamento è il 12 luglio, in presenza a Roma, per presentare i risultati dell'omonimo Gruppo di Lavoro lanciato ad aprile dall'Associazione, e in particolare verterà su un position paper che, partendo dalla proposta della nuova Direttiva Europea sugli ITS, si incentra su tematiche chiave quali le tecnologie intelligenti per le infrastrutture, la mobilità cooperativa e la sicurezza stradale, prendendo in considerazione opportunità, criticità e impatti per arrivare a proposte di azioni concrete.
Il Convegno punta al confronto tra Istituzioni, Città, Associazioni e Industria del settore lasciando spazio anche a Case Study di carattere pratico.
Per l'agenda preliminare, clicca qui.
La partecipazione all'evento è gratuita previa registrazione qui.
Ci vediamo a Roma!
Con il supporto di
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Alla Camera, proseguono le audizioni per le modifiche al codice della strada con focus sulla sicurezza dei ciclisti e limiti di velocità. In occasione del question time del 7 giugno, il Ministro Salvini ha annunciato un pacchetto ad hoc per chi guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di droghe: introdotta l’obbligatorietà dell’alcolock per coloro che sono condannati per aver guidato sotto l’effetto di alcol. Non è l’unica importante novità. La legge conterrà infatti anche un pacchetto di norme dedicate alla micromobilità.
In ambito finanziamenti, invece, dal MIT pubblicato il provvedimento che ripartisce 404 milioni di euro quale anticipazione dell’80% delle risorse destinate al concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario.
Dal MIMIT, invece, firmati due Decreti per lo stanziamento di 108 milioni di euro che rifinanziano “Smart&Start Italia”, incentivo che sostiene la nascita e la crescita di startup innovative.
Dall’Europa, il Parlamento europeo ha adottato il 14 giugno la sua posizione negoziale sulla legge sull’Intelligenza Artificiale (AI) ed è pronto ad avviare i colloqui con i governi UE sul testo definitivo. Le norme mirano a garantire che l’IA sviluppata e utilizzata in Europa sia conforme con i diritti e i valori dell’UE, ad esempio in materia di supervisione umana, sicurezza, privacy, trasparenza, non discriminazione e benessere sociale e ambientale.
Il Parlamento e il Consiglio europei hanno concordato l’8 giugno norme per i sistemi di trasporto intelligenti che richiedono la disponibilità digitale di più dati sul traffico, ad esempio sui limiti di velocità. L’accordo provvisorio raggiunto nei giorni scorsi sulle regole dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) contribuirà a digitalizzare il settore dei trasporti e garantire che i dati tra le app di mobilità siano condivisi più ampiamente al fine di rendere la mobilità più sicura, più efficiente e sostenibile.
Infine, la Commissione europea ha approvato un regime italiano da 125 milioni di euro per incoraggiare il trasporto merci a passare dal solo trasporto su strada al trasporto combinato strada-mare a corto raggio. Lo scopo del regime è promuovere il trasporto intermodale al fine di deviare il traffico merci dalla strada, riducendo così l’impatto ambientale, sanitario e sociale del traffico stradale e la congestione delle infrastrutture stradali, in linea con gli obiettivi dell’UE Sustainable and Smart Strategia della mobilità e del Green Deal europeo. |
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Attiva sin dal 2006 nel cuore del Veneto, Traffic Tecnology è una realtà consolidata, punto di riferimento nel settore della sicurezza stradale, per oltre 250 Pubbliche Amministrazioni del centro-nord Italia.
Nel corso del tempo, Traffic Tecnology si è costantemente evoluta per proporre ai propri clienti servizi e tecnologie sempre più performanti e all’avanguardia: dal video-controllo delle infrazioni semaforiche alla rilevazione degli accessi in ZTL, dalla videosorveglianza in senso lato, con l’esclusivo progetto “Città Sicura”, al rilevamento degli eccessi di velocità.
Fiore all’occhiello di Traffic Tecnology è, altresì, il servizio di assistenza clienti: erogato in modalità diretta, garantisce un supporto continuo e costante, dal punto di vista, non solo, tecnico, ma anche, amministrativo e legale, al fine di elaborare soluzioni su misura per il singolo ufficio, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza e di risolvere ogni problematica.
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IL PROGETTO DEL MOMENTO
Forte della propria esperienza quasi ventennale a stretto contatto con gli Uffici di Polizia Locale, Traffic Tecnology ha elaborato, grazie alla propria software-house interna, l’innovativa applicazione TT-Suite, qualificata SaaS (software as a service) dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), con l’obiettivo dichiarato di agevolare al massimo l’attività quotidiana degli Uffici di Polizia Locale.
TT-Suite si compone di una serie di moduli interoperabili, in grado di gestire efficacemente i dati generati dai sistemi di rilevazione:
• TT-View, per le infrazioni semaforiche.
• TT-Speed per le infrazioni ai limiti di velocità.
• TT-Safe con App Città Sicura per la sicurezza urbana (controllo in tempo di copertura assicurativa, revisione, classe ambientale o inserimento in black list).
• TT-Gate per le ZTL (dal rilascio dei permessi alla gestione delle infrazioni).
• TT-Fine per la gestione dell’intero ciclo sanzionatorio.
• Portale web “Sito del cittadino”, accessibile anche tramite Spid, per la visione dei fotogrammi delle infrazioni e per il pagamento delle sanzioni.
Con questo articolato menu di soluzioni, Traffic Tecnology è pronta per il “Cloud delle Pubbliche Amministrazioni”, il processo presidiato da ACN, la nuova Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evoluzione dell’AGID.
Traffic Tecnology, infine, è Partner Tecnologico PagoPA, per offrire supporto, nella gestione degli aspetti tecnici, a beneficio degli Enti pubblici che intendono aderire alla Piattaforma Notifiche Digitali.
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TRE DOMANDE A
Domenico Pesavento, Amministratore Unico di Traffic Tecnology
Quali sono i fattori chiave di successo per competere nel mercato della Pubblica Amministrazione?
Siamo profondamente convinti che la qualità del servizio sia la chiave del successo per primeggiare in questo settore.
Da sempre, tutti i nostri sforzi sono volti a fornire un servizio puntuale e di grande qualità, per consentire ai nostri Clienti di concentrarsi al meglio sulle attività proprie della funzione di Polizia Locale.
Il connubio tra servizi di qualità e tecnologie efficienti ci ha consentito, negli anni, di guadagnarci il ruolo di partner affidabile per tutti i nostri Clienti.
Il trattamento di ingenti quantità di dati personali impone l’adozione di particolari cautele. Che iniziative ha assunto Traffic Tecnology a questo proposito?
Traffic Tecnology è sempre stata molto attenta e sensibile al tema della privacy e della sicurezza del trattamento dati. A tal fine, abbiamo conseguito numerose certificazioni di processo, tra cui in particolare la certificazione ISO/IEC 27001 sulla sicurezza delle informazioni, che garantisce i clienti sul corretto trattamento delle informazioni i termini di riservatezza, integrità e disponibilità.
Quali sono i prossimi obiettivi di Traffic Tecnology?
In previsione dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti pubblici dal 1° luglio 2023, Traffic Tecnology intende promuovere, presso gli Enti Pubblici, la propria piattaforma nativa cloud per il trattamento dell’intero ciclo sanzionatorio.
Contestualmente, Traffic Tecnology intende proporsi, altresì, come partner per la realizzazione di progetti per soluzioni integrate di beni e servizi inerenti la sicurezza dei cittadini nei luoghi abitati e sulla strada, anche in collaborazione con altre imprese e con la forma del parternariato pubblico-privato. |
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Nuova Sala Operativa di AMTS a Catania: Un Salto Avanti per la Mobilità Urbana
La recente inaugurazione della nuova sala operativa dell'Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta SpA (AMTS) a Catania, segna un avanzamento innovativo nella gestione dei trasporti pubblici della città. Realizzata in collaborazione con SWARCO Italia, la nuova centrale di controllo è un esempio di tecnologia d'avanguardia nel settore dei trasporti.
“Avevamo annunciato la sua inaugurazione e la sua piena operatività nei mesi scorsi e anche questo obiettivo è stato tempestivamente raggiunto – dichiara con soddisfazione l’amministratore unico di AMTS, Giacomo Bellavia. – La nuova Sala Operativa di AMTS, infatti, rappresenta oggi un grande passo avanti per la città e per il suo trasporto pubblico, sia in termini di efficienza che di sicurezza. Come già ribadito, si tratta di sistemi di alta tecnologia all’avanguardia, che fanno della centrale operativa catanese un punto di riferimento per l’intera circolazione, potendo controllare contemporaneamente e in modo immediato tutto il trasporto pubblico, i nostri autobus, le frequenze e di confrontarle con la nostra tabella programmatica, di gestire al meglio i parcheggi scambiatori e i siti di Car e Bike sharing. Senza dimenticare – conclude Giacomo Bellavia – il tema delicato della sicurezza, sia del nostro personale e dei nostri autisti sia dei mezzi e del patrimonio aziendale, garantendo una sinergia immediata e costante anche con le forze dell’ordine”.
A queste parole, il presidente di SWARCO, Luigi Giacalone, ha espresso grande soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto, dichiarando: "Abbiamo mobilitato le nostre migliori risorse per conseguire questo risultato e ci onoriamo di instaurare una collaborazione con AMTS Catania."
La sala operativa, funzionante 24 ore su 24, è dedicata alla gestione e al controllo di sistemi chiave per la sicurezza e l'efficienza delle operazioni di traffico. Tra questi, tre sistemi fondamentali regolano l'operatività: il sistema di Monitoraggio Automatico dei Veicoli (AVM), il sistema di teleassistenza dei parcheggi e il controllo di videosorveglianza delle stazioni di bike sharing.
Al centro del funzionamento della nuova sala operativa, il sistema AVM si rivela l’elemento fondamentale. Questo strumento consente un'osservazione attenta e un controllo meticoloso dell'intero parco di 200 autobus della città, perfezionando i tragitti, assicurando una maggiore precisione negli orari, incrementando la sicurezza. Inoltre, esso consente un intervento tempestivo in caso di situazioni di pericolo garantendo la sicurezza dell’autista (e dei passeggeri) il quale può comunicare in ogni istante con la centrale operativa. Oltre a questo il sistema identifica prontamente eventuali anomalie nel traffico e offre aggiornamenti in tempo reale ai conducenti e ai passeggeri, veicolati attraverso 150 display elettronici installati su paline disseminate per la città. Tuttavia, la città di Catania non si limita a queste convenzionali soluzioni: in un'ottica di continua evoluzione tecnologica e digitale, offre ai suoi abitanti l'opportunità di accedere a tutte le informazioni di trasporto tramite un canale dedicato sull'applicazione Telegram (è possibile iscriversi al canale chiamato SWARCO – AMTS Catania).
