31 March 2022
Oltre 4,7 miliardi di euro alle Città metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino per interventi di potenziamento delle linee metropolitane e di alcune tranvie, 1,7 miliardi di euro a Regioni, Province e Città metropolitane per la manutenzione straordinaria della rete stradale secondaria, 1,9 miliardi per l’acquisto di autobus ecologici nelle grandi città. Lo prevedono tre schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, che hanno avuto l’intesa della Conferenza Unificata. Nello specifico, lo schema di decreto sul trasporto rapido di massa ripartisce oltre 4,4 miliardi di euro previsti nella legge di Bilancio per il 2022 e 333 milioni di euro di risorse residue del Fondo Investimenti, finanziando i progetti della graduatoria già definita. Il decreto sulla rete stradale secondaria ripartisce 1,7 miliardi di euro (per il periodo 2022-2029) previsti nell’ultima legge di Bilancio, destinando, per la prima volta, una quota dei fondi statali alla manutenzione delle strade regionali. Lo schema di decreto sul rinnovo del parco autobus in senso ecologico attribuisce alle singole amministrazioni 1,9 miliardi di euro per l’acquisto di autobus urbani, elettrici o a idrogeno, a zero emissioni.
“Dopo aver già assegnato agli enti attuatori il 99% delle risorse del PNRR di nostra competenza, stiamo procedendo rapidamente all’attribuzione delle risorse previste nella legge di Bilancio per il 2022: ad oggi abbiamo ripartito il 41% dei 36,1 miliardi di euro assegnati al Mims”, ha spiegato il Ministro Giovannini nel corso della conferenza stampa svoltasi online dopo la Conferenza Unificata, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino. “Con gli interventi concordati oggi investiamo per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, attraverso lo sviluppo di metropolitane, tramvie e busvie nelle grandi città, il rinnovo degli autobus in senso ecologico e la manutenzione delle strade regionali e provinciali, fondamentali anche per connettere le aree interne e ridurre le disuguaglianze territoriali”, ha aggiunto Giovannini. “Nell’ultimo anno abbiamo destinato complessivamente 8,7 miliardi di euro al trasporto rapido di massa, 5,9 miliardi alla manutenzione e allo sviluppo delle reti stradali, 2,7 miliardi al rinnovo degli autobus in senso ecologico. Si tratta di uno sforzo senza precedenti che ora Regioni, Province e Città metropolitane devono trasformare rapidamente in cantieri e acquisti, usando le nuove procedure semplificate messe a disposizione dal Governo”.
Più in dettaglio, in base allo schema di decreto sul trasporto rapido di massa vengono assegnati: a Genova 418,8 milioni, a Milano 732,2 milioni, a Napoli 796,8 milioni, a Roma 1,8 miliardi, a Torino un miliardo di euro. Tra i progetti ammessi al finanziamento figurano: a Genova, la Skymetro Val Bisagno; a Milano il prolungamento della linea metropolitana M4 per l’aeroporto di Linate e Segrate e l’ampliamento del deposito Gallarate dei treni delle linea metropolitana; a Napoli due lotti del nuovo collegamento tra la stazione alta velocità di Afragola e la rete metropolitana; a Roma la stazione della metro di Piazza Venezia, il prolungamento della metro C e la nuova linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio; a Torino il prolungamento della linea 2 della metropolitana automatica nella tratta Politecnico-Rebaudengo; a Piacenza 26,5 milioni per la busvia di collegamento tra la stazione ferroviaria e il nuovo polo ospedaliero.
Per quanto riguarda la rete stradale secondaria, lo schema di decreto che ripartisce la cifra complessiva di 1,7 miliardi di euro si pone in continuità con i due decreti che il 16 marzo scorso hanno ricevuto il via libera dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie locali e che hanno assegnato per le strade provinciali e delle Città metropolitane un totale di 2,7 miliardi fino al 2029 per interventi di sviluppo e manutenzione di strade, ponti e viadotti. Lo schema di decreto esaminato oggi dalla Conferenza Unificata destina fino al 2029 finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro per interventi che interessano strade di Province e Città metropolitane, e a 255 milioni per analoghi interventi sulle strade regionali (presenti solo in alcune regioni). Il provvedimento contiene una specifica disposizione che prevede di adeguare gli interventi, sin dalla fase di progettazione, a criteri ambientali, come la redazione di un piano per la gestione dei rifiuti prodotti, per analisi volte ad evitare possibili interazioni con acqua e suolo, per l’uso di tecnologie a basso impatto ambientale. Le risorse possono essere anche impiegate per realizzare varianti di tracciato che dovessero rendersi necessarie nelle zone ad alto rischio idrogeologico.
Si è inoltre registrato anche un ulteriore passo avanti per il rinnovo del parco autobus. Con l’intesa della Conferenza Unificata allo schema di decreto sull’assegnazione di 1,9 miliardi di euro del Pnrr per il periodo 2022-2026, già ripartiti da un precedente decreto emanato a dicembre 2021, si attribuiscono risorse ai Comuni capoluogo di Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Regioni o di Province autonome e ai Comuni con un alto tasso di inquinamento. Dopo il primo decreto, i Comuni beneficiari hanno confermato la manifestazione di interesse e identificato i relativi piani di investimento, passaggio necessario per avviare il finanziamento. Le risorse saranno destinate all’acquisto di autobus urbani a zero emissioni, con alimentazione elettrica o a idrogeno e alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per la ricarica.
Infine, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, della Cultura e del Turismo, che definisce una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico. Si tratta di linee gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) o da ferrovie regionali che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, che potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano Complementare. Si tratta di un decreto molto atteso e la lista delle ferrovie potrà essere integrata con ulteriori linee su proposta delle regioni interessate.
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Fonte: MIMS