L’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè:
“Lavoriamo a un unico MaaS per il Paese, il nostro progetto è un tassello della strategia per la mobilità sostenibile in città e il contrasto all’auto privata”
Non sarà un MaaS metropolitano, un prototipo di Mobility as a Service che si blocca all’imbocco del Grande Raccordo Anulare di Roma. Ma proprio come nell’acronimo del programma lanciato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza, sarà un MaaS4Italy, un servizio nazionale che si propone come destinatario finale il Paese, i cittadini italiani. E che è già oggi un tassello della strategia complessiva che la Capitale sta mettendo a punto per contrastare l’uso dell’auto privata e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico, della bicicletta, della sharing mobility e della cosiddetta mobilità dolce, i percorsi a piedi. Mentre prepara il Giubileo del 2025. Così l’Assessore alla mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè in questa intervista a TTS Italia.
Patanè ne è convinto e lo ripete ogni volta che ne ha l’occasione, che racconta il percorso intrapreso dopo aver vinto il primo bando pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale. Come il Comune di Milano e al Comune di Napoli, che con Roma ha guadagnato il podio. “Siamo davvero contenti di essere risultati tra i primi tre vincitori – commenta subito l’Assessore -. MaaS4Italy muove i primi passi nelle tre principali e popolose città del Nord, del Centro e del Sud, che costituiscono una massa critica molto importante. Insieme all’onore, però, arriva la responsabilità: rappresentiamo il Paese e dobbiamo coordinare le azioni, raggiungere gli obiettivi fissati dal progetto e consentire a tutti gli italiani di giovarsi di questa fondamentale innovazione che permetterà loro di muoversi meglio, di scegliere tra diverse soluzioni di viaggio, più lente o più veloci, e di pagare con un’unica operazione l’intero spostamento door-to-door”.
L’Assessore alla Mobilità di Roma teme il campanilismo e le fughe in avanti, che renderebbero questo primo esperimento parziale e meno efficace. “Dobbiamo evitare che il MaaS – ribadisce con puntiglio Patanè – si traduca in uno spezzettamento del territorio nazionale, nella moltiplicazione delle piattaforme. Che qualcuno prenda la cassa e scappi. Sosteniamo con convinzione la linea d’azione indicata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la giudichiamo giusta, va seguita: lavoriamo fianco a fianco, sentiamo la responsabilità di essere la capitale del Paese”.
Capitale dove ogni giorno entrano tra le 700mila e le 800mila persone per lavoro e per le diverse attività. “Proprio per questo motivo sostengo che non possiamo chiuderci dentro il Gra. Chi entra in città non viene solo dall’area metropolitana, si muove da tutta la regione e oltre, dalla Campania, dall’Abruzzo, dall’Umbria e dalla Toscana, penso alle cooperative di infermieri, agli insegnanti, ai dipendenti dei Ministeri e ai funzionari delle Alte Corti. Arrivano da Perugia e da Terni, da Caserta e da L’Aquila, con i treni regionali e con l’Alta velocità da Firenze e da Napoli. Siamo la capitale del Paese e la capitale mondiale della Cristianità, è d’obbligo un orizzonte largo, una scelta strategica nazionale”.
Un unico MaaS nazionale, dunque. “Sì, noi siamo dentro quel flusso – conferma l’Assessore di Roma -. E perfettamente allineati con l’idea che a partire da questo unico MaaS nazionale, da questa piattaforma condivisa e interoperabile, il mercato sarà aperto, entreranno operatori diversi. Per parte nostra abbiamo individuato Roma Servizi per la Mobilità come il cosiddetto MaaS Integrator e Atac come il MaaS operator ma siamo consapevoli che non sarà l’unico. Altri devono poter fare, con una bigliettazione integrata che consenta di pagare l’intero viaggio”.
Su quante risorse potete contare? “Arriviamo quasi a 10 milioni perché ai 2 milioni e mezzo che ci ha assegnato il bando, come Comune abbiamo aggiunto altri milioni di fondi europei. Stiamo partecipando anche al secondo bando del Ministero, stavolta per il Living Lab, per avviare anche qui la sperimentazione di innovazioni tecnologiche come la guida autonoma su strada integrata con il MaaS.”
MaaS che è solo uno dei tasselli della strategia complessiva per la mobilità delle persone e delle merci e delle politiche di contrasto all’uso dell’auto privata che la nuova Giunta di Roma Capitale e l’assessorato alla Mobilità stanno mettendo a punto. “In città ci sono più auto che patenti, a fronte di 1,7 milioni di vetture registriamo 1,5 milioni di patenti. Oltre la metà dei mezzi, un milione circa sosta in strada. Una situazione insostenibile – conferma l’Assessore -. Lavoriamo su tre linee d’azione: rendere effettivi i divieti d’ingresso nelle low emission zones, rimodulare la sosta tariffata e restituire spazio fisico al trasporto pubblico, alle biciclette e ai pedoni”.
Cominciamo dalla prima. “Bisogna rendere operativi i divieti che già esistono e non vengono rispettati: l’unico modo è installare i varchi elettronici di controllo. Lavoriamo a tre fasce a centri concentrici: la più estesa la fascia verde, che si colloca tra il Gra e l’anello ferroviario; l’anello ferroviario, che chiamiamo zona ZTL -VAM (veicoli a motore) e la Ztl Centro Storico introdotta nel 1993, che però copre appena lo 0,4% del territorio comunale e oggi è largamente insufficiente. Abbiamo finito l’installazione dei varchi nella ZTL-VAM ed entro il 2023 completeremo la fascia verde. Dobbiamo assolutamente ridurre il numero dei veicoli in circolazione in città e in particolare i più inquinanti”.
