10 July 2012
Di seguito l’intervista a cura di Deborah Appolloni al Sottosegretario Improta per la newsletter di Giugno di TTS Italia.
Sottosegretario Improta, l’Italia dovrà presentare a Bruxelles il Piano nazionale degli ITS entro il prossimo 27 agosto. Ci può anticipare come si sta orientando il Ministero su un lavoro così importante?
Nell’ottica di riuscire ad avere un piano nazionale che non sia soltanto un documento programmatico, ma un efficace piano triennale per la crescita e lo sviluppo di questo settore, il Ministero ha da mesi incominciato una serie di incontri con gli attori del sistema, in modo da poter redigere un piano di cui tutti si sentano parte integrante.
E’ slittata la data del 27 febbraio 2012 per il recepimento della direttiva comunitaria sugli ITS. Quando crede sarà pronto il decreto di recepimento? Potrebbe anticiparci qualche contenuto?
Il decreto legislativo è ormai pronto, ma, per poterlo adottare, bisogna prima attendere l’ok del Parlamento alla Legge comunitaria 2011 in cui è inserito, tra l’altro, il recepimento della Direttiva 2010/40. Conscio dell’importanza strategica di questo progetto, ho fatto di tutto per colmare il gap creato delle gestioni politiche precedenti. Per quanto riguarda i contenuti, posso anticiparvi che abbiamo trattato molti degli ambiti applicativi importanti per il settore.
Quali sono le indicazioni che si sente di dare alle imprese che operano in questo settore?
Naturalmente la mia indicazione è quella di seguire attentamente il lavoro che stiamo facendo, dandoci fiducia, ma stando sempre pronti a supportarci nel caso non riuscissimo a trascrivere in pieno nella norma le vere necessità del sistema Italiano. Io ed i gruppi di lavoro del Ministero cercheremo in tutte le modalità consentite dalla brevità dei tempi e dal numero elevato di attività da portare avanti di essere il più inclusivi possibili degli spunti di ogni player del sistema. Stiamo costruendo un tragitto che speriamo vivamente possa dare linfa ed impulso alle aziende italiane dell’ITS, supportando con un solido mercato interno le sfide da vincere a livello globale, grazie anche alle armi italiane dell’innovazione tecnologica e del design.
Il sistema dei trasporti italiano risente di inefficienze che, secondo una stima del Piano della logistica, costano al Paese 40 miliardi di euro. Crede che una maggiore diffusione delle tecnologie consentirebbe di alleviare, anche nel breve periodo, una situazione così complessa?
Non solo credo, anzi sono fermamente convinto dell’affermazione da lei fatta. Subito dopo il mio insediamento al Ministero mi sono mosso in maniera decisa per realizzare o portare a termine alcuni progetti in grado di creare una rete solida di SMART NODES logistici sul territorio ed aumentare l’efficienza del sistema Italia. In questo contesto sono contento di poter condividere un importante risultato ottenuto a valle di questi mesi di lavoro al Ministero: il rilancio della piattaforma logistica nazionale UIRNET che sarà effettuato nelle prossime settimane e potrà mettere a disposizione di tutti gli operatori nazionali i suoi cinque macroservizi. Per prendere parte a questa prima fase di sperimentazione tutti gli operatori interessati potranno far prevenire apposita richiesta a UIRNET o attraverso il suo contact center o attraverso il form di registrazione sul sito www.uirnet.it.
Infine, crede che il Ministero possa supportare politiche internazionali con le quali sostenere i risultati, i modelli e le eccellenze nel settore degli ITS italiani? In quale modo questi modelli possono essere maggiormente valorizzati e messi a sistema per consentire il loro trasferimento in realtà anche nazionali in cui gli ITS non sono ancora sviluppati o lo sono in modo limitato?
Il Ministero ha nelle sue corde un’importante responsabilità di visione, indirizzo e razionalizzazione. Proprio grazie a queste deve creare una forte osmosi tra realtà italiane a diversi livelli di sviluppo e realizzare quella piattaforma tecnologica in grado di permettere ai nostri modelli ed alle nostre eccellenze uno sviluppo a livello internazionale. In prima persona mi sto impegnando, per identificare un quadro normativo coerente ed efficace ma soprattutto nuovi finanziamenti comunitari, registrando un impegno in tal senso dal Commissario Kallas.
Chi è Guido Improta. Il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti è nato nel 1966 a Napoli. Laureato in Scienze politiche, ha collaborato già nel ’95 con il Governo Dini e successivamente nel 2007 con il secondo Governo Prodi. Dopo varie esperienze al Touring Club Italiano e all’Azienda di promozione turistica romana, approda nel 2006 in Alitalia dove si occupa dello sviluppo delle relazioni con gli Enti Locali e nel 2011 viene nominato Responsabile delle relazioni con il territorio e la Pa.