10 September 2019
Il PUMS (Piani Urbano per la Mobilità Sostenibile), secondo il Comune di Roma, sarà un piano che rivoluzionerà la mobilita’ capitolina, tuttavia ad oggi manca ancora un cronoprogrammma con tempi e modi di realizzazione. A questo proposito il presidente della Commissione Mobilità, Pietro Calabrese, ha dichiarato: “Abbiamo di fatto avviato la prima fase organizzativo-gestionale per la realizzazione delle opere trasportistiche previste nel Piano, stazioni ferroviarie, corridoi, sistemi a fune, tram e metro, che per ogni opera consiste nel misurare tutti i fabbisogni in termini di costi, tempi, vincoli principali e risorse tecnico-amministrative, in modo da poterne proporre una programmazione integrata al Ministero dei Trasporti e alla Regione Lazio”.
“Per alcune opere sono già presenti studi o progetti di fattibilità molto dettagliati e relative richieste di finanziamenti al MIT – prosegue Calabrese – Per le altre, onde evitare di attendere i tempi lunghi delle fattibilità, abbiamo impegnato gli Uffici a definire entro gennaio delle stime di massima, per cui molto più veloci da elaborare, funzionali a supportare quanto prima possibile la nostra volontà di gestire il lavoro tramite una Cabina di Regia con tutte le altre Istituzioni di competenza”.
Dal punto di vista economico il presidente della Commissione dice che per tutte le opere sono stati “già definiti i costi di massima. Inoltre, così come da Decreto Ministeriale di agosto, entro il 7 novembre presenteremo gli interventi che potremo progettare grazie ai primi 3,8 milioni stanziati dal MIT per Roma Capitale. Le altre progettazioni verranno finanziate da altri impegni di spesa che rientreranno nella pianificazione del prossimo bilancio triennale”.
Quindi l’annuncio: “A Gennaio avremo così un cronoprogramma generale che permetterà di inquadrare subito procedure e attività, per i progetti nelle varie fasi fattibilità/definitive/esecutive, bandi di gara, convenzioni, cantieristica e pre esercizio prima della consegna delle Opere. Il tutto, con l’obiettivo ulteriore di creare il minor disagio possibile a cittadini e turisti nel periodo in cui la Capitale sarà invasa dalla maggior parte dei cantieri. Un ‘sacrificio’ importante, per un cambiamento strutturale, atteso da decenni”.
Fonte: Eco dalle Città