11 October 2011
Il Consiglio dell’Unione Europea, nonostante i voti contrari di Italia e Spagna e l’astensione di Irlanda, Olanda e Portogallo, ha approvato nella seduta del 12 settembre scorso la proposta della Commissione relativa alla revisione della precedente direttiva del 1999 sui pedaggi stradali per i mezzi pesanti. Obiettivo della nuova normativa la riduzione dell’ inquinamento prodotto dal trasporto delle merci su strada e la riduzione della congestione che esso genera, in particolare nelle aree urbane e nei cosiddetti “colli di bottiglia”. I Paesi membri, che avranno due anni di tempo per il recepimento della direttiva nella normativa nazionale, potranno quindi applicare ulteriori oneri sui pedaggi giustificati dai cosiddetti “costi esterni” prodotti dal trasporto merci su gomma ed i cui ricavi potranno essere esclusivamente destinati allo sviluppo e manutenzione delle infrastrutture stradali. Oltre a questi costi aggiuntivi potranno anche essere applicati ulteriori oneri modulati a secondo delle aree e della loro congestione, fino ad un aggravio massimo del 175% durante i periodi di massima congestione per una durata massima di cinque ore sull’ arco giornaliero. Con la nuova direttiva l’UE intende incentivare lo sviluppo di metodi di trasporto alternativi e ambientalmente più sostenibili con il passaggio dall’ attuale
differenziazione dei pedaggi derivante dalle emissioni dei veicoli e della distanza percorsa.
Con l’applicazione della nuova decisione, che potrà essere estesa a tutta la rete autostradale dei 27 paesi, saranno esclusi, per i primi quattro anni, solamente i veicoli che rispettano le più severe norme sulle emissioni mentre ne sono del tutto esenti quelli ibridi ed elettrici. Ai singoli Stati è concessa la facoltà di derogare all’applicazione per i veicoli fino a 12 tonnellate dandone però giustificazione alla Commissione.
Fonte: TRASPORTIWEB