10 Maggio 2019
Il “PUMS”, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Torino, membro della Piattaforma degli Enti Locali di TTS Italia, la cui adozione da parte delle Città metropolitane è sancita da un apposito decreto del 4 agosto 2017, ha preso ufficialmente il via. Proprio la Città metropolitana è l’ente competente per la sua redazione e approvazione. Si tratta in sintesi di un vero e proprio piano strategico di medio e lungo termine che dovrà essere aggiornato ogni cinque anni, essere coerente con la pianificazione territoriale, perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Grazie al confronto tra tutti i rappresentanti del territorio metropolitano sarà destinato a migliorare la mobilità e i trasporti. E’ stato definito “la nuova visione della pianificazione urbana”.
L’iter del PUMS è stato dunque avviato dalla Città metropolitana di Torino grazie ad un primo incontro che si è svolto questa mattina (mercoledì 8 maggio) presso la Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna a Torino, al quale sono intervenuti amministratori locali e tecnici esperti in materia. Per la Città metropolitana era presente il consigliere delegato ai trasporti. Il processo per arrivare alla sua definizione e approvazione è complesso e articolato. L’iter completo si svilupperà attraverso diverse fasi con un percorso partecipato che prevede il coinvolgimento del territorio a partire dalle zone omogenee, agli stakeholder, mobility manager, associazioni, fino ai cittadini.
Il percorso prevede l’istituzione di un apposito Comitato scientifico con l’Università e il Politecnico di Torino, l’Università Cattolica di Milano, oltre alla creazione di pagine web, la convocazione di incontri tecnici di approfondimento in ciascuna zona omogenea. Infine la convocazione di un forum metropolitano. I lavori dovranno concludersi entro il mese di febbraio del 2021 con la presentazione del PUMS preliminare approvato dal sindaco metropolitano, un convegno aperto al pubblico, la raccolta delle controdeduzioni attraverso un’apposita piattaforma. Il Piano verrà in seguito approvato dal Consiglio metropolitano e presentato agli amministratori.
Fonte: Eco dalle Città