16 May 2019
274,7 miliardi di euro. È questo il fatturato che il mercato globale delle auto connesse raggiungerà nel 2025, partendo dai 90,8 miliardi di euro stimati per il 2019. L’incremento sarà quindi di ben 183,9 miliardi (+202%). Questa previsione deriva da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec (struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico) sulla base di uno studio di Orbis Research.
La forte crescita del mercato mondiale delle auto connesse sarà dovuta in particolare agli ingenti investimenti nel campo dei servizi telematici a bordo dei veicoli da parte di case automobilistiche, fornitori e nuovi operatori del settore della tecnologia. Sul mercato nei prossimi anni vi saranno sempre più auto dotate di radar, telecamere, sensori di diagnostica e altri strumenti telematici sofisticati che,
grazie alle connessioni internet e ai dispositivi mobili, saranno in grado di connettersi e quindi di comunicare con il mondo esterno (con le infrastrutture stradali, con altri veicoli, con altri dispositivi). Secondo lo studio di Orbis Research, le auto connesse diventeranno una realtà sempre più diffusa internazionalmente entro pochi anni anche grazie all’avvento del 5G, la nuova tecnologia per la trasmissione dati che sta diventando realtà proprio nel 2019 e che nei prossimi anni rivoluzionerà, tra le altre cose, anche il mondo della mobilità. Si tratta di una tecnologia che è in grado di assicurare non solo una velocità maggiore nel trasferimento dei dati ed un minor tempo di attesa tra l’invio di un segnale e la sua ricezione, ma anche di gestire molti più dispositivi connessi contemporaneamente. Grazie alla rete 5G le automobili connesse potranno pertanto “dialogare” in maniera ancora più veloce ed efficace con altre automobili, infrastrutture e reti, scambiandosi dati e informazioni ad esempio sulla loro posizione, sulla situazione del traffico e sulle condizioni atmosferiche. Ciò consentirà ai guidatori di veicoli di prendere decisioni in tempo reale sulla strada migliore da percorrere per raggiungere la propria destinazione, di evitare eventuali ingorghi o rallentamenti, o ancora di ricevere informazioni di allerta in modo da poter ridurre la velocità e aumentare l’attenzione per evitare incidenti.
La rivoluzione delle auto connesse, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, avrà dunque un grande impatto sul mondo della mobilità. Tale rivoluzione segnerà in modo decisivo anche il mondo dell’aftermarket automobilistico e, nello specifico, delle officine di autoriparazione che offrono assistenza agli autoveicoli. La crescente connettività delle auto, infatti, renderà sempre più abituale la comunicazione a distanza anche tra veicolo e autoriparatore. L’assistenza sarà inoltre sempre più digitale e consentirà di effettuare una manutenzione predittiva e di intervenire prima che il guasto si verifichi. Per rispondere ad esigenze in continuo mutamento e restare competitive, le officine avranno pertanto la necessità non solo di investire per rinnovarsi, ma anche di puntare ad una specializzazione sempre maggiore e ad una formazione continua e qualificata.
Di questi argomenti, tra l’altro, si parlerà diffusamente in occasione della prossima edizione di Autopromotec, che si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 22 al 26 maggio prossimi. Ad Autopromotec 2019, infatti, al centro dell’attenzione ci sarà l’evoluzione tecnologica che sta guidando il mondo automotive e che sta modificando, di conseguenza, anche il business della riparazione: i riflettori saranno quindi puntati sui nuovi scenari della mobilità, quali guida autonoma, auto connessa, elettrificazione, mobilità condivisa e sui relativi effetti per il mercato aftermarket.
Fonte: Osservatorio Autoprometec