N° 7
Luglio/Agosto 2022 —
TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
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Il punto di Morena Pivetti
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Il futuro in Italia è Mobility as a Service”, la due giorni di TTS Italia ha riunito la classe dirigente del MaaS
L’assessore Patanè: “Siete l’acceleratore e la sentinella del progetto”
La presidente Panero: “Si può passare dalle parole ai fatti”
Se “Il futuro in Italia è Mobility as a Service” - come recita il titolo del convegno organizzato da TTS Italia a metà luglio a Roma in collaborazione con il Comune di Roma e il patrocinio dell’Assessorato alla Mobilità della Capitale e che ha visto la partecipazione di centinaia di persone - allora il futuro è già qui. È già ora.
Già dalla location scelta, la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, la più grande delle casse armoniche disegnate da Renzo Piano, si è subito percepita l’accelerazione, il salto in avanti compiuto in appena dodici mesi da questo progetto di “rivoluzione intermodale” che promette una mobilità più semplice, efficiente e connessa per i cittadini. Una mobilità “tailor made”, cucita su misura dei singoli bisogni. Con le parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha aperto la due giorni: “Il MaaS rappresenta una rivoluzione copernicana perché mette al centro l’utente e le sue necessità di spostamento e non chi fornisce il servizio come è accaduto finora. È la rivoluzione del futuro. L’automobile non è la soluzione”.
Salto in avanti e di livello confermato dalla qualità della partecipazione, delle presentazioni e del dibattito favorito dalle due tavole rotonde su sperimentazione e business e sulle opportunità che il MaaS apre per l’Italia, come ha sottolineato l’assessore capitolino Eugenio Patanè nel concludere i lavori parlando di “panorama ricco e variegato” e richiamando tutti alle proprie responsabilità: “ La classe dirigente che si è riunita qui, politici, pubblici amministratori, operatori della mobilità e fornitori di tecnologia, deve lavorare come squadra per dare concretezza agli obiettivi enunciati, che devono necessariamente partire dall’interesse pubblico. Ovvero spostare quote di mobilità dall’auto alla mobilità collettiva, dolce e in sharing, ridurre le emissioni e combattere l’evasione tariffaria. In sintesi, migliorare la vita dei cittadini”.
Concetti ripresi e ribaditi dalla Presidente di TTS Italia, Rossella Panero, che ha richiamato la cooperazione tra tutti i soggetti della domanda e dell’offerta di mobilità e delle tecnologie: “Ora ci sono tutti i pezzi del puzzle e si può passare dalle parole ai fatti, non sprecando un’occasione forse irripetibile. Lo scorso anno abbiamo con soddisfazione presentato le Linee Guida per l’implementazione dei servizi MaaS in Italia per sensibilizzare le istituzioni competenti, il Ministero della Transizione Digitale e il Ministero delle Infrastrutture della Mobilità Sostenibili, che hanno accolto con grande interesse le proposte che abbiamo avanzato, sfruttando anche la grande opportunità del PNRR. A distanza di un anno esatto ci troviamo a lanciare MaaS4Italy, frutto di un lavoro congiunto tra Istituzioni centrali e locali, ma anche del tavolo partenariale lanciato da MIMS e MITD e di cui TTS Italia è parte”.
Eccoli i passi in avanti. Prima di tutto in termini di risorse: ai 40 milioni stanziati dal PNRR si sono aggiunti i 17 milioni del Fondo complementare. Poi l’avvio della sperimentazione: le prime tre città individuate con bando pubblico – Roma, Napoli e Milano – sono al lavoro per selezionare i partecipanti, almeno mille per ogni territorio, e rispettare tempi davvero stretti. I progetti pilota hanno come termine ultimo il terzo trimestre del 2023 così da poter presentare le conclusioni a Bruxelles entro fine anno. Al convegno sono poi state annunciate le tre città che hanno vinto il secondo bando pubblico: sono Torino, Firenze e Bari, che avranno come deadline il primo trimestre del 2024. Contemporaneamente, si sta testando il DS&SRF, il Data Sharing & Service Repository Facility, ovvero la piattaforma nazionale pubblica interoperabile che fornirà i dati statici e dinamici rilasciati da tutti gli operatori dei trasporti, indispensabili per far partire l’attività dei futuri provider del MaaS.
“Questa è una novità mondiale – ha tenuto a sottolineare il professor Vito Mauro, della Struttura Tecnica di Missione del Mims e coordinatore del progetto -. Siamo il primo Paese della Ue che mette in piedi una struttura pubblica interoperabile che abilita qualunque operatore interessato a organizzare il servizio MaaS”. Il mercato, ripete sempre Mauro, sarà aperto e concorrenziale: i monopoli vanno accuratamente evitati. “Ma senza tariffazione integrata e bigliettazione elettronica il MaaS nazionale non esiste. E non tutte le città sono pronte”, ha avvertito Mauro.
Nella due giornate del convegno insieme ai due ministeri interessati, MIMS e MITD, si sono confrontate le città di Roma, Napoli e Milano, le capofila della sperimentazione, che hanno raccontato gli aspetti principali dei rispettivi progetti, inclusi quelli tecnici, gli stakeholders da coinvolgere e gli impatti attesi. Spazio anche alle Regioni, con Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Veneto che hanno condiviso le rispettive esperienze di bigliettazione integrata e di avvio dei Maas regionali.
Interessanti anche i contributi dei possibili MaaS Operator e dei provider tecnologici: da Almaviva a FreetoX, da IBM a Leonardo fino a Mindicity del Gruppo Tim, Targa Telematics, PTV Group, Pluservice, Siemens Mobility e Pwc.
Nella tavola rotonda finale Sauro Mocetti, economista di Bankitalia e consigliere economico del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si è soffermato sul contributo decisivo che il MaaS puà dare alla sostenibilità, scelta strategica del Ministro Enrico Giovannini: sostenibilità economica, perché una mobilità fluida ed efficiente è elemento di competitività delle città, sociale perché deve tutelare il diritto alla mobilità e ambientale perché ha come obiettivo anche la riduzione delle emissioni. Roberto Tundo, Chief Technology Innovation and Digital Officer di Ferrovie dello Stato Italiane, ha spiegato che il MaaS è parte integrante del Piano strategico del Gruppo, in particolare del Polo Urbano, e che la loro piattaforma tecnologica è aperta e condivisa con i ministeri.
Tutto bene, dunque? Anna Donati, Presidente di Roma Servizi per la Mobilità non si è sottratta alla responsabilità di indicare le criticità: “Dietro al MaaS devono esserci servizi di trasporto reali e ben funzionanti, non scordiamolo mai. Occorre aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale, i 5 miliardi del Fondo nazionale in un periodo ancora di crisi non bastano, così come bisogna abbassare l’Iva allo sharing, oggi al 22%. E colmare il digital divide delle aree interne e delle periferie. Soprattutto servono MaaS operator capaci di parlare al mondo dell’auto, di convincere gli automobilisti a spostarsi su modalità di trasporto meno impattanti”.
“TTS Italia è l’acceleratore, il presidio la sentinella della realizzazione del MaaS”, questo l’importante riconoscimento arrivato dall’assessore Eugenio Patanè a fine convegno. “Arrivederci al prossimo anno, il nostro impegno non mancherà”, gli ha risposto la presidente Rossella Panero.
Disponibile la documentazione:
Per le presentazioni (laddove disponibili, cliccare ul nome del Relatore), clicca qui.
Per la registrazione integrale dei due giorni (divisa in più video), clicca qui.
Per la galleria fotografica, clicca qui.
Il convegno è stato organizzato con il supporto di
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In Parlamento, proseguono i lavori sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, e sulla conversione in Legge del Decreto-Legge per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile.
Dal MIMS, pubblicato il nuovo “Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - Anni 2020-2021”.
Il Ministro Giovannini ha firmato un Decreto che prevede semplificazioni e accelerazioni per il rilascio di autorizzazioni di nuovi servizi di linea, di rinnovi o di modifica degli stessi servizi. È stata poi pubblicata la relazione sugli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) del primo semestre del 2022 e dei traguardi del Piano Nazionale Complementare (Pnc).
Pubblicate le “Linee Guida Operative per la valutazione delle opere pubbliche – settore stradale”, in consultazione pubblica fino al 30 luglio 2022.
Avviato anche il confronto con i concessionari della rete autostradale al fine di accelerare i processi di transizione ecologica e digitale. Lanciata, inoltre, “Moveo”, una serie di incontri con gli attori della mobilità e della logistica al fine di redigere il nuovo documento di indirizzo strategico del MIMS.
Infine, sono stati approvati i piani di intervento delle 72 aree interne con uno stanziamento di 300 milioni di euro dal Piano Nazionale Complementare, al fine di migliorare la sicurezza della mobilità e l’accessibilità attraverso interventi sulla rete viaria secondaria, recuperando anche il deficit di manutenzione registrato negli anni passati.