Poi parcheggi a pagamento e spazio pubblico. “Rimoduleremo la sosta tariffata – spiega Patanè –, con costi orari più alti per le zone di maggior pregio e traffico e più bassi nelle altre zone e toglieremo la possibilità di sostare l’intera giornata pagando 4 ore per garantire la rotazione dei veicoli. Il numero degli stalli salirà dai 70mila attuali a 100mila. E sottrarremo spazio pubblico all’auto privata per restituirlo al trasporto pubblico, ai tram, ai filobus e agli autobus con nuove corsie dedicate, alle biciclette, alla micromobilità e ai pedoni. Per completezza Aggiungo che continuiamo a non mollare la presa su Rete ferroviaria italiana perché chiuda finalmente l’anello ferroviario così da avere un servizio di treni regionali e metropolitani all’altezza della capitale”.
Da ultima ma non per ultima la sharing mobility, che è in via di riorganizzazione. “La Giunta dovrebbe emanare le linee guida a fine giugno e a luglio pubblicare il nuovo avviso pubblico visto che le autorizzazioni in vigore scadono tutte al 31 dicembre di quest’anno. Intendiamo ridurre il numero degli operatori di monopattini da 7 a 3 e di biciclette da 6 a 3, insieme ai mezzi disponibili, da 14mila a 9mila i monopattini e dal 12.500 a 9mila le biciclette. Lavoriamo a un nuovo tipo di autorizzazione contrattualizzata con l’introduzione di penali, con servizi estesi a tutto il territorio romano e distribuiti su tre fasce in free floating, per una durata di tre anni. Come integrazione di ultimo miglio al trasporto pubblico”.
Chiudiamo tornando al MaaS, quali sono i tempi di implementazione? “Intendiamo iniziare la sperimentazione quanto prima, se possibile entro fine anno o al più tardi a inizio 2023. Si comincia con mille utenti per poi estendere il servizio a tutti i cittadini. Atac ha già una sua app ma non vogliamo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Come ho detto questo progetto deve avere una valenza nazionale: noi di Roma Capitale non abbiamo dubbi”.
Chi è Eugenio Patanè. Assessore alla Mobilità. 49 anni, avvocato. Nel marzo 2018 è stato eletto, per la seconda legislatura consecutiva, consigliere regionale del Lazio nelle liste del Pd ed è stato Presidente della commissione Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti. Dal 2006 al 2008 è stato consigliere comunale di Roma, dal 2007 ha ricoperto l’incarico di responsabile del dipartimento Mobilità del PD Lazio e nel 2010 è stato eletto presidente del PD Roma. Dal 2002 al 2005 ha collaborato con l’assessorato alle Politiche per la Mobilità del Comune di Roma ed è stato Presidente della Commissione consultiva del servizio pubblico non di linea. |
|
Atac presenta primo bus sperimentale Tap&Go con lettore contactless
Arriva il primo bus sperimentale Tap&Go dotato di lettore contactless per pagare il biglietto a bordo attraverso carte di pagamento. Il mezzo fa parte di un progetto, in corso di realizzazione con la collaborazione di Mastercard, che porterà a dotare l’intera flotta di superficie di lettori contactless.
Alla presentazione del bus in Campidoglio hanno partecipato l’Assessore alla Mobilità della Capitale Eugenio Patanè, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di ATAC, socio fondatore di TTSItalia, Giovanni Mottura, il Direttore Generale di ATAC, Alberto Zorzan, il Vice President Business Development Italia di Mastercard, Luca Corti.
Il successo di Tap&Go in metro ha convinto ATAC a sviluppare il progetto estendendolo anche al servizio di superficie. Il primo “Bus Tap&Go” dotato di validatore contactless sarà in servizio per i prossimi 15 giorni sulla linea 51, che attraversa il centro storico. A bordo sarà presente personale ATAC per illustrare l’iniziativa ai passeggeri, assisterli e valutare il loro gradimento. La fase sperimentale consentirà di ottimizzare il servizio e di testare i dispositivi in esercizio, quindi in condizioni reali. A partire da ottobre 2022 Tap&Go verrà gradualmente esteso sull’intera flotta di superficie. Le operazioni si completeranno entro la fine dell’anno. Roma è la prima grande città italiana e tra le prime in Europa a offrire la possibilità di pagare i titoli di viaggio con carte di credito, di debito, prepagate e device contactless sull’intera rete di trasporto.
Il servizio Tap&Go registra numeri in costante crescita. Oltre il 20% dei BIT validati in metro viene acquistato con carta, con picchi di oltre 40.000 tap giornalieri. Da quando il servizio è stato inaugurato, a settembre 2019, sono stati effettuati oltre 11 milioni di tap. Tap&Go è stato lanciato da ATAC in collaborazione con Mastercard per consentire ai clienti di accedere al servizio di trasporto in metro comprando il titolo di viaggio con carta direttamente al tornello. Una semplificazione arricchita anche da alcuni vantaggi: la tariffa best fare, applicazione automatica della tariffa più conveniente in base al numero di viaggi effettuati, e la funzionalità di white list, con cui si può acquistare online l’abbonamento mensile sulla carta di pagamento e utilizzarla direttamente per accedere al servizio senza necessità di una tessera Metrebus.
Fonte: Ferpress
|
CIRCLE Group: siglato contratto di consulenza per supportare il percorso doganale e di gestione ferroviaria di primario operatore intermodale merci italiano
CIRCLE Group (“CIRCLE”), gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., società quotata sul mercato Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia, ha siglato un contratto di consulenza con un primario operatore merci italiano.