Ma il trasporto pubblico a Catania non è più un ente isolato, ma sta entrando in una nuova era grazie all'introduzione della soluzione OMNIA di SWARCO recentemente acquistata dalla città. La società AMTS Catania sta pianificando di convertire la sala operativa esistente in una centrale unificata di mobilità, segnando un cambiamento radicale verso una gestione del traffico più efficiente.
Una delle innovazioni chiave in questa evoluzione è l'integrazione del sistema OMNIA con il sistema AVM, con un focus particolare sul progetto di centralizzazione di 40 importanti incroci stradali. Questo progetto ha due obiettivi principali. Prima di tutto, mira a creare un'onda verde semaforica lungo le arterie principali della città. Questo migliorerà la coordinazione e la gestione del traffico, riducendo i tempi di attesa ai semafori e permettendo un transito più veloce e sicuro.
In secondo luogo, il progetto prevede di dare priorità ai mezzi di trasporto pubblico. Questo non solo migliorerà la puntualità e l'efficienza dei servizi di autobus, ma darà anche agli autobus uno strumento in più per essere competitivo nelle soluzioni di mobilità urbana. Il risultato sarà un servizio di trasporto pubblico che può rispettare meglio gli orari e fornire un servizio più affidabile ai passeggeri.
In conclusione, l'inaugurazione recente della nuova sala operativa dell'AMTS segna dunque un progresso significativo non solo nel monitoraggio e controllo dei trasporti pubblici, ma anche nella gestione del traffico della città nel suo insieme. Queste innovazioni rappresentano un passo importante nella trasformazione digitale di Catania, migliorando la qualità della vita dei suoi residenti. Questo sta trasformando Catania in un modello di città intelligente e connessa, dove la mobilità urbana è gestita in modo efficiente e innovativo. |
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ATAC: in servizio nuovi bus Mild Hybrid. Entro luglio 118 mezzi
Sono entrati in servizio i primi autobus Mild Hybrid, parte della nuova fornitura di 118 mezzi che verrà consegnata interamente ad Atac, socio fondatore di TTS Italia, entro fine luglio.
L’acquisto dei nuovi mezzi è stato perfezionato da ATAC tramite piattaforma Consip grazie a finanziamenti pubblici provenienti da Roma Capitale e in parte stanziati dalla Regione Lazio, in applicazione a un decreto del MIMS.
Tutti i nuovi bus verranno dislocati nella rimessa di Portonaccio, che serve sia le linee centrali che quelle periferiche, e andranno a sostituire vecchi mezzi euro 3.
Caratteristiche tecniche. I nuovi bus sono Mercedes, modello Citaro. Si tratta di mezzi Mild Hybrid che consentono un risparmio nei consumi fino a circa l’8% rispetto a un bus tradizionale. Garantiscono un comfort superiore per i passeggeri, grazie anche alle tre porte, e maggiore sicurezza per l’autista, disponendo di una cabina guida separata. Ospitano 24 passeggeri seduti e 79 in piedi e hanno un posto per portatori di disabilità motoria. Tutti sono dotati dei nuovi validatori Tap&Go, per l’acquisto immediato del titolo di viaggio con carta di pagamento, presenti a bordo di tutta la flotta ATAC.
L’acquisto dei 118 nuovi mezzi Mild Hybrid è solo il primo passo di un percorso più ampio che, attraverso un piano acquisti di oltre 1.000 bus nei prossimi quattro anni, consentirà di offrire agli utenti una flotta sempre più “giovane” e sempre più green L’età media del parco bus sarà infatti di 5 anni già alla fine del 2024, a fronte dei 10 anni del valore medio nell’Ue. Parte integrante del rinnovo del parco mezzi è costituito dall’acquisto, con 292 milioni di fondi Pnrr, anche di 411 bus elettrici di cui 109 arriveranno entro la fine del 2024, che grazie all’azzeramento delle emissioni e alla riconversione di 5 depositi nel centro città (Portonaccio, Tor Sapienza Trastevere e Grottarossa e Tuscolana), contribuirà a rendere il trasporto pubblico della Capitale sempre più sostenibile.
Fonte: Ferpress
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Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova programma ESA4: il progetto di evoluzione dell’autostrada A4 da Brescia a Padova
Una proposta efficiente, innovativa e sostenibile, concepita attraverso un articolato e proficuo dialogo con tutti i territori interessati delle regioni Lombardia e Veneto e che mira ad anticipare e risolvere le criticità future legate alla saturazione di un tratto autostradale fra i più trafficati d’Italia, quello fra Brescia e Padova, che è da sempre un’infrastruttura viaria strategica per i collegamenti con l’Europa e motore di sviluppo, non solo industriale, dell’intero Nord Est italiano.
Nel novembre 2021 il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha confermato alla concessionaria Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa la necessità di predisporre un’analisi di fattibilità per valutare possibili interventi tesi a mitigare gli effetti dell’aumento del traffico sulla tratta dell’A4 di propria competenza. Il dialogo continuo e fruttuoso fra concedente e concessionario ha portato all’elaborazione di una strategia complessiva di potenziamento ed evoluzione dell’autostrada A4 Brescia-Padova, attraverso l’elaborazione del “Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali” (acronimo DOCFAP), che valuta congiuntamente i fabbisogni della collettività, i livelli di servizio e le condizioni di traffico assieme alle possibili ed efficaci alternative modali e di tracciato, e che verrà presentato a fine giugno 2023 al Ministero competente.
Il punto di partenza del documento è l’assunto che il tratto autostradale tra Brescia e Padova, della lunghezza di oltre 146,1 Km, e che insiste su un’area di circa 5 milioni di abitanti, è l’unico servito ancora da 3 corsie per senso di marcia, se si prendono in considerazione i diversi tratti in variante dell’autostrada A4 tra Milano e Venezia (come la Bre.Be.Mi e il Passante di Mestre).
Dagli iniziali confronti con il Ministero, l’autostrada A4 in questo tratto ha raggiunto i livelli di traffico pre-pandemia, totalizzando poco meno di 90.000 veicoli teorici giornalieri medi (dato riferito all’anno 2022) di cui il 30% veicoli pesanti e presentando ormai fenomeni di congestionamento per lunghi tratti della giornata, con conseguente decadimento dei livelli di servizio trasportistici, denominati LOS.
I LOS misurano qualitativamente le condizioni operative del flusso di traffico in autostrada e sono determinati dal rapporto tra la quantità di traffico circolante e le corsie disponibili. Quando il traffico diventa troppo elevato per le corsie disponibili si ha uno scadimento del deflusso veicolare con basse velocità di marcia, accodamenti e stop and go, incremento dei tempi di viaggio e un comfort di guida inadeguato.
Le opere programmate o in fase di realizzazione nell’area (come il completamento della Superstrada Pedemontana Veneta o la terza corsia in A22 fra Modena e Bolzano, o ancora la nuova linea di Alta Velocità Ferroviaria fra Milano e Venezia), anche quando entreranno in esercizio, non sono né saranno in grado di sottrarre il traffico necessario a ridurre sensibilmente i fenomeni di congestionamento, anche considerando un trasferimento modale (gomma – ferro) con l’Alta Capacità Ferroviaria pari al 10%.
Infatti, le proiezioni effettuate al 2040 evidenziano un’ulteriore crescita del livello del traffico del 6,5%, superando quota 95.000 veicoli teorici giornalieri medi, che porteranno all’ulteriore decadimento dei LOS.
Da qui l’esigenza di addivenire a un’idea progettuale unitaria e risolutiva nel lungo periodo, in grado di armonizzare le diverse necessità di chi viaggia con quelle di chi vive e lavora nei territori intersecati dall’asse autostradale. Per farlo al meglio Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa ha elaborato e avviato, per la prima volta in Italia, una nuova modalità di condivisione e dialogo con gli stakeholder e le istituzioni del territorio veneto e lombardo, raccogliendo criticità e consigli, informazioni e suggerimenti per analizzare prima e progettare poi la migliore soluzione per la A4 dei prossimi decenni.
È stato approntato così un modello innovativo di stakeholder engagement, che ha prodotto nel 2022 oltre trenta interviste mirate e cinque tavoli pubblici di confronto su base provinciale: attività nelle quali sono stati coinvolti quasi 250 soggetti fra amministrazioni, enti territoriali, associazioni e realtà economiche di Veneto e Lombardia, e che si appresta ora ad entrare nella sua terza fase.
Questo rapporto dialogico con gli stakeholder ha portato al successivo e composito step di analisi delle specificità dei territori coinvolti che si è articolato in studi ambientali, insediativi, infrastrutturali, paesaggistici, geologici e geotecnici, oltre agli approfondimenti di natura idrogeologica e sismica.
Si è giunti così alla soluzione denominata ESA4 (acronimo di Evoluzione Sostenibile dell’Autostrada A4 tra Brescia e Padova), che nel DOCFAP somma in sé tutti i diversi obiettivi di performance tecnica, di sostenibilità, di processo, progettazione e gestione.
Il progetto ESA4 razionalizza gli interventi infrastrutturali, prevedendo la realizzazione della quarta corsia autostradale sulla A4, nel tratto compreso fra il casello di Brescia Est e il Passante di Mestre. Il potenziamento della restante parte del corridoio autostradale, che corrisponde alla tratta urbana di Brescia della A4, si propone venga realizzato “fuori sede” rispetto al tracciato storico dell’autostrada, tramite il potenziamento del Raccordo Autostradale di Brescia Est fino alla località Fascia d’Oro, con connessione e continuità al Raccordo Autostradale Ospitaletto – Montichiari (denominato Corda Molle).
ESA4 è l’ipotesi progettuale efficiente che sarà in grado di gestire in modo ottimale i flussi di traffico previsti, di migliorare ulteriormente gli standard di sicurezza per i viaggiatori, di facilitare e implementare la connessione fra i territori. Grazie all’adozione di tecnologie innovative di smart mobility sarà in grado di affrontare al meglio le sfide della mobilità del futuro, integrando contemporaneamente anche tutti gli aspetti di sostenibilità e mitigazione degli impatti ambientali. Un nuovo modello di infrastruttura sostenibile e resiliente, che saprà armonizzarsi con le necessità della viabilità ordinaria delle province interessate al tracciato e che permetterà di proseguire nella strategia di sviluppo dei territori che attraversa.
Le analisi trasportistiche effettuate evidenziano come ESA4 sia in grado di garantire nel lungo periodo buoni livelli prestazionali di servizio trasportistico (LOS medio-alti), con pieno recupero di funzionalità del sistema anche in ipotesi di maggiore crescita della domanda.