Il 14 luglio 2022 è stato pubblicato il Decreto di approvazione della graduatoria provvisoria del nuovo Avviso Pubblico per MaaS4Italy del MITD, in base al quale Bari, Firenze e Torino saranno le città capofila nella sperimentazione dei servizi di Mobility as a Service (MaaS). Con la graduatoria provvisoria è stata inoltre selezionata la città di Torino per la realizzazione di un Living Lab sulla “Cooperative, connected and automated mobility”.
Dal MiSE, nuovi finanziamenti. In particolare, sono stati messi a disposizione delle PMI 80 milioni di Euro per lo sviluppo della filiera degli autobus elettrici, disponibili dal prossimo 25 luglio. Tramite Decreto, sono stati poi stanziati 45 milioni di euro per i progetti e le applicazioni in ambito Blockchain, Intelligenza Artificiale e IoT. Infine, sono stati messi a disposizione ulteriori 591 milioni di euro per l’apertura del nuovo sportello degli Accordi per l’Innovazione.
Dall’Europa, novità riguardanti il programma strategico “Percorso per il decennio digitale”, con un nuovo accordo raggiunto da Consiglio e Parlamento europei che prevedono il rafforzamento della leadership europea digitale. Pubblicato anche il secondo rapporto semestrale sul programma di finanziamento NextGenerationEU, che esamina l’attuazione del finanziamento NGEU nella prima metà dell’anno.
Novità anche sul fronte della guida autonoma, con la modifica della Convenzione di Vienna che consente la circolazione sulle strade dell’Europa ai veicoli a guida autonoma di livello 3. Inoltre, dal 6 luglio, la Commissione europea ha introdotto una gamma di sistemi avanzati di assistenza alla guida obbligatori per migliorare la sicurezza stradale, stabilendo anche il quadro giuridico per l'omologazione dei veicoli automatizzati e completamente senza conducente nell'UE.
Infine, il Consiglio europeo ha adottato le nuove posizioni circa il pacchetto “Fit for 55%”, che ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. In particolare, il Consiglio ha istituito un Fondo sociale per il clima, con un importo massimo di 59 miliardi di euro, per il periodo 2027-2032. Innalzati anche gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO₂ delle nuove autovetture e dei nuovi furgoni entro il 2030. |
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Siemens Mobility rappresenta un mondo di sistemi di trasporto intelligenti. In qualità di società gestita separatamente da Siemens AG, Siemens Mobility è uno dei fornitori leader di soluzioni di trasporto per il traffico passeggeri e merci da oltre 160 anni. Fornisce una gamma completa di veicoli ferroviari e infrastrutture ferroviarie in tutto il mondo, per la mobilità metropoitana, che con treni regionali e ad alta velocità. Il portafoglio dell'azienda comprende soluzioni per il trasporto pubblico intermodale, sistemi di elettrificazione per il traffico ferroviario e stradale, servizi digitali e progetti chiavi in mano.
Insieme alle sue sussidiarie, Hacon, eos.uptrade, Bytemark, Padam Mobility e Sqills, il gruppo Siemens Mobility fornisce un ecosistema unico e olistico di servizi e soluzioni digitali. Dalla pianificazione del viaggio attraverso la comunicazione ai passeggeri, alla biglietteria mobile, a prenotazione e pagamento, a soluzioni complete di Mobility as a Service (MaaS), dalla gestione della flotta ai sistemi di pianificazione dei treni all'analisi dei dati sulla mobilità, c'è un obiettivo comune: migliorare l'esperienza dei passeggeri, con la potenza combinata per la mobilità.
Altro: https://www.mobility.siemens.com/global/en/portfolio/intermodal.html
MaaS: una piattaforma per tutti
Siemens Mobility e la sua Business Unit Siemens Mobility Software contribuisce allo sviluppo delle infrastrutture di mobilità digitale implementando progetti Mobility as a Service (MaaS).
Mobility as a Service (MaaS) è uno dei trend più importanti della mobilità di oggi. Invece di pianificare ogni fase di un viaggio in modo disgiunto, le soluzioni MaaS combinano diversi servizi di mobilità in un'unica app. I vantaggi sono evidenti: un solo login, una chiara veduta del viaggio e un unico processo di prenotazione e pagamento. Questo servizio non è ancora abbastanza comune. Tuttavia, MaaS non è una sorta di visione futura, possibile solo con taxi volanti o hyperloop – Mobility as a Service è già disponibile.
L'implementazione di MaaS nella vita di tutti i giorni aiuta a creare un'alternativa all'utilizzo della propria auto, a rafforzare il servizio di trasporto pubblico nelle aree rurali e a promuovere viaggi sostenibili. Questo è un modo per una mobilità più efficiente ed ecologica poiché il cambiamento verso forme di mobilità ecocompatibili è alimentato da un numero crescente di diverse modalità di offerta di Nuova Mobilità.
Le piattaforme MaaS combinano questi nuovi servizi in modo intelligente e l'orchestrazione di tali servizi fornisce connessioni seamless adattate alle esigenze individuali. Sebbene ci sia una giungla di diversi servizi di mobilità, i passeggeri possono accedere facilmente a insiemi di trasporto intelligenti con la loro app MaaS preferita. I componenti necessari per stabilire le piattaforme Mobility as a Service sono già disponibili e i trip planner intelligenti che ne costituiscono le basi possono essere facilmente integrati con diversi moduli.
Pionieri della mobilità digitale
I sistemi MaaS possono garantire un'esperienza di viaggio porta a porta multimodale seamless, che ovviamente include informazioni e supporto in tempo reale. Le aziende all'interno della business unit Software di Siemens sono pioniere nella mobilità digitale. L'ampio portafoglio di soluzioni mostra che hanno la realizzazione di soluzioni intermodali virtualmente nel loro DNA e la mobilità sostenibile come obiettivo principale.
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IL PROGETTO DEL MOMENTO
MaaS in Spagna e in Olanda
Diamo un'occhiata alle piattaforme MaaS a livello nazionale nei Paesi Bassi e in Spagna. Illustrano le possibilità offerte dai sistemi MaaS: in entrambi i progetti MaaS, le aziende di trasporto pubblico investono nell'infrastruttura di mobilità digitale di un intero paese. Promuovono la varietà dei servizi di mobilità, rendono ancora più attraenti i trasporti pubblici e la mobilità condivisa e, così facendo, contribuiscono a una mobilità più sostenibile.
Più modalità di trasporto sono incluse in una piattaforma MaaS, migliore è la flessibilità per il passeggero
La joint venture olandese Rivier , formata dagli operatori del trasporto pubblico di Rotterdam (RET), L'Aia (HTM) e l'operatore ferroviario nazionale olandese NS, e Siemens Mobility hanno firmato un contratto per lo sviluppo di una piattaforma MaaS intelligente per l'implementazione a livello nazionale. La tecnologia per la piattaforma sarà fornita dalle sussidiarie di Siemens Mobility Hacon ed eos.uptrade. In quanto ecosistema aperto, la piattaforma Rivier può essere collegata alle app di mobilità di diversi fornitori MaaS, comprese le società di trasporto NS, RET e HTM. I promotori intendono attrarre continuamente più fornitori di servizi di mobilità verso il loro progetto e la piattaforma Rivier, rendendo gli spostamenti con i mezzi pubblici, il bike sharing, l'auto, lo scooter o il taxi ancora più accessibili e convenienti.
Siemens Mobility, insieme a NTT Data, si è aggiudicata anche un contratto quinquennale dalla compagnia ferroviaria spagnola Renfe. L'obiettivo è sviluppare e gestire una piattaforma MaaS a livello nazionale. Una volta completato, il servizio MaaS sarà disponibile in 29 città spagnole, tra cui Madrid, Barcellona, Valencia, Bilbao e Siviglia. Renfe prevede che la piattaforma intermodale attirerà almeno 650.000 nuovi clienti, che dovrebbero prenotare 1,8 milioni di viaggi in un periodo di cinque anni. Renfe prevede che il nuovo sistema potrebbe generare fino a 156 milioni di euro di entrate aggiuntive nei cinque anni successivi al suo lancio, grazie all'esperienza di viaggio personalizzata.
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DUE DOMANDE A
Filippo Logi, Direttore Commerciale, Siemens Mobility Software
Qual è il principale vantaggio delle vostre soluzioni MaaS?
Le soluzioni di Siemens Mobility Software costituiscono una parte cruciale del mondo della mobilità. Creano le basi per utilizzare al meglio le infrastrutture esistenti e i diversi servizi di trasporto.
In qualità di specialisti nella tecnologia MaaS, Siemens Mobility offre supporto per sviluppare un Mobility as a Service su misura per le esigenze degli operatori di trasporto, delle città e degli utenti. Che sia un unico sistema di pianificazione del viaggio, o una piattaforma, con tutti i possibili servizi di mobilità integrati: consigli di viaggio, pianificazione del viaggio, prenotazione e biglietteria, il tutto con dati accurati in tempo reale, avvisi di interruzione personalizzati e informazioni sull'occupazione dei veicoli.
