11 Aprile 2022
Maggiore accesso ai dati per sbloccare il potenziale dell’intelligenza artificiale. Promuovere la condivisione dei dati attraverso la fiducia, dando più controllo a cittadini e aziende. Garantire un accesso equo e stimolare la condivisione volontaria dei dati
Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi nuove regole per rendere un maggior numero di dati accessibili a start-up e imprese e per favorire l’innovazione.
L’Atto sulla governance dei dati (Data Governance Act – DGA), concordato con il Consiglio nel novembre 2021, mira ad accrescere la fiducia dei cittadini nell’intensificazione della condivisione dei dati, creare nuove norme UE sulla neutralità dei mercati dei dati, favorire il riutilizzo di alcuni dati detenuti dal settore pubblico e creare spazi europei dei dati in settori strategici.
I deputati hanno sostenuto l’idea di sfruttare il potenziale dei dati messi a disposizione su base volontaria dagli interessati per finalità di interesse generale, come la ricerca scientifica, l’assistenza sanitaria, la lotta ai cambiamenti climatici o il miglioramento della mobilità.
Gli enti pubblici non potranno inoltre creare diritti esclusivi di riutilizzo di alcuni dati. Il periodo di esclusiva sarà limitato a 12 mesi per i nuovi contratti, e a due anni e mezzo per quelli esistenti, così da rendere un maggior numero di dati accessibili a start-up e piccole e medie imprese.
Il testo dovrà ora essere adottato formalmente dal Consiglio UE ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Secondo le stime della Commissione europea, la quantità di dati generati dagli enti pubblici, dalle imprese e dai cittadini dovrebbe quintuplicarsi nel periodo 2018-2025. Le nuove norme consentiranno di utilizzare tali dati e gettare le basi per la creazione di spazi europei per i dati settoriali a beneficio di società, imprese e cittadini.
Per maggiori dettagli, clicca qui
Fonte: Parlamento europeo