19 March 2009
In seguito all’accordo di conciliazione raggiunto lo scorso dicembre, l’11 marzo 2009 il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva, dopo il Consiglio, il terzo pacchetto di misure per la sicurezza marittima.
“Sono particolarmente soddisfatto dell’accordo raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio, poiché costituisce un notevole passo avanti verso una migliore prevenzione degli incidenti marittimi e una maggiore responsabilità di tutti gli operatori del settore”, ha sottolineato il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. “Il pacchetto completa e aggiorna l’attuale legislazione europea e costituisce una risposta forte alle crescenti preoccupazioni dei nostri cittadini”, ha aggiunto il vicepresidente Tajani, commissario europeo responsabile per i trasporti.
In questo modo l’Unione europea si doterà di un regime di controllo delle navi all’interno dei porti completamente rinnovato. Esso consentirà l’ispezione sistematica e più frequente delle navi che presentano rischi e consentirà inoltre di vietare l’accesso ai porti europei di quelle ad alto rischio.
Le regole che disciplinano la concessione dell’attestazione europea agli organismi degli Stati membri abilitati alla certificazione delle navi saranno più efficienti. Le società di classificazione saranno indotte a fare il loro lavoro seguendo gli standard più rigorosi. Un regime di sanzioni pecuniarie, da una parte, e un organismo di certificazione dei loro sistemi di controllo di qualità, dall’altra, aiuteranno a raggiungere tale obiettivo.
Gli strumenti di controllo del traffico lungo le coste europee rivestono un ruoo fondamentale nel nuovo pacchetto di misure e saranno perfezionati. Il sistema “SafeSeaNet” costituirà d’ora in poi il veicolo unico per la totalità degli scambi elettronici di dati marittimi tra gli Stati membri. Sarà istituito un centro europeo di gestione dei dati LRIT (Long Range Identification and Tracking: identificazione e localizzazione a lungo raggio) per la sorveglianza delle navi a lungo raggio.
Fonte. Commissione Europea