1 Febbraio 2011
Torino punta su risparmio ed efficienza energetica per ridurre il proprio impatto ambientale. E lo fa con un Piano d’Azione per l’energia sostenibile, già presentato alla Commissione Europea lo scorso Dicembre, con cui si impegna a ridurre le proprie emissioni di CO2 entro il 2020 attraverso azioni concrete. Riqualificazione energetica degli edifici esistenti e mobilità sostenibile sono i principali contenuti e obiettivi progetto di sviluppo sostenibile con cui il capoluogo piemontese intende candidarsi all’ottenimento degli investimenti previsti dai bandi Smart Cities promossi dall’Unione europea per lo sviluppo delle energie pulite e delle tecnologie a bassa emissione di anidride carbonica. European Smart Cities, che mette a disposizione 11 miliardi di euro destinati a 30 città, è uno strumento scientifico per la valutazione della sostenibilità delle città europee di media grandezza, messo a punto dal Politecnico di Vienna in collaborazione con l’Università della Lubiana e il Politecnico di Delft. Il progetto europeo mira a un’ottima performance rappresentata da sei fattori – economy, people, governance, mobility, environment e living – la cui gestione ‘intelligente’ rende una città ‘smart’. Come ha spiegato Rudolf Giffinger, professore del Politecnico di Vienna, “Una città di media grandezza viene considerata smart city quando, basandosi sulla combinazione tra i dati di fatto locali e le attività realizzare da parte dei politici, dell’economia e degli abitanti stessi, presenta uno sviluppo duraturo nel tempo delle sei caratteristiche”. L’iniziativa promuove quindi azioni concrete volte alla riduzione, entro il 2020, del 40% delle emissioni di gas serra, attraverso l’uso e la produzione sostenibile dell’energia. Torino si candida a diventare una Smart City chiamando a collaborare istituzioni, industrie, organizzazioni pubbliche e private, associazioni, centri di ricerca e università per definire i contenuti e lo sviluppo del progetto. Torino non è l’unica città italiana in gara: già lo scorso anno si è candidata Genova, seguita da Palermo, Firenze e Catania.
Fonte: Ingegneri.it