Inoltre, l’analisi costi-benefici ha evidenziato che i benefici del progetto ESA4 sono oltre due volte superiori ai costi preventivati (l’investimento previsto è stimato in 3,5 miliardi di euro) e che la realizzazione dell’opera è economicamente sostenibile.
Si stima che i tempi di progettazione dell’opera possano essere di un triennio e quelli di completa realizzazione di dieci anni.
Considerata l’imminente presentazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del documento di fattibilità del progetto ESA4, già oggi nella sede di A4 Holding si è tenuto un seminario sovraregionale di confronto fra i responsabili delle amministrazioni regionali, provinciali, comunali e realtà associative economiche e ambientaliste, per presentare gli esiti degli studi e delle analisi effettuati, a seguito della raccolta dei fabbisogni da parte delle amministrazioni e dei portatori di interesse locali.
Si aprirà dopo l’estate 2023 la seconda fase di dialogo con i territori, con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere indicazioni e suggerimenti che siano in grado di migliorare ulteriormente il progetto e renderlo ancora più rispondente ai fabbisogni delle realtà interessate.
Infine, per supportare e arricchire ulteriormente questa fase di dialogo continuo con gli stakeholder, Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa si è dotata di una specifica piattaforma virtuale Arup Engage denominata “ESA4”, che permetterà a chi interessato di accedere a informazioni, visualizzare mappe e disegni dei progetti, navigare tra video e sistemi GIS e condividere feedback da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Fonte: A4 Holding
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Autostrade per l’Italia, nuova sperimentazione di un sistema a supporto della guida autonoma sulla rete
La rete di Autostrade per l’Italia, socio fondatore di TTS Italia, è pronta per una nuova fase di progetti dedicati alla guida autonoma. Dopo l’entrata in esercizio dei primi 50 km di Intelligent Roads in A1 tra Firenze Sud e Firenze Nord e sul nodo urbano di Bologna, Aspi ha avviato la sperimentazione di un sistema che consentirà al veicolo di comunicare con l’infrastruttura mantenendo lo stesso livello di guida autonoma, anche in assenza del segnale satellitare. A oggi sono già state effettuate due sperimentazioni: sia in ambiente protetto, sia in un tratto autostradale, più precisamente nella Galleria “Le Croci, posizionata fra Calenzano e Barberino, un fornice attualmente chiuso per la riqualificazione della tratta. A luglio i test proseguiranno sulla A8 e sulla A26 con la prima sperimentazione della guida autonoma su un tratto aperto al traffico.
I progetti Intelligent Roads rientrano nel Programma “Mercury”, in cui tutte le società del Gruppo sono impegnate nella costruzione e realizzazione del piano dedicato all’innovazione. L’obiettivo è quello di garantire infrastrutture più sicure e partecipare da protagonisti alla rivoluzione che decarbonizzazione, digitalizzazione e nuovi servizi di trasporto stanno apportando a tutti i sistemi di mobilità
Un viaggio senza interruzioni. Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems, è in prima linea nell’implementazione di tecnologie che permettono all’infrastruttura di supportare la guida autonoma. Insieme al Politecnico di Milano ha ideato e testato una tecnologia che, basandosi sulla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne RSU (Roadside Unit) già distribuite lungo la rete, permette all’auto di ricevere informazioni utili al posizionamento di precisione e di mantenere il livello di automazione costante lungo il percorso. Durante i test è stata verificata la potenziale capacità dell’auto, opportunamente allestita e supportata dell’infrastruttura, di procedere senza l’intervento del guidatore, potendo così mantenere la guida autonoma di Livello 3 (*) anche in galleria, o comunque in assenza di segnale satellitare.
“Il settore del trasporto su gomma – afferma l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – sta attraversando una fase di trasformazione e innovazione caratterizzata da numerosi trend in evoluzione: l’elettrificazione dei veicoli, i nuovi servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma. Con sperimentazioni all’avanguardia guardiamo al futuro e diventiamo protagonisti del cambiamento con l’obiettivo di rendere la nostra infrastruttura sempre più sicura, innovativa e connessa. Grazie al programma Mercury, supportiamo lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma, lavorando al miglioramento continuo dei livelli di affidabilità e sicurezza”.
“Con la nostra innovazione vogliamo dare un ruolo attivo all’operatore stradale per favorire quella che sarà una grande rivoluzione della mobilità”, dichiara Lorenzo Rossi, Amministratore Delegato di Movyon. “Stiamo sperimentando nuove soluzioni che supportino i veicoli a guida autonoma attraverso lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già installati lungo la rete autostradale. È infatti l’infrastruttura che, dotata di sensori e sistemi di monitoraggio per la gestione del traffico e della sicurezza, ha una visione completa e sempre aggiornata della rete stradale e può integrare o ridondare le capacità tecnologiche che i veicoli stanno acquisendo, aumentandone i livelli di affidabilità e favorendone la diffusione”.
Perché è fondamentale sviluppare l’infrastruttura. Grazie all’utilizzo di sistemi C-ITS è possibile garantire lo scambio continuo di dati tra i mezzi e l’infrastruttura. In questo modo le auto possono comunicare tra loro (V2V o Vehicle to Vehicle) e con la sede autostradale (V2I o Vehicle to Infrastructure) per incrementare la sicurezza e la fluidità del traffico. Nel prossimo futuro lo sviluppo delle infrastrutture sarà fondamentale per rendere la guida autonoma ancora più performante, efficiente, sicura e confortevole. I veicoli potranno comunicare con l’infrastruttura grazie all’innovazione tecnologica che Movyon sta portando sulla rete autostradale e che un domani potrebbe essere estesa anche nei centri urbani. La digitalizzazione della rete stradale consentirà di superare la fase in cui il veicolo raccoglie in autonomia i dati solo grazie ai suoi sensori e consentirà quindi al mezzo di ricevere più informazioni, anche in presenza di condizioni di scarsa visibilità o di ostacoli.
(*) Il Livello 3, secondo gli standard SAE (Society of Automotive Engineers), permette la guida senza intervento umano in situazioni specifiche.
Fonte: Movyon
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A Trafficlab l’incarico di monitoraggio del PUMS e del PCSS del Comune di Pescara
Trafficlab, socio ordinario di TTS Italia, è stata incaricata del monitoraggio sull’attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e del Piano Comunale della Sicurezza Stradale (PCSS) di Pescara per il prossimo triennio. Il PCSS, in qualità di strumento settoriale del PUMS, svolge un ruolo preponderante nell’orientamento e nella programmazione del miglioramento della sicurezza stradale a livello comunale. L’incarico assegnato a Trafficlab comporta vari stadi essenziali, tra cui l’implementazione del software di gestione, la formazione del personale, e la sorveglianza del PCSS e del PUMS. Per specificare:
1. Implementazione del software di gestione a beneficio del Comune di Pescara, con l’attivazione di funzioni a sostegno dell’Area Interna (per l’uso del personale comunale) e dell’Area Esterna (per l’uso del pubblico) della Piattaforma.
2. Manutenzione, assistenza e aggiornamento del software e dell’hardware.
3. Istruzione del personale interno designato, per l’impiego della piattaforma di monitoraggio del PCSS e del PUMS.
4. Supervisione del PCSS e del PUMS, che include il recupero dei dati relativi agli incidenti stradali e la loro geolocalizzazione, la revisione/aggiornamento del catasto stradale comunale (ed i relativi rilievi), la classificazione delle strade/intersezioni in relazione all’incidentalità, l’aggiornamento dei dati relativi agli interventi sulle infrastrutture e di “Traffic Calming”, l’analisi della domanda di trasporto e la campagna di rilevamento dei flussi veicolari, l’aggiornamento dei dati relativi alle ispezioni sulle infrastrutture e la programmazione e l’esecuzione delle ispezioni.
5. Sorveglianza del PUMS in base agli indicatori di monitoraggio ambientale e indicatori di monitoraggio delle politiche di piano.
6. Creazione di una procedura di analisi multicriteria per l’identificazione degli interventi prioritari da realizzare sulle infrastrutture per incrementare la sicurezza stradale.
Per Andrea Marella, founder di Trafficlab, “il contributo di Trafficlab a questo progetto è essenziale. L’esperienza e le competenze che abbiamo acquisito nel corso degli anni ci permettono di utilizzare tecniche avanzate, come la computer vision e l’intelligenza artificiale, per raccogliere dati accurati e affidabili.
In particolare, per questo progetto utilizzeremo la nostra piattaforma Wetraffic, con l’implementazione del modulo di analisi dei dati (basati sui flussi video catturati dalle videocamere e dai floating car data delle auto connesse) e del modulo Safety Manager, specifico per l’analisi dell’incidentalità stradale.
Queste tecnologie ci consentono di analizzare le immagini del traffico in tempo reale, identificando modelli e tendenze che possono contribuire a migliorare la sicurezza e l’efficienza del sistema di trasporto.
I dati raccolti saranno essenziali per monitorare l’efficacia delle misure adottate nell’ambito del PUMS e del PCSS e per pianificare ulteriori interventi futuri.”
Fonte: Trafficlab |
CIRCLE Group ed altri 21 partner europei si aggiudicano il progetto eFTI4EU per un valore totale di € 28,3 milioni
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – si è aggiudicato il progetto eFTI4EU che supporterà 9 Paesi europei nell’attuazione del Regolamento UE 2020/1056 relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (“Regolamento eFTI”).
Finanziato nell’ambito del programma Connecting Europe Facility (CEF2) per un importo di € 28,3 milioni e una durata di 36 mesi, il progetto eFTI4EU riunisce 22 partner provenienti da 9 diversi Stati membri (Austria, Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Portogallo) e vede in Italia anche la partecipazione e il coordinamento da parte del MIT e di RAM.
L’obiettivo di eFTI4EU, che ha per CIRCLE un valore di € 562.500, è quello di creare un approccio unificato e di implementare un’architettura di riferimento per lo scambio di dati logistici e di trasporto che sarà sperimentata attraverso una serie di case study in tutti i 9 Stati membri.
Il Regolamento eFTI affronta la necessità di creare una rete logistica efficiente agevolando la digitalizzazione del trasporto merci attraverso la condivisione tra operatori privati e amministrazioni pubbliche delle informazioni in formato elettronico.
Ciò permetterà di contribuire alla riduzione dei costi e all’incremento di efficienza e sostenibilità del trasporto merci, rafforzando così la crescita economica e la competitività dell’Unione Europea e migliorando il funzionamento del mercato interno e la coesione sociale ed economica di tutte le regioni.
“EFTI4EU rappresenta il perfetto complemento del lavoro che stiamo già facendo dal 2021 affiancando la Commissione Europea per lo sviluppo del Regolamento sul documento di trasporto elettronico, potendo in questo caso supportare 9 Paesi europei verso un approccio armonizzato della normativa da validare anche attraverso diversi progetti pilota a livello nazionale e internazionale” commenta Alexio Picco, Managing Director di CIRCLE Group.
