11 March 2020
Il trasporto su strada sta subendo una trasformazione. A partire dal 2020, sarà garantita una riduzione annuale del 3% delle emissioni di biossido di carbonio. Entro il 2025, le emissioni di CO2 dei camion saranno ridotte del 15%, entro il 2030 – del 30% rispetto al livello del 2019.
Il numero di trasporti su strada aumenta ogni anno. Secondo le previsioni, l’indicatore crescerà del 60% entro il 2050. I produttori automobilistici sono già multati per ogni grammo di anidride carbonica che supera il limite. Tra non molto tempo anche i rappresentanti del settore della logistica affronteranno multe simili.
Per ridurre le emissioni di CO2, le aziende di trasporto stanno prendendo in considerazione l’Internet delle cose (Internet of things – IoT). Secondo le ricerche della società di telecomunicazioni britannica Inmarsat, il 44% delle aziende di trasporto e logistica sceglie il monitoraggio ecologico. Il 65% dei rappresentanti del settore prevede di rendere lo sviluppo sostenibile attraverso l’introduzione dell’Internet delle cose.
Quando si utilizza l’Internet delle cose, le società di trasporto e logistica controllano meglio la flotta. Grazie ai localizzatori GPS con supporto IoT, le aziende tracciano la posizione del veicolo in tempo reale. Sulla base di informazioni precise con geolocalizzazione, planer seleziona gli ordini per il viaggio di ritorno con una quantità minima di corsa a vuoto. Di conseguenza, grazie all’uso corretto della flotta e del carburante consumato, si verifica una riduzione delle emissioni di CO2.
Con l’aiuto delle soluzioni IT è possibile organizzare il trasporto su strada in modo ecologico. Per ridurre il chilometraggio vuoto, si possono configurare appositi programmi software in modo tale che le aziende registrate visualizzino gli ordini disponibili entro un raggio di 100 km dal luogo di scarico.
Fonte: Trasportonline