It's Europe
N° 10
Novembre/Dicembre 2022


TTS Italia è l' Associazione Nazionale della Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, che ha la missione di promuovere lo sviluppo e la diffusione dei Sistemi Intelligenti di Trasporto in Italia.
In questo numero:
L’intervista di Morena Pivetti
Istituzioni & Policy
Socio del mese
Progetti del mese
Dai nostri associati 
Le nostre attività
Dalla Piattaforma degli Enti Locali
Opportunità in scadenza 
TTS Italia supporta
CON IL SUPPORTO DI
TTS ITALIA VI AUGURA
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
L’intervista di Morena Pivetti

 

“La digitalizzazione della logistica è strategica per il Paese”
L’amministratore unico di RAM, Ivano Russo, racconta come sta accelerando la costruzione della Piattaforma Logistica Nazionale: in campo Cdp e Leonardo Spa

La sua nomina ad amministratore unico di RAM – Logistica, Infrastrutture, Trasporti, risale al luglio scorso. Da allora, da quando Ivano Russo - un passato recente come direttore generale di Confetra, la Confederazione generale dei trasporti e della logistica, e meno recente come consigliere e dirigente in diversi Ministeri e Istituzioni pubbliche – è alla guida della società in house del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha impresso una forte accelerazione al processo di digitalizzazione del trasporto merci e della logistica. Ha fatto sedere l’Italia ai tavoli europei dove si discute di questo obiettivo strategico, ha riprofilato il progetto originario della Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) e insediato tre tavoli di lavoro attuativi coinvolgendo gli stakeholders pubblici e privati e dato il via alla Cabina di Regia del Progetto. Last but not least ha scelto Leonardo Spa come partner tecnologico e Cdp come partner amministrativo-giuridico, anche in ottica Polo Strategico Nazionale, il soggetto scelto dal Governo per mettere in cloud e in sicurezza cibernetica tutte le banche dati delle Pubbliche Amministrazioni.
D’altronde i tempi stringono: entro il giugno del 2024 il 70% della linea progettuale del PNRR che supporta la digitalizzazione logistica e le destina ben 250 milioni deve essere realizzata, pena il blocco del finanziamento. Con Ivano Russo facciamo il punto sullo stato dell’arte delle azioni per lo sviluppo e l’implementazione di questa che è la mission più innovativa di RAM.

 

 

Perché è strategico digitalizzare la logistica e i trasporti?
La transizione digitale del settore rappresenta un’importante opportunità di cambiamento e avrà un impatto significativo per tutti gli attori coinvolti: Pubblica amministrazione e servizi che eroga, imprese della logistica, operatori del trasporto e nodi di consolidamento e transito delle merci. Lo spostamento delle merci è accompagnato da un ampio flusso di informazioni, ancora scambiate in larga parte tramite documentazione cartacea tra imprese e tra imprese e Autorità di controllo. I numeri che cito, ormai è un’abitudine, lo spiegano meglio di qualunque ragionamento: in Italia la merce in porto è sottoposta a 133 procedure di controllo eseguite da 13 diverse amministrazioni pubbliche. In questo scenario la digitalizzazione può contribuire a migliorare l’efficienza complessiva del trasporto e della logistica, a patto che concorra a snellire e facilitare gli adempimenti amministrativi e le interazioni tra gli operatori. Aumentando così la competitività delle imprese e del sistema Paese.

Partiamo dall’Europa, che delinea sia la cornice entro cui inserire la digitalizzazione del mondo della logistica e del trasporto, che i contenuti specifici.
La Commissione Europea stima che la sola riduzione degli oneri amministrativi che derivano dall’utilizzo di moduli digitali consentirà agli operatori di risparmiare fino a 27 miliardi di euro nei prossimi 20 anni e sarà determinante per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Ecco perché già nel 2020 ha varato il Regolamento Europeo 1056 eFTI, electronic Freight Transport Information, che impone di rendere interoperabile in tutti gli Stati membri lo scambio di dati e informazioni tra tutte le piattaforme e tutti gli operatori, pubblici e privati, che intervengono a vario titolo nel trasporto delle merci, sia per la fase operativa che per quella delle procedure autorizzative. E, aggiungo, sostituisce qualunque idea di approccio nazionale più o meno creativo. Interoperabilità che comprende tutto il ciclo del trasporto, a partire da quando la merce sbarca in banchina fino alla sua consegna a destinazione finale.

Quali sono i tempi di applicazione del Regolamento 1056/2020?
L’eFTI entra in vigore nel 2025 per tutte le Autorità pubbliche, dalle Dogane alle Capitanerie di Porto alle Autorità di Sistema Portuale, e nel 2029 per le imprese private che, in caso di inadempienza, non saranno più in grado di interagire con la Pubblica amministrazione. Quindi i privati avranno quattro anni per adeguarsi rispetto alla sua entrata in funzione.

Come funzionerà?
Diventerà una specie di SPID per le merci. O se vogliamo fare un esempio che tutti capiscono la piattaforma interoperabile agirà come un ATM, lo sportello telematico bancario che permette di ritirare denaro cash grazie al dialogo machine to machine, a prescindere dall’Istituto in cui si ha il proprio conto corrente. L’eFTI, la sua declinazione italiana, ovvero la Piattaforma Logistica Nazionale interconnetterà digitalmente i nodi pubblici e le reti del trasporto merce – porti, rete autostradale, rete ferroviaria, interporti – attraversati dai flussi di merci con i sistemi digitali delle Amministrazioni che effettuano il ciclo dei controlli e delle verifiche sui diversi segmenti del ciclo logistico. Quindi tutti i sistemi, pubblici e privati, dovranno garantire l’interoperabilità delle informazioni.

Tutte le informazioni?
Non tutte, quelle necessarie, come fa un ATM bancario. L’eFTI stabilisce un set di informazioni minime universali che sia le Amministrazioni pubbliche che i grandi generatori di dati, dalle autostrade all’Anas, da porti a Rete Ferroviaria Italiana, si impegnano a condividere. Il primo pilastro è la condivisione tra Autorità pubbliche, il secondo pilastro la condivisione tra pubblico e operatori privati. Visto che molti dispongono già di infrastrutture digitali ora si tratta di adeguarle recependo standard e architetture che sono in fase di definizione a livello europeo. Compresi quelli che riguardano la sicurezza informatica, la cosiddetta cybersecurity, uniformandosi alla direttiva NIS I, la NationaI Information Security, a cui seguirà la NIS II che sta per essere diramata.

Ripercorriamo il percorso che ha portato RAM ad essere il soggetto attuatore.
Con il DL 152/2021 convertito con legge n. 233/2021, le funzioni di soggetto attuatore per la gestione ed implementazione della Piattaforma Logistica Nazionale sono state trasferite dalla società UIRNET/DIGITALOG, che le aveva in carico, al Ministero. Che, a sua volta, poteva avvalersi della sua società in house, cioè noi, per avere il supporto operativo per attuare il progetto. Questa previsione si è tradotta nell’Atto Attuativo stipulato tra il MIT e RAM il 5 agosto 2022 e registrato l’8 settembre.

Quindi da pochissimo, nemmeno tre mesi fa. Veniamo ora ai finanziamenti del PNRR.
Il PNRR ha individuato una specifica linea progettuale, la M3C2 – Digitalizzazione della catena logistica, per la quale ha stanziato 250 milioni di euro per il periodo 2021-2026. Così suddivisi: 30 milioni per la realizzazione della PNL, 45 milioni per il cofinanziamento dei Port Community System (PCS) nei porti e 175 milioni per il cofinanziamento dell’upgrade tecnologico delle imprese di trasporto e logistica, anche in virtù del recepimento del Protocollo eCMR, la lettera di vettura elettronica. Almeno il 70% dei PCS delle Autorità portuali dovrà essere interoperabile tra di loro e con la PLN entro il 30 giugno 2024. Altrimenti le risorse si bloccano.

Cosa è riuscita a fare RAM da settembre?
Intanto abbiamo ri-presidiato i tavoli di Bruxelles dove si lavora alle specifiche tecniche di interoperabilità. Poi abbiamo riprofilato il progetto originario di Piattaforma Logistica Nazionale fondandolo su tre principi: l’interoperabilità verso l’eFTI; il riuso, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale; la gestione in sicurezza dei flussi e della conservazione/gestione dei dati secondo la Direttiva NIS I. Il modello che emerge è un modello di cooperazione tra tutti gli attori per realizzare un ecosistema digitale e interoperabile e sicuro. Quindi abbiamo insediato tre Tavoli di lavoro attuativi: il primo ‘Generatori dati’ a cui partecipano Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Agenzia delle Dogane, RFI, ANAS, Autostrade e Assoporti; il secondo ‘Responsabili PCS delle Autorità portuali’ con i responsabili It delle stesse; terzo ‘Operatori della PLN’ con tutti le Associazione di categoria che rappresentano i soggetti di mercato che si intefacciano con le piattaforme dati dei ‘generatori.
Non resta che augurare buon lavoro, un lavoro che certo non mancherà per rispettare tempi e indirizzi, a RAM e al suo amministratore unico. Come per il MaaS, il Mobility as a Service per i passeggeri, la Piattaforma Tecnologica Nazionale, la Freight as a Service, sarà uno strumento fondamentale per aumentare efficienza e competitività nel trasporto delle merci, e di conseguenza, del sistema delle imprese italiane.

Chi è Ivano Russo. Nato a Napoli il 4 febbraio 1978, laureato in Scienze Politiche e Dottore di Ricerca in Relazioni Internazionali ed Istituzioni Europee presso l’Università Federico II di Napoli. Da luglio 2022 è Amministratore Unico di RAM Spa Logistica Infrastrutture Trasporti, Società in-house del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili. Da marzo 2018 a giugno 2022 è stato Direttore Generale di Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. Ha lavorato per oltre 10 anni, come Consigliere o come Dirigente, presso il Parlamento Europeo, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Funzione Pubblica, il Ministero della Coesione Territoriale ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Esperto di Politiche di Coesione Territoriale, strategie di connettività intra e trans europea legate alla realizzazione dei Corridoi TEN T, politiche di partenariato Euromediterraneo, portualità e logistica, economia dei trasporti e programmazione infrastrutturale. Ha inoltre collaborato con le Agenzie e le Società in-house governative Invitalia, ICE e Studiare Sviluppo ad azioni e progetti per la promozione del Sistema Paese all’estero e per l’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto dei settori manifatturiero e trasportistico. Dal 2010 al 2013 in Confindustria ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Centro Studi della Territoriale di Napoli e membro dei Gruppi di Lavoro e dei Tavoli Tecnici nazionali in materia di politica di coesione, città metropolitane, trasporti e logistica.

Istituzioni & Policy

Dopo la definizione di ruoli e cariche di novembre, il Parlamento è al lavoro per discutere la Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti.
Anche il Consiglio dei Ministri, dopo le elezioni di Ministri, Vice Ministri e Sottosegretari, riunisce la Cabina di Regia del PNRR per affrontare le questioni connesse a specifici adempimenti e obiettivi e sarà coordinata dal Ministro per gli Affari Europei la Coesione Territoriale e il PNRR.
Diversi i finanziamenti per il settore. Il MEF stanzia per il Trasporto pubblico locale 450 milioni di euro in tre anni a partire proprio dal 2022.
Dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un totale di 520 milioni di euro di finanziamento al settore automotive. Sbloccati anche 500 milioni di euro, a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito del secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, la cui apertura è prevista il 31 gennaio 2023.
Il MIT ha ottenuto nella Manovra Finanziaria un pacchetto da 16 miliardi di investimenti. Di questi, nello specifico, 200 milioni per i minori ricavi a ristoro del Trasporto Pubblico Locale e 200 milioni per il settore dell’autotrasporto.
In Europa, si lavora su più fronti. I deputati europei della Commissione per i Trasporti hanno votato nuove regole sui sistemi di trasporto stradale intelligenti per promuovere la digitalizzazione nel settore dei trasporti, collegare meglio le diverse app di mobilità e garantire una più ampia condivisione dei dati.
Il Parlamento e Consiglio europeo hanno approvato norme che impongono ai Paesi dell’UE di adottare misure di vigilanza e di applicazione più severe, e di armonizzare le sanzioni nel campo della cybersicurezza per quanto riguarda la gestione del rischio, gli obblighi di segnalazione e la condivisione delle informazioni.
Tra le priorità, anche, la costruzione di una rete di trasporto trans-europea (TEN-T) affidabile, continua e di alta qualità che possa garantire una connettività sostenibile in tutta l’Unione europea senza interruzioni fisiche, strozzature o collegamenti mancanti.
Infine, il Consiglio europeo ha adottato la sua posizione comune relativa alla normativa sull’intelligenza artificiale. Il suo obiettivo è assicurare che i sistemi di intelligenza artificiale (IA) immessi sul mercato dell’UE e utilizzati nell’Unione siano sicuri e rispettino la normativa vigente in materia di diritti fondamentali e i valori dell’Unione.

Socio del mese

Thetis IT è un'azienda italiana con più di 20 anni di presenza nel settore AVM/ITS dei trasporti pubblici.
Con una vasta esperienza nel campo dell'ingegneria, delle tecnologie innovative e delle soluzioni di trasporto, Thetis IT fornisce soluzioni innovative per la mobilità sostenibile, sfruttando il nostro know-how e la nostra esperienza in progetti ITS in tutto il mondo.
Thetis considera la mobilità delle persone una dimensione essenziale delle Smart Cities e supporta gli attori del trasporto pubblico nella gestione di servizi efficienti e ben integrati con soluzioni che combinano innovazione, apertura e sostenibilità dei sistemi.