CIRCLE avrà l’incarico di supportare e accompagnare il Cliente in tutte le attività necessarie ad affrontare il percorso di evoluzione doganale e, più in particolare, all’implementazione di procedure doganali innovative, fra cui anche Temporanee Custodie e Fast Corridor ferroviari, con gestione pienamente digitalizzata dei terminal (portuali e inland) coinvolti e delle procedure e documenti ferroviari di accompagnamento.
Articolata su un orizzonte temporale di 3 anni (i.e. con primo termine a giugno 2025 e opzione di successivo rinnovo biennale), la commessa vale circa € 280.000.
“La firma di questo nuovo contratto con un importante operatore intermodale merci italiano rappresenta uno step importante nel percorso di crescita, condiviso con i nostri stakeholder e Investitori, della Roadmap 2024 Connect 4 Agile Growth e, proiettando l’orizzonte della collaborazione al 2025, testimonia la reciproca volontà con il Cliente di realizzare una partnership strategica duratura finalizzata a raggiungere risultati condivisi di forte crescita” ha dichiarato Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE Group.
Fonte: CIRCLE Group |
Convegno “I sistemi di bigliettazione elettronica in Lombardia: stato di fatto e prospettive. Il sistema della Gestione Governativa Navigazione Laghi”
Conduent Transportation, una divisione di business di Conduent Incorporated, e socio ordinario di TTS Italia, ASSTRA Lombardia (associazione delle aziende di trasporto della Regione) e Gestione Governativa Navigazione Laghi, azienda che eroga il servizio pubblico di linea sui laghi Maggiore, di Garda e di Como, hanno presentato un evento sui Sistemi di Bigliettazione Elettronica in corso di realizzazione in regione Lombardia. L’appuntamento si è svolto il 16 giugno a Desenzano del Garda, a bordo della motonave Andromeda appartenente alla flotta della Gestione Governativa Navigazione Laghi.
Il convegno è stato organizzato allo scopo di promuovere un confronto fra i rappresentanti dell’Assessorato della Regione Lombardia, gli operatori del trasporto pubblico locale, le associazioni di settore per condividere lo stato di avanzamento dei progetti di bigliettazione elettronica in Lombardia. Ai partecipanti è stata fornita una panoramica dello stato dell’arte dei Sistemi di Bigliettazione Elettronica in corso di attuazione e la loro evoluzione nel breve-medio periodo. L’esperienza di Navigazione Laghi è stata inoltre condivisa come caso di successo: il nuovo Sistema di Bigliettazione Elettronica, implementato da Conduent Transportation, peraltro, fa seguito alla realizzazione del sistema di monitoraggio e tracciamento in tempo reale della flotta e della piattaforma di infomobilità. A conclusione degli interventi, si è svolta una tavola rotonda di confronto sugli argomenti presentati.
Fonte: Ferpress |
Geotab annuncia una collaborazione con Renault per la telematica integrata per offrire ai fleet manager connettività chiavi in mano
Geotab, leader globale in ambito IoT e veicoli connessi, e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato la collaborazione con Renault per combinare le capacità telematiche dei veicoli con la piattaforma per la gestione delle flotte MyGeotab. Questa collaborazione fornirà un unico punto di accesso per gli operatori, permettendo loro di prendere decisioni strategiche, e offrirà soluzioni di connettività a flotte di qualsiasi dimensione.
I clienti potranno scegliere, tra i modelli Renault costruiti a partire dal 2010, una soluzione telematica installata in fabbrica o aggiornata in un secondo momento per i veicoli già circolanti. In questo modo, gli utenti beneficeranno direttamente dei dati di elevata qualità di Renault – aggregati nella piattaforma indipendente MyGeotab – per gestire l’intera flotta. La nuova soluzione telematica è disponibile da subito in 21 Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Spagna, Italia, Regno Unito e Irlanda.
La connettività di Renault può essere attivata tramite accesso remoto e contactless. I clienti potranno quindi utilizzare i dati specifici del marchio, compresi i dati unici dei veicoli elettrici (EV).
La combinazione dei dati di alta qualità di Renault con la potenza della piattaforma di Geotab offre agli operatori delle flotte una soluzione di connettività pronta all‘uso. I fleet manager potranno beneficiare di informazioni e insight relativi a produttività, conformità, efficienza, ottimizzazione e sicurezza dei conducenti.
Inoltre, i dati possono contribuire all’impegno per la sostenibilità. Ad esempio, gli operatori delle flotte possono accedervi per ottimizzare i percorsi, aumentare l’efficienza del carburante e ridurre al minimo i tempi di inattività. La piattaforma elabora automaticamente i dati trasformandoli in informazioni utili e fornisce gli insight necessari per una reale comprensione delle prestazioni dei veicoli.
La piattaforma MyGeotab è disponibile per tutti gli operatori di auto e furgoni Renault, per settori che includono trasporto e logistica, edilizia, corrieri e spedizioni, food & beverage, flotte, società di leasing e di noleggio. Inoltre, MyGeotab offre condizioni ottimali per la gestione di flotte miste di qualsiasi dimensione.
“La mobilità del futuro sarà guidata dai dati. L’elettrificazione delle flotte rafforzerà tale tendenza e la telematica preinstallata diventerà lo standard. Siamo lieti di aver trovato in Renault un partner che ha riconosciuto questo trend e con il quale possiamo continuare a guidare l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti”, afferma Christoph Ludewig, Vice President OEM Europe di Geotab. “La capacità di gestire flotte miste è essenziale nel percorso di transizione verso un futuro caratterizzato dai veicoli elettrici. Vedremo i motori a combustione interna (ICE) e i veicoli elettrici (EV) coesistere per molti anni a venire: per questo abbiamo bisogno di una soluzione telematica adatta a gestire entrambi in modo agevole, attraverso un’unica piattaforma”.
