19 February 2020
A Torino, parte la rivoluzione della rete di trasporti di Gtt. Obiettivo è la crescita degli utenti, la diminuzione dei tempi di attesa e delle sostanze inquinanti.
Novantacinque linee ordinarie di cui 9 nuove, 19 con parziali modifiche al percorso e 67 invariate. Questa, in estrema sintesi la rivoluzione del trasporto pubblico del capoluogo piemontese annunciata dalla sindaca Chiara Appendino.
“Una rivoluzione coraggiosa frutto di anni di lavoro- secondo la definizione del primo cittadino- attesa 35 anni, per consentire il salvataggio e rilancio di Gtt e per rendere il trasporto pubblico una reale alternativa al mezzo privato”.
Una trasformazione – hanno sottolineato l’assessora Maria Lapietra e l’ad di Gtt Giovanni Foti- frutto di una meditata analisi che ha incrociato i dati dell’Agenzia per la Mobilità con il tracciamento dei movimenti dei cittadini (attraverso il monitoraggio delle loro celle telefoniche) che ha consentito di fare una mappa dei flussi maggiormente utilizzati degli utenti del Tpl.
La prima fase della trasformazione scatterà entro la fine dell’estate con la revisione della rete del trasporto pubblico torinese: una organizzazione di tipo “gerarchico” con 17 linee ‘di forza’ col maggior numero di passeggeri e la frequenza più alta, 34 di ‘completamento’, con percorsi più brevi ma capillari, e linee ‘di estensione’ verso la prima cintura. Il tutto identificato dai colori magenta, blu e verde.
Dalla trasformazione il Comune si aspetta un aumento dei passeggeri di GTT del 4,38%, una diminuzione del 6% dei tempi medi di trasporto e una riduzione di inquinanti di 12 tonnellate l’anno.
Fonte: Clickmobility