8 Gennaio 2020
Nel 2020 oltre 10 milioni di nuove automobili connesse circoleranno sulle strade di tutto il mondo condividendo informazioni. A dirlo è una ricerca dell’istituto di consulenza americano ABI Research secondo la quale l’anno appena iniziato segnerà definitivamente l’avvento di quel che chiamano “mobilità cooperativa”.
“Molti degli incidenti sono causati dalla scarsa comunicazione e coordinamento tra i vari utenti della strada. Il 2020 sarà caratterizzato da forme più collaborative di mobilità con un totale di 107 milioni di auto connesse nel mondo che condivideranno tra loro messaggi e alert per segnalare i pericoli e migliorare il flusso del traffico”, ha detto Maite Bezerra, analista di smart mobility presso ABI Research.
Le vetture sfrutteranno per condividere informazioni sistemi di comunicazione operativi tramite reti LTE (Long-Term Evolution) e piattaforme di gestione dei dati che verranno utilizzati a bordo grazie a specifiche applicazioni.
Il 2020 vedrà poi anche il primo impiego su larga scala della tecnologia V2X (Vehicle-to-everything) su vetture best seller del mercato come la Volkswagen Golf, permettendo a queste di trasmettere informazioni non solo agli altri veicoli ma anche alle infrastrutture stradali e centrali operative.
Sempre quest’anno, stando allo studio di ABI Research, crescerà anche la micromobilità. Soprattutto in Europa e Nordamerica si registrerà una introduzione massiccia sulle strade di e-bike e mini scooter pur se la bici condivisa risulterà il mezzo alternativo più impiegato con oltre 26 milioni di spostamenti condivisi nel 2020 in tutto il mondo.
Fonte: L’Automobile