22 Gennaio 2009
Inserito il 22/01/2009
Riportiamo di seguito il discorso del Commissario ai Trasporti Tajani, in occasione della Conferenza Ministeriale sull’Ambiente e sull’Energia nei Trasporti tenutasi in Giappone, a Tokio, lo scorso 15 Gennaio 2009.
“Signore e Signori,
Sono onorato di prendere parte a questa Conferenza. Appoggio pienamente l’iniziativa giapponese e sono felice di trovare cosi tanti partecipanti che dimostrano l’interesse a livello mondiale per lo sviluppo di un trasporto sostenibile e il serio impegno per concretizzarlo.
La Commissione Europea, attraverso varie iniziative, politiche e azioni, si sta profondamente impegnando nella lotta ai cambiamenti climatici.
Ci troviamo ora al momento dell’implementazione delle nostre politiche, le più ambiziose di tutto il resto del mondo, e nonostante ciò, facciamo in modo che la nostra lotta non destabilizzi in alcun modo la crescita economica, né tanto meno intralci le nostri azioni in un momento di crisi economica.
Lo sviluppo di un sistema di trasporto sostenibile e compatibile con l’ambiente non deve, tuttavia, compromettere la competitività delle nostre imprese, a maggior ragione in questa delicata situazione economica. A tal fine, come avvenuto recentemente in occasione della crisi dei mercati finanziari, dobbiamo adottare misure coordinate a livello globale.
Per questo l’Unione europea promuove politiche di trasporto sostenibile anche al di fuori dei propri confini attraverso il finanziamento di progetti che coinvolgono, in particolar modo, i paesi in via di sviluppo, per aiutarli a preparare e ad implementare politiche rispettose dell’ambiente.
La politica dei trasporti dell’Unione europea è stata uno dei motori dell’integrazione economica dell’Europa che ha portato ad un lungo periodo di crescita e ad un forte aumento della presenza commerciale dell’Unione nei mercati mondiali.
Oggi, conciliare tutela dell’ambiente e sviluppo economico rappresenta una delle principali sfide a livello mondiale per questa politica. Per farvi fronte, come ben sapete, l’Unione Europea si è prefissata un obiettivo ambizioso: la riduzione delle proprie emissioni del 20% entro il 2020, e addirittura del 30% nel contesto di un accordo internazionale.
Tuttavia, non dobbiamo cadere nell’errore di vedere nella tutela dell’ambiente un limite allo sviluppo e alla competitività. Al contrario, diventa più che mai fondamentale, in questo contesto, fare della tutela dell’ambiente una risorsa per lo sviluppo economico: per farlo, dobbiamo puntare sull’innovazione e sulle nuove tecnologie.
Il trasporto ha un enorme potenziale da questo punto di vista, tanto più se si considera che in questo settore sviluppo sostenibile va di pari passo con la riduzione dalla dipendenza eccessiva dal petrolio, dipendenza che per il settore europeo dei trasporti è pari al 97%.
Tutti modi di trasporto hanno un margine per migliorare le loro prestazioni in termini di efficienza energetica. L’Unione europea si sta muovendo perciò su diversi fronti per cercare di ottimizzare questi margini e per diminuire l’impatto dei trasporti sull’ambiente.
A tale proposito stiamo lavorando per creare un Cielo Unico europeo attraverso la riorganizzazione dello spazio aereo al fine di accorciare le rotte e puntando sul miglioramento dei profili dei voli, delle procedure di partenza/atterraggio e delle operazioni a terra. Cio’ permetterà una riduzione sostanziale delle emissioni di CO2, riduzione che sarà rafforzata, a partire dal 2012, dal sistema di scambio delle emissioni.
Nel settore del trasporto su strada abbiamo appena lanciato un piano di azione per la promozione dei sistemi e dei veicoli di trasporto intelligenti. Inoltre, a breve, l’Unione si doterà di una legislazione vincolante per la riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri che andrà di pari passo con un’ iniziativa europea a favore dei veicoli meno inquinanti. Infine, il sistema di navigazione satellitare Galileo contribuirà in modo decisivo ad un’ organizzazione più efficace del nostro sistema di trasporti grazie ad informazioni estremamente dettagliate fornite in tempo reale ai viaggiatori.
Sono convinto che l’esperienza europea di integrazione armonizzata dei diversi sistemi di trasporto nazionali, possa rappresentare un esempio da seguire per le altre regioni del mondo. Grazie a continui progressi dal punto di vista tecnologico e organizzativo, ci stiamo muovendo verso un sistema di trasporto più pulito, efficiente, sicuro e scorrevole. E’ necessario che questi stessi obiettivi siano sostenuti e perseguiti dalle organizzazioni internazionali che si occupano in particolar modo di trasporto aereo e marittimo: i due grandi vettori della globalizzazione.
Ma il potenziale dei trasporti non si esaurisce qui. Non possiamo dimenticare, infatti, il potenziale rappresentato dalle infrastrutture.
Lo scorso 26 Novembre l’Unione ha adottato il proprio piano di rilancio economico che prevede un’accellerazione dei programmi europei di investimento a favore delle infrastrutture dei trasporti: le reti transeuropee -TEN-T. In questo contesto, verrà accordata priorità ai modi di trasporti più rispettuosi dell’ambiente ed efficienti dal punto di vista energetico.
Anche in questo caso, il nostro sguardo va ben al di là dei confini europei: siamo infatti convinti che la nostra esperienza in questo settore possa essere utilizzata per rafforzare i legami e la cooperazione con quei paesi in via di sviluppo che sono particolarmente colpiti dagli effetti del cambiamento climatico e che necessitano più che mai di interventi infrastrutturali. Mi riferisco all’Africa, dove nell’ambito del partenariato con l’Unione Africana, stiamo lavorando ad un progetto volto a sviluppare una rete transmediterranea in grado di collegare, un giorno, le reti europee con quelle africane. Ad inizio Febbraio saro’ ad Adis Abeba per stabilire le basi di questa collaborazione.”
Fonte: Commissione Europea