Fonte: CIRCLE Group |
CIRCLE Group: Magellan Circle lancia il nuovo servizio Fast Track to Innovation per supportare i Porti nella loro transizione a “Comunità Energetiche”
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, e socio ordinario di TTS Italia – lancia attraverso Magellan Circle il nuovo servizio Fast Track to Innovation per le Comunità Energetiche nei Porti.
Il servizio nasce in risposta all’esigenza del mercato portuale di approfittare delle opportunità di finanziamento nazionali ed europee per la trasformazione dei porti in Comunità di Energie Rinnovabile (“CER”), come da Direttive UE RED II e IEM, recepite dal legislatore italiano attraverso le leggi L.91/2022 e L.14/2023 (conversione Decreto Aiuti e Milleproroghe).
Con il servizio Fast Track to Innovation, Magellan Circle metterà a disposizione la propria esperienza ventennale nella consulenza europea legata a trasporti, logistica, mobilità, ambiente ed economia circolare e la propria competenza nell’identificazione di piani strategici e di investimento che possano beneficiare di finanziamento a valere su misure nazionali ed europee, ponendosi come unico interlocutore in grado di selezionare i migliori scenari e percorsi di sviluppo.
Alexio Picco, General Manager di CIRCLE Group e Presidente di Magellan Circle commenta: “Con questo nuovo servizio vogliamo affiancare le Autorità di sistema nella sfida della costruzione e gestione delle proprie comunità energetiche assieme agli attori che ruotano attorno alla port community”.
Tra le infrastrutture più energivore i porti occupano un ruolo centrale nelle strategie e nei processi per la transizione verde e possono favorire la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo di energia verde per soddisfare le esigenze energetiche dell’intero cluster portuale (imprese portuali, compagnie portuali, agenzie, servizi tecnico nautici, armatori, Guardia Costiera, etc.) e retroportuale.
Fonte: CIRCLE Group |
Green Mobility e Smart Cities: lanciata la call rivolta alle start up per un programma di accelerazione
Da Settembre 2023 a Dicembre 2023, nell’ambito del programma di Invitalia Bravo Innovation Hub, finalizzato a stimolare l’innovazione nel Mezzogiorno, a Cagliari verrà realizzato un programma di accelerazione verticale sui temi della Green mobility e Smart Cities.
Il programma prevede un supporto strutturato, erogato da Nana Bianca, Apply Consulting, StartupItalia e la collaborazione di GreenShare, socio ordinario di TTS Italia, composto da capacity building, advisory strategica, mentoring, matching con corporate e imprese del settore e interazione con investitori professionali operanti in tutta Italia.
Possono partecipare al programma startup che propongono soluzioni innovative per rivoluzionare la mobilità e la gestione delle città e che rispettano i requisiti richiesti dalla call for startup.
C’è tempo fino al 3 Luglio per candidarsi!
Le imprese e corporate operanti nei settori Green Mobility e Smart Cities interessate a cogliere l’opportunità di collegarsi al programma in ottica di open innovation, potranno conoscere da vicino le startup e fare scouting delle soluzioni e tecnologie innovative dalle stesse proposte. Le imprese che desiderano sfruttare questa opportunità possono compilare questo form per fare emergere i propri bisogni in termini di innovazione, o scrivere a giuseppe.colistra@green-share.it per richiedere maggiori informazioni.
Fonte: GreenShare |
La telematica per il trasporto ittico: la rivincita tecnologica di Eurofish grazie a Geotab
Geotab – leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia, ha supportato Eurofish – azienda ittica campana, nell’ottimizzazione della gestione della propria flotta di veicoli leggeri e mezzi pesanti.
La soluzione telematica di Geotab ha consentito all’azienda di monitorare la propria flotta con conseguenze positive sulla gestione dei percorsi e la manutenzione dei veicoli. Allo stesso tempo, è stato possibile migliorare il piano operativo e la gestione degli autisti grazie all’identificazione automatica tramite tecnologia Near Field Communication (NFC).
Eurofish ha ottenuto un risparmio in termini sia di costi (-8% sulla spesa per i veicoli sostitutivi) e di tempo (ciascun autista risparmia 15-20 minuti nella routine quotidiana). Non solo: l’azienda ha potuto beneficiare di una maggiore flessibilità, così da mantenere una qualità del servizio elevata e restare un punto di riferimento a livello territoriale.
L’azienda vanta oltre 50 anni di esperienza nel settore ittico: con un forte stampo familiare, è cresciuta fino a espandersi all’estero grazie all’apertura di una seconda sede a Roquetas de Mar, nel sud della Spagna.
Nel settore alimentare, monitorare gli spostamenti lungo l’intera catena di approvvigionamento e salvaguardare il rispetto degli standard di sicurezza alimentare è fondamentale per garantire la freschezza dei prodotti.
Inoltre, le crescenti complessità legate anche alla diffusione dell’e-commerce hanno posto Eurofish di fronte alla necessità di migliorare l’organizzazione e la gestione dei 55 veicoli della propria flotta.
Dopo una prima esperienza nel 2018 con una soluzione telematica di vecchia generazione con funzionalità generiche, come la localizzazione dei veicoli e il monitoraggio del livello del carburante nel serbatoio mediante sonde analogiche, Eurofish è quindi andata alla ricerca di una soluzione di fleet management completa, che consentisse di gestire il business a tutto tondo: dalla supply chain alla logistica, dal monitoraggio dei consumi alla gestione delle manutenzioni.
La collaborazione con un partner autorizzato di Geotab ha permesso all’azienda di ottenere un servizio su misura adeguato alle proprie esigenze. La soluzione tecnologica proposta si è infatti distinta per essere scalabile, integrabile e basata su standard aperti, quindi accessibile e collaborativa.
“Quando siamo entrati in contatto con le funzionalità offerte da Geotab, abbiamo capito che era la soluzione giusta rispetto alle nostre esigenze operative, nonché rispetto alle necessità legate a scadenze, costi e manutenzione”, ha spiegato Giorgio Parisi, Chief Financial Officer di Eurofish.
In particolare, in linea con l’approccio tipico del settore della logistica e del commercio di prodotti ittici, Geotab è andata oltre al semplice tracciamento GPS della flotta, mettendo a disposizione una vasta gamma di informazioni e dati che consentono di mantenere l’eccellenza nel servizio, garantendo allo stesso tempo rapidità, trasparenza e sicurezza.
L’implementazione della piattaforma telematica di Geotab ha portato la gestione della flotta di Eurofish a un livello superiore, migliorando l’esperienza sia dei fleet manager, sia dei conducenti.
Il monitoraggio della flotta ha portato benefici immediati, tra cui l’ottimizzazione dei percorsi di viaggio in base alla tabella giornaliera e alle situazioni incidentali, che è ora possibile gestire al meglio grazie all’invio di indicazioni alternative.
Inoltre, il tracking continuo e costante dello stato dei veicoli si riflette positivamente anche in termini di manutenzione: Eurofish è ora in grado di calendarizzare gli interventi nel corso dell’anno, ottimizzando il fermo tecnico e riducendo i costi di noleggio annuali dell’8% in riferimento ai veicoli presi in sostituzione dei mezzi fermi in officina.
Tra gli ulteriori vantaggi evidenziati dall’azienda, la possibilità di disporre di una piattaforma dinamica e personalizzabile: ad esempio, è possibile realizzare report customizzati, facilmente visualizzabili, esportabili in formati Excel e notificabili via mail o tramite alert digitali. I fleet manager possono così godere di una panoramica chiara e precisa sui dati per loro di maggiore interesse, essenziali per la gestione quotidiana dell’attività commerciale.
“Scegliere il partner giusto per il proprio business è un fattore molto importante, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza operativa” ha commentato Parisi. “Per questo motivo Eurofish ha scelto Geotab, riuscendo, grazie alla tecnologia telematica offerta, a mantenere il livello di business pre-pandemia e a gestire in modo puntuale ogni esigenza legata alla flotta.”
Dal punto di vista dei conducenti, la soluzione di Geotab ha abilitato il sistema di riconoscimento del conducente al volante: questo ha portato un cambio radicale nella routine degli autisti, che hanno potuto eliminare i registri di guida cartacei e risparmiare tra i 15 e i 20 minuti precedentemente necessari per compilarli manualmente. Ora, il lettore NFC presente a bordo consente infatti di identificare automaticamente il conducente e registrarne le attività, ottimizzando così il piano operativo.
“Le nostre soluzioni sono sviluppate per consentire ai Clienti di rispondere con agilità e tempestività a esigenze sempre nuove. Siamo quindi orgogliosi di aver affiancato Eurofish nel percorso di ottimizzazione della flotta, e di aver dato così il nostro contributo alla crescita e allo sviluppo di un’importante azienda del territorio”, ha affermato Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab. “Come leader globale nell’ambito della tecnologia per i veicoli connessi, il nostro obiettivo è quello di continuare ad affiancare settori strategici come quello del trasporto a temperatura controllata con soluzioni sempre più avanzate, flessibili e personalizzabili, che consentano di migliorare le performance e far crescere il business”.
Per scoprire di più sul caso di successo Eurofish, clicca qui.
Fonte: Geotab |
Logistica: primario operatore aeroportuale si affida a CIRCLE per sviluppare servizi digitali multimodali
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – è stato selezionato da un primario operatore europeo per il supporto allo sviluppo di servizi digitali aeroportuali, multimodali e doganali innovativi.
Forte della propria esperienza in materia di Manifesti cargo e doganali evoluti, di procedure Import, Transito ed Export, di Fast Corridor (sono circa 30 quelli già attivati da CIRCLE negli anni, cui si aggiungono i progetti pilota di International Fast & Secure Trade Lanes che hanno interessato 4 diversi Paesi e coinvolto 10 porti e 4 compagnie di navigazione), oltre che dell’aver contributo all’implementazione del primo progetto S.U.DO.CO in Italia, CIRCLE Group affiancherà il Cliente per i 9 mesi di durata del contratto, il cui valore supera € 130.000.
“Grazie all’unione di procedure aeroportuali, multimodali e doganali sarà possibile migliorare il processo di trasferimento della merce in arrivo e partenza, permettendo al proprietario o responsabile della merce e ai propri partner di spedizione, logistici e di trasporto di trasferire quest’ultima in maniera semplificata, efficiente e ottimizzata – spiega Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE – Le procedure doganali multimodali diventano così ancora più flessibili e l’efficienza e il tracking in tempo reale una realtà quotidiana”.
