21 September 2020
Sull’A22 sarà possibile pagare i pedaggi tramite metodo contactless per transazioni automatiche e più rapide. Il passo in avanti sulla digitalizzazione dei processi di pagamento è stato deciso dal comitato esecutivo dell’Autobrennero, l’ente gestore della via di comunicazione. Grazie ad investimenti per il valore di circa un milione di euro, oltre all’introduzione del metodo di pagamento veloce senza contanti, la società potrà effettuare la migrazione online degli impianti di pagamento.
La misura adottata dall’Autobrennero da una parte vuole favorire il corretto iter procedurale delle transazioni, troppo spesso soggette a pratiche che danno origine a insolvenze o inutili commissioni, e dall’altra cerca di allineare l’importante snodo stradale ai più importanti circuiti di pagamento europei.
Una novità, quella dei pagamenti contactless sull’A22 – effettuabili anche con gli smartphone tramite sistema NFC – che si inserisce all’interno delle più ampie strategie messe in campo dalle istituzioni per disincentivare l’utilizzo del contante, ritenuto un mezzo di pagamento non consone alle profilassi anti Covid-19. E a ragion veduta. La banconota, infatti, non è terreno fertile solo per batteri e virus ma anche per pratiche criminali e di evasione fiscale. Ma non solo.
L’utilizzo intensivo del contante in Italia, tra i primi Paesi in Europa per utilizzo, secondo alcuni studi avrebbe una ricaduta negativa sull’intero tessuto economico: in primis sulle banche che spendono annualmente miliardi per l’offerta dei servizi a pagamento (atm e sportelli) ma anche sulle imprese, per motivi analoghi.
Ed è proprio per il combinato disposto pandemia-evasione che il Governo starebbe preparando un decreto volto a favorire l’utilizzo del pagamento elettronico nei negozi fisici (ma non online) tramite il rimborso – “cashback” – di una percentuale sulla somma totale spesa dal cliente. I rimborsi ammonteranno al 10% sul totale e saranno semestral. Verranno effettuati direttamente sul conto corrente indicato. E’ previsto un tetto massimo di 1500 euro a semestre, ovvero 3000 annui. Quindi non più di 300 euro in rimborsi per chi utilizzerà forme di pagamento elettronico. Una misura in cui, volendo, potrebbero rientrare anche i pagamenti contactless dei pedaggi autostradali.
Dunque si prospettano meno attese ai caselli con viaggi più veloci, anche per l’autotrasporto. Insomma meno stress per i camionisti e più efficienza per le imprese di trasporto. E, se confermato, anche un minimo ritorno economico.
Fonte: Vado e Torno