La scelta del collegamento di viaggio individuale è facile con una soluzione MaaS all'avanguardia
Combiniamo tutte le diverse offerte di mobilità in un'unica piattaforma. I risultati del nostro lavoro si traducono in un viaggio semplice e senza interruzioni per i passeggeri, nonché processi operativi ottimizzati per i fornitori di servizi di trasporto. I vantaggi sono evidenti: un solo login, informazioni di viaggio chiare e una semplice procedura di pagamento. Tutto ciò rende il viaggio molto più intuitivo e confortevole. È una situazione vantaggiosa per tutti, per le aziende di trasporto così come per i passeggeri e, infine, per l'ambiente. Lo chiamiamo semplicemente: Plan, Book, and Ride.
Interessante. I passeggeri possono facilmente trovare il miglior collegamento e ridurre la loro dipendenza della propria auto privata, anche fuori dal centro delle aree metropolitane. Come può essere concretamente un tale progetto MaaS?
Molte associazioni di trasporto e autorità regionali investono continuamente per migliorare l'esperienza di viaggio dei passeggeri, compresi modi più semplici per pianificare, prenotare e pagare i viaggi utilizzando più modalità di trasporto. Oltre alle normali offerte di trasporto pubblico, i servizi di mobilità condivisa, il trasporto a chiamata, le informazioni sul traffico stradale, nonché i percorsi ciclabili e pedonali, e persino i collegamenti marittimi e aerei possono essere integrati e prenotati tramite l'app.
Dove possiamo saperne di più su Mobility as a Service?
Insieme a Siemens Mobility gli specialisti di bigliettazione mobile di eos.uptrade e Bytemark, nonché a PADAM Mobility, i nostri esperti per il trasporto su richiesta, Hacon ha creato un canale informativo per MaaS: https://www.ma a s-platform.com. Le parti interessate possono trovare informazioni di base su MaaS, nonché notizie, progetti e ulteriori informazioni lì. |
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Airport Bus shuttles. Un caso studio da OpenMove
Il gruppo Autostradale è tra i leader in Italia nel trasporto passeggeri su autobus, attivo sul mercato da più di 90 anni con linee Gran Turismo e collegamenti shuttle aeroportuali. Il gruppo opera sia in Italia, sia in Inghilterra presso l’aeroporto di London Stansted grazie alla propria partecipata Airport Bus Express.
La rete di vendita capillare e presente in tutti i principali punti di snodo è un tassello fondamentale della strategia orientata al cliente di Autostradale, che riesce così ad essere lì dove sono i suoi clienti, offrendo un servizio di qualità e un viaggio senza pensieri.
La sfida
Autostradale per le vendite di biglietti sul campo si affidava sia a biglietti cartacei prestampati, che dovevano quindi essere prodotti, immagazzinati e distribuiti attraverso un sistema sicuro, sia a biglietti stampati al momento grazie a palmari. Questo sistema, oltre ad avere dei costi elevati di gestione, era di facile contraffazione e lasciava quindi spazio a possibili azioni fraudolente, non potendo inoltre affidarsi ad un solido sistema di controllo di validità.
La soluzione utilizzata per la stampa istantanea dei biglietti, inoltre, era basata su dispositivi hardware che costringevano ad un rapporto di dipendenza dal fornitore, ad una manutenzione frequente e ad un’inevitabile obsolescenza.
La soluzione
Autostradale decise di esplorare soluzioni innovative per snellire le proprie operations e per migliorare l’intera esperienza di viaggio dei propri clienti, entrando in contatto con OpenMove nel 2017. La partnership tra Autostradale e OpenMove ha portato allo sviluppo di una soluzione software che può essere utilizzata dai vari operatori sul campo in tutte le condizioni applicative in cui essi si trovano ad operare. Era fondamentale, ad esempio, che l’applicazione funzionasse sia online, con sincronizzazione in tempo reale dei dati con il server centrale, sia offline nei casi di scarsa o assente connettività. Un Service Level Agreement 24/7 rappresentava un’altra componente indispensabile per il servizio di trasporto erogato da Autostradale, che ha una copertura oraria su quasi tutte le 24 ore e che deve affrontare picchi di affluenza più volte durante il corso della giornata.
Grazie ad un’integrazione API con un canale e-commerce di terze parti, la soluzione permette non solo di stampare biglietti cartacei facendo confluire tutti i dati in un’unica piattaforma, ma anche di validare i biglietti venduti tramite l’e-commerce stesso, che vengono riconosciuti dall’app e su cui viene effettuato il controllo di validità.
L’applicazione software sviluppata da OpenMove è basata sul sistema operativo Android e può essere utilizzata su qualsiasi dispositivo Android di mercato, inclusi dei comuni smartphone, evitando così l’investimento in hardware costoso. Il servizio viene erogato in cloud per minimizzare i costi di gestione interna e garantire high availability, fault tolerance, load balancing e disaster recovery dei servizi.
Per testare il sistema, è stato scelto di far partire un progetto pilota di sei mesi su una delle linee italiane operate da Autostradale. Il successo del progetto e i vantaggi riscontrati con il nuovo metodo sono stati talmente sopra le aspettative che si è deciso di estendere l’utilizzo dell’applicazione software a tutte le linee nel giro di due mesi.
Grazie alla soluzione messa in campo da OpenMove, Autostradale ha potuto beneficiare già dal primo mese di:
L’innovazione
La soluzione per la vendita e la validazione di biglietti per gli operatori sul campo di Autostradale è ad oggi operativa da più di 5 anni e, nel tempo, Autostradale ha coinvolto OpenMove in altre iniziative mirate a migliorare le operation e aumentare così anche la redditività.
Ad inizio 2020 OpenMove ha rilasciato una app white label per Autostradale, scaricabile da App Store e Play Store: il biglietto è diventato così totalmente digitale e gli utenti possono, accedendo all’app, consultare gli orari delle linee, acquistare e pagare il titolo di viaggio di cui desiderano usufruire. Il QR code presente sul biglietto digitale potrà poi essere letto e validato dalla stessa applicazione per la vendita dei biglietti in uso da parte degli operatori Autostradale.
A giugno 2021 è stata lanciato l’acquisto express tramite QR code: i clienti di Autostradale hanno ora la possibilità di acquistare in autonomia il biglietto alle fermate attraverso la semplice lettura di un QR code ivi apposto, finalizzando il pagamento con un solo click e senza dover scaricare o registrarsi a nessuna app.
Entrambe queste soluzioni hanno permesso di:
- Sgravare il personale di Autostradale nei picchi di affluenza quotidiani;
- Migliorare la velocità di incarrozzamento rispetto alla concorrenza;
- Minimizzare gli scambi fisici tra persone, fattore molto importante nel momento della pandemia.
La soluzione ad oggi è stata implementata con successo sia sulle linee italiane gestite da Autostradale sia su quelle londinesi.
Il Gruppo Autostradale, per seguire il trend positivo che vede l’utenza viaggiante utilizzare sempre di più forme di pagamento elettronico, ha espresso la volontà di utilizzare un dispositivo all-in-one per l’emissione, stampa, convalida e pagamento dei biglietti. La precedente soluzione prevedeva degli smartphone con stampante Bluetooth e un dispositivo POS separato per incassare i pagamenti elettronici. Dopo un’attenta valutazione delle varie soluzioni disponibili sul mercato, la scelta di Autostradale è caduta sul dispositivo PAX A920: OpenMove ha quindi implementato la portabilità della propria applicazione software sul dispositivo, integrandosi con il Payment Service Provider scelto da Autostradale.
“L’utilizzo di un’applicazione di vendita e controlleria snella e veloce, in combinazione con un dispositivo compatto che permette l’incasso dei pagamenti elettronici, ci ha permesso di servire ancora al meglio i nostri clienti, migliorando allo stesso tempo l’operatività del nostro personale sul campo, che può ora gestire tutte le operazioni con un unico dispositivo.” Giorgio Rendo, Responsabile Sales Operations Autostradale.
La soluzione è stata lanciata dapprima nello scalo inglese di London Stansted – dove il gruppo Autostradale opera con Airport Bus Express – riscuotendo un grande successo presso l’utenza, e in un secondo momento estesa sul territorio italiano.
Se vuoi saperne di più su come OpenMove può aiutarti ad aumentare la redditività migliorando l’operatività scrivi a info@openmove.com o telefona allo 0039 0464 740009.
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Circle: nuova commessa da 350 mila euro con primario operatore multimodale italiano
Circle Group, gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del green deal e della transizione energetica, guidato da Circle spa, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan, e socio ordinario di TTS Italia, ha siglato un nuovo contratto con primario operatore multimodale italiano.
Circle avrà l’incarico di supportare il cliente nella gestione digitalizzata e ottimizzata delle attività di spedizioni internazionali grazie ai software gestionali MasterSPED® e Milos®, che assicureranno un coordinamento e utilizzo più efficiente della rete di servizi multimodali (attraverso mare, ferrovia e strada) e della flotta di veicoli.
Come ha spiegato il presidente e ceo Luca Abatello: «Si tratta di una commessa molto importante per Circle, sia in termini di valore economico, oltre 350 mila euro distribuiti su un quinquennio (ovvero fino a giugno 2027), sia per la qualità del contributo che daremo al cliente e per gli obiettivi sfidanti che abbiamo condiviso».
