20 Settembre 2023
Un milione di euro per rinforzare la rete di ciclabili in modo da migliorare i collegamenti fra i centri abitati, le stazioni ferroviarie e i nodi di interscambio. È questa la cifra messa a disposizione dai fondi ministeriali del programma Bike to rail e che la Città metropolitana di Torino distribuirà ai Comuni e alle Unioni di Comuni che ne hanno fatto richiesta.
Il contributo del programma Bike to rail è destinato esclusivamente alla progettazione di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo è garantire il raggiungimento e la valorizzazione dei poli attrattori del territorio, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, poli sanitari, culturali e poli attrattori per la ricettività turistica. La Città metropolitana ha stabilito che il contributo massimo per ogni zona omogenea non potrà superare i 150mila euro, e ha dato, già lo scorso inverno, preziose indicazioni per la redazione delle richieste, sia elaborando degli studi nell’ambito dei Piani territoriali tematici Cuore Dinamico e Mobilab, sia fornendo le informazioni su quali tipologie di percorso ciclabile era possibile proporre.
La risposta dei Comuni non si è fatta attendere: le Zone omogenee (tranne Torino che non poteva partecipare) hanno presentato le loro proposte e tutte sono state approvate.
Lo ha annunciato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nell’ambito della tavola rotonda che si è svolta nella Sala consiliare di Collegno, organizzata dal Comune in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile, e che è stata un’occasione di confronto sia con i Comuni della Zona Ovest di Torino sia con altre Città metropolitane italiane ed europee.
Per quanto riguarda il territorio metropolitano, Suppo ha presentato l’esperienza dell’Ente di area vasta torinese: “Già da diversi anni la Città metropolitana di Torino ha avviato la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile per mettere a punto una strategia che tenga conto delle necessità di un territorio metromontano, cioè che coniughi le esigenze di mobilità di una città di grandi dimensioni come Torino con quelle di Comuni anche piccolissimi e diffusi fra colline e montagne, spaziando dalle esigenze di spostamento legate a lavoro e scuola a quelle turistiche, a quelle della logistica e, più in generale, a quelle che possono generare sviluppo economico”.
Il Pums metropolitano, ha spiegato ancora Suppo, è suddiviso per questo in tre sottopiani, uno dei quali è il Biciplan, pensato per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, ricreativo e turistico su scala sovracomunale, e quindi mirato a costruire una rete ciclabile su proposte condivise con il territorio e a rafforzare l’intermodalità tra bicicletta e trasporto pubblico su ferro e su gomma. “Le proposte per il Bike to rail che abbiamo ricevuto” ha spiegato il Vicesindaco “sono state valutate in base alla fattibilità (valutazione chiara del contesto e assenza di interferenze con barriere naturali o artificiali), al pregio (naturalistico, storico, culturale, artistico, collegamento con poli di interesse…), alla coerenza con gli obiettivi della strategia del bike-to-rail (collegamento con nodi del servizio ferroviario metropolitano e/o con centri di interscambio) e al costo dell’intervento. Tutte sono state accolte, segno che il territorio ha ormai ben introiettata la necessità di favorire sempre più la mobilità sostenibile”.
Fonte: Ferpress