26 Giugno 2015
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato un rapporto sullo stato d’avanzamento dei nove Corridoi della rete centrale TEN-T e sul loro sviluppo futuro. La cosiddetta “rete centrale” comprenderà, a regime, 94 grandi porti e 38 grandi aeroporti, tutti connessi alla rete ferroviaria e più di 15.000 km di linee ferroviarie ad alta velocità.
Gli studi effettuati evidenziano i bisogno in materia di sviluppo d’infrastrutture, quantificate in circa 700 milioni di Euro per i prossimi quindici anni. Sottolineano inoltre la necessità di ottimizzare l’uso delle infrastrutture grazie a sistemi di trasporto intelligenti, una gestione efficace e la promozione dell’utilizzo di trasporti multimediali, innovativi e non inquinanti.
È la prima volta che la Commissione effettua uno studio così approfondito sull’insieme della rete transeuropea dei trasporti. Il Commissario ai Trasporti, Violeta Bulc, al riguardo ha dichiarato: “Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per fare in modo che la rete centrale sia pienamente operativa entro il 2030, per assicurare la libertà di circolazione di passeggeri e merci nell’insieme dell’UE. Per questo bisogna investire adesso, sfruttando le possibilità offerte dal meccanismo per collegare l’Europa e dal piano d’investimenti da 315 miliardi di Euro proposto recentemente dalla Commissione Juncker”.
E ancora: “La rete transeuropea dei trasporti ha un’importanza capitale per l’Unione, deve creare crescita, impiego e competitività. Per potersi riprendere dalla crisi economica, l’Europa deve essere interconnessa, senza frontiere e con un mercato unico prospero”.
Per ogni Corridoio, un gruppo d’Esperti ha analizzato lo stato attuale delle infrastrutture, focalizzato i punti che intralciano la fluidità del traffico e definito una serie di misure da mettere in pratica entro il 2030. Ne risultano, fra l’altro, delle liste preliminari di progetti da effettuare prioritariamente, quasi tutti focalizzati nei tratti transfrontalieri e/o intesi ad eliminare gli strozzamenti e/o facilitare l’interoperabilità (in particolare quella ferroviaria).
Ne sono risultati 35 punti transfrontalieri considerati “problematici” in quanto causa di rallentamenti, strozzature, ingorghi, ecc., ed è su questi che gli Esperti consigliano di focalizzarsi in priorità.
La Commissione terrà conto dei risultati per la pianificazione dei prossimi passi, in particolare per quanto riguarda l’attribuzione dei fondi comunitari. I nove responsabili dei vari Corridoi, inoltre, rimetteranno alla Commissione un piano di lavoro che orienterà lo sviluppo futuro delle infrastrutture, entro la metà del 2015.
Fonte: Strade&Autostrade