La soluzione combinata in collaborazione con l’OEM offre ulteriori vantaggi:
accesso a numerosi dati proprietari: le informazioni del veicolo specifiche dell’OEM vengono registrate in continuità
nessun tempo di inattività del veicolo: non essendo richiesta alcuna installazione hardware, l’attivazione può avvenire durante il regolare funzionamento del veicolo
compatibilità del veicolo: l’hardware Renault è integrato nel veicolo e testato sui modelli elencati
a prova di futuro: le capacità di connettività di Renault contribuiscono a garantire che i clienti continueranno a ricevere tutti i dati rilevanti in futuro
estensibilità: gli utenti possono accedere a una vasta gamma di software di terze parti, che offrono Add-in, Add-On ed estensioni attraverso il Marketplace di Geotab
Fonte: Geotab
|
IVECO e Alpega Group insieme per un sistema di trasporto a zero emissioni
“Luceverde” – il canale infomobilità dell’Automobile Club d’Italia, socio fondatore di TTS Italia – si è aggiudicato il “BECOMING A MOBILITY CLUB” AWARD, mentre “ACI DRIVE” – l’assistente vocale alla guida, basato su intelligenza artificiale – si è classificato al secondo posto nel “FIA INNOVATION” AWARD, due prestigiosi riconoscimenti che la Federazione Internazionale dell’Automobile assegna, ogni anno, per promuovere le migliori idee imprenditoriali in tema di innovazione e nuove tecnologie, realizzate dai 101 Automobile Club di Europa, Africa e Medio Oriente.
L’annuncio ufficiale, a Roma, nel corso dell’Assemblea Plenaria della Regione I FIA, tenutasi nell’ambito degli Spring Meeting 2022.
“Questo è il secondo riconoscimento internazionale per ACI Luceverde – ha sottolineato Geronimo La Russa, Presidente di ACI Infomobility e ACMilano – e ne siamo profondamente orgogliosi. Dopo aver ricevuto il premio UNPSA dalle Nazioni Unite, l’impegno del nostro servizio di Infomobilità viene premiato anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, uno stimolo fondamentale per continuare a muoverci sulla strada dell’innovazione costante al servizio dei cittadini. Un premio che voglio condividere con coloro che sono stati, fin dall’inizio, al nostro fianco nel progetto: le istituzioni locali e la polizia municipale”.
“ACI Drive – ha spiegato Vincenzo Pensa, Direttore della Direzione Sistemi Informativi e Innovazione ACI – sintetizza il nostro impegno attuale sul versante delle tecnologie innovative finalizzato ad aumentare la sicurezza stradale, ad una maggior tutela dell’ambiente e con un occhio al risparmio che, di questi tempi, non è male. Questi sono i tre obiettivi chiave di ACI Drive, l’assistente vocale alla guida, basato su intelligenza artificiale, che fornisce all’automobilista informazioni di sicurezza stradale in tempo reale, monitorando lo stile di guida”.
Fonte: ACI |
La tecnologia di Targa Telematics ancora al serzio di Aon: la nuova funzionalità di Flee abilita il noleggio in condivisione
Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo della telematica, della smart mobility e delle piattaforme IoT per operatori di mobilità, e socio fondatore di TTS Italia, ha supportato Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi, delle risorse umane e nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, nell’evoluzione di Flee, il brand della mobilità di Aon Mobility Solutions, che da oggi integra il suo servizio di noleggio con il car sharing peer-to-peer Flee+.
Grazie al supporto tecnologico di Targa Telematics, infatti, il progetto Flee dedicato alla mobilità si arricchisce di nuove funzionalità per permettere ai clienti di condividere la propria auto a noleggio con persone di fiducia, adottando così una formula di car sharing personale.
Si tratta di un nuovo modo di vivere il noleggio a lungo termine a consumo, che offre vantaggi a tutti gli attori coinvolti: ad Aon, che rafforza l’impegno di Flee verso una mobilità sempre più green e offre un servizio ancora più innovativo ai clienti, che possono ottimizzare la propria rata mensile di noleggio e contare su uno strumento – l’app MyFlee – sicuro e trasparente che monitora l’utilizzo dell’auto, per una condivisione corretta e trasparente delle spese; all’ambiente, che con un numero minore di auto circolanti, molte delle quali green, vede ridursi le emissioni di CO2.
In particolare, la piattaforma IoT di Targa Telematics, basata su Artificial Intelligence, Machine Learning e Big Data, permette ai driver di gestire il calendario delle prenotazioni, di definire l’area dove lasciare l’auto perché possa essere usata da chi è autorizzato a farlo e, grazie alla tecnologia key-less, di aprire e chiudere il veicolo senza chiave. A questo si aggiunge un’assistenza per le emergenze attiva h24 e 7 giorni su 7.
“Nella nostra visione, la tecnologia deve essere funzionale all’abilitazione di nuovi servizi di mobilità in grado di rispondere alle reali necessità degli utenti e dei nuovi trend emergenti” ha dichiarato Alberto Falcione – VP Sales di Targa Telematics. “Co-creare, insieme ai nostri clienti, nuove soluzioni per fare crescere il loro business è la nostra missione. Con Flee+ abbiamo perseguito l’obiettivo comune di impegnarci nella progettazione e integrazione di nuove soluzioni di Mobility as a Service (MaaS), dando impulso alla soluzione sviluppata con Aon qualche anno fa”.
Gabriele Ratti, Head of Mobility, Affinity, SME & DCS di AON ha aggiunto “La mission di Flee è quella di costruire una nuova idea di mobilità e l’arrivo del nuovo servizio di car sharing Flee+ è un altro passo in avanti verso questa strategia. Grazie alla collaborazione con Targa Telematics siamo riusciti ad offrire servizi sempre più all’avanguardia grazie all’utilizzo di tecnologie IoT che ci consentono di essere sempre più innovativi e digitali nei confronti di una mobilità sempre in cambiamento”.
