9 February 2023
È uno degli obiettivi strategici del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e declina per l’Italia una altrettanto strategica visione della Commissione Europea: parliamo della transizione digitale che, insieme alla transizione ecologica, costituisce la principale sfida per il futuro dell’Europa. Due rivoluzioni strettamente intrecciate, destinate a cambiare le nostre vite e, come per molti settori, ad avere un impatto profondo sul modus operandi dei trasporti e della logistica.
Due i driver principali che hanno messo in moto la transizione digitale nel nostro Paese. Il primo è il Regolamento Europeo 1056 eFTI, l’electronic Freight Transport Information che impone di rendere interoperabile in tutti gli Stati membri lo scambio di dati e informazioni tra tutte le piattaforme e tutti gli operatori, pubblici e privati, che intervengono a vario titolo nel trasporto delle merci. Il secondo, la specifica linea progettuale individuata dal PNRR, la M3C2 – Digitalizzazione della catena logistica, che mobilita investimenti per ben 250 milioni di Euro nel periodo 2021-2026, con il vincolo di completare il 70% di quanto previsto entro il Giugno 2024, pena il blocco dei finanziamenti.
Titolare di questa mission innovativa e ambiziosa è RAM – Logistica, Infrastrutture, Trasporti, la Società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a capitale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che promuove e supporta tecnicamente l’elaborazione, l’attuazione e la gestione delle linee di intervento in materia di trasporto e logistica. Più nello specifico, a RAM è affidato il progetto di realizzare la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN).
A fare il punto per noi sullo stato dell’arte delle azioni per lo sviluppo e l’implementazione della digitalizzazione della logistica e dei trasporti è Ivano Russo, l’Amministratore Unico che da Luglio guida RAM.
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Fonte: EDI-CEM Srl – Rivista “Strade & Autostrade”