6 Dicembre 2019
Razionalizzare i processi del trasporto pubblico locale insieme ad una formazione mirata può portare ad un risparmio annuo fino a 600 mln. Cifra che potrebbe essere impiegata in parte per svecchiare il parco bus italiano, considerata la sua un’età media piuttosto elevata. Questo è quello che sostiene federMobilità, l’associazione che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità. Ed una quota modesta, circa 60/80 milioni, reinvestita per la formazione del personale.
L’esigenza è stata rilevata da un’indagine realizzata con oltre 100 soggetti appaltanti nel settore dei trasporti e della mobilità sostenibile, in collaborazione con Isfort, e fa emergere, da parte degli stessi, la mancanza di un assetto organizzativo e di competenze professionali adeguate in materia di affidamento (e controllo) dei servizi conformi con la legislazione e con gli atti di regolazione vigenti di ART. Obiettivo al quale federMobilità risponde con la creazione di una scuola di formazione e la presentazione delle attività per il 2020. “Da servizi di trasporto a servizi di mobilità integrata, efficienti, efficaci e sostenibili”: questo il cambiamento che la scuola potrà offrire, accrescere, migliorare e ampliare le competenze di tutti gli amministratori, i dirigenti, i dipendenti degli enti locali, delle stazioni appaltanti e dei gestori dei servizi che hanno responsabilità nella progettazione e nell’attuazione delle politiche territoriali della mobilità e del trasporto pubblico locale e nella gestione dei contratti di servizio.
Fonte: Ferpress