Il nuovo contratto e progetto costituiscono un ulteriore avanzamento all’interno della roadmap Connect 4 Agile Growth che punta a connettere tutti gli stakeholder della Supply Chain in una logica digital, green e federativa.
Fonte: CIRCLE Group |
Mobilità, noleggio e telematica: i risultati della survey del Centro Studi Feet&Mobility per Targa Telematics
In occasione dell’evento: “La Capitale Automobile corporate”, l’appuntamento che riunisce a Roma i protagonisti del settore automotive, Targa Telematics, tech-company specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT e di piattaforme digitali per la mobilità connessa e socio fondatore di TTS Italia, ha presentato i dati della survey commissionata al Centro Studi Fleet&Mobility sul tema: “Mobilità, noleggio & telematica”.
Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 140 professionisti del settore, rappresentanti di case automobilistiche, operatori di noleggio a lungo e breve termine, operatori di servizi per il comparto, come società di finanziamento e assicurazioni, oltre a concessionari di auto, ha indagato come la telematica viene percepita da chi offre servizi di mobilità, in particolare dai noleggiatori.
Rispetto al mercato, dai dati emerge che gli intervistati sono consapevoli che questo sia in evoluzione, tanto che il 70% pensa che nel prossimo futuro gli operatori del noleggio forniranno sia servizi di mobilità esclusiva sia condivisa, andando di fatto ad ampliare la propria offerta per soddisfare tutte le tipologie di richieste.
Un ampliamento di offerta che richiede un cambio di paradigma importante per le differenze intrinseche delle diverse tipologie di servizi di mobilità, esclusiva e condivisa, che emergono soprattutto in merito ai punti di contatto che è necessario dislocare sul territorio e ai processi organizzativi: le differenze relative al primo aspetto hanno un peso rilevante per il 72% dei rispondenti, quelle del secondo per il 64%. Anche la capacità finanziaria impatta sulla spinta ad ampliare il proprio business, anche se in misura minore: il 48% degli intervistati ritiene che la capacità finanziaria di chi offre mobilità in modalità condivisa e occasionale rispetto a chi la offre in modalità esclusiva e continuativa sia “completamente differente”, mentre è “leggermente differente” per il 35% di essi.
La telematica può giocare un ruolo cruciale per supportare concretamente il passaggio che, in particolare, un operatore del noleggio a lungo termine è chiamato a fare per continuare a rimanere competitivo sul mercato.
Mentre al car sharing si accede attraverso una app, al contrario il noleggio a breve a termine prevede il passaggio presso una stazione di noleggio. Secondo il 43 % dei rispondenti, tale differenza è dovuta ad un ritardo di tecnologia e di processo. A questo riguardo, l’86 % dei rispondenti ritiene che la telematica possa agevolare l’erogazione del noleggio a breve termine senza il passaggio fisico, velocizzando il servizio.
Con particolare riferimento ai servizi di telematica per la gestione dei dati del veicolo e per gli spostamenti, il 50% dei rispondenti ritiene che questi siano fondamentali per il noleggio a lungo termine; percentuale che sale addirittura al 77% se considerata in relazione al noleggio a breve termine e al 70% per il car sharing.
“I dati della survey confermano come la telematica possa essere l’abilitatore tecnologico per permettere agli operatori di noleggio di ampliare la propria offerta” ha commentato Massimiliano Balbo di Vinadio, Vice President Sales Large Account di Targa Telematics. “Da oltre vent’anni Targa Telematics è impegnata nel supportare i propri clienti nella loro trasformazione digitale co-creando soluzioni su misura per le specifiche esigenze basate sulla telematica. Oltre a garantire un migliore utilizzo dell’asset e l’ottimizzazione dei processi operativi, questa abilita il passaggio a nuove forme di mobilità che si stanno affacciando sul mercato, come il pay per use. Inoltre, dal nostro osservatorio, vediamo che molti operatori di noleggio a lungo termine stanno ampliando ulteriormente la loro offerta attivando ad esempio soluzioni di corporate car sharing per i propri clienti con conseguente necessità di soluzioni differenti rispetto a quelle tipiche del comparto. I confini tra operatori di mercato si stanno facendo via via sempre più sottili con bisogni sempre più sovrapponibili, in cui la nostra esperienza nello sviluppo di soluzioni e piattaforme digitali per la mobilità connessa può giocare un ruolo cruciale”.
Qui i dati della survey “Mobilità, noleggio&telematica”.
Fonte: Targa Telematics |
OCTO Connected Forum 2023: un indicatore per misurare la sostenibilità della mobilità nei centri urbani
È tutto pronto per l’OCTO Connected Forum, il principale appuntamento in Italia e uno dei più importanti a livello globale sulla mobilità connessa e sostenibile. Il prossimo 13 ottobre a Roma OCTO Telematics, socio ordinario di TTS Italia, e The European House – Ambrosetti presenteranno il terzo capitolo dello Studio Strategico Connected Mobility 2025 sulla Mobilità Connessa e Sostenibile e un’importante novità: la Sustainable Mobility Dashboard, uno strumento di governance, realizzato insieme a imprese e amministrazioni pubbliche, in grado di misurare la sostenibilità della mobilità nei centri urbani.
Da tre anni OCTO e The European House – Ambrosetti cooperano nell’ambito dell’iniziativa “La Via italiana alla Mobilità Connessa” con l’obiettivo di promuovere un nuovo paradigma di Mobilità che vede nella digitalizzazione dei sistemi di mobilità un elemento essenziale per lo sviluppo delle Smart City, con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale (riduzione delle emissioni) e sociale (accessibilità, inclusività e benessere).
Al fine di concretizzare la visione progettuale e avviare un confronto sullo sviluppo della mobilità urbana, è fondamentale continuare a mantenere un dialogo con le Pubbliche Amministrazioni. In quest’ottica, la prossima edizione del Forum, sarà anticipata da una serie di Roadshow territoriali che permetteranno di entrare in contatto con i principali rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche Regionali, Locali e del Trasporto Pubblico territoriale così come con le imprese locali, gli Enti di ricerca e le Università, che da sempre sono portatori di innovazione.
I roadshow consentiranno di raccogliere le esigenze delle Amministrazioni per finalizzare la realizzazione di una “Sustainable Mobility Dashboard” progettata per misurare e valutare le performance di sostenibilità della mobilità all’interno delle città sulla base del paradigma ESG (Environmental, Social & Governance) e in linea con la Vision Zero di OCTO, ossia una mobilità senza incidenti, inquinamento e traffico. Il nuovo strumento di governance a disposizione delle amministrazioni avrà l’obiettivo di promuovere un modello di crescita capace di coniugare sviluppo economico e sostenibilità.
OCTO e The European House – Ambrosetti sono convinti che le città del futuro dovranno svilupparsi secondo un approccio incentrato sulla sostenibilità ESG:
• Environmental: Promuovere la riduzione degli impatti ambientali delle città, adottando, secondo un principio di neutralità tecnologica, tutte le soluzioni disponibili e agendo sulle diverse componenti degli ecosistemi urbani (mobilità, edilizia, infrastrutture, gestione delle risorse, dati, ecc.);
• Social: Sviluppare un sistema urbano che sia inclusivo e coeso per tutti i gruppi sociali e culturali della città, indirizzandone i diversi bisogni e migliorandone la qualità della vita;
• Governance: Creare un ecosistema «innovation-driven» che permetta di sviluppare relazioni tra i diversi stakeholder della città (sia pubblici sia privati) e definire meccanismi di monitoraggio dello sviluppo della città con una prospettiva allargata.
Nei prossimi 10 anni, a livello mondiale nasceranno oltre 10 megacittà, ovvero città con più di 10 milioni di abitanti, e la popolazione residente nelle zone urbane passerà da circa il 50% a oltre il 66%. Se consideriamo la realtà italiana, vi sono sette città metropolitane dove è concentrato oltre un terzo della popolazione regionale. Al tempo stesso, è fondamentale considerare che l’84,8% della popolazione italiana abita in città di medio- piccole dimensioni che sono anche centri culturali a forte vocazione turistica per i quali è importante definire dei piani che integrino mobilità urbana ed extra-urbana in un concetto che si distacca dalle geografie territoriali e vede le città come territori estesi e a rete definiti dalla “domanda” di mobilità.
Al fine di comprendere il ruolo delle tecnologie connesse e, in particolare, della Connected Mobility nell’abilitare un nuovo paradigma di sviluppo urbano sostenibile, è stata fatta un’analisi della letteratura accademica basata su oltre 41 mila paper scientifici, che ha confermato la centralità dei dati, della connettività e, in particolare, dei sistemi di mobilità nell’abilitazione del paradigma Smart City. È stata inoltre sviluppata una mappatura di 165 casi studio internazionali (in ambito Smart City) con l’obiettivo di approfondire le opportunità legate alla Mobilità Connessa e le azioni dei decision maker pubblici nell’orchestrare e nel governare l’ecosistema della mobilità.
L’iniziativa è guidata da un Advisory Board composto da Nicola Veratelli (CEO, OCTO Group), Valerio De Molli (CEO & Managing Partner, The European House – Ambrosetti) e da un comitato scientifico di cui fanno parte Enrico Giovannini (Direttore Scientifico, ASVIS; già Ministro per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili; già Presidente, Istat) e Giorgio Ventre (Professore Ordinario di Sistemi per l’Elaborazione delle Informazioni, Università di Napoli Federico II; Direttore Scientifico, Apple Developer Academy). L’Advisory Board sarà chiamato a fornire le linee di indirizzo del lavoro, stimolare idee innovative, verificare l’avanzamento dei contenuti, proporre lo sviluppo di relazioni rilevanti per il progetto e agire da portavoce delle diverse proposte.
Strumento di lavoro pratico per l’indirizzo delle decisioni strategiche dei policy maker (Governo, Istituzioni europee, ecc.), lo Studio Strategico e la Sustainable Mobility Dashboard saranno resi disponibili a tutti gli stakeholder di riferimento dell’ecosistema della mobilità.
Fonte: OCTO Telematics |
Pin Bike e MaaS
Manca poco al lancio delle attività pilota di REACTIVITY, il progetto europeo finanziato da EIT Urban Mobility (l’Istituto Europeo di Tecnologia per la Mobilità Urbana) che testerà la nuova piattaforma di Pin Bike, socio ordinario di TTS Italia, per la mobilità urbana sostenibile a partire da luglio 2023 a Braga (PT) e Lecce.
Allineandosi agli obiettivi del quadro per la mobilità urbana dell’Unione Europea, che prevede di tagliare le emissioni di CO2 del 90% entro il 2050, la nuova piattaforma Pin Bike certificherà tutti i mezzi di trasporto sostenibile in ambito urbano: camminata, micromobilità (bici, monopattino, skate, hoverboard, ecc.), car pooling, trasporto pubblico.
