15 Febbraio 2023
Sensibilizzare gli attori chiave e i privati cittadini rendendo evidente l’impegno di FIT Consulting Srl, socio ordinario di TTS Italia, per la transizione energetica e digitale che porti a nuovi modelli di mobilità sostenibile delle merci e delle persone. Questo l’obiettivo del “Manifesto per cogliere la sfida verso una mobilità sostenibile nelle città europee entro il 2023, in risposta all’emergenza climatica” lanciato dalla società leader nel campo dell’innovazione, della ricerca e del business design per la mobilità di persone e merci, sia a livello europeo che nazionale.
Il contesto di riferimento. Nel 2022, la Commissione Europea ha selezionato 100 città dell’Unione che parteciperanno alla missione “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”, la cosiddetta Mission City, per la quale si erano candidate 377 città europee. Nel biennio 2022-23 il programma Mission potrà contare su circa 360 milioni di euro di finanziamento, parte del programma Horizon Europe, per intraprendere un percorso di innovazione nelle città e raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Il programma comunitario Mission si inserisce in un contesto in cui ben il 75% della popolazione europea vive in aree urbane, dove si diffonde oltre il 70% delle emissioni di CO2. Con il programma Cities Mission le città Europee hanno definito obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità, inclusività e sicurezza, come auspicato nel Green Deal europeo. Entro il 2030 queste città hanno l’ambizione di diventare ecosistemi virtuosi, Living Lab di innovazione, riducendo drasticamente consumi ed emissioni, rappresentando buone pratiche per raggiungere l’impatto climatico zero entro il 2050. Inoltre, la Commissione Europea, al fine di mobilitare risorse pubbliche e private, ha istituito due importanti partnership: 2Zero (Towards zero emission road transport) e CCAM (Connected, Cooperative and Automated Mobility). Le due partnership hanno il compito di accelerare lo sviluppo delle tecnologie più innovative e di aiutare le città verso la transizione a Smart Cities, traguardando obiettivi di decarbonizzazione, miglioramento della qualità della vita, gestione efficiente del traffico e degli spazi urbani, inclusi i parcheggi e il curbside, e definire i requisiti infrastrutturali che possano garantire le migliori condizioni verso un deployment di successo di tali tecnologie.
Per quanto riguarda l’Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevende ingenti fondi per la missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, con un ammontare di risorse pari a 46,3 miliardi, per la missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”, con un ammontare pari a 69,8 miliardi e con la missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” con un fondo di 32 miliardi di euro. In particolare, la missione 2 prevede 4 diversi assi: 1) Agricoltura sostenibile ed economia circolare (7 miliardi di euro); 2) Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile (18,22 miliardi di euro); 3) Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (29,55 miliardi di euro); 4) Tutela del territorio e della risorsa idrica (15,03 miliardi di euro). Nelle raccomandazioni del Consiglio UE viene appunto richiesto all’Italia di adottare provvedimenti al fine, tra l’altro, di concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell’energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche. Viene altresì sottolineato che l’Italia registra buoni risultati per quanto riguarda in particolare la lotta ai cambiamenti climatici: il livello di emissioni è significativamente inferiore alla media dell’UE. Per realizzare la transizione verde, secondo la relazione, è fondamentale migliorare l’efficienza energetica nel settore edilizio, promuovere i trasporti sostenibili, favorire l’economia circolare nelle regioni caratterizzate da un ritardo nello sviluppo e prevenire i rischi climatici.
L’impegno di FIT Consulting. Nel corso del 2023, FIT Consulting si impegnerà quindi attivamente per realizzare i seguenti obiettivi:
– Studiare e anticipare le tendenze future, quali ad esempio Physical Internet, il MaaS, la Blockchain, l’Intelligenza Artificiale, Machine Learning, l’automazione nei trasporti, il curbside management, gli ecosistemi digitali (Data Space) per avviare un percorso verso la decarbonizzazione e la trasformazione digitale nelle città europee;
– Scambiare esperienze sulle migliori pratiche, basate su dimostrazioni realizzate in Living Lab reali, efficaci e replicabili derivanti dalle attività di ricerca e innovazione più avanzate nel settore della mobilità di merci e persone;
– Mettere a disposizione il proprio network con i principali attori chiave a livello europeo, costruendo e rafforzando partnership di eccellenza, al fine di condividere la conoscenza e divulgare soluzioni e buone pratiche per facilitare replicazione e scale up a livello europeo;
– Coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder e gli influencer nei progetti di ricerca e innovazione, nell’identificazione delle esigenze, nei processi decisionali durante le fasi di progettazione esecutiva per la realizzazione di soluzioni bottom up per le Smart Cities, per rendere fruibile e sostenibile (anche dal punto di vista finanziario) la penetrazione nel mercato dei servizi innovativi;
– Facilitare soluzioni che favoriscano la condivisione dei dati tra gli stakeholder, in maniera trusted e mirata alla definizione di soluzioni di mobilità per le merci e per le persone sempre più efficienti e ottimizzate;
– Aumentare la consapevolezza dei potenziali vantaggi e benefici delle Smart Cities, contribuendo a realizzare un maggiore livello di alfabetizzazione digitale, creando procedure e sistemi che prevedano incentivi e premialità per i cittadini e le imprese che dimostrino e offrano un impegno continuo e virtuoso;
– Rafforzare la propria leadership nel coinvolgimento di fruitori della mobilità, degli operatori della logistica e delle autorità locali e nazionali nella definizione delle soluzioni per le Smart Cities, responsabilizzando tutti gli strati sociali, incluse le persone vulnerabili o socialmente svantaggiate, per favorire un maggiore equilibrio di genere nella partecipazione. È importante agevolare azioni e strumenti di “capacity building” per chi amministra le città e i pianificatori urbani per rendere le città a misura delle Persone e del Pianeta, nello stesso tempo favorendo la crescita etica e resiliente in un più ampio scenario di sviluppo delle economie.
Fonte: Ferpress