23 Ottobre 2008
Inserito il 23/10/2008
La politica europea delle reti Ten sarà cambiata. L’annuncio è stato dato dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, durante il “Ten-T Days” dei giorni scorsi. Tajani ha raccolto le relazioni degli otto coordinatori di progetti infrastrutturali europei e ha approfittato dell’occasione per presentare il progetto di revisione, che partirà da un libro verde che verrà pubblicato all’inizio del 2009.
«E’ giunto il momento di cambiare in profondità la politica delle Reti transeuropee» ha detto il commissario di fronte alla platea del meeting, che si è tenuto a Bruxelles.
«Quando osservo – ha proseguito Tajani – l’interesse che ha suscitato questa conferenza, ho la conferma che la necessità di un cambiamento e di una evoluzione è profondamente condivisa». Tajani ha ricordato come il programma di sviluppo armonioso delle infrastrutture europee sia partito con il trattato di Maastricht, 15 anni fa. La politica delle reti Ten era stata concepita per assicurare il funzionamento del mercato interno, lo sviluppo sostenibile e la coesione economica e sociale fra gli Stati. Da allora si sono aggiunte nuove urgenze. «Oggi – ha detto Tajani – lo scenario è cambiato. Le sfide che dovremo affrontare in futuro, e la più importante è certamente quella legata al cambiamento climatico, richiedono un approccio nuovo e diverso». Il commissario ha posto l’accento sul problema ambientale proprio nei giorni in cui a Bruxelles si è svolto un difficile vertice europeo sul clima, in cui proprio l’Italia, assieme alla Polonia, ha chiesto e ottenuto un rinvio delle decisioni per poter valutare l’impatto economico delle misure previste. In attesa di conoscere quali vincoli l’Europa imporrà alle proprie industrie, Tajani ha posto la questione dei trasporti: «Il trasporto – ha spiegato – è fra quei settori che contribuiscono maggiormente all’emissione di biossido di carbonio. La nostra sfida più ambiziosa è realizzare trasporti puliti, meno inquinanti, ma sempre efficaci e moderni». Effetti positivi dovrebbero arrivare, secondo Tajani, dall’eliminazione dei colli di bottiglia, uno degli obiettivi delle reti Ten.
Per completare le infrastrutture occorre però sciogliere il nodo dei finanziamenti: «La crisi finanziaria ci pone oggi di fronte all’obbligo di riflettere su come far fronte agli impegni presi». Di qui un appello, agli Stati e ai privati, perché mettano mano al portafoglio, guardando oltre l’orizzonte temporale della crisi attuale. «E’ uno sforzo di fiducia – ha detto rivolto alla platea – che l’Europa chiede in questo momento delicato, ma, ne sono certo, esso darà presto i suoi risultati. Il sostegno degli investimenti su scala europea si tradurrà in tempi brevi, per i Paesi membri, in benefici a livello nazionale e locale». Anche l’Europa farà la sua parte: «Ho concordato con il presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei) Maystadt, la creazione di un gruppo di lavoro informale per definire i nuovi strumenti di finanziamento e facilitare la partecipazione degli investiroti privati».
Fonte: Trasportale