 

Thetis IT ha realizzato soluzioni ITS per diversi operatori di trasporto, tra cui:
- Communauté Urbaine de Dunkerque, in Francia: è stato implementato un sistema AVM completo (SAIEV),
- Luxtram, in Lussemburgo: è stato implementato un sistema AVM completo (a bordo e nel centro di controllo) per gestire il trasporto pubblico basato su tram,
- Nexus, nel Regno Unito, Tyne & Wear: Thetis IT ha progettato e implementato una soluzione MaaS, chiamata AVL-RTI Data Broker, in grado di rilevare la posizione dei veicoli e i dati di previsione da qualsiasi fornitore di trasporto pubblico nell'area di Tyne & Wear (ad oggi riceve i dati da circa 2000 autobus e da circa 60 operatori di autobus), con gestione dell’informazioni in tempo reale verso sistemi di terze parti e gestione di oltre 1000 display presenti sul territorio;
- Merseytravel, Regno Unito, l’agenzia di trasporto di Liverpool, con un sistema AVL-RTI che riceve i dati da circa 1200 autobus e da circa 15 operatori di autobus;
- ROMA TPL, Italia: è stato implementato un sistema AVM completo per il monitoraggio del servizio di trasporto pubblico della periferia di Roma TPL.
- ACVT Venezia, Italia: è stato implementato un sistema AVM completo per l'area di Venezia, che comprende oltre 150 imbarcazioni (motoscafi e traghetti), 650 autobus e 20 tram;
- Cotral, Regione Lazio: Thetis IT sta implementando il sistema di bordo e di middleware per una parte della flotta di Cotral.
contact@thetisit.com - www.thetisit.com


IL PROGETTO DEL MOMENTO
Le soluzioni Thetis IT verso IT4PT

Thetis IT ha recentemente avviato l’implementazione di sistemi di bordo ITS per Cotral, l’operatore regionale in Regione Lazio, su 400 veicoli di IVECO, con una soluzione innovativa già orientata allo standard ITxPT e 5G.
La soluzione comprende un sistema centrale Middleware, utilizzato per interfacciarsi con il sistema centrale AVM esistente ed il sistema di pianificazione del servizio di trasporto. I sistemi di bordo comprendono computer di bordo, terminale autista, informazioni audio e visive per i passeggeri, sistema integrato di videosorveglianza, sistema di informazione al pubblico e di infotainment, il conteggio dei passeggeri e la telemetria del veicolo tramite Canbus. Le comunicazioni dati sono fornite tramite rete 5G, completamente integrata nel computer di bordo.
L’ architettura del sistema di bordo proposto è già fortemente orientata ad ITxPT, il nuovo standard di riferimento per i sistemi di bordo dei veicoli che ha l’obiettivo di offrire un'architettura IT interoperabile e standardizzata. Gli apparati sono collegati al computer di bordo tramite rete LAN e con connettori ad alta capacità. L’architettura della soluzione Thetis IT consente che anche il display proposto per l’autista sia già predisposto in logica ITxPT con funzione di MADT (Multiple-Application Driver Terminal), in grado di collegarsi con il sistema di bordo AVM, di bigliettezione, di conteggio dei passeggeri, di videosorveglianza.
L’utilizzo di tali standard rappresenta uno strumento fondamentale per garantire che i sistemi di bordo siano in grado di interfacciarsi efficacemente tra loro, anche se sviluppati da fornitori diversi, consentendo una perfetta integrazione dei sistemi ITS nel trasporto pubblico. L'uso di tale standard migliora la facilità di test, riduce lo sviluppo e i costi complessivi e fornisce un percorso più semplice per la migrazione del sistema, oltre a consentire un monitoraggio continuo degli apparati a bordo mezzo, ad integrazione delle informazioni già disponibili su Canbus.
Thetis IT intende investire sempre più su tali standard che introducono un forte valore aggiunto per gli operatori di trasporto, essendo sempre più liberi nella scelta delle soluzioni da adottare a bordo mezzo.


DUE DOMANDE A

Pietro Gallotta, Ceo di Thetis IT

Quali sono gli elementi chiave che vi distinguono sul mercato?
Thetis IT è una azienda che opera in ambito internazionale, in contesti anche diversi dal nostro settore di trasporto nazionale, da cui prendiamo spunto per portare ulteriori soluzioni innovative in ambito nazionale. In Gran Bretagna, per esempio, abbiamo sviluppato soluzioni multi-operatori per agenzie di trasporto regionali per la gestione del servizio di trasporto integrato, oltre a servizi di certificazione del servizio centralizzati a livello regionale o di agenzia di trasporto. Certamente questi sono elementi interessanti per quella che sarà l’evoluzione dei trasporti pubblici territoriali nel nostro contesto nazionale.
Da oltre 20 anni operiamo nel mercato ITS (Intelligent Transport Systems), affrontiamo con approccio innovativo le diverse sfide dei nostri progetti internazionali e nazionali. Ci piace innovare e sviluppare nuove soluzioni tecnologicamente avanzate e affidabili.
Le competenze tecniche di Thetis IT e la cultura di project management sono maturate negli anni attraverso una significativa esperienza nella realizzazione di progetti complessi a livello nazionale ed internazionale, con il coordinamento di gruppi di lavoro e la collaborazione di organizzazioni internazionali specializzate. Il team interno, multidisciplinare, altamente qualificato e motivato, affronta le diverse tematiche con un elevato livello di integrazione. Il nostro staff comprende ingegneri elettronici, analisti e sviluppatori di software, specialisti GIS, designer UI, ingegneri di test e supervisori dell'installazione.
Adottiamo metodologie di gestione comprovati nell'ambito di progetti su larga scala di elevata complessità e forte multidisciplinarità.
Non ultimo, un impegno incondizionato verso le esigenze dei clienti, il rispetto delle scadenze, soluzioni e servizi di alta qualità, compresa la formazione e l'assistenza ai clienti. La continuità del servizio di assistenza è un altro importante elemento distintivo che i nostri clienti ci riconoscono.

Quali soluzioni avete a portafoglio?
Thetis IT realizza soluzioni ITS innovative e aperte a standard ITxPT, progettate per rispondere alle esigenze più stringenti dei principali attori della mobilità pubblica e privata. La modularità e l'integrabilità dei nostri sistemi ci consente di proporre ed implementare prodotti soluzioni sulla base delle specifiche necessità dei nostri clienti.
Per operatori del Trasporto Pubblico realizziamo centrali, sistemi di bordo innovativi per il monitoraggio in tempo reale dei mezzi, soluzioni per l’informazione ai passeggeri. Le soluzioni sono disponibili per varie tipologie di bus, tram su gomma e su ferro, nonché diverse classi di natanti (moto battelli, ferry, etc.). Le nostre soluzioni di bordo possono essere integrate anche con software centrali AVM esistenti grazie al nostro tool di middleware di integrazione. Abbiamo disponibili anche soluzioni di certificazione del servizio, e soluzioni di asset management integrate con FMS – fleet management system.
Forniamo soluzioni software per il monitoraggio integrato multi-operatore e la certificazione dei servizi di trasporto pubblico (MaaS Integrator).
Proponiamo soluzioni ITS per il monitoraggio in tempo reale della flotta di veicoli e per la gestione degli asset dedicato agli Operatori della Logistica.
Ci integriamo con le linee di produzione dei costruttori di mezzi per una perfetta simbiosi dei nostri sistemi con i mezzi scelti dal nostro cliente.
Realizziamo sistemi e centrali di gestione in ambito Smart City per l’analisi integrata dei dati ambientali, della mobilità e per il monitoraggio di specifici indicatori, rivolto in particolare alle Amministrazioni Pubbliche locali.
Gestiamo progetti ITS complessi per i nostri clienti, che possono includere tecnologie e soluzioni applicative anche di altri fornitori così da fornire una soluzione completamente integrata.

Progetti del mese

L’utente al centro: Almaviva con TUA Abruzzo per il nuovo CRM

Prende il via per TUA Abruzzo un importante percorso di digitalizzazione con il supporto di Almaviva come partner tecnologico; si parte dal centro, dall’utente e dai suoi bisogni, con la realizzazione di un nuovo moderno CRM. Sono inoltre tante le novità che in prospettiva verranno introdotte per migliorare la qualità del servizio offerto.
TUA SpA, Società Unica Abruzzese di Trasporto, è l'azienda di trasporto pubblico locale che gestisce l'80% del servizio abruzzese per la mobilità delle persone sia attraverso i servizi ferroviari che le autolinee. Il nuovo Contact Center Omnichannel di TUA, sviluppato da Almaviva su piattaforma Salesforce, è un dialogo aperto con il cliente, reso possibile grazie alle tecnologie digitali. Omnicanale significa che attraverso un unico sistema il servizio è capace di offrire più esperienze: l’utente sceglie come interagire con l’azienda utilizzando il canale di contatto che più gli è congeniale.

Il nuovo sistema di CRM TUA è in grado di attivare i flussi di comunicazione in modo certo, di gestire sistematicamente le richieste in arrivo e di fornire un riscontro immediato all’utente in caso di necessità. Grazie ai nuovi strumenti digitali gli operatori di TUA hanno, infatti, sempre a disposizione tutte le informazioni che riguardano il cliente: i dati anagrafici, ma soprattutto la storia delle sue interazioni e segnalazioni. Informazioni che l’operatore utilizza sia per gestire al meglio le richieste e migliorare la relazione con il cliente sia per fidelizzarlo anticipando le sue scelte con proposte mirate grazie alla profilazione dinamica.
Inoltre, una particolare attenzione viene data all’efficacia della comunicazione verificando che l’assistenza fornita risulti adeguata alle aspettative del cliente, garantendo quindi un’esperienza di qualità da un lato e l’ottimizzazione dei servizi di front end e back end dall’altro.
I dati raccolti attraverso le interazioni forniscono al management dashboard e indicatori aggiornati in tempo reale per monitorare e controllare la situazione e per prendere decisioni in ottica di miglioramento del servizio offerto. A confermarlo sono le parole del DG Maxmilian Di Pasquale: “Questo progetto rappresenta un primo importante passo verso una gestione più orientata al cliente con le finalità di procedere ad un graduale miglioramento del servizio reso in base ai feedback ricevuti”. “Fiore all’occhiello del progetto Almaviva per TUA Abruzzo è l’introduzione del connettore verso l'Information Hub, il componente centrale della piattaforma MOOVA”, a parlare è Stefano Toticchi, Direttore Business Unit Transport Operators Almaviva. L'Information Hub permette di condividere con gli altri moduli tutte le informazioni legate al trasporto pubblico e ai processi di mobilità e di trasporto intermodale.
MOOVA offre un ampio spettro di servizi all’interno di un’unica suite integrata che grazie alle più avanzate tecnologie digitali, abilita nuovi paradigmi di mobilità sostenibile, multimodale e as-a-service.
Si parte dal centro mettendo le basi per tante novità con l’obiettivo di favorire una gestione innovativa, efficiente e integrata della mobilità

Nella fotografia durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo CRM:
Gabriele De Angelis, Presidente TUA
Antonio Prospero, Vicepresidente TUA
Maxmilian Di Pasquale, Direttore Generale TUA
Ezechiele Capitanio, Regional Vice President Local Government & Mobility di Salesforce
Pasquale Di Maio, Program Manager & Executive CRM Specialist di Almaviva


OpenMove lancia la validazione Bluetooth in Trentino

OpenMove lancia la validazione Bluetooth in Trentino, primo esempio in Italia su scala regionale e tra i primi in Europa.
L’app OpenMove è lo strumento della piattaforma di mobilità “OpenMove Suite” dedicato agli utenti finali. L’app in Trentino è utilizzata da più di 100.000 utenti e permette di pianificare il percorso intermodale sfruttando tutta la rete del trasporto pubblico locale nella provincia di Trento - compresi autobus urbani ed extraurbani, funivia e treni regionali - consultare gli orari per linea e fermata ed acquistare i titoli di viaggio con un solo tocco per poi validarli alla salita sul mezzo.
A partire da lunedì 5 dicembre, un gruppo selezionato di utenti ha avuto accesso alla funzionalità di validazione tramite Bluetooth sugli oltre 700 mezzi in forza a Trentino Trasporti, che si va ad aggiungere alle altre tipologie già in uso come la lettura del QR code a bordo veicolo e la scansione del tag NFC. Dopo le prime settimane di test, la funzionalità verrà estesa a tutti gli utenti dell’app OpenMove.
La nuova funzionalità permette agli smartphone degli utenti, grazie alla tecnologia Bluetooth, di rilevare automaticamente il mezzo su cui sono saliti, rendendo l’esperienza utente ancora più fluida. Facilitare l’accesso al trasporto pubblico è infatti cruciale per agevolare il cambio modale verso il TPL: rispetto all’auto privata, il trasporto pubblico soffre di appetibilità perché risulta spesso laborioso pianificare in anticipo il percorso, trovare la fermata ed acquistare il titolo di viaggio: grazie all’app OpenMove con cercapercorso integrato, gli orari e i biglietti a portata di mano, si riescono ad abbattere molte barriere di accesso alla mobilità pubblica, incentivandone l’utilizzo.
Innestare una nuova modalità di validazione come il Bluetooth va proprio in questa direzione: è più facile per gli utenti, consente un incarrozzamento più veloce in fermata e migliora la ricchezza di dati per l’operatore di trasporto che può così avere il polso dei flussi di mobilità in tempo reale. L’obiettivo di OpenMove è quello di consentire un accesso facile e intermodale alla mobilità, proprio come è immediato salire in auto e girare la chiave nel cruscotto.
La validazione Bluetooth è solo una delle tecnologie con cui è possibile effettuare la validazione di un ticket del trasporto. La piattaforma OpenMove è infatti agnostica nei fronti delle tecnologie di validazione. La Suite OpenMove, infatti, contenendo al proprio interno un vero e proprio sistema di bigliettazione Account Based, può offrire sia il paradigma di validazione “diretto” che “inverso”, proprio come descritto nel documento ISO/TR 20526:2017. Il paradigma diretto è quello tradizionale, in cui l’elemento attivo della validazione è costituito da un validatore tradizionale installato a bordo mezzo o in stazione. Il paradigma inverso, al contrario, prevede che l’elemento attivo di validazione sia costituito dallo smartphone dell’utente (che funge da supporto di bigliettazione), grazie alle capacità del dispositivo di acquisire il dato di validazione e comunicarlo al sistema di centro. La capacità di gestire entrambi gli scenari all’interno di una piattaforma di mobilità rappresenta lo stato dell’arte nei Sistemi di Bigliettazione Elettronica, nonché un requisito importante per abilitare un progetto MaaS in un territorio.

OpenMove ha deciso di implementare questa innovazione nel modo più smart possibile, sia per l’operatore di trasporto sia per gli utenti: lo smartphone comunica infatti con l’hardware di bordo già presente e non si rende necessario quindi installare dispositivi aggiuntivi. Nel caso in cui non i dispositivi a bordo mezzo non lo consentano, esiste sempre la possibilità di installare dei semplici beacon a batterie che emettono il segnale Bluetooth necessario alla validazione. Questi dispositivi consentono di salvare i waypoint della bigliettazione anche senza un intervento proattivo da parte dei viaggiatori, abilitando un’esperienza di viaggio hands-free.
La possibilità di gestire entrambi gli approcci di validazione Bluetooth (sfruttando i beacon oppure segnali emessi da dispositivi già presenti a bordo mezzo) testimonia ancora una volta la flessibilità della Suite OpenMove nell’approccio modulare ed agnostico alle tecnologie specifiche per il
processo di validazione.
Il miglioramento continuo dell’esperienza utente, in linea con la prospettiva customer centric che da sempre contraddistingue l’azienda, e la possibilità di trovare nel territorio trentino un Living Lab in cui sperimentare le novità sono le due condizioni che hanno reso possibile questo progetto.
Le prospettive future sono ancora più entusiasmanti, ad esempio lo scenario Be-in / Be-out senza alcuna azione da parte dell’utente alla salita sul mezzo, logiche di “best fare” (ovvero il calcolo automatico della miglior tariffa), gamification con eventuali premialità ed estensione anche ad altri modi di trasporto. Un’ulteriore possibilità offerta dalla Suite OpenMove è abilitare in modo fluido sia scenari di trasporto pianificato che scenari di trasporto a chiamata in forma completamente integrata, adattando il panorama di mobilità alle richieste e alle aspettative degli utenti moderni.
I numeri di OpenMove in Trentino sono in continuo aumento, con più di 100.000 utenti registrati, che grazie all’app (la quale vanta le recensioni più alte della categoria in Italia) compiono oltre 2.5 milioni di viaggi all’anno in provincia di Trento.
OpenMove ha attualmente clienti in 14 Paesi al mondo, con tre progetti recentemente partiti in Portogallo, India e Arabia Saudita.