Fonte: Circle Group
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CIRCLE GROUP: nuovo progetto per Terminal San Giorgio e LCT – Luigi Cozza Trasporti per la tracciabilità dei trasporti e delle spedizioni grazie all’”IoT” (Internet of Things)
CIRCLE Group, gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, e socio ordinario di TTS Italia, annuncia l’avvio del nuovo progetto per la tracciabilità delle spedizioni grazie agli strumenti IoT (Internet of Things) per Terminal San Giorgio (“TSG”), parte del Gruppo Autosped G (Gruppo Gavio) e tra i principali terminal multipurpose del Porto di Genova, e LCT – Luigi Cozza Trasporti.
Obiettivo principale dell’iniziativa è quello di velocizzare le operazioni di accesso al Gate di TSG
• consentendo anche una gestione integrata con le piattaforme informatiche di soggetti interni ed esterni attraverso la piena interoperabilità tra i vari sistemi -, efficientare i processi logistici portuali e assicurare il tracciamento dei semirimorchi di LCT SpA, uno dei maggiori vettori italiani con sede a Catania e traffici consolidati afferenti al terminal genovese.
Più nello specifico, il progetto (inserito all’interno del progetto EU CEF “Federated”) ha previsto l’integrazione delle componenti già operative con nuovi strumenti IoT tra cui l’installazione, presso i varchi designati del Terminal, di 3 portali RFID UHF in grado di “leggere” e registrare in maniera automatizzata il passaggio dei trailer.
“Con questo progetto TSG si pone all’avanguardia e aggiunge un ulteriore tassello al percorso di efficientamento delle proprie attività, imprimendo una spinta ulteriore verso l’automazione dei Gates al terminal e così pure ai processi di digitalizzazione; a tutto beneficio della nostra clientela e in particolare dell’autotrasporto” ha dichiarato Maurizio Anselmo, Amministratore Delegato di Terminal San Giorgio.
“La semplificazione dell’accesso al Gate per i nostri autisti rappresenta un grosso efficientamento, consentendo di massimizzare un fattore critico quale il tempo riducendo quanto più possibile le soste al varco” ha dichiarato Anna Cacciaguerra, Presidente del CdA di LCT S.p.A. .
“Siamo molto lieti di avere esteso il nostro rapporto con Terminal San Giorgio, già utilizzatore della suite Milos® TOS, e iniziato a collaborare con Luigi Cozza Trasporti in una visione concreta e dematerializzata della Supply Chain, in cui la componente Milos® IoT consente una significativa ulteriore riduzione dei tempi di attesa e controllo nelle entrate e uscite dei mezzi dal terminal nonché una maggiore tracciabilità, coerentemente con gli obiettivi del nostro piano Connect for Agile Growth” ha dichiarato Luca Abatello, CEO & Presidente di CIRCLE Group.
Fonte: Circle Group |
Nasce il programma formativo Moova Space Pass: l’Università Federico II, Almaviva e ANM lanciano la community dedicata all’innovazione digitale della mobilità
Grazie all’accordo quadro tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Almaviva, soci ordinari di TTS Italia, e ANM Azienda Napoletana Mobilità prende il via il programma Moova Space Pass, con l’obiettivo di dare uno slancio concreto a nuove competenze e professionalità legate alla trasformazione digitale del mondo dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi. Un’iniziativa promossa nell’ambito del Polo di Eccellenza Smart Mobility and Logistics.
Presentato il 13 luglio nella Sala Croce dell’Ateneo federiciano, il Programma è ricco di appuntamenti e laboratori congiunti fortemente orientati all’innovazione del mondo della mobilità, alla sua trasformazione e alle tecnologie che supportano il cambiamento in atto. Questo il cuore del programma Moova Space Pass che comprende attività didattiche e formative ed è indirizzato agli studenti, sia triennali che magistrali, nonché ai dottorandi di ricerca, ai giovani ricercatori ma anche ai professionisti, con moduli di partecipazione su più livelli. Diversi i punti di ingresso al programma – i pass appunto – che consentono di accedere ai differenti space della community, spazi fisici o virtuali di confronto e apprendimento.
La collaborazione tra Ateneo e Aziende del settore è anche volta a facilitare la collaborazione e l’ingresso dei giovani talenti nel mondo del lavoro e dell’innovazione.
“Federico II e due importanti aziende come Almaviva e l’Azienda Napoletana di Mobilità si sono messe insieme per creare un programma di innovazione tecnologica e formazione – dichiara Cino Bifulco, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Transportation Engineering and Mobility della Federico II. Moova Space Pass significa avere dei gradini di ingresso nel mondo della formazione e poi in quello della professionalità da spendere nel mondo del lavoro. Una esperienza, quindi, mista che vuole sia costruire gli strumenti che formare, il tutto in un ambito in continua evoluzione come quello della mobilità e dei trasporti. L’obiettivo è la formazione di nuove figure di ingegneri particolarmente esperti nel dominio della mobilità ma, al tempo stesso, capaci di affrontare e usare l’innovazione tecnologica per rispondere alle sfide della mobilità di domani. Vi saranno rivoluzioni e grandi cambiamenti e noi tutti vogliamo esserne protagonisti”.
“In una fase di forte sviluppo del mondo della mobilità, è necessario creare un ecosistema a supporto delle competenze che possa indirizzare e sostenere la trasformazione in corso – afferma Smeraldo Fiorentini, direttore Trasporti e Logistica di Almaviva –. Tutti i principali filoni di innovazione del settore, dalla decarbonizzazione alla connessione dei veicoli, dalla trasformazione dei modelli urbani di mobilità ai nuovi mezzi di trasporto, fino alla guida autonoma, necessitano di nuova linfa, di idee e competenze: l’Accordo nasce con l’obiettivo di sviluppare professionalità capaci di disegnare la mobilità del futuro in linea con gli obiettivi del PNRR”.
“Nei prossimi anni le aziende di servizi per la mobilità affronteranno due importanti sfide: da un lato la conversione all’elettrico di tutta la flotta di superficie e dall’altro la profonda digitalizzazione dei processi produttivi e di vendita – dichiara Nicola Pascale, Amministratore Unico di ANM – Per rispondere a queste sfide sono indispensabili le sinergie tra il mondo produttivo delle Aziende e quello della ricerca e delle competenze Universitario. Con questo scopo Anm investe sui giovani, sulla loro crescita personale e professionale che passa indubbiamente per la formazione universitaria; sono quindi da cogliere e promuovere tutte le iniziative che vanno in questa direzione, in particolar modo quelle che puntano sulle incredibili opportunità che oggi la tecnologia ci offre. Servono competenze nuove per sviluppare un nuovo modo di progettare i servizi di mobilità”.
L’iniziativa nasce dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA), ma vede anche il coinvolgimento dei corsi di laurea del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura (DIST) e ha il Patrocinio del Comune di Napoli.
Il programma Moova Space Pass è un’iniziativa promossa dal Polo di Eccellenza Smart Mobility and Logistics, nato nel marzo 2021, dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Almaviva, per accelerare la trasformazione digitale del mondo dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi. Obiettivo del Polo è disegnare la mobilità del futuro – di terra, mare e aria, di persone e merci – in chiave di sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un forte orientamento alla sicurezza e all’accessibilità, alla centralità dell’utente e dell’esperienza di viaggio, all’efficienza della gestione.
Fonte: Almaviva |
Il Client Innovation Center di IBM a Bari
A fine 2019 IBM, socio ordinario di TTS Italia, ha aperto a Bari una sede del Client Innovation Center, azienda del gruppo IBM e parte integrante di IBM Consulting, con una rete di più di cento sedi in tutto il mondo. Un ampio network che ha anche l’obiettivo di favorire la formazione di nuove professionalità e competenze su tecnologie emergenti e innovative sulle quali investono le aziende di tutti i settori. Lo scopo di questa nuova apertura è quello di ampliare sempre più il capitale umano messo al servizio della modernizzazione del Paese, puntando sulle eccellenze che la città offre anche grazie ai suoi poli universitari.
La scelta di Bari, infatti, è stata fatta per valorizzare una Regione, quale la Puglia, ad alto potenziale perché costituita da un’offerta formativa di altissima qualità (Politecnico, Università e Istituti Tecnici) e dalla presenza di aziende appartenenti a settori di industria tradizionalmente votati all’innovazione, come quello agroalimentare, aerospaziale e manufatturiero.
IBM Client Innovation Center ha portato in Puglia progettualità di importanti aziende e istituzioni dell’intero territorio nazionale: dalle grandi banche alle società di telecomunicazioni, fino ai protagonisti nei settori dell’energia, dei trasporti, della mobilità, della Pubblica Amministrazione e della grande distribuzione. Queste attività consentono di fare della Puglia, e di Bari, parte integrante dello sviluppo di tecnologie quali automazione e intelligenza artificiale, hybrid cloud, blockchain, 5G e IoT; ma anche di sperimentazione sul quantum computing e su temi come il metaverso, che rappresentano la prossima frontiera tecnologica.
