27 May 2016
Sono in arrivo 35 milioni di euro per piste ciclabili e incentivi ai trasporti verdi. È stata trasmessa al Parlamento la bozza di decreto che attuerà le misure sulla mobilità sostenibile introdotte dal Collegato Ambiente (Legge 221/2015). Lo ha comunicato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il convegno sulla Cop21 organizzato da AssoRinnovabili.
Il Collegato Ambiente, approvato alla fine del 2015, ha stanziato appunto 35 milioni di euro per il primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro basato su piedibus, carpooling, carsharing, bikepooling e bikesharing.
Per la realizzazione del programma sono necessari la realizzazione di piste ciclabili e percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro.
In base alla bozza di decreto attuativo sono finanziabili i progetti diretti a incentivare la mobilità sostenibile attraverso
– la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva, condivisa o a basse emissioni, come iniziative di piedibus, carpooling, carsharing, bikepooling, bikesharing, scootersharing, infomobilità;
– realizzazione o adeguamento di percorsi protetti, come corsie ciclabili e Zone 30, cioè strade con il limite di velocità fissato a 30 km/h;
– realizzazione di programmi di formazione di sicurezza stradale;
– concessione di agevolazioni tariffarie o incentivi monetari per l’utilizzo dei servizi pubblici.
Potranno accedere ai finanziamenti gli Enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, esclusi quelli che non rispettano gli obblighi di comunicazione in materia di qualità dell’aria.
Questi Enti locali avranno tre mesi di tempo per inviare al Governo i loro progetti di supporto alla mobilità sostenibile. L’Esecutivo avrà sessanta giorni di tempo per ripartire le risorse e indicare la quota di cofinanziamento.
Il Ministero dell’Ambiente coprirà tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, fino a un massimo di un milione di euro per i Comuni singoli e 3 milioni per le aggregazioni di Comuni. Il cofinanziamento minimo dovrà essere pari a 200mila euro.
Le risorse saranno erogate gradualmente, in base allo stato di avanzamento lavori. Si potrà ottenere il 30% del finanziamento dopo aver presentato il programma dettagliato degli interventi. La quota successiva, pari al 25%, sarà trasferita dopo il completamento del 25% del progetto e si procederà in questo modo fino all’erogazione di tutto il finanziamento. Il 4% delle risorse sarà impiegato per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dei progetti e degli obiettivi attesi.
Fonte: Edilportale