Dai nostri associati

A4 Holding presenta i risultati 2022 dell’Osservatorio “Stili di Guida”: il cellulare al volante rimane il primo tra i comportamenti ad alto rischio in autostrada
Automobilisti e autotrasportatori mostrano un peggioramento nell’utilizzo improprio del cellulare alla guida, che risulta ancora in assoluto il comportamento più rischioso per i conducenti in autostrada. Cresce invece ancora l’utilizzo delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri e si riduce ulteriormente il dato legato agli eccessi di velocità. Sono questi i risultati principali che emergono dalla quarta rilevazione dell’”Osservatorio Stili di Guida” promosso da A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce le tratte autostradali A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico.
L’analisi dei dati per quest’anno, curata da Atraki Srl – società spin off dell’Università degli Studi di Padova specializzata nell’analisi dei sistemi di trasporto – è stata condotta nel medesimo periodo del 2022, sia attraverso il monitoraggio da postazioni mobili di oltre 1.700 veicoli (di cui 53% leggeri e 47% pesanti), sia mediante l’osservazione del traffico in transito, effettuata tramite l’utilizzo di postazioni fisse, site in alcuni tratti autostradali della A4 Brescia-Padova e della A31 Valdastico, entrambe reti di competenza del Gruppo A4 Holding.
Le elaborazioni così effettuate dall’Osservatorio hanno evidenziato un peggioramento del dato concernente l’utilizzo improprio del cellulare alla guida da parte dei conducenti osservati: se infatti nel rapporto 2021 il dato medio registrato si era attestato al 12%, per il 2022 quello rilevato è invece del 16%, con un aggravamento rilevato sia per i conducenti di veicoli leggeri (dall’ 8% del 2021 al 12% di quest’anno), sia in particolar modo per i conducenti di veicoli pesanti, che utilizzano il cellulare in modo non idoneo nel 20% dei casi osservati (era l’11% nel 2021).
Contrariamente a quanto segnalato per l’utilizzo del cellulare alla guida, la rilevazione 2022 evidenzia invece come il numero dei conducenti di mezzi leggeri e pesanti che utilizza la cintura di sicurezza alla guida sia in aumento (il 98% degli automobilisti la impiega regolarmente), in particolar modo gli autisti di camion e autoarticolati, che passano dal 73% del 2021 al significativo dato dell’88% registrato nel rapporto2022.
Una nota di merito va inoltre espressa in favore dei conducenti di mezzi leggeri in relazione al dato relativo all’uso della cintura di sicurezza da parte di passeggeri sui sedili posteriori: si è potuto infatti appurare un alto incremento del numero di utilizzatori della cintura di sicurezza, con il solo 11% che mantengono la cattiva abitudine di non indossarla.
Per completare il quadro di analisi da postazione mobile sui comportamenti dell’utenza autostradale, l’Osservatorio ha inoltre verificato il comportamento dei guidatori rispetto all’ utilizzo delle frecce per il cambio di corsia, il cui mancato impiego da sempre costituisce una potenziale causa di incidenti. I dati 2022 evidenziano un miglioramento della tendenza alla segnalazione di cambio corsia da parte degli autotrasportatori (82%) e un lieve calo per gli automobilisti (49% contro il 52% della passata rilevazione), ma resiste in negativo la tendenza, specialmente negli automobilisti, a non segnalare la manovra di rientro.
Le osservazioni svolte da postazione fissa in A4 Brescia -Padova e in A31 Valdastico hanno poi permesso anche quest’anno di prendere in esame l’atteggiamento alla guida dell’utenza delle due autostrade sia in relazione al superamento del limite di velocità, sia rispetto della distanza di sicurezza.
Si riduce gradualmente nell’arco dell’ultimo biennio il numero di veicoli leggeri che superano il limite di velocità di 130 km/ora che arriva ora all’ 11,3% in A4 nel tratto fra le province di Brescia e Padova (contro il 14,1% registrato nel 2021) e al 36,4% (a differenza del 40% della passata rilevazione) in A31 Valdastico.
Rimane invece purtroppo ancora alta la percentuale di autoveicoli che non rispetta la corretta distanza di sicurezza (31,27% in A4 e 17,1% in A31), mentre è pressoché invariato nel triennio il valore percentuale dei conducenti dei mezzi pesanti che la rispettano pienamente (oltre il 93% in A4 e più del 96% in A31).
Infine, nonostante le molte raccomandazioni e i preziosi inviti anche mediante le segnalazioni sui 117 pannelli presenti sulle due arterie autostradali, continua da parte degli automobilisti a manifestarsi la cattiva abitudine a non occupare la corsia più a destra durante la marcia in autostrada (35%).
“L’Osservatorio sugli stili di guida continua a essere uno strumento d’analisi molto efficace per permetterci di capire quali possano essere le misure e i progetti più adeguati a ridurre ancora il dato sull’incidentalità sulle tratte in nostra gestione – è il commento di Gonzalo Alcalde Rodríguez, Presidente di A4 Holding. – È uno strumento che da una parte ottimizza il processo di analisi dei comportamenti a rischio in autostrada e dall’altra ci consente di attivare iniziative e campagne di sensibilizzazione sempre più utili per far comprendere alle persone i rischi e a far assumere loro i comportamenti adeguati a preservare la propria sicurezza e quella degli altri viaggiatori.”

Fonte: A4Holding

Atac: Tap&Go arriva su bus e tram e il biglietto si paga con la carta
Dopo la metropolitana, il “Tap&Go” di Atac, socio fondatore di TTS Italia, ovvero il pagamento del biglietto con carte di pagamento “contactless”, e in forma digitalizzata su smartphone e smartwatch, arriva anche sui mezzi di superficie. Entro fine anno sarà attivo su oltre 2.100 tra bus e tram. I nuovi lettori “Tap&Go” verranno installati a un ritmo di almeno 100 al giorno e saranno subito operativi.
Gli utenti del trasporto pubblico, potranno quindi viaggiare “su tutta la rete, con accesso immediato al titolo di viaggio, pagando la corsa direttamente con carta. Roma è la prima città italiana – sottolineano da Atac – e fra le prime in Europa ad offrire una copertura integrale della rete di trasporto con questo rivoluzionario canale di pagamento. Il primo validatore sperimentale a bordo della linea 51 è stato attivato nel giugno scorso. A inizio settembre sono iniziate e sono state completate con successo le operazioni di predisposizione tecnica e tecnologica dell’intera flotta dei mezzi di superficie. A ottobre e novembre si sono svolti test sui software e sono stati predisposti i supporti per i lettori a bordo dei mezzi”.
“Tap&Go” non ha costi aggiuntivi. In metropolitana, dove è presente dal 2019, il suo uso è in crescita.
Come funziona lo scambio fra superficie e metro. Chi inizia il viaggio a bordo di un bus dovrà avvicinare la sua carta al lettore per acquistare un biglietto (la luce verde sul lettore dà la conferma dell’acquisto). Da quel momento decorrono i consueti 100 minuti di validità, nell’ambito dei quali il passeggero potrà utilizzare l’intera rete di trasporto, toccando con la carta su un tornello per accedere in metro o sul lettore di un altro bus o tram, senza che questo corrisponda un nuovo pagamento.
Per tutte le informazioni sul funzionamento di “Tap&Go” c’è la sezione domande e risposte sul sito atac.roma.it (pagina biglietti e abbonamenti).
In caso di controlli, così come per la metropolitana, basterà esibire al verificatore la carta di pagamento o il dispositivo utilizzato per la convalida.
“Un impegno importantissimo – le parole dell’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè – che abbiamo mantenuto nei tempi previsti e che cambierà il modo di accedere ai mezzi pubblici. Questo diminuirà l’evasione, migliorerà la qualità del servizio e avvicinerà i cittadini al trasporto pubblico. “Tap&Go” è un altro tassello di avvicinamento al concetto di Mobilità come servizio, che vuole proiettare nel futuro Atac e la città intera”.

Fonte: RSM

Attivata la collaborazione con Movyon e Proger per il censimento e la sorveglianza di oltre 40 ponti in Provincia di Arezzo
Avviato il progetto di mappatura e monitoraggio delle opere presenti sul territorio della Provincia di Arezzo. Le infrastrutture selezionate dalla Provincia sono in fase di censimento e ispezione al fine di determinarne lo stato di salute e attribuire una classe di attenzione. L’attività è frutto della collaborazione con Movyon, leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems e centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia, e socio fondatore di TTS Italia, e Proger, una delle più importanti società di ingegneria del nostro paese, con molteplici attività anche all’estero, responsabile della sorveglianza infrastrutturale di oltre 7.000 ponti, viadotti e gallerie della rete autostradale nazionale. Una collaborazione nata da una prima sperimentazione iniziata un anno fa sull’antico Ponte Buriano.
Le opere del territorio aretino sono le prime in Italia fuori dal contesto autostradale ad essere ispezionate da Proger e digitalizzate con l’utilizzo di ARGO, la piattaforma sviluppata da Movyon in collaborazione con IBM per la gestione del ciclo di vita delle opere presenti sulla rete di Autostrade per l’Italia. La soluzione prevede la digitalizzazione degli asset infrastrutturali, la loro archiviazione in un database per la governance e il controllo dei dati e dei processi e l’utilizzo di una mobile app a supporto delle ispezioni in campo e da remoto. La piattaforma, realizzata sulla base delle nuove linee guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è integrata con il sistema AINOP, l’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche, è fruibile in cloud ed è corredata di servizi di formazione e assistenza.
Nel dettaglio sono 44 i ponti dislocati sul territorio che gli ispettori di Proger stanno ispezionando con ARGO. Una ricognizione puntuale che consentirà alla Provincia di pianificare al meglio gli eventuali interventi di manutenzione che dovranno essere avviati, ottimizzando anche la gestione dei finanziamenti.
“Prosegue la proficua collaborazione con Movyon, iniziata lo scorso luglio 2021 con il progetto pilota sull’antico Ponte Buriano, che ha riguardato il monitoraggio attraverso sistemi all’avanguardia. La piattaforma tecnologica di ultima generazione messa a disposizione permette in tempo reale di osservare lo stato di degrado delle strutture, per intervenire tempestivamente su di esse. L’interessante opportunità offerta da Movyon per monitorare la sicurezza dei ponti, ci ha fatto scegliere di ampliare la collaborazione attraverso l’indagine di ulteriori 44 ponti presenti in tutto il territorio provinciale con il supporto di Proger. Abbiamo scelto le infrastrutture più rilevanti, per poi individuare quali sono le priorità per decidere i prossimi investimenti. Gli interventi in passato sono stati scelti a vista senza effettivamente capire come fosse la reale situazione di queste strutture più in profondità. In questo caso invece, attraverso i dati elaborati che ci verranno forniti, avremo la possibilità di capire le reali condizioni delle nostre infrastrutture, quali necessitano di investimenti rilevanti e di che tipo. Entro la fine dell’anno ci verranno fornite le prime valutazioni e da lì partiremo con le progettazioni che andranno ad aggiungersi a quelle già in corso, potendo così integrare la richiesta di risorse economiche al Ministero che dovrebbero arrivare nel 2023 a disposizione degli enti locali per questo tipo di opere”, dichiara Silvia Chiassai Martini, Presidente della Provincia di Arezzo.
“Da oggi la piattaforma ARGO, che gestisce già in maniera integrata il processo di digitalizzazione, ispezione e monitoraggio delle infrastrutture autostradali, viene applicata alle opere del territorio. La sperimentazione portata a termine sul Ponte Buriano ci ha permesso infatti di rendere questa tecnologia facilmente accessibile alle pubbliche amministrazioni locali e adatta a gestire infrastrutture più piccole con investimenti contenuti. La nostra collaborazione con la provincia di Arezzo testimonia come ARGO possa essere messa al servizio del sistema paese, offrendo alle amministrazioni del territorio un potente strumento che aiuti a prendere decisioni guidate dai dati”, ha dichiarato Lorenzo Rossi, Amministratore Delegato di Movyon.
“Siamo lieti di mettere a disposizione della Provincia di Arezzo la competenza di Proger nel settore della sorveglianza infrastrutturale. Grazie alla specializzazione e all’esperienza dei nostri ispettori, possiamo valutare il grado di sicurezza delle singole opere e, conseguentemente, l’eventuale necessità di interventi di adeguamento strutturale per garantirne la piena utilizzabilità in regime di totale sicurezza”, ha dichiarato Valerio Lombardi, Direttore Business Unit Ingegneria Civile di Proger.

Fonte: Movyon

Cyclomedia, in collaborazione con il Comune di Milano, mappa il capoluogo lombardo per una migliore governance del territorio
Cyclomedia, leader mondiale nella digitalizzazione degli spazi esterni, e socio ordinario di TTS Italia, ha acquisito su richiesta del Comune di Milano una dettagliata e precisa fotografia dei circa 2500 km che compongono l’area urbana del capoluogo lombardo. I dati, raccolti ed elaborati grazie alle tecnologie proprietarie di Cyclomedia basate su avanzati algoritmi di Intelligenza Artificiale, saranno utili per procedere alla creazione, alla verifica e all’aggiornamento di 22 geodatabase che compongono il patrimonio informativo del Comune, e verranno messi a disposizione dell’amministrazione locale per efficientare la gestione, implementare l’urbanistica intelligente e valorizzare gli spazi pubblici.
25 sono i giorni che Cyclomedia ha impiegato per mappare ogni singola strada di Milano. 3 i veicoli dotati di telecamera che hanno percorso le vie di ogni quartiere, inclusi Citylife e l’area Expo mai prima d’ora inclusi nelle rilevazioni. Milioni le immagini a 360° raccolte attraverso i sensori di mobile mapping più accurati al mondo. L’obiettivo del progetto è quello di integrare e aggiornare le banche dati territoriali del Comune di Milano, con dati innovativi, per migliorare il rapporto tra l’amministrazione locale e i cittadini. Attraverso questo meticoloso mapping, è stato infatti possibile creare un vero e proprio Digital Twin (o gemello digitale) della città che ne evidenzia in modo chiaro – tra le altre cose – la segnaletica stradale verticale e orizzontale, i semafori, le barriere, i pali della luce e reggifilo, i passi carrai e gli impianti di pubblica affissione, oltre che le dimensioni dei varchi di ponti e tunnel, targhe viarie e commemorative, numero e dimensione delle vetrine commerciali, rampe per disabili, orologi pubblici, binari delle linee tramviarie e tanto altro ancora.
Lo scopo di questo ambizioso progetto di rilevazione ed elaborazione dei dati è dotare il Comune di Milano di informazioni dettagliate sul tessuto cittadino, utili ad affrontare le sfide contemporanee di gestione dello spazio pubblico.
Il primo passo per diventare a tutti gli effetti una smart city, infatti, è dotarsi di una corretta panoramica dell’esistente arricchita dai dati, approfondimenti che possono essere utilizzati per migliorare la gestione della municipalità a beneficio di tutti i cittadini, sempre in ottica di sostenibilità economica e sociale. Un Digital Twin consente di navigare in modo immersivo il territorio per ispezionarne e valutarne i singoli luoghi senza la necessità di effettuare ispezioni in campo e di identificare automaticamente tutti i beni presenti nello spazio pubblico, in modo da intervenire tempestivamente con eventuali processi di manutenzione.
“Siamo orgogliosi di mettere le nostre tecnologie di mapping al servizio di un Partner e di un progetto così importanti” spiega Filippo Troiani, Sales & Business Development Manager Italy di Cyclomedia. “Nello scenario di cambiamento nel quale ci muoviamo, diventerà sempre più importante intercettare tempestivamente le tendenze e le prospettive che avranno impatti significativi sulle città: l’aumento della popolazione, la crescente domanda di mobilità sostenibile, i cambiamenti climatici, la maggiore necessità di gestire la pianificazione urbana e la sicurezza sono solo alcuni dei fattori da prendere accuratamente in considerazione per i prossimi anni. Per questo siamo convinti che solo tramite la raccolta meticolosa e l’aggiornamento costante dei dati, le Pubbliche Amministrazioni potranno prendere decisioni più consapevoli e prepararsi adeguatamente per il futuro. La missione di Cyclomedia è proprio questa: fornire dati utili per costruire un domani migliore” conclude Troiani.

