14 Aprile 2021
È stata inaugurata la Ciclovia del Sole sull’ex ferrovia Bologna-Verona da Mirandola (Tramuschio) a Sala Bolognese (Osteria Nuova): 46 km realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna con un costo di 5 milioni di euro, grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente, alla disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che ha concesso l’uso del tracciato e all’impegno dei territori nelle loro componenti istituzionali e associative.
Grazie all’apertura di questo nuovo tratto la Ciclovia del Sole, che fa parte del grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo7 Capo Nord-Malta, sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna mentre sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze (4,5 milioni di euro per la connessione Sala Bolognese-Bologna, 4,5 milioni di euro per la Casalecchio-Marzabotto e 2,5 milioni per la Marzabotto-Silla, oltre ai 7 milioni di euro per il tratto toscano).
Nel tratto ora aperto da Mirandola (Tramuschio) a Sala Bolognese (Osteria Nuova) sull’ex ferrovia Bologna-Verona sono presenti 5 piazzole di sosta dotate di illuminazione, wi-fi, carica cellulare e e-bike, kit di riparazione, rastrelliere, acqua, tavoli e cestini. E presto sarà installato su ognuna l’impianto fotovoltaico.
Lungo il tracciato sono stati riqualificati i ponti ferroviari di attraversamento dei principali corsi d’acqua (Lavino, Ghironda, Samoggia e Panaro) e altri manufatti per corsi d’acqua minori o per attraversamenti di viabilità private e locali.
L’interconnessione con la viabilità locale esistente è realizzata con 28 connessioni per rendere estremamente fruibile e permeabile il percorso anche dall’utenza locale per gli spostamenti casa/lavoro e casa/scuola.
Oltre alla segnaletica prevista dal Codice della Strada è stata apposta ulteriore segnaletica specifica per meglio caratterizzare e rendere identificabile il tracciato.
Lungo il percorso sono inoltre presenti 22 totem turistici che raccontano le eccellenze artistiche e culturali dei territori attraversati.
Grazie all’apertura di questo tratto la Ciclovia del Sole sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna. Per quel che riguarda il lato nord (Mirandola-Verona) alcuni piccoli tratti di collegamento saranno completati o riqualificati nei prossimi anni e fino ad allora sarà comunque garantita la continuità del percorso utilizzando per alcuni chilometri strade a bassa percorrenza.
Il percorso definitivo, che prevede la realizzazione del sovrappasso della linea ferroviaria Bologna-Verona, l’attraversamento di Calderara, un percorso a nord dell’Aeroporto nella fascia boscata e quindi l’arrivo a Bologna lungo la sponda ovest del fiume Reno, è già finanziato e verrà realizzato nei prossimi anni.
Con 611.926 euro recentemente trasferiti dal Ministero alla RER verranno inoltre riqualificate nei prossimi mesi i percorsi della Ciclovia nella tratta Mirandola-Sala Bolognese fuori dal rilevato ferroviario, cioè gli attraversamenti dei centri abitati di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Calderara di Reno.
Il nuovo tracciato della Ciclovia del Sole rappresenta un’infrastruttura di importanza strategica anche per lo sviluppo turistico del territorio, in grado di generare ricadute positive sul tessuto economico locale in un’ottica di sostenibilità. Il tema è all’attenzione della Destinazione turistica Bologna Modena che ha infatti riservato un ruolo rilevante alle ciclovie tra le sue linee strategiche pluriennali 2021-2023, come prodotti turistici determinanti per posizionare il nostro territorio quale meta ideale di un turismo sostenibile e fruibile tutto l’anno.
In questo momento in Italia il cicloturismo sta vivendo una fase di espansione – si legge nel Rapporto 2020 sul cicloturismo in Italia di Isnart e Legambiente – con l’aumento della domanda di esperienze turistiche specifiche associate alla bicicletta, autorganizzate o tramite tour operator specializzati. Solo nell’ultimo anno il fatturato connesso alla vendita di pacchetti per cicloturisti ha fatto registrare un incremento medio di circa il 30%. La pandemia ha condizionato profondamente le scelte di vacanza dei viaggiatori: le restrizioni alla mobilità e il lungo stop all’attività fisica e all’aria aperta hanno reso la possibilità di praticare sport importante tanto quanto la presenza di bellezze naturali e la ricchezza patrimonio culturale all’interno della destinazione turistica. La scorsa estate quasi 5 milioni di connazionali hanno fatto uso della bicicletta nel corso delle loro vacanze, per una spesa complessiva di poco superiore ai 4 miliardi di euro, pari al 18% dell’intera spesa turistica generata in Italia. Nel suo complesso la spesa per la vacanza dei cicloturisti si è rivelata, in media, superiore a quella del turista medio (rispettivamente 940 e 863 euro circa). I cicloturisti che scelgono di trascorrere le loro vacanze in Italia hanno optato per alcune regioni settentrionali che offrono, tradizionalmente, molti chilometri di piste ciclabili di qualità e numerosi servizi accessori.
Fonte: Ferpress