Ambiente: il Parlamento europeo adotta gli obiettivi fino al 2030

11 Marzo 2022

Con 553 voti favorevoli, 130 contrari e 7 astensioni, il Parlamento ha confermato l’accordo raggiunto con il Consiglio nel dicembre 2021 sull’ottavo programma generale d’azione dell’Unione per l’ambiente (PAA) per guidare la politica ambientale dell’UE fino al 2030 e allinearla al Green Deal europeo.

I sei obiettivi prioritari tematici da raggiungere entro il 2030 sono:
mitigazione dei cambiamenti climatici per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030;
adattamento ai cambiamenti climatici;
avanzare verso un’economia del benessere che restituisca al pianeta più di quello che serve;
perseguire l’inquinamento zero, anche in relazione a sostanze chimiche nocive;
proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità, e
riducendo in modo significativo le principali pressioni ambientali legate all’impronta dei materiali e dei consumi dell’UE, anche attraverso gli obiettivi di riduzione UE 2030.

Per l’ambiente, l’UE istituirà un quadro legislativo vincolante per monitorare e riferire sui progressi degli Stati membri verso l’eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili. Dovrebbe anche fissare una scadenza per tagliare tutti gli aiuti pubblici a queste fonti di energia dannose per l’ambiente, in linea con l’ambizione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.

Entro il 2023 la Commissione presenterà una metodologia per identificare altre sovvenzioni dannose per l’ambiente al fine di riferire sui progressi degli Stati membri verso la loro graduale eliminazione.

La Commissione monitora, valuta e riferisce annualmente sui progressi compiuti dall’UE e dagli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi prioritari. Il testo prevede una nuova dashboard di sintesi e indicatori che misurano i progressi “oltre il PIL”, per guidare l’elaborazione delle politiche. La valutazione è pubblica e sia le azioni intraprese che le misure future pianificate sono discusse ogni anno dalle istituzioni dell’UE. Se una revisione intermedia dei progressi (entro il 31 marzo 2024) determina che è necessario fare di più per raggiungere gli obiettivi prioritari entro il 2030, la Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa con iniziative aggiuntive.

Le autorità dell’UE, nazionali, regionali e locali devono inoltre applicare sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate per ridurre i rischi di non conformità con il diritto ambientale dell’UE.

Una volta formalmente adottato dal Consiglio, il testo giuridico sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrando in vigore 20 giorni dopo.


Fonte: Ferpress