Fonte: Cyclomedia

CIRCLE inserita nell’Equity Research Report “Deep Made in Italy”, l’analisi di Integrae SIM che individua le imprese simbolo della capacità italiana di fare impresa
CIRCLE S.p.A. (“Circle” o la “Società”) – PMI Innovativa quotata sul mercato Euronext Growth Milan a capo dell’omonimo Gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale oltre che nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, e socio ordinario di TTS Italia – è stata inserita nell’Equity Research Report “Deep Made in Italy”, l’analisi di Integrae SIM che analizza il trend di crescita globale del Made in Italy, individuando le imprese simbolo della capacità italiana di fare impresa e focalizzate sull’impatto sociale, ambientale e sul progresso tecnologico del Paese.
Il titolo CIRCLE (codice alfanumerico CIRC), nello specifico, è stato inserito nello studio in quanto la Società “… grazie alla sua attività è in grado di apportare la digitalizzazione in un settore industriale tendenzialmente ‘hard’, efficientando la movimentazione delle merci, riducendo le emissioni di carbonio e favorendo la competitività dell’export italiano”. Il report è integralmente disponibile sul sito www.circlegroup.eu, sezione Investor Relations.
Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE commenta: “Il fatto che la nostra iniziativa imprenditoriale venga annoverata tra le eccellenze del nostro Paese e dell’ulteriore evoluzione digitale del “MADE IN ITALY” è motivo di grande soddisfazione e rappresenta uno stimolo ad affrontare con slancio ancora più forte la sfida dell’innovazione nella logistica”.

Fonte: CIRCLE Group

CIRCLE Group: lancia la soluzione Milos® Green Dashboard per il monitoraggio delle emissioni inquinanti legate al trasporto multimodale
CIRCLE Group, specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato dalla PMI Innovativa Circle S.p.A. (quotata sul mercato Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana), e socio ordinario di TTS Italia, lancia sul mercato la soluzione Milos® Green Dashboard per il monitoraggio delle emissioni inquinanti legate al trasporto multimodale.
Dopo la release, a marzo di quest’anno, della suite Milos® Global Supply Chain Visibility for Manufacturing & Distribution, CIRCLE amplia così ulteriormente la propria offerta rivolta a operatori e fruitori della catena logistica, con un servizio flessibile che consente di effettuare il calcolo automatico dell’impatto ambientale connesso alle attività di trasporto, e la quantificazione della cosiddetta “carbon footprint” (o “impronta carbonica”, che stima le emissioni di gas serra espresse in quantità di CO2e).
A ciò si aggiunge la possibilità di evidenziare, attraverso report personalizzati, il risparmio ambientale ottenuto grazie alla scelta di modalità di trasporto più sostenibili, così da rappresentare uno strumento funzionale alla valorizzazione dei risultati ESG del Cliente.
Offerta in modalità SaaS (Software As a Service) e caratterizzata da un’integrazione nativa con tutti i prodotti software CIRCLE, la Milos® Green Dashboard è conforme a tutti gli standard europei (Global Logistics Emissions Council Framework, EN 16258, GHG Protocol) e ISO in materia.

Fonte: CIRCLE Group

CIRCLE Group premiata con l’ALICE Logistics Innovation Award for Logistic Nodes
CIRCLE Group, specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, e socio ordinario di TTS Italia, ha ricevuto l’ALICE Logistics Innovation Award for Logistic Nodes, premio promosso dalla Piattaforma Tecnologica Europea ALICE.
Il premio è stato assegnato a CIRCLE per il Port Rail Shunting Optimisation Tool, come ha spiegato Alexio Picco, Presidente di Magellan Circle e Managing Director di CIRCLE Group esprimendo così propria soddisfazione: “Da anni siamo impegnati in ricerca e innovazione nell’ambito della logistica e partecipiamo attivamente ad associazioni e network per la promozione di sistemi evoluti di ottimizzazione e interoperabilità nella Supply Chain. Questo Award di livello internazionale, riconosciuto nell’ambito di ALICE che è la piattaforma europea per la definizione della strategic research agenda dell’innovazione della logistica, rende merito al nostro impegno in questo campo e, nello specifico, alla spinta all’ottimizzazione nel mondo del trasporto merci via ferrovia”.
Tale riconoscimento conferma la strategicità dell’approccio CIRCLE Group al tema dell’innovazione e in relazione alle soluzioni di ottimizzazione & decision support system nonché la coerenza prospettica degli ulteriori investimenti in corso sul tema all’interno del Piano “Connect 4 Agile Growth”.
Il riconoscimento è basato sulla valutazione dei principali risultati e casi di implementazione derivati dai progetti R&I come potenziali percorsi di implementazione sulla Collaborazione e il Coordinamento della logistica.
Il giudizio è stato assegnato sulla base dei seguenti tre criteri: collegamento tra il progetto finanziato dalla R&I e la sua implementazione; successo dell’implementazione sul mercato e, infine, scalabilità e potenziale di crescita.

Fonte: CIRCLE Group

CIRCLE Group si aggiudica il progetto eFTI2 per supportare la Commissione Europea nell’implementazione del Regolamento (UE) 2020/1056 relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI)
CIRCLE Group (“CIRCLE”) – gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per la digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale e nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica guidato da Circle S.p.A., società quotata sul mercato Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana, e socio ordinario di TTS Italia – si è aggiudicato il progetto eFTI2 per supportare la Commissione Europea nell’implementazione del Regolamento (UE) 2020/1056 relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI).
Il valore del contratto è di circa € 410.000; l’incarico avrà una durata di 18 mesi.
“Dopo il successo ottenuto con la Call lanciata nel 2020 dalla Commissione Europea (DG MOVE), potremo mettere per la seconda volta la nostra esperienza nel campo del trasporto merci al servizio del tema delle eFTI. Insieme al nostro partner di progetto DigiLogistika Keskus (Digital Logistics Centre of Excellence) assicureremo inoltre continuità al lavoro grazie al know-how acquisito” commenta Alexio Picco, Managing Director di CIRCLE Group.
Nello specifico, lo scopo del progetto è quello di supportare la Commissione Europea nella consegna di “Specifiche per lo sviluppo e la certificazione di piattaforme eFTI” e di “Specifiche relative all’attuazione dei requisiti e alla certificazione dei fornitori di servizi eFTI”.
Va ricordato che il Regolamento eFTI agevolerà la digitalizzazione del trasporto merci e della logistica attraverso la condivisione tra operatori privati e amministrazioni pubbliche delle informazioni in formato elettronico, al fine di contribuire alla riduzione dei costi e all’incremento di efficienza e sostenibilità del trasporto merci.

Fonte: CIRCLE Group

Decarbonizzare la rete autostradale italiana: Autostrade per l’Italia, Eni e CDP siglano accordo
Sviluppare iniziative congiunte per la transizione energetica. Autostrade per l’Italia, socio fondatore di TTS Italia, Eni e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un accordo che punta alla mobilità sostenibile, in particolare nell’ottica di decarbonizzare la rete autostradale italiana.
L’intesa comprende lo sviluppo dei nuovi vettori energetici destinati sia ai mezzi pesanti, sia alle autovetture, a iniziare dai biocarburanti da materie prime sostenibili e non in competizione con la filiera alimentare, idrogeno, biometano e punti di ricarica per le vetture elettriche. L’accordo prevede anche la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile tramite l’installazione di parchi fotovoltaici nelle aree di Autostrade per l’Italia o in prossimità della rete autostradale, anche tramite veicoli societari dedicati.
Le aree per il rifornimento ospiteranno un numero sempre maggiore di colonnine per la ricarica elettrica al 100% nonché i nuovi vettori decarbonizzati (fra i quali ad esempio l’elettrico, il biometano e l’idrogeno) a iniziare dai biocarburanti Eni, che saranno disponibili anche in purezza dal gennaio 2023. Inoltre, in prossimità delle aree di Autostrade per l’Italia o della rete autostradale, dove saranno realizzati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, sarà possibile costituire delle comunità energetiche, favorendo la creazione di iniziative di autoconsumo collettivo.
Tra gli ambiti di interesse della partnership, anche la definizione di programmi per lo sviluppo di prodotti sostenibili per il miglioramento della pavimentazione delle autostrade, e l’avvio di iniziative di economia circolare, a iniziare dalla raccolta di pneumatici usati che possono essere rigenerati in prodotti chimici ed energetici sostenibili, compreso il manto stradale.
Fonte: www.trasporti-italia.com

Geotab lancia Order Now in Europa per semplificare l’ecosistema del Marketplace
Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi e fornitore di telematica per flotte commerciali numero 1 al mondo, e socio ordinario di TTS Italia, ha annunciato la disponibilità di “Order Now” per le soluzioni software e hardware del Marketplace di Geotab.
Order Now offre ai Clienti di Geotab una modalità nuova e semplice per acquistare soluzioni direttamente dall’ecosistema Marketplace di Geotab. In linea con il costante impegno dell’azienda per lo sviluppo e il miglioramento delle proprie soluzioni, Order Now permette di ordinare online in modo nativo e integrato, e di ottenere un servizio di assistenza post-vendita completo (hardware, software, resi) per le soluzioni che fanno parte del programma. In questo modo, i clienti di Geotab potranno espandere il proprio business con un semplice click e, allo stesso tempo, i partner del Marketplace riusciranno a gestire gli ordini in modo più agevole attraverso un unico sistema di fatturazione.
Order Now è l’ultima novità della suite Marketplace di Geotab, un ecosistema in crescita che offre soluzioni di terze parti per aiutare i fleet manager ad aumentare la produttività, favorire il passaggio ai veicoli elettrici, migliorare la sostenibilità ambientale ed economica, ridurre i costi del carburante e ottimizzare i veicoli e la sicurezza dei conducenti.
L’obiettivo di Order Now è triplice: in primo luogo, massimizzare la redditività per i partner Marketplace che hanno dimostrato di avere successo commerciale nella loro regione e intendono semplificare i processi tecnici e di business; in seconda analisi aumentare la consapevolezza della loro soluzione attraverso il Marketplace; infine rispondere alle esigenze dei clienti che sono sempre più personalizzate.
Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab, afferma: “Semplificando il processo di acquisto online, Geotab offre ai propri clienti il potere della scelta. Il Marketplace di Geotab consente agli utenti di avere la flessibilità di acquistare esattamente ciò che desiderano, con gli ordini evasi dagli stessi partner di Geotab su Order Now.
Attraverso un’unica piattaforma di fatturazione e un’assistenza 24/7 fornita da Geotab, si tratta dello strumento più recente a nostra disposizione per rendere l’acquisto e la vendita sul Marketplace il più facile e semplice possibile, ampliando la gamma di prodotti e di opzioni che offriamo grazie ai partner aderenti.”
Per maggiori informazioni, clicca qui.

Fonte: Geotab

Geotab riceve la valutazione di sostenibilità EcoVadis di livello bronzo
Geotab – leader globale in ambito IoT e veicoli connessi e socio ordinario di TTS Italia, ha ricevuto la medaglia di bronzo da EcoVadis come riconoscimento per i cambiamenti ambientali e sociali positivi riscontrati nell’ambito delle diverse attività aziendali. La valutazione di EcoVadis, la più grande e affidabile piattaforma di rating di sostenibilità al mondo, certifica l’impegno di Geotab in termini di sostenibilità.
Dopo l’adesione a The Climate Pledge, questo è stato un anno di traguardi per Geotab: con il suo primo Rapporto sulle emissioni di gas serra ha recentemente annunciato di aver ridotto le proprie emissioni di carbonio, di aver ottenuto la convalida e l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione da parte dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi) e di aver vinto il premio Google Cloud Customer per la Sostenibilità, a seguito del suo Sustainability Report 2021.
I punti di forza di Geotab in materia di prestazioni ambientali rilevati dalla scorecard di EcoVadis comprendono:
– rendicontazione delle emissioni
– politiche ambientali in materia di rifiuti, consumo energetico e gas a effetto serra
– misure per il riutilizzo o il riciclo dei rifiuti
– acquisto di energia rinnovabile
– formazione dei dipendenti sulla riduzione degli sprechi e dei rifiuti
– impegno nella Science Based Targets initiative e nella We Mean Business Coalition
La scorecard ha inoltre riconosciuto le politiche di Geotab nell’ambito degli acquisti sostenibili e le buone performance in materia di lavoro, diritti umani ed etica.
“Geotab è orgogliosa di ricevere la valutazione EcoVadis di livello bronzo, che dimostra il nostro impegno per la sostenibilità e il miglioramento dell’impatto ambientale, sociale ed etico delle nostre attività. Crediamo davvero che la data intelligence sia la chiave per risolvere le sfide e apportare ulteriori miglioramenti nel nostro percorso di sostenibilità”, ha dichiarato Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab.
La metodologia EcoVadis valuta le aziende in base a 21 criteri di sostenibilità suddivisi in quattro temi: Ambiente, Lavoro e Diritti Umani, Etica e Approvvigionamento Sostenibile, fornendo un benchmark delle performance che può essere utilizzato per monitorare i miglioramenti nel corso del tempo. Allo stesso modo, Geotab offre una suite completa di soluzioni per flotte sostenibili che consente alle aziende di valutare e gestire l’impatto ambientale delle proprie attività in ogni fase del loro percorso di riduzione delle emissioni, come l’Analisi di Sostenibilità dei Veicoli Elettrici, la dashboard Green Fleet, i report sul consumo di carburante e sui tempi di inattività, l’ottimizzazione dei percorsi, la soluzione Geotab Keyless e il Fleet Electrification Knowledge Center.
I dati affidabili sono la chiave per comprendere, agire e scalare gli sforzi per la sostenibilità. Geotab è fermamente convinta che le aziende abbiano un ruolo significativo nel sostenere gli sforzi globali per ridurre le emissioni di carbonio e combattere la crisi climatica, una delle più grandi emergenze che il mondo si trova ad affrontare oggi. Grazie al valore dei dati, aziende grandi e piccole possono contribuire con i propri risultati e misurare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Per maggiori informazioni sulle iniziative e sugli obiettivi di sostenibilità globale di Geotab, clicca qui.

