4 Ottobre 2018
Mercoledì 3 ottobre gli eurodeputati hanno approvato con 389 voti favorevoli, 239 contrari e 41 astenuti, una proposta di legge per la riduzione del 40% delle emissioni di CO2 di auto e furgoni entro il 2030, individuando responsabilità e obblighi in capo ai produttori e all’Unione Europea.
Il trasporto è l’unico settore nell’UE che non ha registrato alcun calo significativo nelle emissioni di gas a effetto serra e per rispettare gli impegni della COOP21 nel 2015 è necessario accelerare la decarbonizzazione nel settore dei trasporti. in vista dell’obiettivo sull’azzeramento delle emissioni entra la metà del secolo.
In questo contesto si inserisce la proposta dei parlamentari che chiedono un taglio delle emissioni più significativo rispetto al 30% chiesto dalla Commissione europea e individuano precise responsabilità. I costruttori e le case automobiliste dovranno pagare un’ammenda al bilancio UE nel caso in cui le emissioni supereranno gli obiettivi fissati nella proposta e dovranno anche garantire la presenza sul mercato di veicoli a emissioni zero e a basse emissioni pari al 35% sulle vendite di nuove auto e furgoni entro il 2030 e del 20% entro il 2025. Mentre l’Unione Europea dovrà farsi carico degli impatti sociali della decarbonizzazione promuovendo iniziative di finanziamento per lo sviluppo di nuove competenze e la ridistribuzione dei lavoratori del settore verso la mobilità a emissioni zero.
E per garantire una corretta informazione ai cittadini sul consumo di carburante e sulle emissioni inquinanti delle auto nuove la proposta di legge fissa entro la fine del 2019 il termine per promuovere una legislazione sull’etichettatura. Dal 2025 le case automobiliste dovranno invece comunicare alla Commissione il ciclo di vita delle emissioni di CO2 delle nuove automobili immesse sul mercato, utilizzando una metodologia comune.
Fonte: Eco dalle Città