29 Novembre 2021
Oltre la metà delle autovetture circolanti nella Città metropolitana di Bologna e nel suo capoluogo sono di classe Euro 5 o Euro 6, un valore di 11 punti percentuali al di sopra della media nazionale. Le ibride ed elettriche confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +42,5% nella città metropolitana e un +40% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono il doppio rispetto al dato nazionale.
Le Due Torri al tredicesimo posto tra le grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6. Questi i dati sul parco auto cittadino rilevati al 31 dicembre 2020 dagli uffici di statistica del Comune e della Città metropolitana di Bologna.
L’assessora alla Nuova mobilità e infrastrutture Valentina Orioli sottolinea “il dato positivo sia perché il tasso di motorizzazione a Bologna è relativamente basso, sia perché si evidenziano i progressi qualitativi del parco veicolare privato, ma anche di quello del trasporto pubblico locale. Sono dati che ci confortano rispetto alla direzione in cui vogliamo andare e certo rappresentano anche i primi frutti delle nostre politiche, come per esempio la Ztl ambientale”.
“I dati ci dicono che Bologna metropolitana è una realtà più complessa di quanto possa apparire, più ci si avvicina alla città più cresce il numero di auto ibride – sottolinea il consigliere metropolitano delegato Marco Monesi – . Così come non può passare inosservato il dato che più alto è il reddito pro-capite più auto ibride o elettriche ci sono. Anche questo ci deve spronare a intensificare il lavoro per attuare il PUMS, mettendo sempre più a disposizione modalità alternative all’uso del mezzo privato. Così come dobbiamo sostenere il lavoro di Tper, da tempo avviato, per il rinnovo del parco mezzi nella direzione di una sempre più alta sostenibilità.”
Rispetto al complesso dell’area metropolitana, il parco veicolare è cresciuto nel 2020 dello 0,3% contro lo 0,7% nazionale, mentre le immatricolazioni sono in calo del 23,2% a causa del periodo di lockdown tra marzo e maggio 2020 e delle restrizioni introdotte a fine anno per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Lo studio prende in esame anche le immatricolazioni dei primi 10 mesi del 2021, mettendo in evidenza la difficile ripresa: i mesi del 2021 non riescono mai a raggiungere i livelli medi di immatricolazione registrati nel periodo 2015-2019. Nonostante il calo delle immatricolazioni, il saldo tra immatricolazioni e radiazioni è comunque positivo e pari a +9.407 veicoli, anche se in diminuzione rispetto ai valori degli anni precedenti.
Per quanto riguarda la mappa dei Comuni, in termini di tasso di motorizzazione per le autovetture il comune che registra il valore più elevato è Camugnano, con 78,83 autovetture ogni 100 abitanti. Più in generale sono tutti i comuni della montagna a registrare i valori più alti. Tra i comuni della cintura, il più motorizzato – in termini di autovetture – è Castenaso (71,33 auto per 100 abitanti). L’aspetto che emerge maggiormente è il numero contenuto nel comune capoluogo (52,55 auto ogni 100 abitanti).
Analizzando invece il valore dei motocicli la mappa si ribalta: San Lazzaro registra il valore più elevato: 15,97 motoveicoli per 100 abitanti (la media metropolitana è di 12,64 motoveicoli). Segue il comune di Bologna con 14,59 motocicli, ma sono in generale i comuni della cintura a registrare i valori più elevati.
Per quel che riguarda l’alimentazione, in termini percentuali, le auto a benzina sono un fenomeno presente soprattutto in montagna e nel capoluogo. I comuni con i valori più alti sono Alto Reno Terme e Lizzano in Belvedere, dove 1 autovettura su 2 è alimentata a benzina (49%). I comuni dove è più presente il metano sono nella pianura imolese, in particolare al primo posto si conferma Medicina con il 15,5% delle auto che vanno a metano: una percentuale quasi doppia rispetto alla media metropolitana (8,1%). L’alimentazione ibrida ed elettrica è un fenomeno legato al comune di Bologna e ai comuni della cintura. San Lazzaro di Savena e Bologna sono i due comuni più green con il 5,1% delle autovetture ibride o elettriche (la media metropolitana è del 3,4%). Seguono Pianoro e Castel Maggiore, entrambe sopra il 4%.
In termini di classe euro, il comune con le autovetture più recenti è Granarolo con il 63% delle autovetture Euro 5 o Euro 6. Seguono Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, Castel Maggiore e Castenaso, tutte con valori superiori al 60%. Castel del Rio e Monghidoro sono invece i comuni con il numero di autovetture di classe euro 5 o euro 6 inferiore, rispettivamente il 36,6% e il 39,5%.
Fonte: Ferpress