2 Maggio 2019
Per migliorare l’efficienza e la sicurezza del sistema logistico italiano è fondamentale favorire l’interconnessione dei nodi di interscambio modale (porti, interporti, centri merce e piastre logistiche). In questo scenario «lo Stato non può stare a guardare, ma deve intervenire con un monitoraggio attento sull’andamento del sistema», sottolinea Rodolfo De Dominicis, Presidente e AD di UIRnet, socio ordinario di TTS Italia.
La logistica è in prospettiva uno dei settori con il maggior tasso di trasformazione e cambiamento sia a livello operativo che strategico: infrastrutture e operatori hanno iniziato a sperimentare e utilizzare soluzioni ‘in connettività’ abilitate dallo scambio di dati e informazioni, spingendosi in aree dove il fisico e il digitale convergono. Soluzioni che sono utilizzate per gestire l’ultimo miglio, la composizione dei magazzini, i trasporti e le flotte, con ricadute sull’intera Supply Chain. Le iniziative tuttavia rimangono troppo isolate, non favorendo la creazione di un sistema di rete: per fare un vero e proprio salto è necessario che tutto il sistema sia connesso, integrato e automatizzato. Le infrastrutture digitali sono infatti alla base dello sviluppo socio-economico futuro dell’Italia, soprattutto per recuperare la competitività perduta negli ultimi vent’anni rispetto ai porti del Nord Europa e a quelli emergenti del Mediterraneo come Marocco, Egitto, Turchia e Grecia. Infatti, il peso che hanno le inefficienze infrastrutturali e logistiche ogni anno varia tra i 25 e i 35 miliardi di euro, pari all’1,5-2% del PIL. In Italia esiste una Piattaforma Logistica Nazionale (PNL) che potrebbe aiutare il recupero dell’efficienza con valori compresi tra i 7 e i 10 miliardi di euro l’anno, cioè il 7,5% del PIL nel settore logistico e lo 0,5% del PIL italiano.
È stato questo il tema centrale su cui ha ruotato il convegno “Infrastrutture digitali e logistica delle merci. Priorità strategiche per Genova e per l’Italia”, organizzato da UIRNet – l’organismo di diritto pubblico e il Soggetto Attuatore Unico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), costituito per la realizzazione e la gestione della PLN – e Logistica Digitale – joint venture tra DXC, FAI Service e Vitrociset (Gruppo Leonardo), società selezionata tramite gara pubblica in project financing per estendere e gestire la PLN, nonché per erogarne e commercializzarne i servizi -. In particolare UIRNet, ai fini della estensione e della gestione della PLN e della relativa commercializzazione dei servizi, opera tramite un Concessionario (che poi è Logistica Digitale), mentre in parallelo, progetta, sviluppa e implementa progetti inerenti alla PLN e collaterali ad essa, progetti di blockchain cybersecurity, infrastrutture leggere ai varchi e tecnologie di integrazione ed effettua investimenti di pubblico interesse nell’ottica di potenziare la diffusione della digitalizzazione del sistema logistico nazionale.
Ad aprire i lavori del convegno sono stati Marco Bucci, sindaco di Genova e Commissario Straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi, e Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria. Inoltre, tra gli altri, hanno partecipato il Viceministro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il sottosegretario alla PA Mattia Fantinati, e il presidente del Comitato tecnico-scientifico di Confindustria per la Logistica Guido Ottolenghi.
Come ha dichiarato Rodolfo De Dominicis, Presidente e AD di UIRnet: «Se si vuole uscire dalla situazione attuale di efficienza relativa del sistema logistico nazionale, lo Stato non può stare a guardare, ma deve intervenire con un monitoraggio attento sull’andamento del sistema, una verifica costante delle performance dei singoli attori e, soprattutto, deve continuare a promuovere – ma questa volta definitivamente – un sistema terzo che sia in grado di raccogliere, esaminare e gestire i flussi di dati che vengono dal campo per le finalità decisorie che gli competono».
Fonte: Digital4biz