23 October 2015
Uno studio di AlixPartners vede il mercato delle “connected car” valere oltre 40 miliardi di euro entro il 2018 con una crescita media ogni anno del 20%. Elettrico e guida autonoma solo nei prossimi 15-20 anni. Intanto boom del car sharing: raggiunti i 5 milioni di utenti
Questi i principali trend che emergono dall’analisi condotta a livello mondiale dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners dal titolo “Connected, Autonomous, Shared, Electrcified, verso l’Auto del futuro”, i cui risultati sono stati illustrati oggi da Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners in Italia, nel corso della manifestazione #FORUMAutoMotive, promossa a Milano con l’obiettivo di dare una nuova forte scossa ai protagonisti della mobilità a motore.
La ricerca evidenzia come l’industria automobilistica sia oggi chiamata ad affrontare enormi e costose sfide tecnologiche, destinate a stravolgere nei prossimi 20 anni le attuali forme di mobilità e trasporto.
Nei prossimi 3 anni il volume del mercato raddoppierà per un valore di 40 miliardi di euro. Nel 2015 più del 20% dei veicoli venduti in tutto il mondo dispone di soluzioni di connettività integrate e più del 50% può essere connesso attraverso tecnologia integrata, o via hotspot e smartphone.
Dal 2018 ogni automobile venduta in Europa sarà provvista di un’infrastruttura di connettività. Entro quell’anno il mercato delle “connected car” varrà oltre 40 miliardi di euro e crescerà mediamente ogni anno del 20% rispetto ai 20 miliardi stimati nel 2014. In particolare, una quota maggioritaria (25 miliardi rispetto agli 11 del 2013) del totale riguarderà l’equipaggiamento delle vetture con servizi di informazioni sul traffico, supporto dei call center e intrattenimento; 5 miliardi, ben 3 in più del 2013, sarà il valore dei servizi telematici, quale il customer relationship management; 4 miliardi concerneranno la fornitura di connettività (erano € 1,1 miliardi nel 2013) e 7 miliardi di € (erano 2 miliardi nel 2013) dalla vendita di hardware.
Già dal 2017 la Cina sarà leader per numero di installazioni.
I sistemi di ausilio alla guida porteranno nei prossimi 20 anni grandi cambiamenti, destinati a incidere sulla mobilità individuale e non solo.
L’automobile che si guida totalmente da sola, che negli ultimi anni ha mosso i primi passi con i sistemi di parcheggio automatico, l’adaptive cruise control e i sistemi di mantenimento della corsia di marcia, sarà tecnologicamente possibile sulle autostrade solo tra cinque o dieci anni; eppure, secondo lo studio, le questioni legate alla responsabilità e alle restrizioni di guida limiteranno l’effettivo uso dei veicoli autonomi a particolari impieghi e ad ambienti specifici.
Mediamente la “democratizzazione” delle tecnologie di guida assistita farà comunque crescere stabilmente la loro penetrazione del 10%-12% l’anno nei prossimi 5 anni.
La crescita del car sharing negli ultimi 8 anni è stata particolarmente forte in Europa e Nord America. A livello globale il numero di iscritti al servizio è passato dai 400mila del 2006 ai 4,9 milioni di utenti del 2014 (crescita media annua del 39%); parallelamente il numero dei veicoli in flotta è passato dagli 11.200 ai 92.200, con una media di 54 utilizzatori per veicolo.
Questa forma di condivisione del bene auto, si legge nello studio di AlixPartners, risponde alle maggiori sfide e tendenze della mobilità personale e asseconda macro trend economici, sociali e culturali. Nei prossimi anni questo business è destinato a diffondersi ancora più rapidamente, raggiungendo 26 milioni di utenti a livello mondiale nel 2020.
Se l’auto condivisa e connessa è già oggi una realtà, le vetture elettriche, nonostante un aumento delle vendite del 60% nel 2014 supportato dalle legislazioni favorevoli di alcuni Paesi, rimangono un mercato di nicchia, con un’incidenza globale pari allo 0,4% delle vendite totali e allo 0,1% del parco auto circolante. L’elettrificazione dei sistemi di propulsione è un fenomeno destinato a consolidarsi nei prossimi anni e le case automobilistiche hanno mostrato di crederci, raddoppiando negli ultimi 5 anni i modelli elettrici (oggi più di 50) e si prevedono fino al 2025 tassi di crescita annui compresi tra il 24% e il 31%. Esistono tuttavia ancora importanti sfide da superare, su tutte l’assenza o la scarsa disponibilità di infrastrutture di ricarica lungo le reti viarie.
Fonte: Ruote per Aria