Il Consiglio europeo adotta il programma faro dell’UE “meccanismo per collegare l’Europa 2.0”

16 June 2021

Digital transformation technology strategy, digitization and dig

Il 14 giugno, il Consiglio europeo ha adottato il programma relativo al meccanismo per collegare l’Europa 2.0 (MCE 2.0), del valore di 33,71 miliardi di EUR, per finanziare lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e di elevata efficienza nei settori dei trasporti, del digitale e dell’energia. La seconda edizione del programma si svolgerà dal 2021 al 2027. Alla votazione odierna del Consiglio farà seguito l’adozione definitiva da parte del Parlamento europeo.

Le dotazioni per ciascun settore saranno le seguenti (a prezzi correnti):

trasporti: 25,81 miliardi di EUR (di cui 11,29 miliardi di EUR per i paesi beneficiari del Fondo di coesione)
energia: 5,84 miliardi di EUR
digitale: 2,07 miliardi di EUR
Sostegno ai diversi settori a titolo dell’MCE.

Nel settore dei trasporti, l’MCE 2.0 promuoverà reti interconnesse e multimodali al fine di sviluppare e ammodernare le infrastrutture ferroviarie, stradali, marittime e di navigazione interna e di garantire una mobilità sicura e protetta. Si darà priorità all’ulteriore sviluppo delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T), concentrandosi sui collegamenti mancanti e sui progetti transfrontalieri che presentano un valore aggiunto dell’UE. 1,38 miliardi di EUR (a prezzi 2018) del bilancio per i trasporti saranno utilizzati per finanziare grandi progetti ferroviari tra i paesi beneficiari del Fondo di coesione.

L’MCE 2.0 garantirà inoltre che, nel caso in cui l’infrastruttura venga adattata per migliorare la mobilità militare all’interno dell’UE, essa sia compatibile con il duplice uso, soddisfacendo esigenze sia civili che militari. La mobilità militare disporrà di una dotazione separata, pari a 1,69 miliardi di EUR, nell’ambito del bilancio per i trasporti.

Nel settore dell’energia, il programma mira a contribuire all’ulteriore integrazione del mercato europeo dell’energia, migliorando l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti energetiche, facilitando la decarbonizzazione e garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento. Saranno disponibili finanziamenti anche per i progetti transfrontalieri nel settore della produzione di energia rinnovabile. Si terrà conto della coerenza con i piani UE e nazionali per l’energia e il clima, compreso il principio che pone l’efficienza energetica al primo posto, al momento di definire i criteri di aggiudicazione.

Nel settore della connettività digitale, la portata del programma è stata estesa per tenere conto del fatto che la trasformazione digitale dell’economia e della società in generale dipende dall’accesso universale a reti affidabili e convenienti ad alta e ad altissima capacità. La connettività digitale è inoltre un fattore decisivo per colmare i divari economici, sociali e territoriali. Per poter beneficiare del sostegno a titolo dell’MCE 2.0, i progetti dovranno contribuire al mercato unico digitale e agli obiettivi dell’UE in materia di connettività. Si darà priorità ai progetti che generano copertura di zona aggiuntiva, anche per le abitazioni.

Il programma MCE 2.0 mette in evidenza le sinergie fra i settori dei trasporti, dell’energia e del digitale, quale modo per rendere più efficace l’intervento dell’UE e ottimizzare i costi di realizzazione. Promuoverà il lavoro intersettoriale in aree quali la mobilità interconnessa e automatizzata e i carburanti alternativi.

Il programma mira inoltre a integrare l’azione per il clima, tenendo conto degli impegni di decarbonizzazione a lungo termine assunti dall’UE, ad esempio l’accordo di Parigi.

Con la votazione del 14 giugno, il Consiglio ha adottato la sua posizione in prima lettura. L’atto giuridico deve ora essere adottato dal Parlamento europeo in seconda lettura prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione. Si applicherà retroattivamente dal 1º gennaio 2021.

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Fonte: Consiglio europeo