20 December 2022
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell’UE, un regime italiano da 110 milioni di euro per incoraggiare il passaggio del traffico merci dalla gomma alla rotaia.
Lo scopo del regime è promuovere il trasferimento modale del trasporto merci verso la ferrovia, che è un modo di trasporto più ecologico, e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e della congestione stradale.
In base al regime, l’aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta. Il regime è aperto a (i) imprese che utilizzano servizi di trasporto ferroviario intermodale e/o trasbordato e (ii) operatori di trasporto multimodale che commissionano alle imprese ferroviarie treni completi circolanti con sistema di trazione elettrica. L’importo massimo dell’aiuto è di 2,5 euro per treno-km. Il livello di sostegno riflette i risparmi sui costi esterni del trasporto ferroviario rispetto al trasporto su strada. Il regime durerà fino al 31 dicembre 2027.
La Commissione ha valutato il regime in base alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare ai sensi dell’articolo 93 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e degli orientamenti in materia di aiuti di Stato alle imprese ferroviarie. La Commissione ha ritenuto che il regime sia necessario e proporzionato per promuovere l’uso del trasporto ferroviario, che è meno inquinante del trasporto su strada e contribuisce a ridurre la congestione stradale.
La misura sarà quindi vantaggiosa sia per l’ambiente che per la mobilità. Inoltre, la Commissione ha riscontrato che l’aiuto avrà un “effetto di incentivazione” in quanto i beneficiari non effettuerebbero il trasferimento nella stessa misura in assenza del sostegno pubblico. La Commissione ha pertanto concluso che la misura contribuirà ad agevolare il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia, in linea con gli obiettivi della strategia dell’UE per una mobilità sostenibile e intelligente e del Green Deal europeo. Inoltre, la Commissione ha concluso che il regime è proporzionato, in quanto limitato al minimo necessario, e ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su questa base, la Commissione ha concluso che il regime italiano è in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato.
Fonte: Ferpress