Grazie a questo sviluppo, Pin Bike sarà in grado di espandere le possibilità del proprio servizio di raccolta e monitoraggio dati, di gamification e di sostegno alle città e ai pianificatori urbani nella definizione di interventi, strategie e finanziamenti basati sui dati. Di più: Pin Bike potrà facilmente integrarsi nelle piattaforme Maas come plugin per il monitoraggio della mobilità attiva privata, nonché della micromobilità condivisa (bike sharing e scooter sharing).
La piattaforma di gamification potrà integrarsi con tutte le piattaforme MaaS e con piattaforme di vendita di biglietti ellettronici già presenti sul territorio. In questo modo, al momento dell’attivazione di un titolo di viaggio, si darà inizio al tracciamento GPS degli utenti individuali che avranno aderito all’iniziativa attraverso l’app di gamification tramite un integrazione server-to-server. L’app di gamification rappresenta un incentivo per gli utenti a condividere i dati dei propri spostamenti. Infatti, le applicazioni MaaS non sono strumenti sufficienti di per sé per cambiare le abitudini di spostamento, specialmente in un Paese come l’Italia caratterizzato da forti tassi di possesso e uso dell’auto privata.
A differenza di altre le app di gamification sul mercato che basano il tracciamento sull’autodichiarazione del mezzo di trasporto o su semplici logiche basate su limiti di velocità, il sistema proposto certificherà gli spostamenti effettuati in TPL grazie a un’integrazione con i rivenditori di biglietti elettronici (come le piattaforme MaaS) già presenti sul territorio che darà il via al tracciamento GPS a seguito dell’attivazione di un titolo di viaggio. La stessa logica sarà applicata per i servizi di micro-mobilità in sharing.
Inoltre, la gamification non si limiterà al mero accumulo di punti in app, in quanto i cittadini potranno riscattare buoni economici sotto forma di voucher da spendere nelle attività commerciali locali, che guadagneranno visibilità su una piattaforma con milioni di potenziali clienti. In questo modo si metterà in atto un circolo virtuoso tra l’adozione della mobilità sostenibile e la promozione del commercio di prossimità. La presenza di premi economici reali da spendere nelle attività commerciali locali garantirà un incentivo sufficiente a coinvolgere gli utenti nell’adottare la mobilità sostenibile e nel condividere i propri spostamenti.
La piattaforma di gamification integra un sistema di segnalazioni per la pubblica utilità con geolocalizzazione e supporto testuale e fotografico, specialmente relative a barriere architettoniche e disservizi infrastrutturali (buche stradali, occupazioni illegali di ciclabili, segnali stradali danneggiati. ecc.) Le città possono inoltre somministrare sondaggi e questionari per valutare l’impatto qualitativo dei servizi disponibili.
Fonte: Pin Bike |
Service Vill sceglie Targa Telematics per gestire la sua flotta di Chauffer Service
Service Vill, società di noleggio con conducente che opera in Italia e in Svizzera, ha scelto Targa Telematics, tech-company specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT e di piattaforme digitali, e socio fondatore di TTS Italia, per il monitoraggio della sua vasta flotta, composta da diversi modelli di vetture di lusso e alta gamma, utilizzate per offrire servizi logistici affidabili e personalizzati ai propri clienti.
La piattaforma digitale sviluppata da Targa Telematics permette di gestire e monitorare l’intera flotta di Service Vill, fornendo la soluzione di Fleet Management per il raggiungimento di tre obiettivi principali: controllo dei costi, maggiore efficienza operativa e sicurezza a mezzi e persone, grazie alla Centrale Operativa attiva 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per 365 giorni all’anno.
In particolare, Targa Telematics utilizza le informazioni dei veicoli connessi, raccogliendo e normalizzando i dati provenienti dal data stream dei dispositivi di primo impianto forniti dai produttori di auto (OEM). Il processo di normalizzazione mira a rendere i dati uniformi, coerenti e fruibili, migliorando così la gestione, l’analisi e l’integrazione delle informazioni. Grazie a questa innovazione, Targa Telematics abilita numerosi servizi all’operatore di mobilità, e rappresenta un importante passo avanti per i clienti come Service Vill, che possono digitalizzare la propria flotta in modo rapido, accedendo ai dati nativi forniti dai car maker. Ciò comporta benefici economici ed operativi per Service Vill, e fornisce un vantaggio competitivo a Targa Telematics grazie alle partnership siglate con i principali produttori di veicoli, come Stellantis, Mercedes Connectivity, BMW e MINI, e più recentemente Ford, per integrare i loro flussi di dati nella propria piattaforma. La piattaforma di Targa Telematics fornisce a Service Vill informazioni omogenee e una visione completa della flotta da un’unica dashboard, indipendentemente dalla marca e dal modello dell’auto. Inoltre, semplifica le questioni commerciali e legali legate alla varietà di acquisizione dei dati.
Tutto ciò è reso possibile grazie all’esperienza consolidata di Targa Telematics nella gestione di flotte di grandi dimensioni, come ad esempio i noleggiatori, che comprendono una varietà di vetture e marche diverse. Inoltre, la piattaforma di Targa Telematics integra anche le vetture equipaggiate con dispositivi installati in post-produzione, al fine di fornire ai fleet manager una visione completa e semplificata dei propri asset.
“La nostra principale focalizzazione è costruire piattaforme digitali per le auto connesse, raccogliendo, integrando e analizzando i dati provenienti da vetture di qualsiasi casa automobilistica”, afferma Alberto Falcione, VP Sales di Targa Telematics. “L’obiettivo è semplificare e velocizzare l’adozione delle nostre tecnologie da parte dei clienti, indipendentemente dal fatto che il dato provenga da soluzioni OEM o after-market”.
“Ci siamo affidati a Targa Telematics per la sua pluriennale esperienza nel settore”, ha commentato Valsecchi CEO di Service Vill. “Avendo un’ampia flotta e gestendo clientela prevalentemente legata al business travel, la rapidità di risposta è un grosso vantaggio rispetto ai competitors. Monitorare costantemente la flotta, aiuta l’ufficio operativo a soddisfare i clienti più esigenti con immediatezza di intervento”.
Fonte: Targa Telematics |
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Smart City Expo&World Congress: aperte le registrazioni per l’evento spagnolo
Torna anche quest’anno a Barcellona e online, dal 7 al 9 novembre 2023, lo Smart City Expo&World Congress, che vede TTS Italia tra i Partner Istituzionali.
L’evento, nato nel 2011, è tra i più grandi nel settore dell’innovazione urbana. L’obiettivo finale è quello di fare da connettore tra i leader di aziende, governi e organizzazioni varie per portare le città verso un futuro migliore. Il motto di questa nuova edizione è “Welcome to the new urban era”: un nuovo paradigma sta ridisegnando la pianificazione urbana, e collaborazione, tecnologia etica, bene comune, sensibilità ambientale nonché le reali esigenze delle persone sono al centro di tutte le agende.
Il Congresso co-ospita anche Tomorrow Mobility, la piattaforma per la mobilità urbana intelligente e sostenibile.
Le registrazioni all’evento sono già aperte! E, solo per i soci di TTS Italia, sono previste agevolazioni/gratuità sugli ingressi.
Per maggiori dettagli sull’evento, visita https://www.smartcityexpo.com/. |
Finanziamenti in ambito ITS: il webinar di TTS Italia
Il 24 maggio, aperto ai soli soci di TTS Italia, si è svolto il webinar di aggiornamento del Gruppo di Lavoro (GdL) “Finanziamenti per la digitalizzazione dei trasporti” che ha prodotto, a ottobre 2021, il documento disponibile qui
L’obiettivo del GdL, coordinato da Fabio Nussio, Roma Servizi per la Mobilità, è quello di favorire la conoscenza e disponibilità dei fondi europei e nazionali sul tema della smart mobility; creare le condizioni per sfruttare al meglio il loro utilizzo; effettuare proposte per risolvere criticità.
Il webinar di maggio, in particolare, si è focalizzato sulle nuove opportunità dal MIMIT e dall’Europa, con cenni alla nuova politica europea dei trasporti, nonché al PNRR e a MaaS4Italy. |
Logistica: le soluzioni del progetto FENIX. L’articolo di TTS Italia su Strade&Autostrade
Prosegue la collaborazione tra TTS Italia e la rivista Strade&Autostrade.
In questo nuovo articolo, parliamo di FENIX (A European FEderated Network of Information eXchan- ge in Logistics), un progetto di 48 mesi partito ad Aprile del 2019 e che ha coinvolto 45 beneficiari, tra cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Direzione Sicurezza Stradale, Div 4 CCISS, ITS).
TTS Italia ha partecipato al progetto come implementing body proprio del MIT per coordinare le attività nazionali svolte dagli altri 22 implementing body, tra cui il Politecnico di Bari, leader del pilot di Trieste, e le Università di Modena e Reggio Emilia/ICOOR, leader del pilot nazionale Reno-Alpi.
E proprio loro ci raccontano le soluzioni concrete sviluppate nell’ambito del progetto.
Leggi l’articolo qui.
Fonte: EDI-CEM Srl – Rivista “Strade & Autostrade” |
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Dalla Piattaforma degli Enti Locali
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Infrastrutture ciclabili: Milano tra le città vincitrici del bando Bloomberg
Il Comune di Milano è tra le dieci città del mondo vincitrici del bando promosso da Bloomberg philanthropies per realizzare piste ciclabili: riceverà un finanziamento di 400.000 dollari.
I nomi dei vincitori della “Bloomberg initiative for cycling infrastructure (BICI)” sono stati annunciati in occasione della Giornata mondiale della Bicicletta, il 3 giugno.
L’obiettivo di BICI è aiutare le città a incentivare la mobilità sostenibile, rivitalizzare i quartieri e promuovere la salute e il benessere di cittadini e cittadine. Condotto in collaborazione con la Global designing cities initiative (GDCI), oltre ai finanziamenti per attuare le loro proposte, ogni città vincitrice riceverà anche assistenza tecnica da GDCI per lo sviluppo e la progettazione di infrastrutture ciclabili, la raccolta di dati e il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine.
Oltre a Milano, le città vincitrici sono: Fortaleza (Brasile), Addis Abeba (Etiopia), Bogotà (Colombia), Lisbona (Portogallo), Mombasa (Kenia), Pimpri-Chinchwad (India), Quelimane (Mozambico), Tirana (Albania) e Wellington (Nuova Zelanda).
“La lotta al cambiamento climatico va di pari passo con l’offerta alle persone di maggiori opzioni di trasporto – ha dichiarato Michael R. Bloomberg, fondatore di Bloomberg LP e Bloomberg Philanthropies e 108° sindaco di New York –. Queste proposte per rendere la mobilità ciclabile più sicura e accessibile richiederanno una solida assistenza tecnica e il nostro team è lieto di supportare i vincitori mentre trasformano le loro idee in azioni. I progressi compiuti da queste 10 città contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria, proteggere l’ambiente e guidare anche la crescita economica. Non vediamo l’ora di vedere i risultati”.