Inoltre, il tessuto produttivo pugliese, fatto di medie e piccole imprese informatiche e di start-up innovative, ha costituito e costituisce un’ulteriore spinta all’investimento IBM che può trovare anche importanti collaborazioni capaci di accelerare il processo di crescita sul territorio grazie alla creazione di un ecosistema di partner che faccia della Puglia un laboratorio di innovazione a livello nazionale.
Per chi fosse interessato a presentare la sua candidatura: https://www.ibm.com/it-it/employment/.
Fonte: IBM
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Stellantis investe 33 milioni di euro in centri di sperimentazione dedicati all’ingegneria d’avanguardia
I team di ingegneria di Stellantis, socio ordinario di TTS Italia, in tutto il mondo sono focalizzati sulla realizzazione di vetture all’avanguardia che garantiscano una mobilità pulita, sicura e conveniente. Stellantis ha recentemente investito un totale di 33 milioni di euro in due delle sue strutture di sperimentazione globali. L’iniziativa rientra in un’ottica di supporto dalla strategia a lungo termine dell’azienda volta a produrre veicoli elettrici (EV) dalle prestazioni superiori e a raggiungere i massimi livelli di guida autonoma, garantendo nel contempo una tecnologia sicura e affidabile per i clienti.
Questi investimenti, abbinati agli interventi dedicati a ricerca e sviluppo, ampliano la capacità globale di Stellantis di progettare il futuro della mobilità, accelerano la sua trasformazione in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile e la avvicinano agli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030, in particolare la riduzione del 50% delle emissioni di carbonio rispetto ai livelli del 2021 entro il 2030 e il raggiungimento delle zero emissioni nette di carbonio entro il 2038.
I recenti miglioramenti coinvolgono:
Il Centro Sicurezza di Orbassano, nei pressi di Torino, in Italia. La struttura è stata completamente integrata con processi di ingegneria digitale, ed è stata aggiornata in maniera sostanziale per ospitare quattro piste di prova con quattro punti di impatto, testare a fondo le vetture elettriche a batteria (BEV) e le tecnologie di guida automatizzata per auto, camion e veicoli commerciali leggeri.
La galleria del vento di Auburn Hills, Michigan, Stati Uniti. L’impianto è in fase di ampliamento con l’aggiunta della tecnologia del piano mobile, che simula la marcia su strada e fornisce misure aerodinamiche più accurate dei veicoli. La riduzione della resistenza al vento favorisce l’autonomia di guida dei BEV.
“I nostri centri tecnologici di livello mondiale svolgono oggi il lavoro che renderà i veicoli Stellantis di domani leader del settore per capacità, prestazioni e sicurezza”, ha dichiarato Harald Wester, Chief Engineering Officer di Stellantis. “La nostra comunità di ingegneri è animata dal talento, dalla diversità e da una mentalità internazionale, e stiamo lavorando assiduamente con le altre funzioni globali, come i nostri colleghi Monozokuri, per dare nuovo slancio alla nostra opera di trasformazione tecnologica. Questo ci offre una panoramica completa delle sfide che ci attendono e ci consente di valutare e perfezionare un ventaglio completo di soluzioni di mobilità che ci porrà ai primi posti nella corsa all’innovazione e al miglioramento.”
Uno degli obiettivi principali del piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis è voler raggiungere il 100% del mix di vendite BEV di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli leggeri negli Stati Uniti entro il 2030.
I 5 milioni di euro investiti per l’ammodernamento del Centro Sicurezza di Orbassano consentono di testare tutti i tipi di vetture elettrificate: mild hybrid, plug-in hybrid e auto elettriche a batteria. Attualmente la struttura esegue almeno due crash test al giorno e si prevede testerà oltre 275 veicoli elettrificati quest’anno. I modelli esaminati a Orbassano possono essere certificati come conformi a oltre 175 standard tecnologici e di sicurezza internazionali.
La zona dedicata allo studio degli impatti delle piste di prova è dotata di un blocco mobile Messring per i test di impatto frontale e laterale. Il Centro esegue alcuni dei test più impegnativi del settore, tra cui lo small overlap test lato passeggero utilizzato dall’Insurance Institute for Highway Safety.
Le piste prova di Orbassano includono un sistema di posizionamento computerizzato delle telecamere con 13 obiettivi mobili esterni diretti verso il punto d’impatto. Inoltre, queste piste consentono di effettuare riprese video ad alta velocità del sottoscocca e di montare fino a cinque telecamere a bordo dei veicoli di prova.
Tutte queste visuali, oltre ai dati strumentali, forniscono agli ingegneri di Stellantis dati preziosi per la valutazione dei progetti di modelli attuali e futuri. Inoltre, le informazioni sono condivise con le strutture Stellantis di tutto il mondo, inclusi i centri dedicati ai test di sicurezza di Belchamps, in Francia, Chelsea, in Michigan, Stati Uniti, e Betim, in Brasile, per perfezionare i modelli digitali di sviluppo dei veicoli.
Questa struttura all’avanguardia è completamente integrata con il processo digitale di ingegneria della sicurezza di Stellantis. Consente di sviluppare in maniera più efficiente i veicoli e di esaminare pressoché qualsiasi possibile scenario di incidente.
Le nuove piste sono pronte ad accogliere le future modalità di prova legate all’introduzione delle funzioni di guida automatizzata su tutti i tipi di vetture.
La strumentazione del Centro di Orbassano include attrezzature di prova statiche e dinamiche per l’analisi di fattori quali l’impatto con pedoni, lo schiacciamento del tetto e il ribaltamento; sono presenti, inoltre, slitte di prova per valutare la sicurezza dei veicoli. I test sui sedili e sugli interni diventano sempre più critici, dato che l’adozione delle future tecnologie di guida automatizzata può comportare nuove configurazioni di sedili nell’abitacolo.
L’efficienza aerodinamica è un fattore cruciale per ottimizzare le distanze che i veicoli elettrificati possono percorrere con una singola carica. Per questo è necessario simulare il più accuratamente possibile le condizioni di guida del mondo reale.
Nel complesso della galleria del vento Stellantis di Auburn Hills, Michigan, è attualmente in corso l’installazione della tecnologia del piano mobile (rolling road), che simula la marcia su strada consentendo ai veicoli di prova di rimanere statici. Stellantis sta investendo 29,5 milioni di dollari nel progetto.
Apposite cinghie consentono il movimento delle ruote ai quattro angoli della macchina, mentre un quinto nastro scorre sotto la vettura per simularne l’avanzamento su strada. La tecnologia del piano mobile consente anche di misurare la resistenza aerodinamica, ovvero la resistenza associata esclusivamente alle ruote e agli pneumatici in movimento, che rappresenta fino al 10% della resistenza aerodinamica totale nel mondo reale.
L’attuale impianto di prova aerodinamico presente ad Auburn Hills genera velocità del vento fino a 225 km/h. Il piano mobile in corso di installazione, parte di un impegno stimato di 85 milioni di dollari incluso nel contratto 2019 dell’azienda con United Auto Workers, dovrebbe diventare operativo nel 2024.
Questa capacità aggiuntiva andrà a integrare la galleria del vento aeroacustica di classe mondiale di Auburn Hills, elemento fondamentale di una rete globale di centri all’avanguardia già dotati di tecnologia a piano mobile, tra cui due strutture in Europa.
Fonte: Stellantis |
Targa Telematics: continua a crescere l’hub di Ricerca e Sviluppo
Continua a crescere l’hub di Ricerca e Sviluppo di Treviso di Targa Telematics, tech company specializzata nello sviluppo di soluzioni IoT per la mobilità connessa, e socio fondatore di TTS Italia, premiata di recente dalla prestigiosa società Frost & Sullivan come società europea più innovativa del settore.
La società – che nel 2021 ha chiuso l’anno con un giro d’affari di 50 milioni di euro (+30% vs 2020) – ha avviato la ricerca di ben 15 figure professionali tech per ampliare il team che rappresenta il “cuore tecnologico” dell’azienda e si occupa della creazione delle soluzioni IoT e degli algoritmi proprietari.
Nello specifico, Targa Telamatics cerca 10 Software Engineer, un Reverse Engineering Specialist, un R&D Product Owner, un Data Scientist, un Iot Hardware Engineer, e un Software Engineer Salesforce.
L’hub di R&S di Treviso è un ambiente giovane e dinamico, e rappresenta il motore che ha permesso a Targa Telematics di raggiungere l’attuale posizionamento distintivo nel campo dell’innovazione tecnologia, grazie anche a investimenti significativi che la società alloca di anno in anno per la ricerca e la cybersecurity.
Il dipartimento opera attraverso la metodologia di lavoro Agile, che prevede una serie di approcci vincenti nel campo della Ricerca & Sviluppo e della crescita professionale, come la formazione di piccoli gruppi polifunzionali e auto-organizzati, lo sviluppo incrementale dei progetti, oltre al coinvolgimento diretto e continuo del cliente nel processo di realizzazione della soluzione tecnologica.
