22 December 2020
Ha preso ufficialmente il via il nuovo servizio della mobilità in sharing di Firenze, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, e che accanto alle auto, vede il debutto degli scooter e dei monopattini elettrici. E proprio per questi ultimi arriva una novità finalizzata a una maggiore sicurezza per gli utenti di questi mezzi. Si tratta dell’obbligo del casco protettivo allargato anche agli over 18 anni stabilito dall’ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella. Un atto finalizzato alla tutela della sicurezza in primis degli stessi utilizzatori.
Il ragionamento alla base dell’ordinanza è semplice e si basa su alcuni assunti. Prima di tutto che l’utilizzo del casco protettivo riduce le conseguenze più gravi degli incidenti in cui sono coinvolti conducenti di mezzi a due ruote. In secondo luogo sulla specificità di Firenze in particolare del suo centro storico caratterizzato dalla presenza di molte pavimentazioni in pietra (materiale che garantisce una minor aderenza rispetto all’asfalto) e di molte aree pedonali che, in condizioni normali, sono caratterizzate da una elevatissima presenza turistica. Il terzo assunto è che il monopattino verrà presumibilmente utilizzato soprattutto per spostamenti nelle aree centrali della città (sia perché si tratta di un mezzo al quale non si applicano per esempio la ZTL o i divieti delle aree pedonali, sia perché rappresenta tipicamente un veicolo da usare per la percorrenza dell’ultimo miglio, magari dopo aver usato il tram). Essendo poi equiparato alla bicicletta, può circolare anche nelle aree pedonali e quindi in zone normalmente molto frequentate da pedoni con un aumento del rischio di collisioni e di incidenti. Alla luce quindi delle particolari condizioni della città di Firenze, sotto l’aspetto sia strutturale che fruitivo dello spazio urbano, a tutela delle condizioni di sicurezza stradale in relazione alla circolazione dei monopattini, si è ritenuto di introdurre l’obbligo di utilizzo del casco per tutti, indipendentemente dall’età.
Questo obbligo non scatta da subito. È stato deciso infatti di dare un margine di tempo sia ai proprietari di monopattini sia in particolare ai gestori dello sharing per adeguare gli strumenti che regolano l’erogazione del servizio (il materiale informativo e il contratto tipo per gli utenti, app per il noleggio dei veicoli). L’ordinanza sarà quindi in vigore dal 1° febbraio.
Tornando al servizio, complessivamente si tratta di una flotta di 900 monopattini (il numero massimo previsto dall’Amministrazione), 600 scooter elettrici e di 220 auto che saranno utilizzabili con l’ormai rodato funzionamento a “flusso libero” che consente di non riportare il mezzo nel luogo dove è stato preso a noleggio. Per quanto riguarda gli operatori autorizzati, si conferma la presenza di Adduma Car, già presente a Firenze da alcuni anni con il car sharing elettrico, nel frattempo diventata TiMove con 120 auto, 50 scooter e 300 monopattini elettrici. E di Enjoy che continua il servizio con 100 auto. Poi ci sono le new entry: Bit Mobility srl con 200 scooter e 300 monopattini; il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Bird Rides Italy e ZigZag con 50 scooter e 300 monopattini; Reby Italia con 200 scooter; il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Helbiz Italia e MiMOTO con 100 scooter.
Lo scooter sharing potrà essere utilizzato dai maggiorenni in possesso dei titoli abilitativi per la conduzione del mezzo offerto. Tutti i veicoli hanno un casco di cortesia per conducente (e anche per il passeggero se il mezzo lo consente) oltre, per esigenze igieniche, i sottocaschi monouso.
Ma la novità più attesa arriva dai monopattini elettrici, che potranno essere utilizzati da conducenti di almeno 14 anni di età (tranne Bird che ha previsto il noleggio solo per i maggiorenni). Oltre all’assicurazione obbligatoria prevista per i servizi di sharing, su richiesta dell’Amministrazione i monopattini hanno un numero identificativo e sono stati introdotti precisi vincoli per la sosta in modo da evitare fenomeni di parcheggio selvaggio. L’utilizzatore non potrà infatti parcheggiare dovunque ma soltanto in aree definite come quelle utilizzate dalle bici del bike sharing o altre nuove dedicate indistintamente a tutti i dispositivi impiegati da tutti i gestori compresi quelli del bike-sharing. Per questo i mezzi sono dotati di un sistema tecnologico che permette l’apertura e chiusura del noleggio e conseguentemente la sosta dei dispositivi solo negli spazi dedicati.
Ed ecco le principali norme regolano la circolazione: sulle strade urbane limite di velocità di 50 km/h dove è consentita la circolazione dei velocipedi; sulle strade extraurbane solo all’interno di una pista ciclabile. Dove esistenti, utilizzare sempre sulle piste ciclabili e sulle corsie ciclabili. Non si può circolare con il monopattino sui marciapiedi né contromano. Per la velocità non superare mai i 25 km/h sulla carreggiata e i 6 km/h nelle aree pedonali. È vietato trasportare altre persone, oggetti o animali, condurre animali, trainare o farsi trainare da un altro veicolo. Si deve portare il monopattino a mano se è di intralcio o di pericolo per i pedoni, come ad esempio sulle strisce pedonali o sui marciapiedi. E ancora procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedono e mai affiancati in numero superiore a due. È importante reggere sempre il manubrio con entrambe le mani, tranne che per segnalare la svolta perché il monopattino è particolarmente sensibile alle irregolarità della strada. Da mezz’ora dopo il tramonto e di giorno, se lo richiedono le condizioni atmosferiche, utilizzare dispositivi di illuminazione e indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.
Fonte: Ferpress