“Le piste ciclabili non sono servizi, sono infrastrutture essenziali per le città – ha affermato Janette Sadik-Khan, responsabile dei trasporti presso Bloomberg associates ed ex commissario del Dipartimento dei trasporti di New York –. Queste sovvenzioni aiuteranno queste 10 città a intraprendere l’azione decisiva necessaria per trasformare le strade e rappresentano un punto di svolta sulla sicurezza, sull’inquinamento e sul cambiamento climatico”.
Le 10 città vincitrici si trovano in 10 Paesi di cinque continenti e rappresentano in totale più di 15 milioni di residenti. I vincitori sono stati selezionati tra 275 domande presentate tra il 10 novembre 2022 e il 3 febbraio 2023, da città con oltre 100.000 residenti.
Milano si è candidata con un progetto capace di dare continuità ad un itinerario ciclabile portante, servire gli istituti scolastici e rispondere quindi alle esigenze legate agli spostamenti casa-scuola, creando occasioni di riqualificazioni puntuali per aumentare la qualità dello spazio urbano e la sicurezza per tutti gli utenti della strada. L’itinerario ciclabile proposto ha una lunghezza di circa 6 km.
“Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per questo prestigioso premio – ha detto Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano –. Sono anche orgogliosa di poter contare su una struttura che è stata capace di presentare un progetto che ha vinto, capace di primeggiare tra 275 proposte grazie anche al sostegno di Legambiente, Ciclobby e Massa Marmocchi Milano che hanno supportato il progetto con una lettera di interesse. Milano nel prossimo futuro potrà così contare su un itinerario ciclabile portante che attraversa un territorio che ospita 40 scuole”.
“Quando si tratta di ridurre le emissioni e promuovere città più sane e più verdi, dobbiamo continuare ad aumentare le nostre ambizioni collettive – ha affermato James Anderson, che guida il programma Government Innovation presso Bloomberg philanthropies –. La Bloomberg Initiative for Cycling Infrastructure ha dato alle città di tutto il mondo la possibilità di sognare in grande e mostrare ciò che è possibile. Non vediamo l’ora di lavorare con queste città per implementare i loro potenti progetti e, mentre lo facciamo, condividere lezioni in tutto il mondo”.
“Costruire reti ciclabili sicure e connesse è un’esigenza universale che avvantaggia la salute e il benessere fisico e mentale delle persone, tanto quanto avvantaggia l’ambiente e l’economia – ha affermato Skye Duncan, direttore esecutivo di GDCI –. Attraverso i loro ambiziosi progetti di infrastrutture ciclabili, le città selezionate trasformeranno le loro strade mettendo le persone al di sopra di ogni altra cosa, avvantaggiando al contempo le loro comunità per garantire spazi più sani, sicuri e più equi per tutti. Il team BICI di GDCI non vede l’ora di iniziare a lavorare a fianco di queste città per aiutarle a realizzare le loro iniziative”.
Bloomberg philanthropies convocherà le 10 città vincitrici dal 26 al 29 giugno 2023 a Londra, offrendo agli amministratori locali l’opportunità di incontrarsi, scambiare idee con colleghi, iniziare la pianificazione del progetto e imparare dagli esperti di progettazione urbana di GDCI.
Fonte: Ferpress |
MaaS: a Milano individuati i soggetti che potranno chiedere voucher per la sperimentazione delle piattaforme
Saranno circa cinquemila le persone che potranno essere selezionate per ricevere un voucher da spendere sulle piattaforme degli operatori MaaS (Mobility as a Service) individuate dal Comune di Milano per spostamenti con mezzi diversi da quello personale.
La Giunta ha infatti approvato le linee di indirizzo per l’individuazione di coloro che potranno beneficiare di un contributo per la sperimentazione prevista nel Progetto MaaS4Italy MILANO finanziato con fondi PNRR per il quale il Comune è stato selezionato. Si tratta di quattro gruppi distinti di utenti: studenti universitari residenti e non residenti a Milano, lavoratori non residenti a Milano con sede in città, categorie deboli (genitori con bambini sotto i 4 anni, donne in stato di gravidanza e persone con disabilità) e utilizzatori di auto in divieto di circolazione rispetto a ZTL ambientali, in entrambi i casi residenti a Milano.
I contributi, per i quali è stato complessivamente destinato un milione di euro, dovranno essere utilizzati per concorrere nella misura massima del 50% all’acquisto di pacchetti di mobilità esclusivamente tramite i cinque MaaS Operator aderenti alla sperimentazione (ACI Infomobility S.p.A, myCicero S.r.l., UnipolTech S.p.A., URBANNEXT SA, WeTechnology S.r.l).
L’incentivo sarà costituito da un voucher nominativo che i soggetti selezionati potranno spendere sotto forma di sconto in percentuale sui servizi a pagamento presso i MaaS Operator attivi.
Due saranno le tipologie di voucher: un bonus di “iscrizione” del valore di 10 euro da utilizzare sulle piattaforme selezionate (fino ad un massimo di cinque bonus per un totale massimo 50 euro, uno per ciascun operatore), e un bonus mensile, che si annullerà a fine mese per l’importo non utilizzato nel mese di riferimento, dai 20 ai 40 euro a seconda della categoria di utente e che potrà essere speso progressivamente sulle piattaforme MaaS a cui il soggetto sperimentatore si è iscritto in precedenza.
Il Comune avrà così il ruolo di acceleratore del servizio MaaS, utilizzando le risorse economiche rese disponibili dai fondi PNRR per stimolare l’adozione del servizio attraverso meccanismi che ne incentivano l’utilizzo. L’obiettivo è quello di coinvolgere indicativamente 5mila utenti, differenziati su diversi cluster di popolazione, attraverso la cui esperienza sarà possibile analizzare i comportamenti e i fabbisogni connessi ai servizi Maas.
Entro la fine del mese di giugno sarà avviata la procedura per la raccolta delle candidature che sarà accompagnata da una campagna di comunicazione. La sperimentazione vera e propria durerà cinque mesi, da luglio a novembre.
“La sperimentazione ci consente l’incentivazione tariffaria – ha spiegato Arianna Censi, assessora alla Mobilità – sia per supportare la mobilità di specifiche categorie di utenti sia per favorire comportamenti multimodali virtuosi. L’analisi di questa prima sperimentazione ci consentirà di capire come si muove e che esigenza ha questo primo nucleo di persone, aiutandoci a sviluppare al meglio una mobilità che favorisce una maggiore accessibilità, multimodalità e sostenibilità degli spostamenti. Lo sviluppo del MaaS potrà anche permetterci di fronteggiare meglio sia l’emergenza climatica sia le criticità derivanti dal traffico, in termini ambientali e di congestione, ottimizzando anche la pianificazione del viaggio”.
Fonte: Ferpress |
Micromobilità: a Napoli pubblicato avviso per servizi di mobilità in sharing con monopattini elettrici
È stato pubblicato sul sito del Comune di Napoli, l’avviso pubblico per l’individuazione di operatori interessati a svolgere servizi di mobilità in sharing con monopattini elettrici nel territorio comunale. La scadenza per l’invio dell’adesione è il 12 luglio 2023.
Il numero totale dei dispositivi in esercizio non potrà superare complessivamente le 2.100 unità, con numero massimo di operatori pari a 3 e numero massimo di veicoli per operatore pari a 700. Le autorizzazioni saranno concesse fino 30 giugno 2025, con possibilità di rinnovo di ulteriori 24 mesi.
“Continua l’impegno dell’Amministrazione Manfredi verso l’incentivazione della mobilità sostenibile – ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza – I dispositivi di micro mobilità elettrica aventi tipologia di monopattino si sono rivelati (già nella sperimentazione realizzata in città dal 2020) alternativi al mezzo privato per certe fasce di utenti e complementari alle linee di trasporto pubblico esistenti ed in corso di implementazione”.
Per l’avviso, clicca qui.
Fonte: Ferpress |
Mobilità: da luglio, Bologna sarà la prima grande “città 30” in Italia
Nei giorni scorsi, il sindaco Matteo Lepore ha annunciato che Bologna diventerà ufficialmente una “Città 30“. Durante la presentazione del provvedimento, sono stati forniti i dettagli dell’iniziativa. La nuova regola stabilisce un limite di velocità di 30 chilometri all’ora in molte delle strade urbane che attualmente hanno un limite di 50 chilometri all’ora. La transizione verso la Città 30 inizierà il 1° luglio, anche se si prevede che ci vorranno sei mesi per completarla. Pertanto, eventuali sanzioni per eccesso di velocità saranno applicate solo a partire dal 1° gennaio 2024.
La trasformazione delle attuali “Zone 30” in una vera e propria “Città 30” rappresenta un notevole salto di scala, come dimostrano i numeri. Attualmente, i limiti di velocità di 30 km/h si applicano solo al 30% delle strade urbane, in modo sporadico. Con l’approvazione del piano, i limiti di velocità di 30 km/h copriranno circa il 70% di tutte le strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico che sarà facile da comprendere e rispettare. Tale percentuale aumenta quasi al 90% se si considera solamente il perimetro delle aree più densamente abitate della città, inclusi l’asse tangenziale-autostrada e le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale. Per le aree collinari e pianure esterne al centro abitato, è prevista una strategia generale che gradualmente prevede interventi per moderare la velocità e garantire la sicurezza. “Questo progetto rappresenta un elemento fondamentale del nostro mandato per plasmare il futuro di Bologna”, afferma Lepore. “Il nostro obiettivo è ridurre a zero il numero di morti sulle strade. L’abbiamo dichiarato fin dall’inizio: vogliamo che Bologna diventi una vera Città 30 per inviare un segnale chiaro a tutto il Paese”.
Da luglio a settembre, il Settore Mobilità Sostenibile installerà la segnaletica orizzontale e verticale e implementerà le relative ordinanze stradali, che saranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024. Saranno sostituiti o installati oltre 500 cartelli e saranno realizzati circa 300 bolloni stradali. La segnaletica orizzontale, sebbene non obbligatoria per legge, si è dimostrata molto efficace nel rendere gli spazi stradali più accessibili agli utenti, come dimostrato da esperienze in altri paesi. La presenza ripetuta dei segnali di limite di velocità di 30 km/h sulla maggior parte delle strade aiuterà a una migliore comprensione del comportamento richiesto.
