5 Settembre 2024
Da una vasta indagine dell’osservatorio europeo per i carburanti alternativi condotta in 12 Stati membri dell’UE, emerge una visione favorevole delle auto elettriche a batteria. Nonostante le preoccupazioni relative ai costi, il 57% dei conducenti di automobili non elettriche sta valutando la possibilità di passare a veicoli elettrici.
L’impegno dell’UE a ridurre del 90% le emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti entro il 2050 — come stabilito nel Green Deal europeo e nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente — è in linea con questa tendenza, sottolineando il ruolo dei veicoli a zero emissioni. Il nuovo regolamento su un’infrastruttura per i combustibili alternativi promuove la realizzazione di infrastrutture di ricarica pubbliche di facile uso in tutta l’UE.
Con oltre 19.000 intervistati, l’indagine è una delle principali per quanto riguarda l’atteggiamento dei consumatori nei confronti della mobilità elettrica. I rispondenti, suddivisi tra gli attuali conducenti di veicoli elettrici a batteria (BEV) e i conducenti di veicoli non elettrici (non-BEV), hanno inoltre evidenziato i benefici per il clima e l’efficienza in termini di costi dei veicoli elettrici a batteria.
Circa due terzi degli intervistati ritiene che il prezzo rimanga un grande ostacolo. Un terzo prevede tuttavia di acquistare un’automobile elettrica nei prossimi cinque anni.
L’indagine ha coinvolto partecipanti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Svezia.
Per il nostro Paese hanno riposo al sondaggio circa 1.900 persone nel mese di ottobre 2023. Ecco i punti principali che emergono:
Il 48% dei guidatori italiani non BEV è interessato ai BEV, il 34% ha (molto) familiarità con questi. Il 43% dei driver non-BEV considera l’acquisto di un BEV in un lasso di tempo di 0-5 anni. Il vantaggio più importante dei BEV è che sono considerati migliori per il clima (senza emissioni di CO2 dallo scarico).
Per i conducenti italiani, il costo dei BEV è di gran lunga il principale svantaggio della guida di auto elettriche. Il prezzo dei BEV è anche la sfida numero uno nei dodici paesi intervistati. I partecipanti italiani sono disposti a pagare 20.000 € per un BEV (usato o nuovo), mentre per il 49% degli autisti italiani BEV, il prezzo di acquisto pagato era compreso tra 20.000 € e 39.999 €. 9% pagato tra 10.000 € e 19.999 €, 40% pagato 40,000 € o più, e il 2% non sapeva o non voleva indicare il prezzo di acquisto.
Anche l’autonomia dei BEV è considerata una limitazione, anche se non è importante quanto il prezzo. Un intervallo minimo desiderato tra 300 km e 500 km è stata la scelta del 39% di tutti i piloti italiani intervistati. 500 km e più sarebbe la preferenza del 32%. D’altra parte, l’8% dei conducenti italiani di BEV ha indicato una autonomia di fabbrica fino a 200 km, il 34% tra 201 km e 400 km e il 58% più di 401 km. Per l’85% dei conducenti italiani di BEV ha dichiarato che l’autonomia di fabbrica del loro veicolo era di solito o sempre sufficiente.
Il 96% dei conducenti italiani di BEV utilizza i propri veicoli quotidianamente o più volte a settimana. Il loro BEV è per lo più nuovo (89%) e di proprietà privata (84%).
Anche la ricarica limitata delle opzioni pubbliche lente e private è considerata uno svantaggio. In misura minore, gli intervistati hanno indicato che avere troppo pochi punti di ricarica pubblici può anche essere un problema.
L’osservatorio europeo per i carburanti alternativi è il portale centrale di riferimento della Commissione europea per i combustibili, le infrastrutture e i veicoli alternativi in Europa. Fornisce dati e informazioni su vari combustibili alternativi per i trasporti e sostiene l’attuazione della direttiva dell’UE sulle stazioni di ricarica e rifornimento.
Fonte: Ambientenonsolo