Fonte: Targa Telematics |
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MaaS: le tecnologie sono importanti, ma le scelte normative sono fondamentali. L’intervista alla Presidente Panero su Mobility Magazine.
“Abbiamo lavorato sodo per la definizione delle linee guida del MaaS e per sensibilizzare le istituzioni sul tema ma in realtà i ministeri competenti, MIMS e MITD, hanno recepito rapidamente e con grande interesse le proposte che abbiamo avanzato, ovvero cogliere l’opportunità del PNRR per sondare il nuovo paradigma del Mobility as a service e comprendere quali tecnologie servono, quali condizioni possono abilitare lo sviluppo del MaaS in Italia e quali nodi devono essere affrontati anche a livello normativo, perché le tecnologie sono importanti, ma le scelte normative sono fondamentali.”. Così Rossella Panero, Presidente di TTS Italia nell’intervista rilasciata in questi giorni a Mobility Magazine.
Leggila qui (pagina 5). |
Mobilità: l’intervista a tutto campo di Business France al Segretario Generale di TTS Italia
Il Segretario Generale di TTS Italia, Olga Landolfi, è stata di recente intervistata da Business France, incaricata dello sviluppo internazionale delle imprese francesi.
L’intervista, divisa in due parti, si focalizza su due macro temi: MaaS e cultura italiana della mobilità; progetti e iniziative ITS in Italia, e come una società estera può penetrare il mercato nazionale.
Un’intervista a tutto tondo, dunque, sulla mobilità, passando anche dal PNRR e dalla sostenibilità.
Per la prima parte, clicca qui.
Per la seconda parte, clicca qui. |
TTS Italia al workshop dell’Osservatorio Smart City “Innovare la mobilità urbana per la sostenibilità: il contributo della Mobility as a Service”
TTS Italia, rappresentata dal Vice Presidente Bruno Pezzuto, ha preso parte al workshop dell’Osservatorio Smart City “Innovare la mobilità urbana per la sostenibilità: il contributo della Mobility as a Service”, svoltosi il 12 luglio 2022 presso l’Università Bocconi di Milano, e online.
La mobilità come servizio (MaaS – Mobility as a Service) consente l’integrazione di varie forme di trasporto in un servizio di mobilità accessibile su richiesta attraverso piattaforme digitali. La MaaS può svolgere un ruolo importante nel promuovere la multimodalità, la transizione verso modalità di trasporto più sostenibili ed un uso più efficiente delle reti di trasporto. La “Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile” adottata dalla Commissione europea nel dicembre 2020 riconosce il ruolo fondamentale delle soluzioni digitali nel realizzare la multimodalità nelle aree urbane e suburbane. La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto profondo sui trasporti e sulla mobilità urbana, in particolare sull’uso del trasporto pubblico, ma al tempo stesso ha contribuito a far emergere abitudini di spostamento più flessibili, per effetto ad esempio dell’aumento del lavoro da casa. Le applicazioni MaaS possono rappresentare uno strumento per agevolare gli utenti nella scelta e nell’utilizzo di soluzioni di trasporto sostenibile ed ottimizzare i propri spostamenti in un’ottica di flessibilità, agendo sul lato della domanda; al tempo stesso queste piattaforme consentono agli operatori di valutare e ottimizzare l’offerta di trasporto. L’incontro ha coinvolto gestori di trasporti, operatori del trasporto pubblico, ed esperti di mobilità per discutere delle possibili innovazioni verso una mobilità urbana più sostenibile.
In particolare, il Vice Presidente è stato tra i relatori della Tavola rotonda dedicata a “Prospettive per innovare la mobilità urbana nelle smart cities”. |
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Dalla Piattaforma degli Enti Locali
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Bari: prima tra le Città del Mezzogiorno nel bando MaaS4Italy, 2.500.000 euro per realizzare la prima infastruttura tecnologica a supporto della mobilità integrata
Il Comune di Bari, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, si aggiudica un finanziamento di 2.500.000 euro su un progetto complessivo stimato per 3.798.850 euro, classificandosi prima tra le città delle regioni meridionali, nell’ambito dell’avviso pubblico Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – missione 1 – componente 1 – asse 1 – sub- investimento 1.4.6. “Mobility as a service for Italy – Maas4italy”. Questo stando alla graduatoria provvisoria resa nota nei giorni scorsi dal MITD.
Si tratta di un progetto che mira a una ridefinizione complessiva della mobilità cittadina in un’ottica di sostenibilità e innovazione. La strategia individuata prevede, infatti, sia la realizzazione di investimenti in infrastrutture (fisiche e tecnologiche) e mezzi, sia la concessione di incentivi ai cittadini per l’adozione di comportamenti più sostenibili (ad esempio voucher per l’acquisto di biciclette o rimborso chilometrico per gli spostamenti urbani in bicicletta).
Con questa candidatura il Comune di Bari intende dotarsi di un sistema MaaS orientato alla sostenibilità, che metta il cittadino al centro di un modello flessibile, digitale e on demand di fruizione e di accesso ai servizi di trasporto offrendo, tramite un unico canale, più alternative per soddisfare le diverse esigenze di spostamento orientandole tutte verso la mobilità sostenibile.
“Siamo contenti che la nostra proposta progettuale sia stata valutata positivamente commenta il vicesindaco e assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio -, soprattutto perché la realizzazione del nuovo sistema informativo di mobilità ci consentirà di proseguire nel cambio di paradigma che abbiamo voluto proporre e che si basa sull’uso delle nuove tecnologie come strumento al servizio del miglioramento della qualità della vita del cittadino. Per cambiare le abitudini in maniera più sostenibile dal punto di vista energetico ed ecologico è fondamentale fornire anche dei servizi adeguati che rendano la mobilità come servizio vantaggiosa per l’utente, così da essere percepita non come un’imposizione ma come un beneficio per la vita di tutti i giorni. In materia di mobilità è evidente che l’auto di proprietà segna il passo rispetto a sistemi più flessibili di spostamento in città. La mobilità diventa servizio e le moderne tecnologie IT rendono questo cambiamento vantaggioso per l’utente anche in termini economici. Su questo Bari sta investendo da tempo: siamo la quarta città capoluogo per domanda di servizi di sharing, stiamo portando avanti numerosi progetti di trasporto pubblico locale e di cambiamento radicale delle linee verso l’elettrico, cosa che vedremo in particolare avverarsi con il BRT (bus rapid transport) già finanziato dal PNRR, e stiamo continuando con progetti di incentivazione dell’uso delle bici e altre piattaforme di scooter e car sharing. Il primo passo, già in corso, è il coinvolgimento di tutti gli operatori di TPL per realizzare l’integrazione tariffaria anche con le ferrovie a favore dei pendolari e per definire il sistema integrato della mobilità che ottimizzi attraverso una piattaforma unica di mobilità integrata la definizione di percorsi ottimali utilizzando anche l’integrazione tra TPL e servizi di sharing”.
Nello specifico è prevista la realizzazione di un sistema customer-centric che metta a disposizione dei cittadini tutti i servizi di mobilità nell’ambito dell’area metropolitana di Bari, in aggiunta ad alcuni di mobilità regionale attraverso una piattaforma di integrazione che permetterà l’accesso a:
• un travel planner multimodale
• un sistema di pagamento integrato dei servizi prenotati, mediante un’unica transazione di pagamento in modalità multicanale
• servizi integrati customer-centric, anche on demand, basati sui bisogni individuali e familiari, fruibili tramite bundling o abbonamenti e resi attrattivi rispetto alla mobilità privata
• sistemi di gamification e incentivi per incidere sulla domanda di mobilità secondo le seguenti priorità: mobilità dolce, TPL, sharing
• servizi di prenotazione e ricarica di mezzi elettrici
• CRM innovativo per realizzare una relazione “forte e continua” con gli utenti.
Il costo per il fabbisogno di digitalizzazione del trasporto pubblico locale è stimato in 800mila euro da finanziarsi interamente sul progetto MaaS, mentre i costi per la realizzazione del Living Lab ammontano a 7 milioni di euro da finanziarsi interamente con il progetto MaaS.
Fonte: Comune di Bari |
Firenze: in arrivo 3 mln e 300 mila euro per APP unica mobilità e digitalizzazione TPL
Tutto quello che serve per spostarsi in una sola APP. Uno strumento innovativo, sviluppato a partire dalla App IF, che aumenterà l’attrattività della mobilità pubblica e in sharing aggiungendo alle informazioni sulla mobilità le soluzioni di viaggio multimodali/multioperatore che saranno prenotabili e acquistabili direttamente sull’App con un solo click. È quanto prevede il progetto con cui Firenze, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha partecipato all’avviso “Mobility as a Service for Italy” (MaaS) nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza classificandosi al secondo posto tra i dieci comuni capoluogo delle città metropolitane che hanno presentato progetti, ottenendo così un finanziamento di 3,3 milioni di euro di cui 2,5 milioni assegnati direttamente al Comune a cui si aggiungono 800mila euro destinati al gestore del TPL come contributo per la digitalizzazione dei sistemi che gestiscono i servizi di trasporto. Questo stando alla graduatoria provvisoria resa nota nei giorni scorsi dal MITD.