Fonte: Geotab

Guida autonoma: altro passo in avanti da Stellantis
Migliorare la tecnologia core per la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, ampliando il bacino globale e potenziando lo sviluppo a medio termine della nuova piattaforma STLA AutoDrive. Stellantis, socio ordinario di TTS Italia, annuncia un nuovo accordo per l’acquisizione di aiMotive, azienda che sviluppa soluzioni avanzate per l’intelligenza artificiale e software per la guida autonoma.
“L’acquisizione dell’eccellente tecnologia per la guida autonoma e l’intelligenza artificiale di aiMotive segna un contributo importante nel processo per divenire un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile – dichiara Yves Bonnefont, Chief Software Officer di Stellantis –. Lo spirito della startup e l’autorevole competenza di aiMotive daranno slancio per raggiungere gli obiettivi del nostro piano Dare Forward 2030”.
La gamma dei prodotti tecnologici di aiMotive è articolata su quattro aree chiave, nel settore dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma:
• aiDrive: stack con software integrato per la guida autonoma
• aiData: operazioni basate su intelligenza artificiale e data tooling
• aiWare: competenza e proprietà intellettuale per i microchip in silicio
• aiSim: simulazione software per lo sviluppo della guida autonoma
I team software di Stellantis stanno già sviluppando le tre nuove piattaforme tecnologiche (STLA Brain, STLA SmartCockpit, STLA AutoDrive), che a partire dal 2024 saranno implementate in scala nelle quattro nuove piattaforme dei veicoli (STLA Small, STLA Medium, STLA Large, STLA Frame). Si prevede che la strategia software generi circa €20 miliardi di ricavi annui incrementali entro la fine del decennio, nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, supportato da un investimento di €30 miliardi nell’elettrificazione e nel software.
aiMotive opererà come consociata di Stellantis, mantenendo la sua indipendenza e la sua cultura di startup.
Stellantis creerà un Consiglio di Amministrazione per monitorare aiMotive e per preservare la sua logica di startup impegnata in soluzioni di innovazione rapida. Il team di aiMotive collaborerà fianco a fianco con i team Stellantis sulla guida autonoma e sull’intelligenza artificiale.

Fonte: Cluster Trasporti

Guida autonoma: sperimentazione Scania/HAVI per il trasporto merci
Scania, socio ordinario di TTS Italia, con HAVI sperimenta il trasporto a guida autonoma. Il progetto pilota, frutto della partnership tra le due aziende, è il primo in Europa ed è stato pensato per essere eseguito in condizioni di traffico regolare su un tragitto pubblico lungo 300 km nel sud della Svezia, parte di un più ampio flusso logistico di HAVI in cui il primo e l’ultimo miglio sono gestiti da veicoli a guida manuale.
Questo pilota rappresenta un primo passo fondamentale per dimostrare come i veicoli a guida autonoma possono far parte di un flusso logistico attuabile tra diversi poli e per consentire a Scania e HAVI di valutare l’efficacia di questa tecnologia sul campo.
“Il sistema dei trasporti cambierà notevolmente nei prossimi anni – ha affermato Robert Melin Mori, project manager di Scania per questa iniziativa – viste anche le diverse sfide che il settore dovrà affrontare, come le spinte alla digitalizzazione e all’innovazione. Per questo, il processo di conversione verso la guida autonoma deve iniziare immediatamente. Dobbiamo studiare le operazioni a guida autonoma ora in modo da essere pronti non appena la tecnologia sarà pronta. Riteniamo che questo pilota sarà un trampolino di lancio estremamente importante”.
“Si tratta di una soluzione di trasporto a guida autonoma utilizzata in condizioni operative reali, con merci e distribuzione commerciale per conto terzi. Nessuno lo ha mai fatto prima in Europa. Siamo orgogliosi di poter collaborare con HAVI su questo progetto”, ha aggiunto Peter Hafmar, Head of Autonomous Solutions di Scania.

Fonte: Ansa

Il futuro dei trasporti? L’intelligenza artificiale indica la via
Ci sono tre ragioni principali a spingere le innovazioni nel campo dei trasporti: Efficienza, Sicurezza e Comodità.
Negli ultimi anni, il mondo del trasporto e della mobilità è stato ed è protagonista di un importante cambiamento. L’impatto della trasformazione digitale incide radicalmente non solo sul business, ma anche sulle priorità, sui valori e sulle aspettative dell’utenza in mobilità. La digitalizzazione ha infatti il potenziale per offrire immensi benefici agli utenti, alla società e all’ambiente, con l’obiettivo di garantire che gli effetti positivi vadano a vantaggio di tutti, creando valore condiviso.
La guida autonoma, la connessione dei veicoli, le forme di assistenza e di pagamento integrato, l’Internet of Things sono solo alcuni esempi dei nuovi paradigmi che stanno abilitando la trasformazione del settore e la creazione di un ecosistema di mobilità sostenibile, intermodale e ricco di servizi. Un grande contributo lo stanno svolgendo le tecnologie basate sull’Intelligenza artificiale (AI).
Le dimensioni del mercato globale dell’intelligenza artificiale nel settore transportation, secondo Precedence Research, sono state valutate in 2,3 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungeranno circa 14,79 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 22,97% nel periodo previsto dal 2022 al 2030.
Ad oggi, la crescente domanda nell’uso dell’intelligenza artificiale nel mercato dei trasporti è dovuta principalmente a funzionalità a supporto della sicurezza, a rendere le infrastrutture più moderne e sostenibili e i servizi di manutenzione più efficaci. Oltre al fatto che gli avanzati algoritmi di intelligenza artificiale permettono di agire preventivamente e sono un valido alleato per il supporto all’utenza. Secondo una ricerca di Emergency Research, le tecnologie che riscuotono maggiore successo nell’ambito transportation sono il Deep Learning e il Natural Language Processing.
In questo scenario Almawave, società del Gruppo Almaviva, socio ordinario di TTS Italia, leader nell’ambito dell’intelligenza artificiale, si inserisce profondamente con la sua volontà di contribuire e partecipare all’innovazione nel settore.
Almawave infatti opera nel settore tecnologico dell’Intelligenza Artificiale abbracciando ambiti e applicazioni sempre più specializzati ed innovativi come il Machine/Deep Learning e tutte le capabilities legate al Natural Language Processing quali le Conversational Platform, i servizi vocali di Automatic Speech Recognition e di Machine Translation, i motori di Text Mining e estrazione automatica delle informazioni. L’azienda si propone come forte acceleratore del processo di trasformazione digitale dei modelli, prodotti e servizi del mercato specifico.
“Le nostre tecnologie da un lato garantiscono maggiore efficienza, velocità e trasparenza, dall’altro – per propria natura – aiutano chi le applica a compiere scelte consapevoli e sostenibili. Il tutto tramite un approccio che contribuisce concretamente al raggiungimento dei Sustainable Developments Goals e a diversi obiettivi del PNRR” dichiara Valeria Sandei, CEO dell’azienda. “Nel corso del tempo, la nostra expertise ci ha permesso di sviluppare soluzioni verticali per la smart mobility che pongono l’utente al centro di servizi semplici, multicanali, contestualizzati e integrati. Offriamo soluzioni per la governance delle infrastrutture e degli asset correlati, soluzioni a supporto della logistica integrata e tanto altro” dichiara Caterina Bivona, Responsabile BU Transportation Market di Almawave.
Nello specifico gli esperti Almawave hanno attivato, su clienti strategici del Sistema Paese, soluzioni in grado di automatizzare, attraverso servizi vocali di command&control, la raccolta di informazioni nei processi di ispezione e rendicontazione della manutenzione; di effettuare analisi predittive dei fenomeni correlati agli eventi, ai guasti e alle anomalie delle infrastrutture; di fornire all’utente in mobilità nuovi canali automatizzati sempre disponibili, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, a cui chiedere assistenza, come ad esempio informazioni sui tempi di arrivo dei mezzi di trasporto alla fermata, ZTL e permessi di accesso, rete di ricarica, ecc.
Infine, grazie alle sue piattaforme di Location Intelligence & GIS, l’azienda dà la possibilità di effettuare analisi territoriali su aree, infrastrutture e Point of Interest e valutarne lo stato e le potenzialità, attraverso indici quali-quantitativi di sostenibilità, reputation, footfall.
Il percorso intrapreso in questi anni da Almawave conferma sempre più concretamente la determinazione dell’azienda nel contribuire alla transizione digitale e sostenibile del Paese, con una presenza trasversale in diversi settori tra cui quello dei trasporti, per sua natura strategico e con un impatto diretto al benessere collettivo.
Fonte: Almawave/Almaviva

L’Autovelox fa solo cassa? Il punto di vista di Sodi Scientifica
In merito alle recenti notizie di stampa inerenti l’utilizzo dei sistemi Autovelox per il rilevamento della velocità dei veicoli, Sodi Scientifica, socio ordinario di TTS Italia, in questi giorni ha comunicato quanto segue.
L’eccesso di velocità (quando un veicolo supera il limite di velocità fissato dalla legge per una determinata strada) o la velocità inappropriata (quando un veicolo viaggia entro i limiti di velocità, ma ad una velocità inadatta alle condizioni stradali, meteorologiche e/o del traffico) influenza sia la probabilità di un sinistro stradale, sia la gravità delle sue conseguenze e determina circa un terzo dei decessi sulle strade (fonte OMS).
Centinaia di articoli scientifici indipendenti indicano una riduzione degli scontri mortali o gravi dal 7% al 60% in corrispondenza di postazioni Autovelox.
La relazione tra velocità e gravità delle lesioni è particolarmente critica per gli utenti “deboli” della strada, cioè pedoni, ciclisti e motociclisti, così come per i bambini e gli anziani. Un pedone adulto colpito da un’auto che viaggia a 50 km/h ha un rischio di decesso inferiore al 20%, che diventa quasi del 60% se colpito a 80 km/h. Una diminuzione del 5% della velocità media può comportare una riduzione del 30% del numero di scontri stradali mortali. (fonte OMS).
Il posizionamento delle postazioni fisse di rilevamento della velocità dei veicoli, sulle strade diverse dalle autostrade e dalle strade extraurbane principali, per legge, deve essere autorizzato dal Prefetto, che ne verifica preventivamente la necessità per le esigenze di tutela della sicurezza delle persone e la conformità alla legge. Il proprietario della strada (es: Comune) si limita a proporne il posizionamento, anche sulla base di statistiche del traffico e di incidentalità.
Il limite di velocità, oltre il quale viene rilevata la velocità del veicolo e per il quale la PA deve procedere a sanzionare il conducente, è stabilito dal Codice della Strada ed è, pertanto, inderogabile.
Per legge, al valore della velocità del veicolo rilevata dall’Autovelox, viene applicata una riduzione del 5% con un minimo di 5 km/h. Quindi, è impossibile che, ad esempio, in presenza di un limite di 50 km/h si sanzioni un veicolo transitante a 51 km/h.
Tutte le postazioni fisse e mobili, per legge, sono presegnalate con apposita cartellonistica e devono essere ben visibili. Quindi, il loro utilizzo, non comporta alcun tipo di “agguato”.
In applicazione di un principio etico, i proventi derivanti dal sanzionamento dell’eccesso di velocità, per legge, sono destinati interamente al miglioramento della sicurezza stradale attraverso interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, ivi comprese la segnaletica e le barriere, e dei relativi impianti, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale.
Inoltre, il 24 ottobre, sul TG di Rai1 e su TGR Toscana sono andati in onda due servizi riguardo alle strumentazioni e l’azienda. Per rivederli, clicca qui
Per ulteriori informazioni: www.sodi.com

Fonte: Sodi Scientifica

Mobilità: accordo tra Politecnico di Bari e Autostrade per l’Italia
Una partnership di ricerca sul tema di mobilità e infrastrutture, con un’attenzione specifica sulla sostenibilità e sullo sviluppo tecnologico di soluzioni sempre più smart.
Il Politecnico di Bari e il Gruppo Autostrade per l’Italia, rispettivamente socio ordinario e socio fondatore di TTS Italia, hanno sottoscritto un accordo di durata quinquennale che ha come obiettivo quello di sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di attività di ricerca e di attività didattiche su vari temi, tra i quali:
• Green building materials, ambito rispetto al quale il Politecnico di Bari può vantare un forte know-how, e su cui è stato già avviato un tavolo di lavoro per studiare ed applicare nuove metodologie per ridurre il carbon footprint del calcestruzzo utilizzato nei cantieri autostradali;
• Gestione e manutenzione dell’infrastruttura, attraverso un approccio orientato alla digital transformation, tema centrale nella strategia di Autostrade per l’Italia;
• Smart cities e smart mobility per la progettazione di servizi e tecnologie a corredo della rete autostradale e finalizzati alla valutazione di soluzioni per lo sviluppo di una mobilità sempre più efficiente e intelligente;
• Ideazione e gestione di servizi di info mobilità, consistente nella progettazione di soluzioni utili all’incremento della sicurezza stradale.
Gli argomenti dell’accordo quadro saranno al centro di una serie di iniziative specifiche congiunte, come l’individuazione di team di ricerca per il lancio di iniziative di sperimentazione e casi pilota, l’attivazione di consulenze tecnico-scientifiche incentrate su casi specifici, il finanziamento di borse di studio post-laurea, di dottorato e post dottorato.
Menzione particolare merita anche la valorizzazione dei talenti interni all’Ateneo: attraverso una stretta collaborazione tra l’ufficio Placement del Politecnico di Bari e Autostrade per l’Italia, sarà possibile organizzare stages didattici, conferenze, dibattiti e seminari per facilitare l’orientamento e l’approdo al mondo del lavoro degli studenti.
Si rafforza il percorso di ricerca per lo sviluppo di materiali sostenibili e di nuove tecnologie
“Questa iniziativa – afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – è ulteriore tassello di Autostrade del Sapere, piattaforma che ci vede in campo sul territorio nazionale e, in particolare nel Mezzogiorno, in sinergia con le principali istituzioni universitarie. Il tema delle competenze è per noi prioritario: mettiamo a fattor comune e implementiamo, grazie alla collaborazione scientifica con le Università, un know how profondo e integrato a beneficio non solo dell’azienda, ma del sistema-Paese. L’accordo di ricerca di cinque anni con il Politecnico di Bari, sono certo, rafforzerà ulteriormente il percorso aperto nell’ambito della ricerca per lo sviluppo di materiali sempre più sostenibili e di tecnologie avanguardistiche per la mobilità, temi su cui Autostrade per l’Italia ha obiettivi molto ambiziosi nel breve e nel medio periodo”.

