28 August 2023
Continua la tendenza positiva della domanda di mobilità per quasi tutte le modalità di trasporto, che nel secondo trimestre del 2023 registra una crescita rispetto all’analogo periodo del 2022, con aumenti compresi tra il 4% per i veicoli leggeri su rete autostradale. In leggera flessione soltanto i veicoli leggeri e merci pesanti su rete ANAS (-1% e -3% rispettivamente) e il trasporto delle merci su aereo (-5%).
Confrontando i dati del primo semestre del 2023 con quelli a consuntivo degli anni precedenti, emerge come ad oggi quasi tutte le modalità di trasporto abbiano recuperato i livelli di domanda del 2019, con punte del +10-29% per i passeggeri su servizi ferroviari IC/ICN e sui traghetti. Fanno eccezione i soli passeggeri sul trasporto pubblico locale su ferro e quelli sulle crociere che mostrano ancora un disavanzo del 13% ed 8% rispettivamente.
È quanto emerge dal Report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità predisposto dalla Struttura Tecnica di Missione (STM) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pubblicato a inizio agosto. La rilevazione riporta le analisi trimestrali sulle tendenze di mobilità, realizzate al fine di monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica, anche per pianificare e programmare meglio gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto. Le analisi si basano sui dati messi a disposizione dagli operatori multimodali nazionali e dalle Direzioni Generali del MIT.
Con riferimento alle abitudini di mobilità degli italiani si rileva come, a giugno 2023, gli italiani che si sono spostati ogni giorno sono stati circa 38 milioni (la popolazione mobile rappresenta il 75%), ciascuno dei quali ha effettuato mediamente circa 2,6 spostamenti al giorno per un totale di oltre 96 milioni di spostamenti, pari a circa 1,9 miliardi di spostamenti*km. Nei giorni feriali ci si sposta leggermente di più di quelli festivi (+7%) e con un maggior numero di spostamenti medi pro-capite (+3%). La maggior parte degli spostamenti è di natura locale, infatti la percentuale degli spostamenti/giorno entro i 25 km è oltre il 42% del totale, percentuale che cresce al 70% per gli spostamenti entro i 50 km. Tali dati nascondono tuttavia una eterogeneità sul territorio nazionale.
Ad esempio, la percentuale di popolazione mobile varia da valori prossimi al 70% in Liguria, Puglia, Sicilia e Sardegna a valori intorno all’80% in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise e pari a circa il 75% per le altre Regioni. L’analisi provinciale mostra, invece, come le Province non capoluogo di Regione abbiano, talvolta, una percentuale di popolazione mobile superiore alle altre, probabilmente anche in ragione delle minori opportunità presenti nei loro territori e che quindi stimolano maggiori spostamenti giornalieri di media e lunga percorrenza. Indicazioni sostanzialmente analoghe provengono dall’analisi, sempre su base territoriale, del numero di spostamenti per viaggiatore.
Fonte: MIT