13 Dicembre 2022
Il ritorno ad una quasi normalità dopo circa tre anni di crisi sanitaria è in realtà un passo all’indietro, perlomeno per quanto riguarda la mobilità sostenibile, che nel nostro Paese non ha mai goduto in realtà di buona salute. Il 19° Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani, curato da Isfort con la collaborazione di Agens e Asstra, è stato presentato nel corso di una conferenza al Cnel, e presenta lo scenario dell’andamento della mobilità dopo questi anni difficili, che hanno segnato variazioni rivelatesi anche profonde nelle serie statistiche e che ancora stentano a recuperare una relativa stabilità.
Stando al rapporto, si potrebbe dire che gli italiani sono tornati ad utilizzare prepotentemente l’auto privata (che già era in testa alle preferenze di mobilità dei cittadini, come certificato da tutti i 19 Rapporti Audimob, pur con le inevitabili differenziazioni), penalizzando ulteriormente il trasporto pubblico locale. Tanti i fenomeni che hanno influenzato questo risultato, a partire dalle pesanti limitazioni che hanno caratterizzato l’uso dei mezzi pubblici durante i vari periodi dell’emergenza sanitaria, la maggiore diffusione dello smart working e dell’ecommerce e vari altri fattori, ma il risultato finale è stato riassunto dai presidenti delle due associazioni che riuniscono le aziende di trasporto pubblico locale (cioè Agens e Asstra), cioè un meno -25% di utenti rispetto ai livelli 2019, e un mutamento di abitudini che interessa proprio il settore della mobilità, con l’esigenza di raggiungere quelle località cui per un certo periodo di tempo è stato proibito l’accesso. Il Rapporto Audimob fotografa anche l’elemento che più era sembrato incoraggiante nel periodo delle restrizioni, cioè il forte ricorso (in parte – appunto – obbligato) alla mobilità pedonale, ciclistica o alternativa verso mete di prossimità; un fenomeno di cui fanno fede il boom dei consumi di biciclette o e-bike, complici anche le politiche di bonus. Secondo i dati Ancma, nel 2020 sono state vendute in Italia oltre 2 milioni di biciclette, di cui 280mila e-bike (pari al 14% del totale, erano appena il 3,5% nel 2015), il 17% in più rispetto al 2019. Nei primi sei mesi del 2021, la tendenza è proseguita (157mila e-bike vendute, + 12% rispetto allo stesso periodo del 2020.
L’attenzione alla questione ecologica comincia a influenzare notevolmente anche il consumo delle automobili provate: il parco dei mezzi elettrici, infatti, risulta indubbiamente in forte crescita; a fine giugno 2021 si sono registrate oltre 83.463 nuove auto (+ 57% rispetto a fine 2020, + 267,2% rispetto al 2019), e analoghi incrementi anche per ciclomotori, scooter e moto. Rilevante il fenomeno riguardante le auto ibride, la cui immatricolazione – a partire da febbraio 2021 – risulta superiore a quella delle auto diesel, un dato che fa conquistare all’Italia il podio in Europa in questo particolare settore.
Fonte: Ferpress