Fonte: www.trasporti-italia.com

Mobilità: tutte le info in “Muoversi” del sito del Comune di Verona
Mobilità e servizi connessi, sul sito del Comune di Verona, socio ordinario di TTS Italia, tutte le informazioni in tempo reale per i cittadini che si spostano all’interno del territorio comunale e per chi arriva da fuori Verona.
La sezione ‘Muoversi’ del sito del Comune è stata implementata attraverso una mappa interattiva che fornisce tutte le informazioni e i dati sui principali interessi per chi si deve mettersi in strada o si trova già in viaggio.
Dal traffico veicolare alla disponibilità dei parcheggi, dai lavori in corso agli eventuali incidenti e cantieri, il sito integra e mette in relazione tra loro tutti i dati a disposizione del Comune per agevolare il più possibile gli spostamenti di veronesi e non.
L’obiettivo è far sì che il servizio di infomobilità diventi un punto di riferimento per chi sale in macchina ma anche per chi è già per strada, visto che le info sono fruibili su tutti i devices, smartphone, tablet e PC.
Lo strumento è frutto dello sforzo continuo da parte dell’Amministrazione di rispondere in modo concreto alle richieste della cittadinanza. Quello della viabilità è infatti un tema che riguarda non solo la quotidianità dei veronesi ma anche la vivibilità di una città turistica e culturale come Verona.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: Ferpress

OCTO inaugura gli uffici in Giappone, prosegue il percorso di internazionalizzazione
Rinforzare la propria presenza in hub strategico per la tecnologia, la robotica e l’automazione. È questo il principale obiettivo di OCTO Telematics, azienda nata 20 anni fa in Italia e riconosciuta a livello internazionale come leader nella Smart Mobility, e socio ordinario di TTS Italia.
OCTO ha annunciato l’apertura della filiale di Tokyo, in Giappone (dove era già presente grazie all’accordo commerciale con una primaria compagnia assicurativa giapponese), tappa più recente del percorso di internazionalizzazione che vede OCTO presente – oltre che a Roma dove si trova il quartier generale – a Boston, Londra, Parigi, Madrid, Stoccarda, San Paolo e, da oggi appunto, Tokyo, che va ad affiancare HK e Shangai, evidenziando come l’Asia sia un mercato sempre più importante per la crescita dell’azienda.
La filiale giapponese di OCTO prosegue l’avvio di supporto allo sviluppo della mobilità connessa in Giappone.
Grazie alla nuova struttura, OCTO intensificherà la propria presenza in un mercato da sempre strategico per il settore della tecnologia, della robotica e dell’automazione, aree in cui il Giappone figura stabilmente tra i principali produttori ed esportatori di tecnologie.
Oltre al consolidamento della già avviata presenza commerciale di OCTO con clienti del settore assicurativo, e allo sviluppo di tutte le aree del proprio core business – telematica avanzata e soluzioni tecnologiche per il settore assicurativo, il Fleet Management e la Smart Mobility, – la presenza in Giappone si tradurrà in migliore assistenza e tempestività per i clienti esistenti, ma anche in una occasione di crescita culturale e tecnologica grazie alla presenza di specialisti locali in grado di garantire a OCTO un approccio funzionale ed efficace verso il mercato.
OCTO detiene il più grande database globale di dati telematici, con oltre 510 miliardi di km di guida raccolti e 501.000 sinistri ed eventi assicurativi analizzati con una capacità operativa di gestione di oltre 400.000 noleggi di veicoli al mese.
“L’apertura della nuova filiale in Giappone” – ha affermato Nicola Veratelli, CEO di OCTO Group – non è un traguardo bensì un punto di partenza. Il nostro fatturato all’estero è in costante crescita e per noi lo sviluppo di nuovi mercati riveste un’importanza fondamentale. In quest’ottica guardiamo con sempre maggiore attenzione all’Asia, un mercato dove ci aspettiamo un aumento notevole nei prossimi anni e moltissime opportunità di confronto e scambio culturale per lo sviluppo di nuove soluzioni ritagliate sì, sulle caratteristiche dello specifico mercato, ma potenzialmente valide per la messa a punto di nuove soluzioni nei paesi dove OCTO è già presente o lo sarà nel prossimo futuro”.

Fonte: OCTO Telematics

“SHOW” a Torino: Attraverso la Guida Autonoma. Opinioni da oltre confine.
Giovedì 27 ottobre a Torino l’innovazione in ambito mobilità è stata protagonista con il progetto europeo “SHOW” e la sua navetta a guida autonoma. Un progetto che punta a sostenere il percorso di migrazione verso un trasporto urbano sostenibile, connesso e autonomo.
In particolar modo, SWARCO Italia, socio fondatore di TTS Italia, ha ospitato un User Forum, incentrato sul trasporto pubblico ed il suo futuro, con ospiti internazionali provenienti dalla Spagna, Lituania e Lettonia. Vogliamo condividere la cronaca dell’esperienza – per noi, come attori industriali, è particolarmente utile capire come chi opera il servizio di Trasporto Pubblico guardi al futuro.
Ecco l’agenda della giornata:
Ore 11.00 – rapido Welcome coffee e poi via sui temi da trattare: presentazione del progetto SHOW e del pilota di Torino. SHOW implementa piloti della guida autonoma in 20 città europee integrando soluzioni come DRT (Demand Responsive Transport) o MaaS (Mobility as a Service). A Torino, prevede di utilizzare due shuttle a guida autonoma (messe a disposizione da Navya) per fornire un servizio di trasporto pubblico flessibile nell'area della Città della Salute e della Scienza, servizio rivolto soprattutto a categorie fragili (persone con malattie croniche e anziani). Già in questa breve introduzione sono nati interessanti scambi sia riguardo il servizio di DRT sia riguardo l’utilizzo dei veicoli a guida autonoma.
Ore 12.00 – pausa caffè: perché si, è una pausa caffè - la pausa pranzo sarà più avanti.
Ore 12.30 – La guida autonoma entra nel vivo e si inizia a discutere di pro e contro. I benefici che potrebbe portare (trasporto più sicuro ed efficiente, sostenibilità, migliore gestione dell’ultimo miglio), le applicazioni ma anche i problemi che naturalmente sorgerebbero appena si provasse ad applicare questa tecnologia con le infrastrutture esistenti. Il tema più caldo si è rivelato essere il dibattito tra i sostenitori della necessità di interazione tra veicolo e infrastruttura ed i sostenitori della vera guida autonoma in cui il veicolo sia in grado di circolare senza supporto esterno.
Ed è proprio qui che l’incontro si anima, con i nostri ospiti, operatori del trasporto pubblico, che iniziano ad esporre il loro punto di vista, un punto di vista molto attento alla tecnologia che secondo loro non è ancora sufficientemente matura e che porta i veicoli ad avere una velocità di crociera ancora troppo bassa per essere impiegati efficacemente. Inoltre, sono stati toccati anche i temi che riguardano la mancanza di una standardizzazione generale e la definizione di criteri per la responsabilità in caso di sinistri.
Ore 15.00 - dopo un rapido pranzo all’ italiana della breve durata di 1.30h siamo di nuovo in pista, quasi per davvero, e ci spostiamo sulle strade di Torino alla ricerca del nostro mezzo a guida autonoma. Ed eccolo li, intento a girare presso Via Ventimiglia: un Navya, autonomia L4 con un operatore di GTT a bordo che si muove tra le vie dell’area della Città della Salute (zona Ospedale Sant’Anna) per fare test e simulazioni in modo da poter garantire nei prossimi mesi un servizio ottimo ai nostri cittadini. Ci soffermiamo un po’ li per scattare le classiche foto di rito e soprattutto per fantasticare, anche se non troppo, sul fatto che la guida autonoma in un traffico misto fosse oramai realtà.
Ore 16.30 - rientro in ufficio, de-briefing e saluti generali. Con l’augurio di rivedersi presto, stavolta da passeggeri!
Il riassunto della giornata? – Non importa che della guida autonoma se ne parli bene o male, l’importante è parlarne, discuterne, stimolare spunti di miglioramento alle osservazioni negative e cogliere qualsiasi suggerimento che possa portare, con i dovuti sviluppi, a passi avanti sul tema: questa è Innovazione!

Fonte: SWARCO Italia

Smart Mobility: la Tangenziale di Napoli come laboratorio di Autostrade per l’Italia e Università Federico II
Si rafforza la sinergia tra il Gruppo Autostrade per l’Italia, socio fondatore di TTS Italia, e l’Università Federico II, socio ordinario di TTS Italia, nell’ambito del Programma Mercury che sviluppa nuove soluzioni per la smart mobility. La Tangenziale di Napoli sarà a disposizione dell’Ateneo per testare le soluzioni tecnologiche sviluppate in collaborazione con diverse realtà, nell’ambito del progetto europeo F2 Smart Lab. Un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto” delle sperimentazioni in ambito tech, digitalizzazione delle infrastrutture e servizi al viaggiatore che saranno poi diffuse su tutta la rete nazionale come “open lab” dell’Università di Napoli.
L’occasione per presentare le tecnologie da ora operative su Tangenziale e l’ampliamento della collaborazione con l’Ateneo, è stata la cerimonia per l’avvio della seconda edizione della Smart Infrastructures Academy, frutto della partnership tra la Federico II e Tecne, società del Gruppo Aspi: l’iniziativa rientra nel progetto “Autostrade del Sapere”, ampia strategia di rete con i più importanti atenei nazionali con l’obiettivo di formare alti profili professionali per lo sviluppo, gestione e monitoraggio delle infrastrutture stradali e autostradali.
“La rivoluzione in atto nel trasporto stradale renderà le autostrade sempre più sicure e sostenibili – sottolinea Ennio Cascetta, presidente di Tecne –. La tangenziale di Napoli ha una tradizione di eccellenza nella sperimentazione delle tecnologie innovative. Basti pensare che è stata la prima autostrada con un sistema automatico di pagamento e la prima autostrada urbana ad avere il tutor per il controllo della velocità. Dati alla mano questo ha comportato 4000 incidenti in meno dal 2008 certificati della polizia stradale. Tecne intende fornire al tutto il gruppo ASPI le nuove competenze ingegneristiche che consentiranno un ulteriore salto tecnologico per la mobilità sostenibile.”
La SI Academy ha già formato e inserito nel Gruppo decine di nuovi ingegneri con competenze specializzate. Una risposta concreta al problema dello shortage e dello skills mismatch, sul quale il Gruppo Autostrade è fortemente impegnato a livello nazionale e sistemico. L’avvio dei corsi del nuovo anno accademico è stata l’occasione per presentare le inedite innovazioni tecnologiche già operative, in via sperimentale, sulla principale infrastruttura stradale della città, con l’obiettivo di renderla sempre più futuristica, oltreché modello di sviluppo ingegneristico per l’intero paese.
Le nuove tecnologie messe a punto grazie alla collaborazione tra l’Ateneo e il Gruppo Aspi seguono tre pilastri fondamentali: sicurezza, innovazione, sostenibilità:
• Tra i principali progetti già avviati in modalità sperimentale, la riqualificazione in chiave sostenibile e l’autosufficienza energetica dei caselli: la prima applicazione è sulla stazione Arenella che è stata dotata di impiantistica evoluta mediante l’installazione di impianti fotovoltaici e solare termico, supportati da un sistema di smart building per la gestione intelligente dei carichi elettrici e la riduzione di CO2.
• Sul viadotto Capodichino è già stata inoltre avviata l’installazione di un innovativo sistema di illuminazione radente e intelligente, capace di coniugare il risparmio energetico (-15%) alla comunicazione tra veicoli e autostrada. Il progetto, sviluppato grazie ad una sinergia tra Tangenziale di Napoli, Movyon e Amplia, società del gruppo ASPI, elimina l’utilizzo e l’ingombro dei pali, sostituiti da corpi illuminanti installati sulle barriere di sicurezza e dotati anche di un sistema di rilevamento del traffico. Il sistema è in grado di stabilire una comunicazione tra il tratto stradale e i veicoli in transito, nell’ottica di implementare le Smart Road.
• Il team della Federico II sta inoltre sviluppando il sistema sensoristico che, installato sulle principali opere d’arte consente la sorveglianza dinamica costante e in tempo reale delle strutture della rete e, grazie ad Argo, la piattaforma informatica di asset management sviluppata da Movyon e già operativa sulla rete nazionale per il monitoraggio e la gestione del ciclo di vita delle infrastrutture, offre in un’unica soluzione la completa digitalizzazione degli asset.
• Al via sulla Tangenziale la sperimentazione della dematerializzazione del prepagato ricaricabile attraverso il Conto Targa, il sistema di pagamento personale associato alla targa del proprio veicolo che consente di pagare i pedaggi scegliendo di domiciliarne il pagamento su carta di credito o conto corrente.

Fonte: Cluster Trasporti

Stellantis e Politecnico di Torino rinnovano l’accordo di cooperazione su formazione e attività di ricerca e sviluppo
A Torino, il Presidente di Stellantis, John Elkann, e il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, entrambi soci ordinari di TTS Italia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che conferma la collaborazione avviata nel 1999 e periodicamente rinnovata. L’obiettivo è rafforzare i progetti di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare, coinvolgendo professori, ricercatori e studenti, congiuntamente alla tradizionale offerta di una solida preparazione tecnico-scientifica.
L’accordo supporta il Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo per il quadriennio 2022-2026 e le relative attività di ricerca per accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile. L’impegno da parte di Stellantis ammonta a un totale di 7,4 milioni di euro, pari ad una media annuale di 1,85 milioni di euro per lo più focalizzati sulle sfide tecnologiche proposte dal settore automotive e della mobilità sostenibile: elettrificazione, guida autonoma e interconnessa, digitalizzazione dei processi di manifattura e sviluppo di processi di fabbrica a supporto dell’economia circolare.
I risultati conseguiti nel corso del periodo 2018-2022 sono rilevanti e costituiscono una solida base di sviluppo per raggiungere nuovi traguardi. Per quanto riguarda l’attività didattica legata all’Ingegneria dell’Autoveicolo, sono aumentati nell’ultimo quadriennio gli studenti immatricolati sui due livelli (Laurea di I livello e Laurea magistrale), passando a 1878, mentre erano 1432 nei quattro anni precedenti. Sono saliti così complessivamente a oltre 4742 gli studenti immatricolati ai corsi di ingegneria dell’Autoveicolo dalla sua istituzione, nel 1999. Confermata la vocazione internazionale del corso: la percentuale di studenti stranieri si è attestata a circa il 15% degli immatricolati. È continuata inoltre un’importante attività didattica in diversi corsi annuali da parte di manager e professionisti di Stellantis. Offerto dal Gruppo anche un nutrito programma di moduli formativi volontari per gli studenti su tematiche specialistiche di progettazione e processi di fabbricazione del veicolo.
Positivo il bilancio sulla ricaduta occupazionale di questo percorso formativo: le percentuali di laureati impiegati ad un anno dalla laurea continuano ad essere tra le migliori in ambito nazionale, con il 93,3% dei laureati magistrali impiegati a un anno dal conseguimento del titolo (Almalaurea).
L’accordo ha inoltre supportato i percorsi di laurea internazionale (International Dual Master Degree) sviluppati insieme all’Università di Windsor (Canada) e all’Università di Oakland (USA).
I progetti di ricerca congiunti finanziati dall’accordo nel quadriennio 2018-22 sono stati 48 ed hanno affrontato, anche con la partecipazione di studenti, la soluzione di problemi industriali nell’ambito della propulsione elettrica, della guida autonoma, dei nuovi materiali, della manifattura additiva e dello sviluppo e applicazione delle tecnologie di industria 4.0.