Fonte: Targa Telematics |
Leonardo entra nell’Associazione Information Technology for Public Transport (ITxPT)
Leonardo, socio sostenitore di TTS Italia, è ufficialmente entrata a far parte dell’Associazione ITxPT (Information Technology for Public Transport) come “principal member”. ITxTP è un consorzio internazionale no-profit che coinvolge i principali attori del trasporto pubblico per trovare soluzioni tecnologiche basate su specifiche condivise e sempre aggiornate, per ottimizzare la mobilità e migliorare il servizio ai cittadini. Un obiettivo condiviso da Leonardo, che, con MATRICS (MAss TRansIt Complete Solution), l’ecosistema completo di soluzioni per il mondo dei trasporti, dalla trasformazione digitale, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture al miglioramento dei servizi al cittadino, è protagonista nella rivoluzione della mobilità intelligente, sostenibile e sicura.
Nata su iniziativa della Ue come progetto europeo per la standardizzazione, ITxTP aggrega oggi più di 160 membri tra operatori di trasporto pubblico, agenzie della mobilità, costruttori di autoveicoli e fornitori di tecnologie.
Le specifiche stabilite da ITxPT sono pubbliche e liberamente accessibili e forniscono a operatori e autorità dei trasporti raccomandazioni e requisiti a supporto dell’adozione di architetture IT interoperabili, mentre ai fornitori danno le coordinate entro cui sviluppare le singole soluzioni.
Sono tre gli ambiti principali in cui vengono definiti gli standard per l’interoperabilità: hardware, protocolli di comunicazione, servizi.
Gli standard definiti dall’Associazione sono candidati a diventare paradigmatici per le normative europee e sono già un requisito fondamentale per partecipare a gare d’appalto per i trasporti pubblici nel Regno Unito e in Irlanda. Tramite un’apposita etichettatura, ITxPT certifica, ad esempio, che un apparato o mezzo di trasporto è conforme allo standard e può quindi essere utilizzato in modalità ‘plug&play’, ovvero senza onerose attività di installazione, evitando così integrazioni, molto costose per la finanza pubblica, per rendere il nuovo dispositivo compatibile con quelli già in uso e creando un ecosistema tecnologico più facilmente aggiornabile e flessibile rispetto alle future evoluzioni. Allo stesso tempo, potersi muovere in un framework definito favorisce una continua innovazione nel settore.
Leonardo, ora tra i principal member del Consorzio, segue già le indicazioni di ITxPT e le ha implementate per alcune soluzioni pensate per il trasporto pubblico. Uno degli esempi più recenti è rappresentato dalla nuova piattaforma intelligente di bordo e-Nobu che assicura sicurezza, connettività e affidabilità a bus, metro e treni. L’ingresso nell’Associazione conferma e rafforza ulteriormente l’impegno di Leonardo nella ricerca costante di soluzioni tecnologiche innovative per una mobilità intelligente, interconnessa, multimodale e sicura.
Per maggiori informazioni: cyberandsecurity@ascarpino.com
Fonte: Leonardo |
Mobilita: in Campania parte “Viaggia con PagoBANCOMAT”, per il tpl contactless
BANCOMAT S.p.A., con il supporto di Consorzio UnicoCampania, socio ordinario di TTS Italia, e le Aziende di Trasporto pubblico locale, ha inaugurato il servizio “Viaggia con PagoBANCOMAT”, il sistema di pagamento che consente di viaggiare sui trasporti pubblici in Campania utilizzando la propria carta di pagamento contactless PagoBANCOMAT, senza più la necessità di avere con sé il biglietto cartaceo.
Con la carta PagoBANCOMAT sarà possibile avere accesso ai mezzi di trasporto pubblico locale abilitati: linee ferroviarie EAV, rete metropolitana ANM e navetta Alibus. Il servizio verrà, poi, esteso anche agli autobus delle aziende consorziate.
Il sistema, attraverso la modalità di pagamento contactless, permette di attivare il biglietto di viaggio avvicinando la carta ai terminali abilitati in ingresso alle stazioni. Il servizio consente, inoltre, in caso di più viaggi durante la giornata, di conteggiare i “tap” effettuati dal titolare della carta e pagare automaticamente la tariffa più conveniente in base agli spostamenti della giornata e alle stazioni di entrata e di uscita. Il nuovo sistema calcola, insomma, in automatico, la migliore tariffa, dalla corsa singola al biglietto integrato o al giornaliero urbano.
La Regione Campania è la prima, in Italia, ad abilitare il circuito PagoBANCOMAT per l’accesso ai servizi di trasporto pubblico locale. Il progetto di utilizzo delle carte contactless, partito in maniera sperimentale a novembre 2021 – e che ha già avuto un riscontro molto positivo in termini di utilizzo da parte dei viaggiatori – cresce, così, ulteriormente, grazie all’adeguamento tecnico sviluppato da UnicoCampania e Bancomat, offrendo all’utenza la possibilità di utilizzare praticamente qualsiasi carta di pagamento.
L’introduzione di questo nuovo servizio, rappresenta un ulteriore avanzamento nel campo della mobilità, ed è in linea con l’evoluzione digitale nazionale, particolarmente concentrata nello strumento a maggiore diffusione in Italia: le carte di debito.
