28 April 2017
Si intensifica la collaborazione tecnica tra il Ministero dell’Ambiente e Istat che prevede lo scambio di conoscenze, dati e informazioni necessarie a definire statistiche, conti e analisi ambientali e di sviluppo sostenibile. Con un protocollo firmato dal Ministro Gian Luca Galletti e dal Presidente dell’Istituto nazionale di Statistica Giorgio Alleva viene rinnovato l’Accordo quadro sottoscritto dalle parti nel 2013, che viene allargato ad ulteriori ambiti della crescita sostenibile.
Grande attenzione viene riservata alle tematiche di interesse comune in ambito europeo e internazionale, a partire dalla misurazione e dal monitoraggio dei cosiddetti ‘substainable development goals’ dell’Agenda 2030 dell’Onu necessari alla Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile. Il protocollo si occuperà anche della finanza per il Clima e degli aiuti per lo sviluppo, entrambi al centro dell’intesa raggiunta alla Cop21 di Parigi.
“In una fase che vede l’ambiente acquisire una storica centralità nelle scelte economiche – spiega il Ministro Galletti – è prioritario dotarsi di strumenti in grado di misurare con certezza gli impatti delle scelte ambientali sulla società, l’incidenza che queste hanno in ambito economico-finanziario e allo stesso tempo fornirci un metro di valutazione trasparente per dare seguito agli impegni che ci vengono chiesti a livello internazionale. L’intesa con l’Istat è dunque – conclude il Ministro – un valore aggiunto per portare il Paese verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile”.
L’accordo – dichiara Giorgio Alleva, presidente dell’Istat – consente di dare ulteriore impulso alla strategia perseguita dall’Istat, anche a fronte di una partnership di alto profilo istituzionale, di fornire informazioni e analisi di maggiore qualità e rilevanza al fine di sviluppare nuove prospettive su questioni cruciali come l’ambiente urbano, i cambiamenti climatici, la mobilità sostenibile, le risorse idriche. La costruzione di indicatori statistici di elevata qualità per l’Agenda sullo sviluppo sostenibile affidata dall’Onu all’Istat – conclude Alleva – rende ancor più centrale il lavoro che andremo a svolgere”.
Il nuovo accordo prevede anche la preparazione di dati a supporto del catalogo dei sussidi ambientalmente favorevoli e dannosi previsto dal Collegato Ambientale, il sostegno al rapporto sullo Stato del Capitale Naturale, la green finance e i green jobs, come anche l’analisi dei flussi di materia sull’efficienza delle risorse e l’economia circolare. Altri obiettivi del lavoro di Istat e Ministero sono la mobilità sostenibile, l’ecosistema urbano, le risorse idriche e i relativi fattori di pressione, gli indicatori agroambientali, i conti dei flussi fisici di risorse, prodotti e residui energetici, i dati geografici e la cartografia tematica. Sarà un comitato di coordinamento cui prenderanno parte rappresentanti di Ministero e Istat ad individuare le linee di azione, attraverso programmi e progetti specifici.
Fonte: Eco dalle Città