Inghilterra: il paese proiettato verso i veicoli connessi e la guida autonoma

4 Ottobre 2013

Un’autostrada “smart”, connessa a Internet e dotata di un sistema di sensori in grado di monitorare il traffico e di imporre alle auto la velocità più adatta o itinerari alternativi in caso di grande congestione. In Inghilterra, sull’A14 che collega il porto di Felixstove (nord-est di Londra) fino alle vicinanze di Rugby (nei pressi di Birmingham, cuore dell’industria automotive), sta per arrivare un nuovo progetto per la comunicazione V2I (“vehicle to infrastructure”).
L’A14 “taglia” in due l’Inghilterra e ed è una delle autostrade più trafficate del Paese. L’obiettivo del progetto consiste nella creazione di un network di sensori da stendere su circa 50 miglia (nel tratto tra Felixstove e Cambridge). Il sistema dovrebbe essere in grado di studiare il traffico e di comunicare i dati a un cervellone di controllo centrale, pronto a comunicare a sua volta con i dispositivi mobile (smartphone inclusi) e i sistemi wireless delle automobili di passaggio. In pratica, si tratta di un “ponte” tra l’infrastruttura e le quattro ruote.
Il sistema dovrebbe essere in grado di suggerire alle auto rotte alternative e di “imporre limiti di velocità” determinati dinamicamente per migliorare il flusso del traffico, o per evitare del tutto le code. Insomma, sarà l’autostrada stessa a stabilire se ci sarà troppa congestione, ed eventualmente dire alle auto cosa fare. Uno scenario che spalanca di fatto la strada alla tecnologia autonoma: oltre alla gestione del traffico, infatti, un altro obiettivo dei regolatori inglesi è proprio quello di aumentare la sicurezza su strada.
La sperimentazione dell’A14 rientra in una serie di test sull’utilizzo del cosiddetto “white space” (spazio bianco) sulla banda di frequenza usata per il digitale terrestre: “buchi” spesso poco utilizzati, o liberi, da sfruttare per la diffusione e l’innovazione delle connessioni wireless. Nel caso della A14, il “white space” sarà sfruttato proprio per trasmettere i dati del traffico ai veicoli.

Fonte: QuattroRuote