Le operazioni compiute con il PagoBANCOMAT hanno infatti rilevato una crescita continua, specialmente negli ultimi anni, superando nel 2021 i due miliardi: il 45% in più rispetto al 2020 e il 39% sul 2019, ultimo anno pre-pandemia. Il valore complessivo delle transazioni è stato di 100 miliardi di euro, il ticket medio di spesa è passato da 56 a 50 euro in 12 mesi. Il contactless è lo strumento che ha visto il maggiore utilizzo nella quotidianità degli italiani: nel 2021 le transazioni c-less effettuate con PagoBANCOMAT sono state oltre 857 milioni, il 43% del totale dei pagamenti, contro il 23% del 2020 e il 5% del 2019. La Campania, a livello nazionale, secondo le ultime rilevazioni di mercato, risulta tra i principali utilizzatori di pagamenti senza pin.
“La Campania è sempre stata una regione all’avanguardia nell’introduzione di servizi innovativi nel mondo del trasporto pubblico locale, grazie agli importanti e continui investimenti dell’Ente Regione in questo settore – sottolinea Gaetano Ratto, Presidente del Consorzio UnicoCampania – Questa iniziativa è un ulteriore tassello che va ad aggiungersi al “mosaico” che stiamo costruendo, quello di una realtà in cui l’innovazione tecnologica diventa strumento imprescindibile e fondamentale per rendere sempre più semplice, sicuro ed efficace l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale. Siamo, quindi, particolarmente fieri che sia la nostra regione ad offrire questo nuovo, innovativo strumento di pagamento del titolo di viaggio all’utenza campana e ai tanti turisti che visitano la nostra Regione. Continueremo in questa direzione, portando avanti anche il progetto MaaS e mettendo a disposizione dei partner tecnici e commerciali che vorranno investire in Campania il robusto background che il Consorzio UnicoCampania si è costruito negli anni, partendo dall’integrazione tariffaria fino alle più importanti innovazioni tecnologiche”.
Fonte: Ferpress |
PNRR: al via l’Ecosistema dell’Innovazione per digitalizzazione e sostenibilità nel nord ovest
È stata finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca la proposta, presentata dal Politecnico di Torino, socio ordinario di TTS Italia, insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati, “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, progetto selezionato nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che porterà 110 milioni di euro sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia e 15 milioni di euro per attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese. L’obiettivo è la costituzione di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).
Il progetto è stato valutato come capace di produrre un impatto considerevole in termini di territori e sistemi industriali intercettati, perché interessa una Macro-Regione nella quale sarà possibile mettere a sistema di un numero di attori consistente, che genererà la possibilità di accrescere la capacità di condivisione di competenze e di creare un network ampio e disponibile per un utilizzo da parte di più territori, rendendo il modello scalabile anche una volta che il PNRR sarà concluso. Altro punto di forza della Macro Regione è la capacità di intercettare MPMI e di attivarle su iniziative di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione, generando dunque una considerevole massa critica nel raggiungere gli obiettivi misurabili proposti dall’Ecosistema e, potenzialmente, di attrarre ulteriori risorse anche a livello europeo.
I soggetti attuatori (che costituiranno il cosiddetto Hub a cui spetta il coordinamento gestionale) sono tutte università pubbliche: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta, tra le quali sarà costituita una Società consortile a responsabilità limitata (Scarl). Gli stessi Atenei, unitamente all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, si potranno avvalere (in qualità di Spoke) della collaborazione di soggetti affiliati per la realizzazione delle attività di ricerca di propria competenza. In totale i soggetti che compongono l’ecosistema sono 24: 8 Atenei, 6 Poli di Innovazione, 5 Centri di ricerca di riferimento, 3 Incubatori e 1 Acceleratore, 1 Competenze Center. Del budget complessivo del progetto, poi, circa 54 milioni di euro saranno impiegati in “bandi a cascata” aperti anche a realtà imprenditoriali, moltiplicando quindi il numero di attori coinvolti e le competenze messe a sistema.
Infine, le Regioni di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia hanno espresso il loro impegno a garantire e promuovere gli indirizzi strategici territoriali necessari per l’attuazione del progetto e in particolare l’emanazione di bandi finanziati a valere sui fondi strutturali europei oggetto di programmazione regionale, che potranno essere complementari e sinergici ai “bandi a cascata” previsti nella proposta di Ecosistema. Diverse aziende ed enti dei territori relativi alle aree della proposta hanno inoltre espresso il loro interesse con una lettera di endorsement per una collaborazione con “NODES”.
L’obiettivo ambizioso del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette settori legati alla Manifattura avanzata: Industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.
Il progetto si propone poi di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle PMI esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» nei settori individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, PMI, Grandi Imprese e mondo della ricerca innovativi, scalabili e replicabili anche a PNRR concluso. Infine, grande attenzione sarà posta alla formazione di talenti e all’up-skilling e re-skilling del personale impiegato con formazione avanzata e attraverso approcci didattici innovativi ed al loro inserimento nel mondo produttivo, con focus sul coinvolgimento delle donne in ambito STEM ed all’innovazione del ruolo del Dottorato di ricerca in ottica «industriale». Le grandi imprese supporteranno l’Ecosistema giocando un ruolo chiave nell’identificazione delle traiettorie di sviluppo industriale, nell’assunzione del personale a elevata qualificazione e nel sostegno all’assorbimento delle innovazioni sviluppate.
“La commissione di esperti esterni che ha valutato il progetto si è complimentata per l’ottima qualità della proposta, riconoscendo in particolare l’attenzione posta nell’assicurare un ampio impatto dell’iniziativa, sia in termini sociali che di aumento di competitività del territorio dal punto di vista economico, ma anche la sua sostenibilità. Il lavoro del nuovo Ecosistema NODES supporterà l’Innovazione nelle regioni coinvolte a livello nazionale, favorendo al tempo stesso l’attrazione di investimenti e collaborazioni alla scala internazionale”, dichiara Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.
