11 January 2013
Una nuova rete ciclabile pienamente integrata nella mobilità generale, con una serie di strutture che garantiscano una vera intermodalità di trasporto. É questo il progetto che la Provincia di Firenze sta portando avanti sul proprio territorio, con un quadro strategico già inserito all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. L’asse portante della mobilità ciclistica provinciale è quello della Ciclopista dell’Arno, sulla quale si innestano le direttrici ciclabili lungo gli assi fluviali principali (Sieve, Elsa, Pesa, Padule di Fucecchio). Per questa infrastruttura Regione e Provincia prevedono di stanziare circa 9 milioni di euro entro il 2014.
Per garantire l’intermodalità di tutta la rete, così che ci sia una reale interconnessione con gli altri mezzi di trasporto, la Ciclopista dell’Arno necessita di essere affiancata da nuove ciclostazioni in stile nord europeo; strutture che solitamente si trovano in prossimità delle stazioni ferroviarie o di altri grandi “nodi di interscambio” con trasporti pubblici, dotate di parcheggio bici coperto e (alle volte) custodito, e di altri servizi di assistenza e riparazione per chi viaggia su due ruote. Il progetto della Provincia prevede inoltre che dalle ciclostazioni partano le cosiddette “ciclosuperstrade” , cioè dei tratti ciclabili riservati alle sole biciclette su cui si calcola di poter viaggiare a circa 15 km orari di media. Dallo studio FIAB e dal piano della Provincia di Firenze si immaginano 18 itinerari per oltre 200 km di lunghezza, con un costo di relaizzazione che si aggirerebbe tra i 40 e i 60 milioni di euro, pari al 3% dei costi per la costruzione del sottoattraversamento della Tav.
Fonte: Eco dalle Città