4 February 2020
La mobilità del futuro sarà caratterizzata da connettività delle infrastrutture, uso dei big data e intelligenza artificiale. Strumenti che trasformeranno le strade in ecosistemi intelligenti, miglioreranno l’esperienza del viaggiatore, contribuiranno alla riduzione delle emissioni di CO2 ed elimineranno gli incidenti stradali. È quanto si evince dal Report sui Trends dei Trasporti (Rapporto ITT) Smart Roads presentato da Indra, socio ordinario di TTS Italia, e una delle principali società globali di consulenza e tecnologia e leader mondiale nella smart mobility.
Le strade intelligenti genereranno – si stima nel report – un mercato di oltre 30 miliardi di dollari nel 2022. Internet of Things (IoT), Big Data e Artificial Intelligence, insieme a tecnologie come 5G e Edge Computing, Blockchain, BIM (Building Information Modeling), droni e Distributed Acoustic Sensing (DAS) rivoluzioneranno il settore del traffico stradale guidandolo verso nuovi modelli di sfruttamento delle infrastrutture.
La mobilità del futuro prevede nuove piattaforme IoT in grado di integrare tutti i sistemi di trasporto intelligenti (ITS), la Edge Computing con comunicazioni a bassa latenza tra dispositivi con un crescente livello di intelligenza localizzata, nonché sistemi cooperativi di trasporto intelligente C-ITS, che consentono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’infrastruttura.
I big data e gli algoritmi intelligenti incorporati su queste nuove piattaforme saranno in grado di integrare e analizzare i dati forniti da tutti questi sistemi e altre diverse fonti per prevedere il traffico futuro o la probabilità di incidenti fino a due ore in anticipo, contribuendo a mitigare il traffico e altri effetti negativi, come il consumo di carburante e le emissioni di CO2, che possono essere ridotti del 6%. I big data e l’intelligenza artificiale contribuiranno anche a migliorare la gestione delle risorse fino al 50% e la manutenzione preventiva delle infrastrutture stradali, riducendo il rischio di incidenti.
Le nuove piattaforme IoT insieme ai progetti di pricing e pedaggio risponderanno poi alla sfida di prevedere, canalizzare e ordinare il crescente traffico stradale di passeggeri e merci, soprattutto nelle città, riducendo anche la congestione e l’impatto ambientale. I sistemi intelligenti di pay per use con pedaggi dinamici e prezzi variabili consentono – si sostiene nel report – la gestione e l’ottimizzazione del traffico in base alla domanda e promuovono una mobilità più sostenibile, favorendo l’uso di veicoli meno inquinanti.
Il Report sottolinea come questo nuovo ecosistema connesso e partecipativo sarà alla base dello sviluppo della guida autonoma.
La strada verso una guida autonoma richiede una pianificazione strategica coordinata con le altre modalità di trasporto attraverso i piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP).
Di fronte al dibattito sul modello di connettività più appropriato, gli esperti dell’azienda dichiarano nel Report che il futuro potrebbe essere in una soluzione ibrida che garantisca una comunicazione continua e in cui tutti i sistemi potranno dialogare: comunicazioni a corto raggio (ETSI ITS-G5) servirebbero per situazioni specifiche, ad esempio all’interno di tunnel o in prossimità di incidenti, e le comunicazioni basate sulla tecnologia cellulare (4G, LTE e la futura rete 5G) genererebbero informazioni sull’intera infrastruttura con largo anticipo.
Fonte: www.Trasporti-Italia.com