20 November 2009
“Ogni anno l’1% del Pil europeo è perso a causa di ritardi o altri problemi dovuti alla congestione urbana”. Per Bruxelles combattere il traffico nelle grandi città è “una sfida alla quale l’Unione europea non può sottrarsi”: il vicepresidente della Commissione europea con delega ai trasporti, Antonio Tajani, ha rilanciato così l’impegno contro “problemi di diversa natura, dalla congestione alla sicurezza stradale, all’inquinamento atmosferico, all’efficienza energetica, all’esclusione sociale, che incidono tutti negativamente sull’economia e hanno un impatto fondamentale sul benessere e la qualità di vita dei cittadini”, durante la presentazione del piano europeo sulla Mobilità Urbana a Roma, lo scorso 13 novembre. Il programma della Commissione europea propone venti azioni concrete a breve termine, articolate sui sei temi, da avviare gradualmente fino al 2012, quando il piano verrà riesaminato e messo a punto. Gli obiettivi: una “accelerazione nell’introduzione di piani di mobilità urbana sostenibile”. Aiutare “i cittadini negli spostamenti”, a partire dalle informazioni sui trasporti pubblici, spinti a impegnarsi in “accordi volontari sui diritti dei passeggeri” e a rafforzare l’impegno contro l’inquinamento. Focus anche su zone verdi e a traffico limitato. Sul rafforzamento dei finanziamenti europei. E su una ottimizzazione della mobilità urbana, anche con sistemi intelligenti, dai pagamenti elettronici a informazioni e gestione del traffico, cogliendo tutte le opportunità legate all’applicazione del nuovo gps europeo Galileo.Tajani lo ha illustrato anche in Italia ricordando i dati di Eurobarometro: “Quello del traffico è uno dei problemi più sentiti in Europa, 9 cittadini su 10 sono insoddisfatti, ritengono che la situazione del traffico nella loro città dovrebbe essere migliorata”. Un problema da non sottovalutare, perché “il 70% della popolazione europea vive nelle aree urbane; l’85% del Pil Ue è generato nelle grandi città; il 40% delle emissioni di Co2 e il 70% di quelle di altri agenti inquinanti prodotti dal trasporto stradale sono dovuti proprio al traffico urbano”.Bruxelles offre alle grandi città europee un sostegno: il piano è l’occasione per condividere “un bagaglio di esperienze comuni, best practices e di soluzioni testate, che permettano di imparare dagli errori o dai successi degli altri”.
Fonte: Commissione Europea