19 February 2020
“Il ddl sulle agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli elettrici porta con sé un obiettivo fortemente condiviso dai Comuni, perché la mobilità elettrica è molto importante per la transizione ambientale, con la lotta al cambiamento climatico e il contrasto all’inquinamento. Tuttavia, gli incentivi da soli non bastano per incidere sulla mobilità delle nostre città: ci vuole una politica più ampia e un’offerta integrata di trasporto sostenibile, di zone a traffico limitato, di sharing, che ci aiutino a offrire un sistema integrato di mobilità”. Lo ha detto Marco Granelli, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Milano, rappresentando l’Anci in un’audizione davanti la commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge che introduce agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici.
“L’Italia è ancora abbastanza indietro nel ricambio dei veicoli, dobbiamo riuscire a trovare un sistema di misure che incentivino un ricambio del parco vetture, perché elettrico e ibrido hanno ancora una quota quasi irrilevante”, ha aggiunto.
Accanto a questo per l’Anci, l’obiettivo primario delle politiche urbane di mobilità sostenibile resta l’abbassamento della percentuale di utilizzo del mezzo privato a favore del mezzo pubblico e del mezzo collettivo, con il conseguente sostegno al rinnovo del parco dei mezzi pubblici. “Non ci interessa – ha spiegato l’assessore milanese – la sostituzione uno ad uno dei veicoli vecchi con quelli nuovi elettrici, ma la riduzione dei veicoli e l’utilizzo invece del trasporto pubblico e di linea”.
A parere dell’Anci, insieme al rafforzamento dei mezzi pubblici, occorre poi incentivare la sostituzione dei mezzi collettivi (tra cui taxi/ncc, car pooling e sharing) dei mezzi pubblici e dei mezzi di distribuzione delle merci, usati per la logistica medio e da ultimo miglio, che sono molto obsoleti e inquinanti. Da questo punto di vista secondo l’assessore milanese “è importante insistere anche sul ricambio di veicoli commerciali, e sarebbe utile prevedere degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici non solo a uso privato, ma anche per i veicoli merci che nelle grandi aree urbane rappresentano una quota di traffico significativo”. Altrettanto auspicabile è poi “la misura del possibile cumulo degli sgravi fiscali delle detrazioni per l’acquisto di veicoli elettrici con i contributi a fondo perduto che Regioni e Comuni stanno dando alla popolazione” a questo stesso fine.
Una questione chiave per i Comuni è poi quella del diverso utilizzo dello spazio delle città. “Per rendere l’offerta urbana di mobilità realmente integrata, occorre implementare il livello di intermodalità”, ha evidenziato Granelli. Per fare questo, “è necessario lavorare e rivedere sostanzialmente il Codice della Strada, oramai non in grado di normare la realtà perché obsoleto, svuotandolo di tutto ciò che è normativa tecnica e trasformandolo in uno strumento normativo di livello alto e al passo coi tempi. Non servono tanti interventi spot e puntuali – ha concluso Granelli – ma una vera e propria una revisione organica frutto del confronto tra gli amministratori e il complesso degli utenti”.
Fonte: Eco dalle Città