Fonte: Ferpress |
PTV: nuovo studio di simulazione esamina l'impatto dei servizi di guida autonoma sui trasporti pubblici a Göteborg
In che modo l'avvento dei veicoli autonomi (AV) e le nuove tendenze di mobilità influenzeranno i sistemi di trasporto pubblico e la situazione del traffico nelle città? Un nuovo rapporto basato su un modello di simulazione fornito da PTV Group, socio ordinario di TTS Italia, ha esplorato i potenziali e i rischi dei veicoli elettrici, condivisi e a guida autonoma nella città svedese di Göteborg.
Lo scopo della ricerca era analizzare come i veicoli a guida autonoma influenzeranno la città modellando diversi scenari, utilizzando la piattaforma di modellazione multimodale di Göteborg nel software PTV Visum. Il progetto ha riunito ricercatori e analisti del traffico di Trivector e il centro di conoscenza svedese per i trasporti pubblici, K2. Nell'ambiente virtuale di PTV Visum, i ricercatori hanno esaminato numerosi possibili sviluppi. Si sono concentrati su due forme di utilizzo dell'AV: il car sharing, in cui le persone utilizzano i servizi di guida autonoma in privato, come le auto di oggi; e il ride-sharing, in cui gli AV sono condivisi con altri passeggeri, che hanno una destinazione simile.
I ricercatori hanno esaminato diversi scenari: ad esempio, cosa succede se il 33% dei viaggi in auto odierni passa al ride-sharing AV? Quali effetti si verificano se il 100% delle persone passa dalle auto private o dai mezzi pubblici al car-sharing o ai servizi condivisi di guida autonoma? Il team del progetto ha analizzato diversi parametri come i tempi di viaggio, il numero di veicoli e il chilometraggio del veicolo.
I risultati della simulazione mostrano che un aumento dell'uso di veicoli a guida autonoma non comporta automaticamente una diminuzione del traffico, come spesso previsto. Il numero totale di veicoli nella rete di traffico può variare senza ridurre il chilometraggio del veicolo.
Con i veicoli a guida autonoma condivisi, il numero totale di veicoli nel sistema di traffico potrebbe essere notevolmente inferiore, ma ogni veicolo guida di più. Molti degli scenari simulati hanno comportato un aumento del volume di traffico, nonostante una riduzione del numero complessivo di veicoli.
Ecco alcuni altri risultati principali dello studio:
Il passaggio al car sharing AV porta a un volume di traffico superiore del 25-30% rispetto al passaggio al car sharing AV. Se le persone passano dalle auto private alle opzioni elettriche per il ride sharing a guida autonoma, il volume del traffico diminuisce fino al 6%. Il passaggio dalle auto private di oggi al car sharing AV fa aumentare il traffico fino al 15%. Se oltre agli utenti di auto di oggi, gli utenti del trasporto pubblico passano ai servizi AV, il traffico aumenta sia nello scenario del car sharing che in quello del ride sharing.
Il trasferimento dal traffico automobilistico odierno al ride-sharing AV e al car sharing AV riduce il volume dei veicoli sulla strada fino a quattro quinti del volume odierno. Ciò ridurrebbe probabilmente la necessità di parcheggi e l'acquisto di nuovi veicoli.
Il modo in cui saranno progettati i nuovi servizi di guida autonoma e il modo in cui saranno integrati nei trasporti pubblici avranno un impatto importante sulle città e in particolare sulla situazione del traffico. Il rapporto sottolinea l'importanza di conoscere e comprendere i possibili effetti dei nuovi servizi di mobilità al fine di ridurre al minimo l'impatto negativo. Il ricercatore conclude che la pianificazione, la legislazione e i regolamenti devono essere allineati attorno ai servizi di condivisione di corse AV per garantire che gli AV contribuiscano a un ecosistema di mobilità sostenibile in futuro.
L'intero rapporto può essere trovato online (solo in svedese) qui.
Fonte: PTV Group |
SWARCO: la priorità del bus intelligente porta a un migliore flusso di traffico
Il comune di Luleå (situato nel nord della Svezia) dispone da tempo di un sistema prioritario per dare il via libera agli autobus ai semafori e promuovere così il trasporto pubblico in città. In passato è stata utilizzata la vecchia tecnologia basata su trasmettitori radio, che inviano richieste di priorità a un ricevitore al semaforo quando l'autobus si avvicina all'incrocio. Ma un sistema obsoleto può creare alcuni problemi, poiché non tiene conto se il bus ha effettivamente bisogno di priorità o meno. In molti casi, ciò può creare una situazione di traffico indesiderata e contribuire a ingorghi, che alla fine influiscono anche sugli orari del traffico locale.
Il comune di Luleå voleva portare la priorità degli autobus a un nuovo livello introducendo la definizione di priorità degli autobus intelligente con l'aiuto di SWARCO Smart Priority, realizzata da SWARCO, socio fondatore di TTS Italia. SWARCO Smart Priority è una soluzione basata su cloud per richieste di priorità personalizzate nei segnali stradali in base alla posizione dell'autobus e ad altri dati di input forniti dai veicoli che vengono quindi ponderati tra i diversi veicoli nel sistema. Quando un autobus si avvicina a un semaforo, una richiesta di priorità viene inviata a Smart Priority ed elaborata in base alle regole impostate. La richiesta viene quindi inoltrata al controllore del traffico che elabora la richiesta in base alla configurazione e agli algoritmi esistenti. La richiesta di priorità inviata dall'autobus si basa sui dati GPS di un dispositivo di bordo sull'autobus o sull'app mobile di Smart Priority. Ciò significa che l'autobus ha la priorità solo se è necessario, ad esempio, rispettare l'orario. Il sistema dispone di un'interfaccia web che offre una panoramica del flusso di traffico e fornisce dati in tempo reale. L'interfaccia consente inoltre di modificare o aggiungere facilmente percorsi e segnali stradali, regolare le zone di rilevamento o modificare i parametri che controllano se viene data priorità all'autobus (ad es. orari, situazione del traffico, numero di passeggeri, eventi speciali, lavori stradali ecc. ).
