23 April 2020
L’Area Studi e Statistiche ANFIA pubblica un Dossier che rappresenta una fotografia del trasporto merci in Italia e in Europa su dati ufficiali Eurostat, Istat, Ministero dei Trasporti, Agenzia Europea dell’Ambiente e Associazioni di settore.
Nella prima parte, lo studio riporta un’analisi della movimentazione delle merci e dell’evoluzione del trasporto su strada comparato con le altre modalità e tra i Paesi europei. Nel 2018 il traffico merci su strada in UE rallenta la sua crescita, con un volume di 1.925 miliardi di tkm (+0,2% sul 2017 e +12% sul 2014) e quasi 15 miliardi di tonnellate movimentate (+1,2% sul 2017 e +6% sul 2014).
Nel 2018, ancora una volta, la modalità stradale continua ad essere la preferita in UE: gli autocarri trasportano il 73% (in Italia oltre l’80%) delle merci movimentate su terra, confermando che l’autotrasporto ha un posto importante tra le attività economiche che contribuiscono alla crescita dell’Unione – e del Paese, se ci riferiamo all’Italia – impiegando oltre 3,15 milioni di addetti (in Italia 332.000).
Nella pubblicazione si evidenziano anche le tendenze dell’eCommerce: secondo le rilevazioni Eurostat, nel 2019, in UE, gli acquisti online hanno riguardato il 63% degli individui (in Italia il 38%). Nel periodo 2008-2018, la percentuale di imprese che, in UE, hanno avuto vendite online è aumentata dal 13% al 20%.
Dopo un capitolo sul mercato dei veicoli per il trasporto merci su strada in UE e in Italia, il Dossier si concentra sulle sfide tecnologiche e regolamentari che stanno influenzando l’evoluzione del settore. A questo proposito, la proposta di regolamentazione sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali – la prima per questo specifico settore – presentata dalla Commissione europea a maggio 2018, è stata formalmente adottata dal Consiglio a giugno 2019.
Il Regolamento (UE) 2019/1242 prevede due livelli di riduzione, per il 2025 e il 2030, rispettivamente del 15% e del 30% rispetto al valore medio del 2019, anno in cui tutti i produttori europei di veicoli pesanti hanno utilizzato lo stesso strumento di calcolo (il software VECTO) per dichiarare e documentare le emissioni di CO2 di un’ampia gamma di autocarri. Si tratta di target ambiziosi, e per raggiungerli è indispensabile migliorare la distribuzione delle stazioni di rifornimento di CNG e GNL, investire sulle infrastrutture per l’elettromobilità dei camion (in particolare, sui punti di ricarica ad alta potenza per quelli a lungo raggio), rinnovare il parco, favorire lo sviluppo di carburanti sostenibili, nonché potenziare i sistemi di informazione e gestione del traffico.
Sul fronte sicurezza, è stato pubblicato, a novembre 2019, il Regolamento UE2019/2144 contenente nuove disposizioni legislative applicabili per l’omologazione dei veicoli industriali in riferimento ai temi della sicurezza (nuovo GSR): nuovi dispositivi di sicurezza con un alto potenziale finalizzato a salvare vite umane sulla strada entreranno progressivamente a far parte della dotazione obbligatoria dei veicoli.
Il 7 aprile 2020, inoltre, il Consiglio Europeo ha adottato, in prima lettura, un’ampia riforma del settore dei trasporti su strada, nota come pacchetto sulla mobilità, le cui norme mirano a garantire un equilibrio tra migliori condizioni sociali e di lavoro per i conducenti e la libertà di fornire servizi transfrontalieri per i trasportatori, contribuendo anche alla sicurezza stradale.
Infine, un altro fattore di trasformazione del comparto è la rivoluzione Industry 4.0, che investendo i processi produttivi aziendali coinvolge a pieno diritto la logistica. La Logistica 4.0 rende efficiente e tracciabile la movimentazione delle merci lungo tutta la filiera, grazie a processi di acquisizione e analisi dei dati che richiedono nuove competenze e quindi nuove figure professionali emergenti.
Nella pubblicazione si fa cenno anche all’attualità: la frenata del manufacturing e le tensioni commerciali internazionali della seconda metà del 2018 sono infatti peggiorate nel 2019 e sono state investite, nel 1 trimestre 2020, dallo scoppio della pandemia da Covid-19, con conseguente stop delle attività industriali e commerciali non essenziali in molti Paesi europei, primo tra tutti l’Italia. L’emergenza sanitaria e le misure di contenimento dell’epidemia hanno avuto un impatto notevole sul settore dell’autotrasporto e della logistica, sia rallentandone o bloccandone l’attività, sia evidenziandone il ruolo centrale nell’approvvigionamento e nella distribuzione di benisanitari e beni primari, a maggior ragione in un contesto emergenziale che cambierà la nostra mobilità e quella delle nostre merci, anche se fare previsioni sugli scenari futuri è ora prematuro.
Il Dossier è disponibile nella “Libreria-Europe” dell’area riservata del sito TTS Italia
Fonte: Ferpress