21 October 2020
Approvata dalla Giunta di Milano, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, del 15 ottobre l’adozione del Piano Aria e Clima (PAC), il documento di visione strategica per l’adeguamento della città di Milano per il raggiungimento, nell’arco del periodo 2021 ÷ 2050, dell’azzeramento delle emissioni di carbonio e dei gas clima alteranti.
Tre gli obiettivi: rientrare nei valori limite delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici PM10, PM2,5 e NOx (polveri sottili e ossidi di azoto) fissati dalla direttiva dell’Unione europea; ridurre le emissioni di CO2 (anidride carbonica) del 45% al 2030 e diventare una Città carbon neutral al 2050; contribuire a contenere l’aumento locale della temperatura al 2050 entro i 2°C, mediante azioni di raffrescamento urbano e riduzione del fenomeno dell’isola di calore in città. Il testo deliberato proseguirà il suo iter in Commissione consiliare e in Consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.
“Nel questionario condotto questa estate a cui hanno partecipato in più di diecimila – spiega l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini – i cittadini hanno confermato l’alto grado di preoccupazione per i temi legati al cambiamento climatico e all’ambiente, e la maggioranza di loro ha dichiarato la propria disponibilità a modificare i comportamenti quotidiani per contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Amministrazione. Il Piano delinea le azioni necessarie ad andare in questa direzione”.
Il Piano per l’ambiente e per il clima si basa su cinque linee di intervento considerate prioritarie per una Milano che sia:
pulita, equa, aperta e solidale (sana e inclusiva);
una città che si muove in modo sostenibile, flessibile, attivo e sicuro (connessa e accessibile);
una città che consuma meno e meglio (ad energia positiva);
più verde, fresca e vivibile che si adatta ai mutamenti climatici migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti (più fresca);
una città che adotta stili di vita consapevoli (consapevole).
Insieme all’adozione del PAC la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la sperimentazione di un percorso di partecipazione di tipo consultivo, rivolto ai cittadini.
“Abbiamo previsto un programma articolato di incontri – aggiunge l’assessore Lipparini – che ci permetta di ascoltare i milanesi in tutti i municipi, i portatori di interesse, gli esperti e di consultare un campione di persone estratte a sorte che si confronteranno sui contenuti del Piano. Tutti i testi e i materiali saranno consultabili online, in sicurezza e sulla piattaforma Milano partecipa, configurata in formato open source, per garantire partecipazione di qualità e adattarsi agli standard di accesso ai servizi digitali e di tutela della riservatezza del Comune”.
I risultati del percorso di partecipazione saranno restituiti alla Città con strumenti idonei a divulgare pubblicamente i documenti elaborati nel percorso partecipativo, i contributi propositivi prodotti sia dai cittadini sia dai municipi.
Finalità specifiche del percorso di partecipazione sono: diffondere una informazione chiara, esaustiva e trasparente sulla materia oggetto del piano e sui suoi contenuti nella loro totalità; valutare le soluzioni proposte nel Piano per raggiungere gli obiettivi, obiettivi che non sono suscettibili di modificazione, allo scopo di prevenire la produzione di squilibri sociali, civili ed economici, e di ottimizzare il rapporto costi/benefici generato dalle risorse impiegate, siano esse materiali, economiche, conoscitive, civili; individuare ambiti concreti e realizzabili di miglioramento.
Come primo strumento di ascolto per comprendere gli orientamenti dell’opinione pubblica milanese sulle tematiche ambientali di interesse dell’Amministrazione comunale, è stato effettuato un questionario preliminare, attivato in modalità digitale, che si è chiuso il primo settembre. È stato rilevato il livello di conoscenza, di pensiero e la sensibilità generale che i cittadini hanno verso i cambiamenti climatici, oltre a testare i loro comportamenti e i vincoli ed eventuali contributi che l’Amministrazione può dare su questo tema. Alla rilevazione hanno risposto 9.750 cittadini.
Fonte: Ferpress