8 Gennaio 2024
La Città Metropolitana di Napoli ha il suo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Nel corso della seduta tenutasi il 28 dicembre, il Consiglio Metropolitano – presieduto dal Sindaco Metropolitano, Gaetano Manfredi – ha approvato all’unanimità, infatti, in via definitiva, il PUMS, lo strumento di pianificazione strategica che delinea, in un orizzonte temporale di 10 anni, gli indirizzi per lo sviluppo della mobilità in tutte le sue forme. Obiettivi: soddisfare i bisogni di mobilità delle persone attraverso il potenziamento del trasporto pubblico e migliorare la qualità della vita nell’area metropolitana partenopea.
Il Piano prevede l’implementazione e la connessione delle infrastrutture della mobilità, in particolare su ferro, e la promozione della mobilità dolce attraverso l’integrazione delle principali direttrici di viabilità e dei suoi nodi strategici con le aree verdi, i grandi parchi metropolitani e i poli di maggiore attrazione culturale.
Il Piano ha preso le mosse dall’analisi dell’esistente, con focus sulle criticità e sui progetti di mobilità già approvati e finanziati: da qui ha, poi, elaborato una visione di mobilità sostenibile in grado di ridurre i tempi di percorrenza per le persone e per le merci, garantendo un minor impatto ambientale e, dunque, una maggiore attrattività di tutto il sistema del trasporto pubblico.
L’adozione del PUMS costituisce, in applicazione del DM n. 444 del 12.11.2021, condizione di accesso ai finanziamenti per il trasporto rapido di massa e la mobilità ciclistica, oltre che criterio premiale per il riparto delle risorse che saranno disponibili in tale ambito.
“Questo Piano arriva alla fine di una lunga elaborazione – ha affermato il Sindaco Manfredi – che ha visto una mia prima delibera di adozione, cui ha fatto seguito una fase di ascolto e di apertura al territorio e una doppia approvazione in Consiglio Metropolitano, successiva all’acquisizione del parere della Conferenza dei Sindaci. Il documento si fonda sulla sempre maggiore necessità di un’integrazione dei servizi di mobilità del capoluogo con quelli dell’area metropolitana che garantisca una mobilità pubblica sostenibile e di qualità, da raggiungere anche con nuovi investimenti”.
“È in corso, infatti – ha proseguito il Sindaco – la gara per la Linea 10, che collegherà il centro di Napoli con la stazione di Afragola, a completamento dell’integrazione dell’alta velocità con il sistema di trasporto metropolitano, in particolare con le stazioni del porto e dell’aeroporto, ma abbiamo ora anche la necessità di collegare i grandi comuni dell’area metropolitana con questo sistema. Per questo abbiamo previsto, nel Piano, due linee di gronda, una verso est e una verso ovest: ora andremo avanti con le progettazioni, e faremo in modo che l’area metropolitana partenopea, al pari delle aree metropolitane europee, abbia un sistema di mobilità integrato e interconnesso che assicuri frequenza, qualità del trasporto e sostenibilità ambientale”.
In particolare, tra gli interventi da realizzare ex novo proposti dal Piano che attraversano più comuni si inseriscono le linee cosiddette di gronda a nord di Napoli che si combinano con le linee esistenti, formando un unico sistema complesso e integrato (la linea di gronda verso ovest, che si sviluppa tra il quartiere di Chiaiano a Napoli e Licola, nel comune di Giugliano, e quella verso est, tra le zona di Giugliano, Cardito/Afragola e l’area vesuviano-nolana).
Nell’orizzonte temporale di lungo periodo se ne prevede la realizzazione su linee di tipo BRT (Bus Rapid Transit con almeno il 70% del percorso in sede protetta e riservata) o di tipo tranviario.
Altro intervento da realizzare riguarda il recupero e la conversione della linea ferroviaria costiera FS RFI da Napoli a Torre Annunziata/Pompei a linea di tipo ferrotranviario, destinata a un tipo di spostamenti più contenuti e tra ambiti molto vicini tra loro. Il progetto viene accompagnato a una gestione unitaria delle due linee che corrono parallele alla costa, la linea EAV tra Napoli e Torre Annunziata (in prosecuzione verso Salerno) e la Linea RFI Napoli-Torre Annunziata Pompei Salerno nella tratta tra Napoli e Torre Annunziata- Pompei. L’obiettivo è quello di creare un ‘nuovo trasporto pubblico di corridoio’ tra la città di Napoli e la costiera sorrentina supportato da una integrazione modale spinta tra sistemi in sede fissa.
Con il PUMS è stato approvato in via definitiva dal Consiglio anche il Biciplan, il piano di mobilità dolce e green su due ruote che individua una rete di circa nuovi 600 km di piste ciclabili articolati in 8 percorsi prioritari, 14 percorsi secondari e 10 vie verdi ciclabili, connessa a formare la Bicipolitana della Città Metropolitana di Napoli. Si va dalla Ciclovia del Sole, che parte da Pozzuoli per raggiungere, lungo tutta la linea di costa, Castellammare di Stabia, alla Ciclovia dei Borbone, che si sovrappone in parte all’antica via Nazionale delle Puglie, dalla Cancello – Torre Annunziata alla Terzigno – Nola e così via. Il Piano prevede, inoltre, le velostazioni, per un totale di 6.500 posti, cicloparcheggi per un totale di 3.200 posti e rastrelliere (da localizzare presso servizi, scuole, attività economiche) per un totale di 150.000 posti bici.
Le linee di gronda che attraversano il territorio metropolitano da est ad ovest, insieme al sistema di piste ciclabili e cerniere della mobilità, potranno garantire una elevata accessibilità all’intero territorio.
Fonte: Ferpress