Visto che si tratta di un cambiamento storico e culturale che richiederà un adattamento graduale degli automobilisti ai nuovi limiti, l’Amministrazione ha deciso di non introdurre immediatamente sanzioni relative ai nuovi limiti di velocità. Invece, è prevista una transizione di 6 mesi durante la quale verrà condotta una vasta campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta alla cittadinanza. La Polizia Locale organizzerà iniziative sul territorio al fine di diffondere le informazioni necessarie.
Per individuare le aree della città in cui si applicheranno i limiti di velocità di 30 km/h e 50 km/h, è stata incaricata la società Polinomia. In stretto coordinamento con gli uffici comunali, la società ha condotto un’analisi tecnica dettagliata, tenendo conto di dati statistici sull’utilizzo delle strade, dei flussi di traffico e degli incidenti stradali. Sono stati anche organizzati incontri e consultazioni con i principali interessati. La documentazione prodotta ha costituito la base per definire in modo definitivo la proposta di perimetrazione e della rete stradale, che è stata infine approvata dalla Giunta.
La Fondazione per l’Innovazione Urbana (FIU) ha creato un questionario online sul sito web www.bolognacitta30.it per coinvolgere e ascoltare le persone durante l’implementazione del piano Bologna Città 30. Il questionario comprende 30 domande che richiedono circa 15 minuti per essere completate. I cittadini possono esprimere la propria opinione sul piano, descrivere le proprie esigenze e abitudini di mobilità, indicare le tre strade nella loro zona che è prioritario rendere più sicure e confortevoli, nonché proporre interventi concreti per migliorare la sicurezza stradale e la qualità dello spazio pubblico. Le informazioni raccolte saranno analizzate in forma aggregata e anonima e serviranno all’Amministrazione comunale e alla Fondazione per orientare al meglio la comunicazione e i progetti volti a garantire la sicurezza e migliorare lo spazio pubblico nell’ambito del concetto di Città 30.
Fonte: Eco dalle Città |
Mobilità elettrica: a Roma entro il 2025 si arriverà a 5.000 colonnine elettriche
L’Assemblea Capitolina ha approvato un nuovo regolamento che prevede l’installazione e la gestione delle colonnine elettriche per gli autoveicoli. Lo fa sapere l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè in una nota. Nella stessa anticipa quali saranno le novità previste dal regolamento.
“Rispetto al passato, partendo da una pianificazione più attenta e a una programmazione periodica degli impianti di ricarica, sarà possibile coprire tutto il territorio di Roma Capitale in un’ottica di massima distribuzione capillare e proporzionata delle colonnine in tutti i Municipi, concordandone il posizionamento anche con la sovrintendenza nelle zone centrali e di maggior pregio della città”.
“Tra le altre novità – ha continuato Patanè – sarà introdotta la procedura competitiva che sceglierà gli operatori sulla base della qualità tecnica del prodotto e dei servizi tecnici e informatici che offre; verrà garantita l’interoperabilità tra gli operatori, in modo da facilitare per il cittadino le operazioni di ricarica anche presso colonnine di operatore diverso rispetto al proprio; saranno posizionati nei nuovi stalli sensori in grado di rilevare soste abusive negli stalli per la ricarica; al fine di disincentivare l’utilizzo degli stalli di ricarica come parcheggi di mera sosta anche per chi deve ricaricare il mezzo, verranno applicate tariffe speciali – come previsto dal Codice della Strada – per chi lascia l’auto parcheggiata sugli stalli dopo un’ora dal termine della ricarica; saranno sostituite tutte le vecchie colonnine e le vecchie prese di corrente per ammodernare le capacità e la velocità della ricarica alle moderne tecnologie. Infine, le colonnine saranno inserite nel sistema MaaS – Mobility as a service – di Roma Capitale”.
“Il nuovo regolamento – ha concluso Patanè – porterà un radicale cambio di passo nell’installazione e nella gestione delle colonnine elettriche. Tra i principali obiettivi, l’estensione del numero di ambiti di piano per diffondere le colonnine capillarmente su tutto il territorio della città arrivando entro il Giubileo a 5mila stalli, facilitare e semplificare la vita dei cittadini nell’utilizzo dei dispositivi, disincentivare l’utilizzo abusivo e improprio degli spazi di ricarica”.
Al momento le colonnine elettriche presenti nella Capitale sono 2.751.
Fonte: Eco dalle città |
Mobilità: nell’Area Metropolitana di Firenze diventa definitivo il titolo di viaggio integrato
Dal 1 luglio lascia la fase sperimentale ed entra in quella definitiva il titolo di viaggio “Pegaso Area Metropolitana Firenze”, che continuerà a garantire agli utenti la possibilità di spostarsi nell’area metropolitana fiorentina (tra i comuni di Firenze, Calenzano, Sesto Fiorentino, Signa e Lastra Signa, Fiesole e Campi Bisenzio ai quali si aggiungeranno presto Scandicci, Impruneta, Bagno a Ripoli e Vaglia) tramite bus, treni e tramvia.
Il titolo di viaggio è stato illustrato dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore ai trasporti e infrastrutture Stefano Baccelli insieme ai sindaci di Fiesole, Anna Ravoni, di Lastra a Signa, Angela Bagni e all’assessore ai lavori pubblici di Campi Bisenzio Daniele Matteini.
“Abbiamo approvato una delibera a cui teniamo molto – ha detto il presidente Giani – tutti i cittadini che vogliono un trasporto pubblico efficiente e economicamente conveniente possono contare sull’abbonamento Pegaso. Dal 2019 era in fase sperimentale, adesso è finalmente strutturale. Grazie alla Regione e ai Comuni della Città metropolitana fiorentina abbiamo avuto l’opportunità di stabilire tariffe che vengono coperte dalla Regione con 225mila euro e dagli altri Comuni dell’area fiorentina con altri 225mila euro. Sono tariffe che consentono di far pagare l’abbonamento mensile solo 55 euro. Avere, con questa cifra, la possibilità di utilizzare tutti i mezzi pubblici nell’area fiorentina è un risultato che promuove e valorizza il trasporto pubblico, uno dei messaggi chiave della nostra politica”.
“Crediamo nel traporto pubblico locale ma la parola d’ordine è intermodalità – ha detto l’assessore Baccelli -. Per favorirla occorre un’integrazione tariffaria, cioè quella semplcità che permette agli utenti di utilizzare i vari sistemi di mobilità pubblica di questa regione. Il titolo di viaggio integrato Pegaso era in una fase spermentale, ora diventa strutturale e in accordo con la Città metropolitana e i suoi Comuni contribuiamo anche per calmierare il prezzo di questo abbonamento. Si tratta davvero di uno strumento che ci auguriamo invogli ulteriormente a usare i mezzi pubblici e usarli con grande semplicità. Questa formula è estensibile agli altri territori della Toscana, obiettivo al quale stiamo già lavorando”.
“Ormai qualche anno fa – ha detto la sindaca di Lastra a Signa Bagni – abbiamo ideato l’abbonamento Unico Metropolitano per agevolare i cittadini e incentivarli a usare i mezzi pubblici, quindi a favore della sostenibilità ambientale e del risparmio economico. Grazie alla Regione, alla Città Metropolitana e a tutti i Comuni che hanno deciso di sottoscrivere l’accordo continuando a finanziare questo importante progetto. Ci impegneremo per proseguire a lavorare in futuro per passare da abbonamento a biglietto”.
“Sono felice di questo passaggio alla fase definitiva – ha detto la sindaca di Fiesole Ravoni – la Regione ci ha investito, ci abbiamo investito anche noi Comuni. Tanti incontri e confronti che hanno portato tutta l’area metropolitana a pagare la stessa tariffa. Ora starà anche a noi promuovere questa soluzione e invitare i cittadini a prendere il treno o il bus”.
“Siamo stati favorevoli fin da subito a questo progetto e fin da subito vi abbiamo aderito – ha detto l’assessore Matteini – Crediamo fortemente nel trasporto pubblico, anche perché le tre direttrici che collegano Campi a Firenze sono sempre congestionate da auto private, una condizione che rischia di paralizzare il traffico. Puntiamo quindi con sempre più convinzione sul trasporto pubblico tanto da avere in ponte, come Comune, anche il progetto dei mezzi pubblici gratuiti per i giovani dai 14 ai 19 anni”.
La delibera di giunta appena approvata, frutto di una intenso lavoro compiuto di concerto con la Città metropolitna e i Comuni coinvolti dell’area fiorentina, ha stabilito l’agevolazione della tariffa del titolo “Pegaso Area Metropolitana Firenze” affinché le tariffe al pubblico, considerato anche la rivalutazione sulla base dell’indice ISTAT FOI medio annuo, siano:
– 55 euro mensile di tariffa ordinaria
– 45 euro mensile di tariffa ISEE
– 512 euro tariffa ordinaria per l’abbonamento annuale
– 419 euro tariffa ISEE per l’abbonamento annuale
Un obiettivo che Regione Toscana e gli Enti Locali (Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa e Città Metropolitana di Firenze) si impegnano a mantenere cofinanziando la differenza tra l’importo del titolo di riferimento del Sistema Pegaso e le tariffe di vendita sopra riportate, secondo questa modalità:
• in misura pari al 50% (comprensiva della quota integrativa del sistema Pegaso pari al 15%) contribuito da Regione Toscana cioè 225mila euro l’anno;
• in misura pari al 50% contribuito dalla generalità degli enti secondo la ripartizione percentuale per ente concordata e coordinata dalla Città Metropolitana di Firenze cioè 225mila euro l’anno.
Fonte: Ferpress |
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• Estonia – Tallin
Manutenzione di impianti di segnalazione
• Finlandia-Helsinki
Semafori
• Francia-Issy-les-Moulineaux
Cartelli a messaggio variabile
• Francia-Le Mans
Terminali
• Francia-Rouen
Installazione di semafori stradali
• Francia-Tolone
Sistemi di localizzazione veicoli
• Germania-Düsseldorf
Servizi di controllo del traffico
• Germania-Francoforte sul Meno
Servizi di analisi e programmazione di sistemi
• Italia-Assago
Attrezzature per pedaggi
• Italia-Assago
Segnaletica stradale
• Italia-Bari
Lavori di manutenzione stradale
• Italia-Firenze
Autobus pubblici
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• Italia-Pescara
Autobus pubblici
• Italia-Taranto
Lavori di costruzione
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Distributori automatici di biglietti
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Servizi di informazione elettronica
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Servizi di pedaggio autostradale
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• Polonia-Łódź
Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione
• Romania-Târgoviște
Obliteratrici
• Spagna-Pozuelo de Alarcón
Manutenzione di impianti di illuminazione pubblica e semafori
• Svizzera-Zurigo
Apparecchi fotografici per il controllo della velocità
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World Conference on Transport Research 2023
17-21 Luglio, Montreal, Canada
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