12 March 2020
Il 2030 sarà l’anno di svolta a livello globale per la mobilità sostenibile nelle città più grandi del mondo. Questo quanto rivelato da Mobility Future, lo studio Kantar presentato al UN-Habitat World Urban Forum di Abu Dhabi.
Lo studio Kantar prevede che nei prossimi 10 anni le automobili private, nelle grandi città del mondo, faranno il 10% dei tragitti in meno. D’altronde, l’aumento della sharing economy, della multimodalità e dei veicoli autonomi, in aggiunta all’invecchiamento globale della popolazione, ridurrà drasticamente il bisogno di possedere una propria automobile. Questa diminuzione verrà compensata da un progressivo aumento da parte dei cittadini dell’uso di mezzi pubblici, delle biciclette e degli spostamenti a piedi, oltre che da una transizione verso sistemi di trasporto più sostenibili ed ecologici.
Entro il 2030, queste modalità di trasporto più green rappresenteranno il 49% della totalità di spostamenti effettuati nelle città, contro il 46% dell’uso delle automobili (che attualmente sono usate nel 51% dei viaggi). L’uso dei taxi, di corse condivise (come ad esempio il car sharing o il cosiddetto ride hailing, che permette di salire a bordo di un veicolo già in circolazione e di condividere parte del tragitto con altri viaggiatori) insieme ad altre modalità di trasporto (come l’uso di traghetti) rappresenteranno il restante 5%.
La bicicletta è sulla buona strada per diventare il mezzo di trasporto con la più rapida crescita, considerando un incremento previsto del 18% da adesso fino al 2030. La scelta di muoversi a piedi crescerà del 15%, così come si prevede un aumento del 6% nell’utilizzo dei mezzi pubblici. Queste nuove abitudini di mobilità sono sostenute e caldeggiate da tantissimi progetti a livello globale, come l’estensione delle piste ciclabili, l’implementazione dei sistemi di sharing, i progetti di pedonalizzazione e miglioramento del trasporto pubblico. In questo contesto, Kantar ha previsto che, stando alle 31 città coinvolte nell’indagine, circa 36,7 milioni di cittadini cambieranno le loro abitudini di trasporto nei prossimi 10 anni. Manchester è la città dove si terrà il più grande cambiamento in termini di mezzi di trasporto usati, seguita da Mosca e da San Paolo.
Investire nella tecnologia per la mobilità urbana sarà decisivo per agevolare la transizione verso soluzioni più agili e sostenibili nei prossimi 10 anni. La ricerca Kantar ha evidenziato come il 40% delle persone, globalmente, siano aperte all’idea di usare soluzioni di trasporto più innovative. Ma non tutte le città sono preparate a una trasformazione radicale della mobilità. Le città più pronte dal punto di vista tecnologico, in base al livello di disponibilità a condividere i propri veicoli, PIL e diffusione delle strutture per pagamenti digitali, sono risultate essere Amsterdam, Londra e Los Angeles.
Per valutare quali sono le tecnologie e le soluzioni di mobilità con il maggior potenziale per soddisfare i bisogni dei pendolari di domani, Kantar ha attivato una partnership con il programma “Mobility Futures”, per sviluppare e testare oltre 20 modelli alternativi di mobilità sulle preferenze di 20mila cittadini di tutto il mondo. Le innovazioni che risulteranno migliori saranno quelle in grado di apportare sia convenienza sia efficacia.
Tra queste ci sono:
– Mobility as a Service (Maas) Questo modello integra tra loro diversi mezzi di trasporto, tra cui autobus, tram, bici e car sharing, e li unisce in un singolo biglietto o in unica app. In questo modo si potrà ottimizzare l’esperienza di viaggio multimodale in un’user experience unica che abbia la stessa comodità di un viaggio nella propria automobile.
– Mobility hubs: dislocati nella periferia delle città, queste stazioni permettono ai pendolari di passare dalle loro auto inquinanti a veicoli con zero emissioni, come autobus elettrici, e-bike e scooter, così da contribuire alla diminuzione dell’inquinamento al decongestionamento urbano.
– Veicoli autonomi per la consegna di pacchi: veicoli a consegna automatica di pacchi che funzionino come stazioni mobili, dove il cliente possa attivare la consegna tramite un’app, indirizzare il veicolo presso un luogo prestabilito e recuperare il pacco dal veicolo autonomamente. Questo sistema aiuta a limitare i viaggi con consegna non riuscita, riducendo significativamente il traffico e garantendo maggior efficacia.
Tuttavia, tra le città più pronte per il futuro della mobilità, alcune devono combattere la mancanza di fiducia da parte dei cittadini nei confronti della propria amministrazione urbana. E questo potrebbe limitarne i progetti attuali e potenziali, rallentando il cambiamento. Berlino, Amsterdam e New York dimostrano un gap evidente tra la predisposizione della città al cambiamento e la fiducia dei cittadini.
Milano è destinata a diventare una delle città che più si rinnoverà dal punto di vista dei trasporti, classificandosi al sesto posto del Transforming cities Index. 552.000 residenti cambieranno le proprie abitudini di spostamento, da oggi al 2030, il che equivale al 17% della popolazione.Ci si aspetta che la bicicletta diventi il mezzo di trasporto in più rapida crescita, dal momento che sempre più persone rinunceranno alla propria auto in favore di alternative più sostenibili.
Nei prossimi 10 anni, Kantar prevede il seguente cambiamento nella fruizione di mezzi di trasporto:
– Trasporto pubblico + 16%
– Spostamenti a piedi + 10%
– Bici + 19%
– Auto -20%
Il sistema attuale di Milano è ancora dominato dal trasporto pubblico e dalle singole auto private. Tuttavia, i venti del cambiamento possono già essere avvertiti: i milanesi hanno chiara la volontà di cambiare le proprie abitudini in termini di mobilità, molti di loro utilizzano già mezzi di trasporto alternativi e dichiarano di auspicare a un mix più ampio di alternative eco-sostenibili.
Lo studio Mobility Future di Kantar ha analizzato le esperienze di viaggio attuali e le modalità di trasporto desiderati di oltre 20.000 abitanti. Integra inoltre una serie di insight di 53 esperti di mobilità provenienti da 14 paesi nel mondo, che hanno condiviso le loro prospettive e opinioni sulle previsioni e sui risultati ottenuti.
Fonte: Ferpress