“Nel 2021 avevamo presentato la nostra candidatura alla manifestazione di interesse per partecipare ad una sperimentazione pilota in materia di mobilità intermodale e sostenibile che è stata accolta insieme a quella di altre 12 città metropolitane – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti -. Avevamo quindi presentato i nostri progetti a seguito degli avvisi pubblicati dal Dipartimento per la Transizione Digitale d’intesa con il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità. Nel primo avviso sono state selezionate le grandi città di Napoli, Milano e Roma. Ora la bella notizia: nel secondo avviso Firenze si è classificata al secondo posto dopo Torino e prima di Bologna garantendoci un finanziamento complessivo di 3,3 milioni di euro”.
Ma cosa si intende per MaaS? “Mobility as a Service” (Mobilità come Servizio) è un nuovo modello di business per l’erogazione di servizi di trasporto agli utenti con l’obiettivo di creare alternative appetibili all’auto privata. I sistemi MaaS combinano differenti opzioni di mobilità presentandole agli utenti come un unico servizio, con un’unica app e un unico strumento di pagamento (a consumo, ad abbonamento mensile o con tariffa omnicomprensiva a tempo a o distanza). In questo modo l’utente ha un accesso semplice e personalizzato a un pacchetto di servizi di trasporto pubblici e privati, treni, bus, taxi, car e bike sharing, micromobilità, noleggio auto, per tutte le esigenze di mobilità.
“Grazie ai 2,5 milioni del finanziamento – sottolinea l’assessore Giorgetti – svilupperemo la piattaforma IF in modo da trasformarla da una piattaforma informativa sulla mobilità cittadina in uno strumento con cui l’utente può non solo pianificare uno spostamento, tramite il travel planner integrato e aggiornato in tempo reale, ma anche acquisire i servizi di mobilità come biglietti, abbonamenti, prenotazioni solo per fare qualche esempio. E non per un solo mezzo, ma anche di tipo multimodale, acquistando per esempio il titolo di viaggio del bus e l’ingresso al parcheggio, oppure il biglietto del treno e la bicicletta o il monopattino in sharing”, il tutto con un’unica operazione sull’App.
Quindi con la nuova IF sarà possibile organizzare uno spostamento a Firenze avendo a disposizione l’intero ventaglio di mezzi di trasporto e di soluzioni di sosta, prenotabili e pagabili direttamente attraverso l’interfaccia semplificata dell’App alla miglior tariffa disponibile e con una singola transazione da parte dell’utente. Un viaggio chiavi in mano quindi. Per questo IF dovrà diventare una sorta di super APP multicanale in cui saranno integrati gli strumenti dei vari soggetti gestori a vario titolo di un servizio di mobilità.
Il progetto infatti coinvolgerà Autolinee Toscane e Gest per il trasporto pubblico, Firenze Parcheggi e Servizi alla Strada per la sosta, Ridemovi per il bike sharing in concessione. E ancora Trenitalia per il servizio ferroviario, le aziende dello sharing di monopattini, scooter e auto; i maggiori operatori del trasporto su gomma nazionale e internazionale; i rivenditori della sosta a pagamento (come EasyPark e Telepass Pay). Altri soggetti di cui è previsto il coinvolgimento sono l’Università di Firenze, la rete dei Mobility Manager aziendali e scolastici, le associazioni di categoria.
Gli 800mila euro saranno utilizzati per il cofinanziamento dell’integrazione funzionale con il sistema AVM per la gestione della flotta dei veicoli e con il sistema di contapasseggeri, oltre che per l’interfaccia operativa con la nuova app e sito web di AT. La collaborazione prevede anche la realizzazione di una sala radio unica, dedicata e interfacciata con la sala di controllo che il Comune di firenze sta sviluppando all’interno del progetto Smart city.
Alle risorse in arrivo da Roma si aggiungono 600mila euro di cofinanziamento dal bilancio comunale destinato alla premialità per gli utenti che scelgono spostamenti sostenibili. L’idea è di associare agli spostamenti degli utenti dei target di sostenibilità, per esempio i chilometri percorsi con il mezzo pubblico o la bicicletta, l’abbattimento equivalente di CO2 derivante dal mancato uso del veicolo a motore termico, convertendo il raggiungimento di un obiettivo in un vantaggio economico per l’utente, come un voucher per l’acquisto di un abbonamento per il TPL o per il bike sharing.
Fonte: Ferpress |
Milano: continua il percorso verso “Zero vittime sulla strada” al 2030
Prosegue il programma sicurezza stradale della Città Metropolitana di Milano finalizzato all’innalzamento degli standard di sicurezza stradale sulla rete di sua pertinenza attraverso l’installazione di tecnologia di ultima generazione.
Nell’ambito del “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” sono stati infatti conclusi otto nuovi interventi che, grazie all’introduzione di dispositivi smart, IoT, collegati alla piattaforma Cloud Titan® di Safety21, socio ordinario di TTS Italia, in dotazione alla Polizia Locale, consentiranno di monitorare, con efficacia, incroci semaforici, passaggi pedonali e l’andamento del traffico veicolare, garantendo una maggiore sicurezza stradale per gli utenti con una sempre crescente attenzione alla qualità dell’ambiente.
Il primo intervento appena concluso dalla Città Metropolitana porterà all’accensione sulla S.P. ex SS 525 del Brembo tra via Roma e via per Groppello nei territori di Pozzo D’Adda e Vaprio d’Adda di un ulteriore innovativo sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche.
Dotato di tecnologia intelligente e a basso impatto ambientale, il sistema attivo dal 14 luglio 2022 è in grado di individuare ogni passaggio con il semaforo rosso, di acquisire le immagini dalle telecamere e di accertare e documentare attraverso video le infrazioni in tempo reale, nel rispetto della privacy dei cittadini.
Sempre nel Comune di Vaprio d’Adda, lungo la S.P. ex SS 525 del Brembo e la S.P. 104 Truccazzano – Trezzo, saranno attivati anche due sistemi di monitoraggio del traffico veicolare a cui se ne aggiungono altri 3 nei territori circostanti, precisamente: uno sulla S.P. 14 Rivoltana nel comune di Truccazzano, uno sulla S.P. 2 Monza – Trezzo sull’Adda nel comune di Trezzo sull’Adda e uno sulla S.P. 161 Paullo – Vignate nel comune di Vignate.
Si tratta di dispositivi IoT che rilevano costantemente il flusso della mobilità, atti a fornire dati e informazioni utili per l’analisi e l’andamento del flusso veicolare, supportando strategicamente la pianificazione mirata di interventi funzionali a migliorare e rendere più sicura la circolazione stradale, con conseguente miglioramento ambientale del territorio. Ridotto impatto ambientale e sostegno ad azioni a tutela del territorio e della mobilità dei cittadini sono aspetti che la tecnologia in una smart city coniuga con indici di sicurezza diffusa, misurabili attraverso la riduzione del numero degli incidenti e la tutela degli utenti deboli della strada, come i pedoni.
Proprio rivolto alla sicurezza dei pedoni, nel Comune di Albairate, in Località Faustina, è entrato in funzione un sistema di sicurezza degli attraversamenti pedonali non semaforizzati. Il dispositivo, già utilizzato con successo sulle strade di Città Metropolitana, si trova precisamente sulla S.P. 114 Baggio – Castelletto in prossimità della fermata dell’autobus. Il sistema è composto da quattro lampeggianti LED ad elevata luminosità installati in prossimità delle strisce pedonali e da due pre-segnalatori più esterni: questi si attivano solo in presenza del pedone allertando i veicoli in transito e risolvendo così il problema della scarsa visibilità diurna e notturna, spesso causa di incidente. Il sistema è dotato inoltre di una telecamera fisheye, le cui registrazioni a 360° archiviate in Cloud e accessibili solo a personale addetto dell’Ente, rileva tutto ciò che avviene intorno all’attraversamento, supportando le Forze dell’Ordine nel controllo del territorio.
Un altro degli obiettivi del “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” è il contrasto ai reati contro l’ambiente come l’abbandono dei rifiuti, che spesso interessa alcuni punti della rete stradale. Per perseguire tale obiettivo, lungo S.P. 159 Via Generale C. A. dalla Chiesa nel comune di Colturano, è stato installato un ulteriore sistema di video sorveglianza. L’impianto è dotato di una videocamera in funzione 24 ore su 24, che grazie ad un sistema di “analisi intelligente della scena” si attiva in presenza di movimenti sospetti registrando eventuali illeciti, quali l’abbandono di rifiuti, e allertando immediatamente gli organi competenti. Uno strumento fondamentale di contrasto ai reati contro l’ambiente e non solo, che, in più occasioni dall’entrata in azione del “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana”, si è rivelato risolutivo anche per la produzione di materiale probante a supporto delle indagini condotte dalle Forze di Polizia su altri reati.
Le attivazioni dei dispositivi lungo i tratti stradali indicati, sono accompagnate da una sistematica capillare campagna di comunicazione prevista dal “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana” volta a informare i cittadini della presenza dei nuovi apparati e a sensibilizzare gli utenti della strada verso un comportamento sempre più responsabile e virtuoso alla guida.