Ciò consente di adattare la soluzione alle esigenze di ogni cliente. L'installazione ha riguardato 17 incroci nella città di Luleå ed è stata realizzata in tre fasi, le prime due nelle aree meno trafficate e sensibili al di fuori del centro cittadino per evitare eccessivi disagi al traffico durante i test, e la terza ha coinvolto il centro cittadino. Un vantaggio del progetto era che i segnali stradali del comune di Luleå erano già collegati a SWARCO Cloud, il che significava che il comune non aveva bisogno di effettuare alcun investimento hardware per comunicare da Smart Priority ai controllori del traffico. L'app di Smart Priority è stata ampiamente utilizzata durante i test, poiché un normale veicolo passeggeri potrebbe essere simulato come un autobus per verificare che la priorità funzionasse correttamente. Nella fase successiva all'installazione si è notata una netta differenza di flusso di traffico, soprattutto in corrispondenza di incroci precedentemente molto trafficati. Agli autobus in orario o in ritardo è stata data la priorità per promuovere ulteriormente il trasporto pubblico, mentre Smart Priority non ha dato la priorità agli autobus che non ne avevano bisogno, creando un flusso di traffico regolare.
La soluzione non solo ha contribuito a migliorare il flusso di traffico, ma ha anche reso più facile per il cliente raccogliere e confrontare i dati sul traffico e identificare e risolvere eventuali incidenti e problemi più facilmente di prima, quando un tecnico di solito doveva essere inviato in loco per identificare il problema.
Fonte: SWARCO |
Targa Telematics risponde al caro carburante con Targa Lite
Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali nel campo nel campo della telematica, smart mobility e piattaforme IoT, e socio fondatore di TTS Italia, ha presentato la nuova release di Targa Lite, la soluzione proprietaria che aiuta i fleet manager a individuare e ridurre gli sprechi delle flotte aziendali nel rispetto della privacy, e a gestire in modo efficiente i rifornimenti di carburante, una delle prime voci di spesa nella gestione di una flotta.
Da diverso tempo Targa Telematics è impegnata a sviluppare soluzioni ad hoc per favorire l’attuazione del piano di transizione ecologica, con particolare riferimento all’utilizzo delle auto elettriche; più di recente, a questo si è aggiunta la necessità di trovare soluzioni per fare fronte all’aumento del prezzo del carburante, dovuto all’attuale situazione geopolitica: è stato infatti calcolato che l’impatto dei nuovi prezzi della benzina incide almeno per il 20% sui costi di una flotta, a parità di litri e di chilometri percorsi.
Va in questa direzione una delle novità di Targa Lite; un algoritmo che permette di analizzare se i chilometri percorsi dai Plugin Hybrid Electric Vehicle (PHEV) sono stati fatti con motore termico o elettrico. Sulla base di analisi di Targa Telematics, infatti, è emerso che l’80% dei PHEV monitorati sono utilizzati in elettrico solo per il 30% delle percorrenze. Con questa nuova funzionalità, il fleet manager può favorirne l’utilizzo in elettrico, attribuendo il PHEV ad un driver che ha delle percorrenze adatte a questo tipo di veicolo e che ne faccia un uso consapevole. Inoltre, se necessario, possono essere intraprese delle azioni correttive non solo per incentivarne l’uso in elettrico, ma anche per porre attenzione alle ricariche: maggiore è il numero delle ricariche, minori sono la spesa per il carburante e le emissioni di CO2.
Da un campione reale, infatti, è stato calcolato che se un veicolo Plug-in Hybrid venisse utilizzato per il 42% del chilometraggio in elettrico, si ridurrebbero le emissioni di CO2 del 33% e la spesa sui costi di carburante del 37%, rispetto allo stesso modello di vettura Diesel.
“I costi derivanti dalle vetture sono elevati e rappresentano una parte importante della gestione finanziaria di una azienda. Per questo motivo, al fleet manager viene chiesto non solo di mitigare le diverse voci associate, ad esempio, all’acquisto, alla vendita o noleggio dei mezzi e alla loro gestione logistica, ma anche un serrato controllo dei costi derivanti da manutenzioni, pedaggi, sinistri e, non da ultimo, carburante, sul quale la nuova release di Targa Lite pone particolare attenzione grazie alle nuove funzionalità rilasciate” ha commentato Alberto Falcione – VP Sales di Targa Telematics.
Più in generale, attraverso la telematica, Targa Lite permette di evidenziare i costi solitamente non contabilizzati e gli sprechi legati all’utilizzo della flotta, mentre l’algoritmo consente di automatizzare le operazioni, altrimenti fatte manualmente, come la riconciliazione dei rifornimenti, la rilevazione delle discrepanze e il monitoraggio dei rifornimenti, dei consumi medi e dell’utilizzo delle carte carburante.
A questo si aggiunge la possibilità di quantificare i chilometri effettuati per scopi non lavorativi, consentendo di definire policy aziendali ad hoc, affinché i driver possano utilizzare i veicoli aziendali privatamente a fronte di una tariffazione condivisa: l’implementazione di Targa Lite permette una riduzione degli sprechi fino al 20%.
Fonte: Targa Telematics |
|
|