Fonte: Politecnico di Torino

Tpl: il biglietto si fa con lo schermo auto igienizzante di AEP Ticketing Solutions
In era Covid arriva una novità che consente la sanitizzazione automatica degli schermi usati per fare i biglietti di bus e metro. L’idea è di Aep Ticketing solutions, socio ordinario di TTS Italia, che l’ha brevettata. L’impresa è pronta a metterla in funzione con le aziende del trasporto pubblico locale che sposeranno l’invenzione.
Il sistema si chiama “Glasster” e funziona tramite irradiazione ultravioletta. L’irraggiamento Uvc (radiazione ultravioletta a onda corta) avviene all’interno del vetro antisfondamento posto sopra il touch screen del dispositivo con cui è a contatto il pubblico.
«Quando l’utente utilizza lo schermo spostandosi tra le varie icone di selezione, il sistema auto igienizzante interviene sulle zone cliccate in modo selettivo e rapido. In pochi secondi si ha la superficie sanitizzata per l’utente successivo – spiega Michele Collu del reparto Soluzioni Innovative di Aep ticketing solutions -. Il fascio prodotto dal nostro led Uvc passa attraverso un vetro di puro quarzo. Quest’ultimo consente il passaggio delle giuste lunghezze d’onda per ottenere l’effetto germicida. Il sistema è realizzabile per display fino a 17 pollici. Il percorso per arrivare a questo Glasster è stato lungo, abbiamo dovuto coniugare al meglio il rispetto delle norme di sicurezza e la tecnologia. Ora siamo solo in attesa che vengano formalizzate le dovute certificazioni per la messa in produzione. Aggiungo – conclude – che questa è solo una delle tante idee a cui Aep sta dando le gambe: non ci fermiamo mai e siamo in continua evoluzione».
In quest’ottica l’impresa ha allestito un’area della sua sede principale, a Signa (Fi), dedicata alla presentazione alla sua clientela dei progetti innovativi sviluppati o ancora in fase di lavorazione, nell’ottica di diffonderli il più possibile in giro per il mondo a servizio degli utenti finali.

Fonte: AEP Ticketing Solutions

Le nostre attività

TTS Italia dà il benvenuto ai nuovi soci!
A seguito del Consiglio Direttivo riunitosi il 14 dicembre 2022, TTS Italia è lieta di dare il benvenuto ai suoi nuovi soci:

ANM - Azienda Napoletana per la Mobilità (www.anm.it) è la società unica del trasporto della città di Napoli che oltre a gestire il trasporto pubblico su gomma, dopo aver assorbito nel tempo Metronapoli e Napolipark, si occupa anche della gestione della rete su ferro e dei parcheggi. ANM gestisce quindi linee bus, tram e filovie, due linee metropolitane (Linea 1 e Linea 6), quattro impianti Funicolari (Chiaia, Centrale, Montesanto e Mergellina), un sistema diffuso di scale mobili intermodali, 4 ascensori pubblici e numerosi nodi di collegamento per l’accesso ai parcheggi di interscambio che compongono la rete di trasporto della città. ANM è una società controllata da Napoli Holding S.r.l., società partecipata al 100% dal Comune di Napoli.

CONTINENTAL/VDO (www.fleet.vdo.it) sviluppa tecnologie innovative e servizi per la mobilità sostenibile e connessa di persone e cose. Fondata nel 1871, offre soluzioni sicure, efficienti, intelligenti e convenienti per veicoli, macchine, traffico e trasporti. Attraverso il marchio VDO, offre servizi e le soluzioni (tachigrafi digitali, facilitare le ispezioni di sicurezza, ecc.) per la gestione delle flotte, nel pieno rispetto nelle normative nazionali ed europee.

INTERCOMP SPA (www.intercomp.it; www.smartparkingsystems.com) è azienda italiana punto di riferimento tecnologico nel settore dell’hardware informatico, capace di offrire soluzioni a marchio proprio, innovative, di elevata qualità e affidabilità. Smart Parking Systems® è la soluzione innovativa sviluppata da Intercomp S.p.A. nel 2002 allo scopo di creare una tecnologia che potesse trasformare la gestione del suolo pubblico in una risorsa per la Pubblica Amministrazione e per il cittadino.

TRENITALIA SPA (www.trenitalia.com) controllata al 100% da FS Italiane S.p.A., ha tra i suoi obiettivi garantire al Paese un'offerta di servizi di qualità, in grado di soddisfare, in ambito nazionale ed europeo, le esigenze di mobilità dei viaggiatori, impegnandosi a rendere sempre più moderna e funzionale la struttura industriale e indirizzare l'azienda verso obiettivi di sviluppo tecnologico e di fatturato a costi efficienti, lavorando per competere, con lealtà e professionalità.

MaaS: intervista al Segretario Generale di TTS Italia
Cos’è il MaaS? Come semplificherà la vita dell’utente? Quale il destino dell’auto privata? Olga Landolfi, Segretario Generale di TTS Italia, ne ha parlato in una sua recente intervista per il magazine Travel Business, entrando anche nel merito del progetto MaaS4Italy.

Leggi l’intervista qui a pagina 22.

Al via il progetto IN2CCAM, TTS Italia tra i partner
È ufficialmente iniziato IN2CCAM (ENHANCING INTEGRATION AND INTEROPERABILITY OF CCAM ECO-SYSTEM) con il meeting di apertura dell’8 e 9 novembre a Bari.
IN2CCAM è un progetto della durata di 3 anni (novembre 2022 – ottobre 2025) finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma di Ricerca e Innovazione Horizon Europe, che vede anche TTS Italia tra i numerosi partner, e il Politecnico di Bari come coordinatore.
Il progetto vuole implementare e dimostrare servizi innovativi per veicoli, infrastrutture e utenti connessi e automatizzati.
L’obiettivo è fornire vantaggi a tutti i cittadini tramite una piena integrazione dei servizi CCAM (Cooperative Connected Automated Mobility) nel sistema di trasporto. I principali impatti positivi attesi per la società sono in termini di sicurezza (riduzione del numero di incidenti stradali causati da errori umani); ambientali (riduzione delle emissioni dei trasporti e della congestione facilitando il flusso del traffico ed evitando viaggi non necessari); inclusività (garantire una mobilità inclusiva e un buon accesso per tutti).
A tal fine l’approccio si basa sull’implementazione e integrazione di infrastrutture fisiche, digitali e operative potenziate per arricchire i servizi CCAM e aumentare la sicurezza e l’efficienza del traffico.
Una serie di soluzioni fisiche, digitali e operative sarà proposta e implementata in 4 Lead Living Labs (LLs): Tampere (Finlandia), Trikala (Grecia), Torino (Italia) e Vigo (Spagna). Inoltre, due Follower LL collaboreranno alla fase di progettazione fornendo idee e dati valutati mediante test di simulazione e validazione: Bari (Italia) e Quadrilatero (Portogallo).
TTS Italia è responsabile per la strategia di coinvolgimento degli utenti, i modelli regolatori e di governance, nonché le politiche per future raccomandazioni. L’Associazione, inoltre, coordina il LL di Torino ed è coinvolta nelle attività di dissemination ed exploitation del progetto.

Fonte: TTS Italia

TTS Italia al workshop su guida autonoma e ultimo miglio di Federated Innovation @Mind
Organizzato da Federated Innovation @Mind, si è svolto a Milano il 15 novembre, il workshop “Guida autonoma e ultimo miglio: contesto normativo ed opportunità tecnologiche”, che ha visto TTS Italia, rappresentata dalla Presidente Rossella Panero, tra i relatori della giornata.
L’evento ha voluto definire le opportunità derivanti dall’utilizzo della guida autonoma nell’ambito della logistica di ultimo miglio, contestualizzandolo nel panorama normativo attuale ed identificando i principali trend tecnologici in atto nel settore. All’evento sono intervenuti relatori esperti e aziende operanti nell’ambito della Guida autonoma.
In particolare, si è parlato di mercato logistico dell’ultimo miglio e dello stato dell’arte della guida autonoma, includendo anche la realtà delle start up attive nel settore. A chiusura dell’evento, una Tavola rotonda, a cui TTS Italia ha preso parte, con esperti di settore per discutere il tema.

TTS Italia al webinar “Italian RRF Opportunities in the Transport Sector”, un incontro tra il mercato italiano e quello finlandese
Il 10 novembre, TTS Italia ha preso parte al webinar “Italian RRF Opportunities in the Transport Sector”, organizzato da ITS Finlandia.
Il programma finlandese di Sustainable Growth per il settore dei trasporti continua a cercare nuove opportunità di mercato insieme a Team Finland e ITS Finlandia. Questo nuovo webinar si è incentrato sul mercato italiano e le opportunità di cooperazione Italia/Finlandia che possono crearsi nell’ambito del PNRR.
Nonostante l’incombente recessione in Europa, l’economia italiana del G7 dovrebbe crescere del 2,5% nel 2022 e dell’1,2% nel 2023. L’allocazione del fondo di ripresa dell’UE (RRF) e l’aumento della domanda del settore privato creano opportunità commerciali per le aziende finlandesi. Forti cluster di mobilità regionale e integratori di sistema sono interessati a collaborare con aziende finlandesi per migliorare il proprio portafoglio di prodotti e servizi per le grandi gare d’appalto. L’Italia assegna 8-9 miliardi di fondi RRF alla mobilità sostenibile, 31 miliardi alle infrastrutture di trasporto, combinando una vasta gamma di modalità di trasporto.
Anche le industrie automobilistiche, marittime e aerospaziali italiane stanno investendo miliardi nell’elettrificazione, nell’IA, nell’IoT e nell’europeizzazione generale delle catene del valore. In tale contesto; stanno cercando fornitori di fascia alta adatti per aiutarli in questo viaggio. Città come Milano e Torino hanno progetti di investimento indotti da RRF per ridurre gli ingorghi, gestire i flussi logistici e ridurre drasticamente le emissioni. Un esempio di punta è un progetto sul sistema ferroviario intermodale alimentato a idrogeno in Piemonte.
TTS Italia ha focalizzato il suo intervento sul panorama attuale della smart mobility, facendo riferimento a iniziative quali MaaS4Italy e Smarter Italy, e delineando i campi di possibili sinergie.
Il webinar si è rivolto alle aziende finlandesi nel settore dei trasporti intelligenti e sostenibili.

Dalla Piattaforma degli Enti Locali

Ciclabili e Mobility Manager: approvate le convenzioni tra Comune e Città Metropolitana di Torino per l’erogazione di contributi ministeriali
La Giunta Comunale di Torino, su proposta dell’Assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, ha approvato due convenzioni a regolare i rapporti economici tra Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, funzionali alla gestione del contributo ministeriale destinato all’attività di Mobility Manager e alla gestione dei fondi PNRR destinati alla mobilità ciclistica, urbana ed extraurbana.
Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, la legislazione vigente prevede che imprese e pubbliche amministrazioni, con singole unità locali con più di 100 dipendenti e ubicate in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, adottino un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro del proprio personale dipendente, entro il 31 dicembre di ogni anno. A tal scopo viene nominato e opera un Mobility Manager, con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali orientate verso la mobilità sostenibile, funzione che per il Comune di Torino è svolta da Città Metropolitana di Torino.
La città di Torino risulta beneficiaria di un contributo di circa 321 mila euro per l’anno 2021, messo a disposizione attraverso un fondo di 50 milioni istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché per realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche-lavorative-didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Per la gestione di tale finanziamento a supporto delle azioni previste nei PSCL, il Comune di Torino ha quindi delegato il Mobility Manager, Città Metropolitana di Torino, la quale, avendo selezionato le iniziative di imprese, PA e istituti scolastici che hanno adottato il piano spostamento casa lavoro o casa scuola entro il 31 agosto 2021, provvederà ad erogare il contributo come previsto dalla normativa.
Con altra delibera, anch’essa passata in Giunta su proposta dell’Assessora Chiara Foglietta, si è proceduto anche alla stipula della convenzione tra il Comune e la Città Metropolitana di Torino per la gestione dei fondi assegnati alla Città tramite risorse PNRR destinate al rafforzamento della mobilità ciclistica, in particolare tramite la costruzione di km aggiuntivi di piste ciclabili, da realizzare nelle città che ospitano le principali università, a collegare nodi ferroviari o metropolitani.
Alla Città di Torino sono stati assegnati Euro 4.113.829 per la realizzazione di 15 km piste ciclabili urbane e metropolitane, di cui i primi 5 saranno da realizzare entro il 31 dicembre 2023 come obiettivo intermedio PNRR.
Con tale convenzione il Comune si impegna a trasferire le somme messe a disposizione dal Ministero a titolo di contributo alla Città metropolitana di Torino, individuata come Soggetto Attuatore di II livello dell’intervento di realizzazione, e con la quale gli uffici della Divisione Mobilità del Comune di Torino collaboreranno nell’agevolare le varie fasi.
Gli assi su cui la Città di Torino, insieme a Città Metropolitana, sta pensando di lavorare sono un collegamento con il campus di Grugliasco, sul quale è in corso un’interlocuzione con Comune di Grugliasco e Università di Torino, i collegamenti con la Stazione Lingotto, e quelli con la Facoltà di informatica e Torino nord.