Fonte: Ferpress |
Milano: on line il bando del Comune da 1,3 milioni di euro per la “Città a 15 minuti”
Oggi più di 3 cittadini su 4 dichiarano che circa l’80% dei propri viaggi avviene all’interno del contesto urbano in cui risiedono, considerando quindi la mobilità un bisogno essenziale. Su questo presupposto si basa il modello 15 Minutes City che valorizza la vicinanza dei servizi a una distanza massima di 15 minuti a piedi o in bici e l’appartenenza a uno specifico contesto urbano. In questo modo gli utenti possono non solo cambiare le proprie abitudini di trasporto, ma anche vivere un’esperienza di mobilità diversa, in cui il quartiere diventa una cellula completa della vita urbana.
La città di Milano ha sposato il concetto e ha pubblicato un bando intitolato “Mi15 – Spazi e servizi per una Milano a 15 minuti”, per sostenere le attività imprenditoriali a impatto sociale in tutti i quartieri della città, ad eccezione del Municipio 1.
Il bando è finanziato interamente dall’Unione europea e mette a disposizione oltre 1,3 milioni di euro di fondi PON Metro da distribuire in forma di contributi a fondo perduto.
Il bando, pubblicato sul sito del Comune di Milano, resterà aperto all’invio delle candidature fino alle ore 14 di venerdì 16 settembre.
Potranno concorrere progetti di investimento con un costo compreso tra 30.000 e 100.000 euro (il contributo coprirà l’80% della spesa).
Le proposte dovranno essere utili (capaci di generare ricadute positive sulla comunità locale), durature (in grado di sostenersi anche dopo l’erogazione del contributo), accessibili (in termini di prezzi, tempi e assenza di barriere architettoniche).
Dovranno riguardare la creazione o il potenziamento di spazi, servizi, attività a impatto sociale, al momento assenti o insufficienti nel quartiere, agendo su uno o più Nuclei di identità locale.
Il bando fa parte di un programma di interventi da 2,5 milioni di euro per lo sviluppo economico e sociale dei quartieri che comprende altre due iniziative, “La scuola dei quartieri” e “Crowdfunding civico”.
Fonte: Eco dalle Città |
Milano: parte la sperimentazione della guida automatica su strada per l’ultimo miglio
È partita il 19 luglio a Milano la sperimentazione in ambito urbano di Yape, il droide a guida autonoma per le consegne di merci e pacchi. Da luglio a dicembre 2022, il robottino si aggirerà all’interno di UpTown, il nuovo distretto residenziale high-tech realizzato da EuroMilano nel nuovo quartiere di Cascina Merlata a Milano: Yape si muoverà in un’area predefinita, seguendo i percorsi autorizzati -per rispondere ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative- e interagendo con una moltitudine di soggetti in condizioni diverse e diffuse.
Dotato di due ruote auto-bilanciate, che permettono al robot di adattarsi a diversi contesti, Yape può trasportare fino a 10 chilogrammi per un massimo di 80 chilometri. Durante la sperimentazione sarà dotato di un sistema di regolazione della velocità che non supererà i 6 chilometri all’ora.
Grazie alla rete 5G può aumentare la percezione dell’ambiente circostante; inoltre attraverso un sistema di sensoristica integrato, può inviare e ricevere informazioni in tempo reale ed essere quindi rintracciabile in ogni momento. Una volta arrivato a destinazione, consente l’apertura del vano contenitore attraverso la scansione di un codice QR.
L’obiettivo è rendere il trasporto autonomo sempre più efficace, sicuro e sostenibile, riducendo il traffico e l’inquinamento legato alle consegne nei centri cittadini, oltre a venire incontro alle necessità di quei residenti che non possono o fanno fatica a spostarsi dalla propria abitazione.
La sperimentazione in ambito urbano di Yape è stata attivata grazie a “Sperimentazione Italia”, il quadro normativa che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di sperimentare progetti innovativi attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti.
L’autorizzazione alla sperimentazione di Yape, in partitolare, è il risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e il Comune di Milano.
«La mobilità, delle persone e delle merci, dev’essere costantemente aggiornata, proprio perché è al servizio di tutti e tutte. Milano, città ricca di fermenti e coraggiosa, lo sta facendo con realismo anche con l’applicazione delle nuove tecnologie», ha commentato l’assessore alla Mobilità del Comune, Arianna Censi.
Fonte: Il Sole 24 Ore |
Torino prima coi progetti “Pilot MaaS” e “Living Lab CCAM” nel bando MaaS4Italy. Finanziamenti per 10 mln e 300mila Euro
Primo posto per il Comune di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, tra i comuni capoluogo delle città metropolitane che hanno partecipato all’Avviso “MaaS4Italy” promosso in collaborazione tra il Ministro per l’innovazione tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) – Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e finanziato con risorse del Fondo Complementare al PNRR. Questo stando alla graduatoria provvisoria resa nota nei giorni scorsi dal MITD.
I progetti “Pilot MaaS” e “Living Lab CCAM” presentati dal Comune di Torino e con il supporto e il coordinamento di 5T, società in-house che gestisce sistemi di smart mobility per conto dell’amministrazione, hanno ottenuto il massimo dei voti in entrambe le valutazioni, accedendo al finanziamento di 2 milioni e 500mila euro per il primo (e con risorse aggiuntive fino a 800mila euro per la digitalizzazione del trasporto pubblico), insieme a Firenze e Bari, e di 7 milioni di euro per il secondo, unica Città a ricevere il finanziamento.
Grazie a queste risorse, Torino potrà testare alcune nuove soluzioni MaaS (Mobility as a Service) particolarmente evolute per l’area metropolitana torinese: da una parte si investirà nella digitalizzazione dei servizi di mobilità (in particolare il trasporto pubblico) che saranno integrati con la piattaforma nazionale proposta dal Ministero e dall’altra si incentiveranno i cittadini verso modi nuovi di muoversi, più smart, più sostenibili e più digitali attraverso l’uso di voucher, sconti e cashback.
“E’ la notizia che aspettavamo – commenta l’assessora alla Transizione ecologica, ai Trasporti e alla Viabilità Chiara Foglietta – . Con immenso piacere abbiamo appreso che verrà finanziato sia il progetto pilota Maas che il Living lab per cui avevamo inviato la candidatura a giugno. I fondi ci permetteranno di realizzare importanti sperimentazioni a Torino per favorire una mobilità più smart. Col MaaS si punta all’interoperabilità dei sistemi di trasporto, a un concetto di mobilità che integra il trasporto pubblico e privato, rendendoli accessibili attraverso un unico canale. Un passo in avanti davvero importante verso una mobilità sostenibile.”
Il pilot MaaS coinvolgerà diversi operatori di mobilità attivi in città: in primis, GTT per il ruolo principale che il servizio di trasporto pubblico ha nell’offerta di Mobility as a Service e poi tutti gli altri servizi di mobilità (ad esempio sharing mobility, treni, parcheggio e taxi).
I servizi Maas non interesseranno solo la città ma copriranno diversi ambiti geografici: quello metropolitano e regionale per i cittadini che si muovono sul territorio piemontese, quello interregionale, con particolare riferimento a fenomeni di pendolarismo tra Torino e Milano, e infine nazionale per coloro che viaggiano per lavoro o turismo sul territorio nazionale.
Su questo aspetto, è stata fondamentale la collaborazione già siglata nell’ambito del protocollo di intesa tra Città di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Agenzia Mobilità Piemontese per iniziative coordinate di digitalizzazione del trasporto pubblico e MaaS.
Per quanto riguarda invece il Living Lab, il progetto realizzerà un’esperienza diffusa in città focalizzata sulle soluzioni innovative di mobilità cooperativa, connessa ed autonoma, rafforzando il percorso già avviato nel settore grazie al programma Torino City Lab e le recenti iniziative lanciate dalla Casa delle Tecnologie CTE-Next.
Il Living Lab si svolgerà sul circuito urbano che il Comune di Torino aveva già sperimentato con l’iniziativa “Torino Smart Road”, in un’area di test unica in Italia, in grado di abilitare esperienze e casi d’uso diversificati, in contesto di traffico aperto e condizioni reali.
L’obiettivo è di far avanzare la ricerca applicata all’impiego di soluzioni CCAM (Cooperative, connected and automated Mobility) in un contesto urbano, dal livello prototipale al livello consolidato in un ambiente reale e operativo. Si misurerà anche l’impatto ambientale e sociale del Living Lab, misurando la riduzione delle emissioni di Co2 legate alla riduzione del traffico e ad un maggior utilizzo del trasporto pubblico e l’impiego di mezzi green. Dal punto di vista sociale, si monitorerà il miglioramento della sicurezza stradale e delle prestazioni per automezzi speciali (es. ambulanze, mezzi d’emergenza connessi).
I due pilot saranno avviati nella seconda metà del 2023 con un orizzonte temporale di 3 anni.
Fonte: Comune di Torino |
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