29 October 2021
Il decreto legge Infrastrutture e trasporti n. 121/2021 è stato approvato, con modifiche, dalla Camera dei Deputati e ora passa al Senato per la conversione. Nel corso dell’esame parlamentare sono stati approvati numerosi e importanti emendamenti, anche di origine governativa, che riguardano i diversi aspetti del provvedimento e contribuiscono ad innovare il quadro normativo su tematiche di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
L’esame della Camera ha confermato importanti misure previste già nel decreto, tra cui: la possibilità per le Regioni di utilizzare una quota delle risorse erogate per il servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale anche per potenziare i controlli. Per il miglioramento della rete ferroviaria sono state confermate le norme per accelerare l’attuazione del piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ‘European Rail Traffic Management Sytsem (Ertms), a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna importanti investimenti. Il decreto rafforza il ruolo dell’Agenzia nazionale per la scurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare efficacia ed efficienza del sistema dei controlli. Confermata anche la disposizione volta ad agevolare gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio per complessivi 4,6 miliardi di euro. Confermata anche l’istituzione del Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi) presso il Mims, nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnologi.
Gli emendamenti approvati, che rafforzano la linea della messa in sicurezza e dell’orientamento alla sostenibilità delle infrastrutture e delle diverse modalità di trasporto, di principale interesse sono relativi alle seguenti aree tematiche:
Interventi per il sistema stradale e autostradale:
Vengono introdotte disposizioni finalizzate ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture autostradali e degli interventi di manutenzione straordinaria, e a promuovere l’innovazione tecnologica e la sostenibilità delle infrastrutture della A22, prevedendo la possibilità di procedere all’affidamento della nuova concessione mediante il ricorso al project financing
Le società regionali che non hanno provveduto ad avviare o a concludere con un provvedimento di aggiudicazione le procedure di gara per l’affidamento delle autostrade di rilevanza regionale sono sciolte e messe in liquidazione mediante la nomina di un Commissario straordinario.
Interventi per la mobilità sostenibile:
Per ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento nei centri urbani è prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi più inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio. In particolare, a decorrere dal 30 giugno 2022 è vietata la circolazione dei veicoli di categoria M2 e M3 con caratteristiche Euro 1, a decorrere dal primo gennaio 2023 è vietata la circolazione alle stesse categorie di mezzi con caratteristiche Euro 2, mentre dal primo gennaio 2024 il divieto riguarderà i mezzi Euro 3. Per contribuire al rinnovo dei veicoli adibiti al trasporto pubblico locale sono previsti 5 milioni di euro per il 2022 e 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2035.
Viene modificata la disciplina per il riconoscimento dei contributi, erogati dal Ministero dello sviluppo economico, previsti per chi installa i kit di riqualificazione elettrica su veicoli originariamente immatricolati con motore termico e per l’acquisto in Italia anche in locazione finanziaria, di veicoli nuovi di fabbrica alimentati esclusivamente ad energia elettrica.
Per sostenere la “mobilità dolce” sono inserite norme per garantire la sicurezza dei monopattini elettrici. Il limite di velocità scende da 25Km/h a 20 Km/h, mentre resta confermato a 6 Km/h nelle aree pedonali. È previsto l’obbligo di un segnalatore acustico, di un regolatore di velocità fino a 20 km/h e, a partire dal 1° luglio 2022, delle frecce e di indicatori di freno su entrambe le ruote. I monopattini già in circolazione prima di tale termine devono adeguarsi entro il 1° gennaio 2024. Si prevede poi che, da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni di visibilità lo richiedano, i monopattini – per poter circolare sulla strada pubblica – devono essere provvisti anteriormente di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa, entrambe accese e ben funzionanti. I monopattini elettrici non possono circolare sui marciapiedi (salvo la conduzione a mano) e non possono essere parcheggiati sui marciapiedi, salvo in aree individuate dai Comuni, mentre resta la possibilità di parcheggiare negli stalli riservati alle biciclette e ai ciclomotori. Per evitare la sosta selvaggia gli operatori di noleggio di monopattini devono prevedere l’obbligo di acquisizione della foto al termine di ogni noleggio, dalla quale si desuma chiaramente la posizione. Inoltre, gli operatori sono tenuti ad organizzare, in accordo con i Comuni nei quali operano, adeguate campagne informative sull’uso corretto del monopattino elettrico e ad inserire nelle app per il noleggio le regole fondamentali. Viene poi introdotta la sanzione amministrativa accessoria della confisca del mezzo per chi circola con un monopattino a motore manomesso.
Fonte: MIMS