Fonte: TorinoClick

MaaS: approvate dalla Giunta le modalità attuative del Progetto “MaaS4Italy”, oltre 10 milioni di euro per la mobilità del futuro a Torino
Su proposta dell’assessora all’Innovazione, mobilità e trasporti, Chiara Foglietta, la Giunta Comunale di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, ha approvato con due delibere le modalità attuative del progetto Maas4Italy, composto da due componenti progettuali: la sperimentazione MaaS (Mobility as a Service) e il Living Lab ToMove.
La Città di Torino aveva partecipato all’avviso pubblico “Maas4Italy”, finanziato nell’ambito del Programma Complementare al PNNR e lanciato dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) – Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), risultando nel mese di luglio prima in graduatoria su entrambe le componenti del bando ed aggiudicandosi un finanziamento di circa 10 milioni di euro.
“Torino sarà tra le Città dove partirà quella che si può definire una vera e propria rivoluzione della mobilità, che sarà sostenibile, inclusiva, smart e sicura. Con un occhio rivolto alle maggiori tendenze europee e forti delle esperienze cittadine di Torino City Lab e CTE NEXT, a pochi mesi dalla vittoria dell’Avviso pubblico Maas4Italy, abbiamo costruito una serie di azioni cui daremo il via a breve. Gli obiettivi verranno raggiunti anche grazie a un ecosistema che sa fare rete per raggiungere risultati concreti, utili alla cittadinanza” dichiara l’Assessora Chiara Foglietta.
Con la sperimentazione MaaS, la Città punta a realizzare un servizio di livello 4 (il massimo disponibile al momento) tramite il quale il cittadino potrà pianificare, prenotare, acquistare ed accedere ai servizi di mobilità collettiva e condivisa, attraverso un’unica app. L’obiettivo della sperimentazione sarà quello di facilitare l’accessibilità da parte dei cittadini al sistema locale di mobilità e di renderlo permanente e pienamente operativo.
La fase di testing vedrà il coinvolgimento di oltre 1000 utenti, per un periodo di 6 mesi e con l’utilizzo del MaaS in due contesti distinti e di ampia prospettiva: il primo destinato ai dipendenti di quelle aziende (“Corporate MaaS”) che si avvalgono della figura del mobility manager, in sinergia con la Città Metropolitana di Torino; il secondo invece sarà rivolto a tutti i cittadini (“Consumer MaaS”).
Il progetto coinvolgerà attivamente anche gli operatori di mobilità – operatori di micromobilità, car sharing, taxi, sosta a raso, colonnine di ricarica, car pooling –, quelli del trasporto pubblico locale e di lunga percorrenza, ferroviaria e su gomma.
Il coordinamento di questa prima componente sarà affidato a 5T, società in-house del Comune di Torino, e socio ordinario di TTS Italia, che lavorerà in stretto contatto con gli uffici del Comune, di GTT e tutti gli altri soggetti coinvolti, con il compito anche di raccordare l’iniziativa nell’ambito del protocollo di intesa firmato nel 2021 da Regione Piemonte, Città di Torino, Città metropolitana di Torino e Agenzia della Mobilità Piemontese (AMP), che definisce una visione comune sulla digitalizzazione della mobilità a favore dell’utente e della sostenibilità.
Con la seconda componente progettuale la Città di Torino realizzerà un Living Lab diffuso sul territorio, focalizzato su soluzioni innovative di mobilità cooperativa, connessa ed autonoma.
L’obiettivo del Living Lab è di promuovere il co-sviluppo e la sperimentazione nel campo dei servizi innovativi di guida autonoma e connessa (CCAM – Cooperative, connected and automated mobility), facendo avanzare la ricerca applicata da un livello prototipale ad un livello consolidato in un ambiente reale e operativo. L’iniziativa è in linea anche con gli impegni della Mission europea “100 Climate Neutral Cities”, che vede Torino fra le 100 mission cities a neutralità climatica entro il 2030.L’infrastruttura pubblica di controllo e di monitoraggio del traffico e della mobilità, gestita dalla Centrale della Mobilità del Comune di Torino, sarà interessata da un importante ampliamento delle sue componenti tecnologiche per abilitare la sperimentazione (come ad es. un potenziamento della connettività tramite servizi 5G e la realizzazione di sistemi di comunicazione e di scambio dati e informazioni tra i veicoli su strada e la Centrale).
Il Living Lab si svilupperà sulla base di 3 direttrici strategiche: quello del “Digital Twin”, ovvero un gemello digitale della Città, che potrà guidare le decisioni e le azioni politiche dell’amministrazione, grazie alla virtualizzazione e l’analisi strategica della mobilità urbana.
La seconda direttrice riguarda invece l’integrazione di un servizio di trasporto collettivo autonomo “demand responsive” con la piattaforma MaaS della prima componente. Saranno quindi individuati diverse tipologie di utenti con i propri bisogni di mobilità e uno o più scenari di test di servizio durante i quali coloro che arriveranno in città potranno beneficiare di servizi informativi sulla situazione del traffico e della viabilità, sui percorsi più sostenibili e sulla promozione dell’utilizzo di mezzi diversi da quello privato sino ad arrivare alla realizzazione
di un vero e proprio micro-percorso coperto da servizio di trasporto pubblico collettivo a guida autonoma.
Il terzo filone di sperimentazione è quello dei servizi e delle soluzioni innovative per la logistica di ultimo miglio. La domanda di servizi di logistica in ambito urbano è in costante crescita, anche dato l’aumento nell’utilizzo dei servizi di e-commerce e home delivery registrato durante e a partire dalla pandemia e rappresenta un’importante sfida per le città, che devono ridurre gli impatti di tali servizi sul traffico e l’ambiente, senza penalizzare la sostenibilità economica delle imprese e la soddisfazione dei cittadini. Questo filone promuoverà la ricerca applicata e la sperimentazione di nuovi sistemi autonomi e/o a guida remota, di limitate dimensioni e completamente elettrici che si possono muovere agilmente in contesti urbani delicati.
Con il Living Lab To Move sarà formalizzato un contesto di innovazione aperto dedicato alla mobilità e innestato nella piattaforma di Torino City Lab e in sinergia con CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, in grado di facilitare il matching fra chi pianifica le politiche di mobilità su scala locale, il mondo della ricerca, le imprese e i cittadini, secondo il metodo del “living lab”. Saranno pertanto coinvolti Università di Torino e Politecnico di Torino, Fondazione LINKS, Fondazione Piemonte Innova. Il Comune di Torino, coordinatore della seconda componente, sarà affiancato da 5T e GTT.

Fonte: TorinoClick

MaaS: il Comune di Napoli alla ricerca di un MaaS Operator per il progetto “MaaS4Naples”, pubblicato l’Avviso.
Il Comune di Napoli, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, è risultato primo tra le tre città pilota, ammesse al finanziamento del PNRR per lo sviluppo di uno dei progetti, MaaS4Naples, volti a introdurre, nel contesto dei sistemi di trasporto locale, il paradigma Mobility as a Service (MaaS), anche allo scopo di sviluppare politiche attive per la mobilità, orientate a supportare le modalità di trasporto più sostenibili e facilitare comportamenti di mobilità virtuosi; il progetto, ammesso a finanziamento.
In tale contesto, il Comune di Napoli ha lanciato un Avviso pubblico per la selezione di un operatore MaaS che dovrà offrire i propri servizi ai cittadini dell’area metropolitana di Napoli, facilitando i loro spostamenti con paradigma MaaS sia all’interno che all’esterno dell’area stessa; a tale scopo, il MaaS Operator deve interagire con il layer nazionale denominato DS&SRF (Data Sharing and Service Repository Facility).
Il progetto MaaS4Naples ha come punto di forza lo scenario di riferimento campano in ambito TPL, e ha come obiettivo quello di abilitare servizi MaaS, con logiche coerenti al programma nazionale e in pieno collegamento al DS&SRF, mettendo a disposizione, laddove già presenti ovvero sviluppando ex-novo laddove necessario, una serie di servizi open e riusabili.
Parte importante dell’analisi di contesto è costituita dai sistemi tecnologici regionali per il Trasporto Pubblico Locale denominati Sistema di Vendita Regionale (SVR) e Sistema di Monitoraggio Regionale (SMR), che presiedono la bigliettazione e l’informazione sulla mobilità a livello regionale.
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro e non oltre il 21 dicembre 2022.
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: Comune di Napoli

MaaS: la Giunta capitolina dà ok all'individuazione degli operatori
La Giunta di Roma Capitale ha approvato una delibera che dà mandato al Dipartimento Mobilità di individuare, attraverso bandi pubblici, operatori disposti a favorire e sviluppare il progetto MaaS.
Lo annuncia su Facebook l’Assessore Eugeno Patanè. È stato inoltre approvato – scrive Patanè – lo schema di protocollo di intesa con la Regione Lazio finalizzato alla collaborazione nel progetto Msas4Italy, che mira a promuovere la condivisione dei dati, la riutilizzabilità e l’interoperabilità dei sistemi di trasporto a partire dalle grandi città metropolitane.
Con questo provvedimento, attraverso degli appositi avvisi pubblici, iniziamo a costruire il mercato dei MaaS Operator che, oltre ad Atac, socio fondatore di TTS Italia, svilupperanno il Maas nella Capitale. È un altro passaggio importante per dare concretezza alla Mobility As a Service, che rappresenta per la nostra amministrazione un tassello strategico fondamentale per accrescere la sostenibilità e migliorare la mobilità cittadina attraverso l’innovazione tecnologica. Il sistema MaaS integra numerosi sistemi di trasporto, pubblici e privati, accessibili attraverso un unico canale digitale in grado di abilitare diverse funzionalità per semplificare gli spostamenti di cittadini e turisti e avvicinarli al trasporto pubblico.

Fonte: Ferpress

Mobilità sostenibile: a Bologna, nel 2022 sono aumentati i ciclisti in città, +6% rispetto all’anno precedente
Ciclisti in aumento anche nel 2022 a Bologna (fino al 6% in più sul 2021) con un vero e proprio boom per la Tangenziale delle Biciclette e in altri punti della città.
È quanto emerge dalla campagna di rilievi annuale effettuata nel settembre 2022 dalla società TPS – Transport Planning Service di Perugia per conto del Comune di Bologna, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia.
L’Amministrazione comunale effettua periodicamente delle campagne di rilievo per monitorare l’evoluzione dell’uso della bicicletta nel corso del tempo. Negli ultimi anni si è utilizzato un numero via via più rilevante di postazioni di rilevazione andando così ad indagare una geografia più ampia.
l dati dell’ultima campagna di rilievi e il report delle serie storiche ci restituiscono alcuni dati significativi. Questi i principali:
in dieci anni i flussi di biciclette registrano un aumento del 62,4% (rilievi negli intervalli orari di punta su 10 postazioni);
negli ultimi cinque anni (15 postazioni) si registra un aumento del 20,3 %;
la crescita dell’ultimo anno è confermata dal confronto di un campione di 22 sezioni (disponibile solo dal 2021) con aumento medio del 4% e alcuni picchi di incremento nei punti di misura ubicati sulla Tangenziale delle Biciclette, ma anche in altri punti;
aumentando la fascia oraria di osservazione e quindi confrontando le 10 sezioni sulle quali il rilievo è stato effettuato per 112 ore (sette giorni consecutivi nella fascia oraria 6.00-22.00) sia quest’anno che nel 2021, i dati mostrano un aumento dei flussi pari al 6%;
i monopattini rappresentano il 5,8% dei passaggi, un dato pressoché stabile rispetto all’anno scorso (5,6% del 2021).
Per maggiori dettagli, clicca qui.

Fonte: Eco dalle Città

Mobilità sostenibile: dalla Regione Piemonte, un nuovo bando per incentivare l’uso dei mezzi pubblici per dipendenti di enti e imprese
Incentivare l’uso dei mezzi pubblici per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute: questi gli obiettivi principali del secondo bando della Regione Piemonte, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, e che sarà pubblicato a breve, che conterà su una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni e 224mila euro, per dipendenti di enti e imprese.
“Si tratta di iniziative che vanno nella direzione dell’incentivazione della mobilità sostenibile con un miglior impatto sulla qualità dell’ambiente e della riduzione delle emissioni in atmosfera – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Mi auguro che queste misure possano avere un ottimo riscontro da parte delle aziende e dei loro dipendenti in quanto considero l’incentivo particolarmente utile per spingere nella direzione dell’utilizzo dei mezzi pubblici che, considerando anche l’aumento dei costi del carburante, in un momento in cui l’inflazione è ormai arrivata a tassi a doppia cifra, rappresenta un’opportunità da sfruttare”.
“Siamo consci che la Regione ha un ruolo chiave nei processi verso macro-cambiamenti – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Gabusi – L’uso dei mezzi pubblici ha un impatto positivo su più livelli: ambiente, viabilità, sicurezza nel trasporto, oltre a incentivare uno stile di vita meno sedentario. È nostro obiettivo promuovere con continuità queste iniziative, con un dialogo continuo con aziende e pendolari”.
La misura, sulla falsa riga di quella avviata a maggio del 2022 e chiusa nel luglio successivo, è rivolta a enti e imprese che hanno sede sul territorio regionale, che siano dotate di mobility manager e di un piano spostamenti casa-lavoro.
Nella sostanza, per il dipendente di imprese o enti che rispondano ai requisiti citati e che aderiranno alla nuova misura che sarà messa in campo dalla Regione, la scelta di usufruire di un mezzo pubblico per recarsi al lavoro comporterà un risparmio di almeno il 50% sul costo dell’abbonamento annuale, derivato dal cofinanziamento regionale, nella misura del 30% e di almeno del 20% dell’impresa o dell’ente.
Si tratta di una misura che si inquadra nell’ambito delle azioni per il miglioramento della qualità dell’aria e delle politiche per la mobilità sostenibile e che si assomma a quelle già messe in atto, con la finalità di disincentivare l’utilizzo dell’auto privata specialmente nei mesi invernali quando le condizioni meteorologiche sono più favorevoli all’accumulo di inquinanti.

Fonte: Eco dalle Città

PUMS: Napoli adotta la proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
La Città Metropolitana di Napoli ha adottato la propria proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che include anche il Biciplan ed entra nella fase decisiva che porterà alla sua approvazione finale nei prossimi mesi.
Il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che delinea, in un orizzonte di 10 anni, gli indirizzi per lo sviluppo della mobilità in tutte le sue forme e contiene inoltre 4 focus specifici sui temi della mobilità ciclistica (Biciplan), mobilità delle persone con disabilità, merci e logistica sostenibile e il Piano di bacino del trasporto pubblico.
Nell’ambito della fase di consultazione, sono programmate una serie di iniziative per la presentazione dei contenuti del Piano a cittadini e portatori di interesse, tra le quali Forum Metropolitano – convocato per il 25 novembre – e un evento pubblico (on-line) aperto a tutti, fissato per il 29 novembre dalle 17:30 alle 19:30.
Obiettivo di tutte le iniziative ed incontri è la condivisione delle proposte individuate dal Piano e l’illustrazione delle modalità partecipative per la presentazione delle osservazioni entro le scadenze previste dalla normativa, così da pervenire ad un documento di piano condiviso da portare all’approvazione finale.

Fonte: Ferpress

Sicurezza stradale: a Bologna approvate le linee di indirizzo per realizzare il piano “Bologna Città 30”
Sono state approvate dalla Giunta le linee di indirizzo per la realizzazione del piano “Bologna Città 30”, per il miglioramento della sicurezza stradale. Questo passaggio segna l’inizio di un percorso che si concluderà a giugno 2023 e prevede anche una fase di partecipazione dei cittadini tramite gli incontri dei Laboratori di quartiere e delle categorie interessate.
L’obiettivo “zero morti sulle strade” entro il 2050 è stato indicato dall’Unione Europea e diverse città europee, come Bruxelles e Parigi, stanno adottando il modello di Città 30, che nel caso della Spagna viene adottato con una legge a livello nazionale.
Ridurre al minimo gli incidenti causati dalla mobilità è uno degli obiettivi del PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) di Bologna. La sicurezza stradale è inoltre una delle condizioni necessarie per favorire gli spostamenti a piedi e in bicicletta e ridurre l’uso di auto e moto. La realizzazione della Città 30 si iscrive pienamente negli obiettivi della Cities Mission delle città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030, di cui Bologna fa parte insieme ad altre 8 città italiane, e offre una base essenziale alla realizzazione del progetto bandiera “Impronta verde”, poiché contribuisce alla creazione di una rete di spazi adatti alla mobilità lenta, ciclabile e pedonale, e alle relazioni di prossimità.
Con Bologna Città 30 vengono dunque messe in campo diverse azioni che fanno parte di una più complessiva visione di città. Si tratta di un piano integrato, teso al miglioramento della sicurezza stradale, alla promozione della mobilità sostenibile e all’aumento della qualità e fruibilità dell’ambiente e dello spazio pubblico, e che si articola nelle seguenti macro-azioni principali:
• regolazione, mediante la revisione generale dei limiti massimi di velocità in ambito urbano configurando progressivamente l’intera rete locale e residenziale come “zona 30”, rispetto alla quale il limite di velocità di 50 km/h costituisce una eccezione per alcune direttrici stradali, e istituendo specifiche “zone residenziali” con limite di velocità di 10 km/h e precedenza ai pedoni su tutta la sede stradale in mancanza di marciapiedi e percorsi pedonali;
• ridisegno delle strade, attraverso la progressiva diffusione di interventi fisici di moderazione del traffico e della velocità (come attraversamenti rialzati e colorati, dossi, segnaletica orizzontale integrativa) e ottimizzazione della sosta veicolare;
• controlli, per la prevenzione dei comportamenti pericolosi e il rispetto del codice della strada;
comunicazione, promozione ed educazione stradale, per sensibilizzare e coinvolgere la comunità;
• investimenti per la messa in sicurezza (nel 2022/2023 sono già in programmazione o esecuzione interventi per un totale di circa 14 milioni di euro).

Fonte: Ferpress

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